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Style & Luxury

Il Prisma reinterpreta gli spazi del nuovo hub del Gruppo Mars a Milano

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Il nuovo paradigma lavoro per Mars: flessibilità, agilità e uffici intesi come luogo di relazione e socialità.

Ridisegnare gli uffici delle tre anime del Gruppo – Mars, Royal Canin e AniCura, – per creare un luogo identitario in cui potersi riconoscere. La società internazionale di architettura progetta work spaces flessibili capaci di coniugare lavoro agile e bisogni dei dipendenti.

Un ufficio piattaforma dove il design è al servizio del benessere lavorativo. Comunità, relazione e sostenibilità come colonne portanti per un ambiente stimolante e moderno. Il Prisma, società internazionale di architettura e design con Dna italiano, disegna gli interni per la nuova sede italiana del Gruppo Mars, attraverso lo spirito e l’iconicità dei singoli brand.
Nel nuovo quartiere tecnologico Symbiosis a Milano, nei pressi di Fondazione Prada, nasce il One Mars Office, che sarà al contempo l’headquarter del Cluster Multisales Sud Europa. Un vero e proprio ufficio del futuro post-pandemico, dove la divisione Worksphere de Il Prisma ha rivolto grande attenzione agli spazi dedicati alla collaborazione, che rappresentano ben il 50 per cento del totale. Una rivoluzione se pensiamo all’organizzazione degli uffici a cui siamo abituati: luoghi chiusi e scrivanie individuali lasciano il posto a spazi collettivi e flessibili in grado di facilitare le relazioni lavorative e personali.

UFFICIO-PIATTAFORMA
La condivisione e il continuo confronto stimolano il percorso di crescita professionale e umano, grazie ad una organizzazione degli spazi totalmente rivista che permette di intraprendere nuove esperienze lavorative e permette ai dipendenti di avvicinarsi sempre più alla propria quotidianità.
Ottimismo, resilienza ed energia sono i tre concetti chiave ai quali si rifà il concept progettuale “Positive Beats to Live” applicato al progetto. Lo scopo è restituire un ambiente reale e concreto, a disposizione dei dipendenti, in grado di supportare le loro attività lavorative.

GLI SPAZI COMUNI
Negli spazi comuni, una grande attenzione è stata riservata ai valori del Gruppo Mars, il cui credo è che il successo di un’azienda passi dall senso di appartenenza dei dipendenti, che non a caso in Mars si chiamano Associati. La reception è caratterizzata da colori soft e forme morbide, dove i loghi simbolicamente sono racchiusi in una sfera luminosa. Una scelta stilistica che vuole sottolineare la presenza delle tre anime del Gruppo in un unico spazio: tre identità uniche e distinte in termini di promessa al cliente ma che convivono in un unico luogo con l’obiettivo di creare la massima sinergia, efficienza e messa a valore del DNA del Gruppo tra processi, progetti e policy. Concetto ribadito anche dalla parete luminosa davanti al welcome desk, che racconta la molteplicità dei suoi brand invitando il visitatore a immergersi nei valori del Gruppo.
Nell’area break, così come nelle grandi sale riunioni, l’essenza di Mars si respira tramite grafiche, forme geometriche e colori attinenti alla palette di riferimento: Il blu che rappresenta la tradizione, il verde che simboleggia la sostenibilità, e il giallo – fortemente voluto per sottolineare l’ottimismo.

Le aree dedicate ai team di Mars, Royal Canin e AniCura, portano a immergersi nel mondo del proprio brand attraverso la personalizzazione degli ambienti open space, sale riunioni e cabine phone booth.

L’IMPORTANZA DI ESSERE PET FRIENDLY
Diversi studi dimostrano quanto la presenza di un animale domestico aiuti a vivere meglio, specialmente nell’ambito lavorativo. Lo smart working ha permesso, durante i mesi della pandemia, ai possessori di animali di riuscire a lavorare in compagnia del proprio amico a quattro zampe. I nuovi spazi pet friendly disegnati da Il Prisma permettono ai dipendenti del Gruppo di portare i propri animali domestici anche al lavoro, creando così una atmosfera più rilassata che stimola la creatività e buonumore. Riduzione dello stress, aumento della produttività e una maggiore serenità dei dipendenti sono solo alcuni dei benefici tangibili.

Siamo orgogliosi di aver portato a compimento in questa nuova sede “One Mars”, un viaggio iniziato da oltre due anni e volto a massimizzare la sinergia, messa a valore ed efficienza tra i processi, progetti e policy di Mars, Royal Canin e AniCura in Italia. Nonostante Mars sia stata pioniera nel fornire opportunità di lavoro flessibile ai propri Associati, anche ben prima della pandemia e dell’interesse del legislatore italiano per la materia, siamo convinti che gli uffici rimangano una parte fondamentale della nostra vita lavorativa. Nella nostra visione del “Future of Work”, il loro ruolo e il modo in cui vengono progettati sono oggi più importanti che mai per favorire la collaborazione e farci sentire ancora più connessi a principi, purpose e cultura dell’azienda. La nuova sede One Mars rispecchia pienamente questa visione: ringraziamo il Prisma per essere riusciti a renderla concreta, attraverso la creazione di spazi in cui i nostri Associati possano cooperare, co-creare, coltivare relazioni e vivere la nostra cultura” ha dichiarato Simona D’Altorio, Corporate Affairs Director di Mars Sud Europa.

Città: Milano
Cliente: Mars
Data completamento: giugno 2022
Superficie e piani: piano secondo, 2350 mq circa
Project team: Ottavia Pelloni (Strategist), Alessandra Giorgino (Architect), Claudia Roggia (Worksphere Branding Specialist), Monica Tengattini (Project Coordinator), Luana Napolitano (Cost Control), Katia Marturelli (Logistic), Pietro Delogu (Project Construction Manager
Fotografo: Vito Corvasce

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Fashion News

Mille righe per la primavera 2024 di QL2

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QL2 – brand ready to wear interamente prodotto in Lombardia – per la Primavera 2024 reinterpreta la stampa a righe, uno dei più apprezzati trend di stagione. La collezione include completi caratterizzati da pantaloni con fusciacca e gilet, blazer doppiopetto e camicie che si declinano su tessuti di alta qualità come il lino e le preziose tele di lana. Per la palette colori i classici toni neutri, leitmotiv del brand, si alternano a nuance più estive come il bianco, l’azzurro e l’arancione; le proporzioni attentamente studiate donano ai capi un’attitudine effortless e una piacevole sensazione di comfort, ma senza prescindere dall’eleganza e da un tocco di glamour.

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Collezioni Donna

Franco Ferrari – Autunno-Inverno 2024/2025

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Per l’Autunno-Inverno 2024/2025, Franco Ferrari presenta una collezione ispirata alle ricche culture orientali.

Realizzata con pregiati tessuti come velluto, seta, tulle e lana questa stagione intreccia sapientemente colori e motivi dell’arte tipica indiana dando vita ad un armonioso dialogo estetico.

Abiti, vestaglie e pigiama palazzo diventano una tela bianca per l’illustratrice Silvia Tassone, che, con i suoi disegni tutti realizzati a mano, arricchisce i capi con motivi floreali di giacinti, narcisi e fresie, fiori che sbocciano d’inverno e che anche nelle peggiori condizioni riescono a regalarci sfumature meravigliose.

Giacche, camicie e gonne adornate con simboli tradizionali presentano mosaici raffiguranti tigri o stampe animalier.

Un tocco di astrologia si fa notare con un omaggio al sole, alla luna e alle stelle che sembrano festeggiare insieme un carnevale celestiale.

Un mondo magnifico e fiabesco quello di Franco Ferrari che si estende anche nella collezione degli accessori, dove altre culture lontane si fondono alla perfezione. Foulard di seta, cappe di lana o cashmere si vestono con stampe di grandi margherite psichedeliche, grifoni e pignatte messicane, persino il gioco del domino come elemento ludico, sempre presente nel dna del brand.

Franco Ferrari è un universo dove tradizione e innovazione si uniscono in armonia, le sue collezioni non sono solo capi d’abbigliamento ma autentici portali magici che conducono chi li indossa in un incantevole viaggio attraverso cultura, bellezza e creatività.

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GLI ACCESSORI

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Fashion News

Quali giacche Barbour acquistare ? Una descrizione dei migliori modelli per le stagioni

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Ashby, Beaufort, Bedale, Northumbria…. questi sono i nomi delle giacche Barbour storiche, universalmente riconosciute, utilizzate da personaggi famosi, così come non. Oggi andremo nel particolare di ogni giacca storica di Barbour, capendo insieme per quale stagione si adatta e quale è la differenza.

Partiamo dalla più lunga, la Northumbria. E’ un giacca molto pesante, parliamo di un tessuto sylkoil di 227g, realizzata interamente in Inghilterra, che ci protegge da tutte le tipologie di intemperie, e permette comodamente, grazie al fit relaxed, di avere sotto un completo in tweed, o uno o più maglioni. E’ un ever green del mondo della campagna, amata per la sua comodità e impermeabilità. Chiaramente, è anch’essa dotata di bottoni per il cappuccio, e Wind flap, che una volta chiuso, vi proteggerà da qualsiasi tipologia di vento incontriate. Direi che, personalmente questa giacca può andare bene per le stagioni invernali, con clima particolarmente cruento, e può essere indossata ovunque. Importante: ricordiamoci sempre la lunghezza della giacca!

Giacca classica cerata Northumbria

Passiamo poi alla Beaufort, giacca di lunghezza media, prodotto storico di barbour, che ne ha appena festeggiato i 50 anni di creazione. E’ una giacca perfetta per tutte le occasioni, comoda perché non è corta, ma nemmeno lunga come la Northumbria e leggermente meno pesante.
Personalmente è il modello basic che preferisco, da tenere sempre con me, perché non si sa mai in quale contesto ci troveremo durante la giornata, ma con la Beaufort siamo sicuri di essere sempre ben vestiti. Anche questo modello, viene presentato da WP Lavori In Corso, che ricordiamo essere il distributore italiano di Barbour, e proprietario del marchio Baracuta, celebre per le sue Harringtons, in colore classico Olive, ma anche in altre versioni, di cui vi consiglio di dare uno sguardo. Anche questa giacca la consiglio per la stagione invernale, e da il massimo, quando equipaggiata con il gilet interno, che permette di stare ancora più caldi.

Barbour Beaufort

La Bedale. Che dire, un icona di stile, pratica, corta al punto giusto. Questa giacca la definirei la più trasversale, in senso che, mentre la Beaufort e la Northumbria, per me, sono giacche prettamente invernali, questa no. Mi spiego. La tengo sempre attiva, tutto l’anno, perché anche in estate magari può capitare di alzarsi presto, o andare in montagna dove si necessita di più copertura, quindi la utilizzo sempre. Variando la sua “ straticita” data appunto dalla presenza di una zip che consente, nelle stagioni invernali, di equipaggiarla con un gilet. E’ più cittadina come costruzione, infatti proprio lì è molto comoda, in quanto permette di girare senza preoccuparsi della lunghezza, e passare da ambienti freddi a iper riscaldati senza problemi. Che dire, il giusto mix.

Barbour Bedale

Ultima, ma non per importanza, la Ashby. E’ il modello più recente, e anche il più leggero delle giacche Barbour. Il fit e’ tailored, quindi parliamo comunque di una vestibilitá stretta. Le differenze? I bottoni color oro e i polsini in corduroy che riprendono il colletto, che non ha il bottone classico. Un modello che definirei di approccio a Barbour, e sicuramente da utilizzare nelle stagioni intermedie per comprendere appieno l’essenza del brand. Ottima da usare anche con un dolcevita, ma la sua forza principale è la pesantezza, che la rende la giacca perfetta da utilizzarsi in quei mesi dove con un maglione fa caldo e senza fa freddo. Ovviamente il tutto in stile barbour. E’ un go to, che e’ poi stato reinterpretato anche in una versione estiva, molto bella, di un verde militare delicato, che si ancora perfettamente allo stile senza tempo del brand.

Barbour Ashby

Considerazione finale:
Qualsiasi modello sceglierete, ogni giacca del brand va considerato un investimento. Va usata tantissimo, perché più la porterete più la giacca si adatterà al vostro corpo, e, in un futuro, potrete tramandarla ai vostri figli. Cosa c’è di più bello e di più sostenibile di questo?

Info:
www.wpstore.it

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