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Nuova Generazione di Chef peruviani per sorprendere il mondo

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Il Perù si conferma ancora una volta uno dei paesi al mondo con la più eccellente tradizione gastronomica. A dimostrazione di ciò la Generación con Causa, un gruppo di giovani chef peruviani ha dato vita ad un movimento la cui mission è consolidare le basi della cucina peruviana, mantenere le tradizoni e portarla ad un livello altissimo attraverso creatività e curiosità.

Simbolo di questo gruppo è la Causa, piatto tipico a base di patate e ajis (peperoncino peruviano) delle Ande, con limone e olio europei, simbolo di unione e pace tra i popoli.

Molti sono i valori sui quali si basa il lavoro di questo gruppo di giovani e intraprendenti Chef: non sprecare il cibo per tentare di diminuire il problema della fame nelle zone più povere del Paese, educare sin dalle scuole al rispetto per il cibo, proteggere la qualità, conoscere a fondo le materie prime per poterle lavorare nel rispetto delle caretteristiche originali, dare la possibilità di certifica-re i propri prodotti ad agricoltori e pescatori.

La Generación con Causa lotta per mantenere le tradizioni regionali, anche attraverso la trascri-zione delle ricette nate nei villaggi più remoti del Paese e per il rispetto del lavoro nei campi. Ri-cordare storie, identità e usanze è uno degli obiettivi del gruppo. La Generación con Causa è portavoce della gastronomia peruviana e ha l’obiettivo di mantenere viva la tradizione culinaria arricchita dalla curiosità e dalla creatività dei nuovi talenti.

Dall’altro lato anche i più grandi Chef del mondo sono peruvuani: la consacrazione gastronomica del Paese a livello internazionale negli ultimi anni è dimostrata anche dalla presenza di 3 ristoranti nella classifica dei 50 migliori al mondo, tra cui il Central di Virgilio Martinez, il Maido di Mitsuharu Tsumara e Astrid & Gastón, del famoso chef Gastón Acurio. La cucina di Martinez si caratterizza per l’esplorazione di sapori e colori delle Ande, quella dello Chef Tsumara è un mix eccellente tra Perù e Giappone e da Astrid & Gaston il palato fa un viaggio alla scoperta dei gusti del Sud Ameri-ca.
La cucina peruviana, considerata come una delle più privilegiate al mondo, ha ereditato dalla sto-ria il suo sapore e i suoi mix eccezionali, le immigrazioni spagnole, africane, cinesi, giapponesi e ita-liane hanno arricchito una già ampia varietà di ricette.

La varietà di prodotti presenti in Perù, dalle Ande al mare, è un dono che pochi altri Paesi al mondo hanno: quinoa, peperoncini, pesce fresco, cacao, uve eccellenti, camu camu, lúcuma, maca, caffè, manioca, papaya, granadilla e patate (che risalgono al preriodo precolombiano e in Perù ne sono coltivate più i 3.000 varietà, le “Patate Native” sono quelle che hanno attraversato i secoli, coltivate dalle donne peruviane e seccate sui tetti delle case a 3.500 metri di altezza oppure con-gelate tramite l’immersione nelle conche dei fiumi andini dove scorre acqua che ghiaccia).

L’esplosione della cucina peruviana, riconosciuta a livello mondiale, ha portato anche un significa-tivo aumento del turismo gastronomico da tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Italia, il cibo è sempre più protagonista nella scelta della meta del viaggio: al proverbiale amore per il mangiar bene gli italiani affiancano la curiosità per prodotti e gusti nuovi.
La cucina peruviana è indicata negli ultimi anni come la “culla della prossima rivoluzione gastro-nomica”, sul Perù sono puntate le attenzioni dei gourmet di tutto il mondo.

Turismo Culturale, Naturalistico, Turismo Sostenibile e Turismo Gastronomico, tutti ottimi spunti per visitare uno delle mete più ambite al mondo. Con i suoi paesaggi spettacolari e le preziose tes-timonianze della civiltà Inca, il Perù attrae viaggiatori anche per la sconfinata Foresta Amazzonica, per i panorami che vanno dalle Ande al mare, e per le deliziose ricette preparate nei più spettaco-lari ristoranti di Lima.

Ricetta della Causa
L’origine della parola Causa è da attribuire agli Inca: deriva da Kausaq, come era chiamata la pata-ta e significa sostentamento per la vita. Patata gialla schiacciata, peperoncino macinato e succo di limone. Preparata dalle donne peruviane in casa e dai migliroi chef del mondo, la Causa più famo-sa è quella di pollo. Può essere di forma e colori differenti in base agli ingredienti usati..e può di-ventare una vera e proria opera d’arte!
1 kg patate
Olio di semi
100 ml di limone
2 aji amarillos (peperoncino fresco giallo peruviano*)
2 spicchi d’aglio
Sale
Pepe
Lattuga
2 Uova sode
Olive nere
Ripieno:
1/2 kg di carote
1/2 kg di piselli
1 petto di pollo
Maionese
1 avocado

PREPARAZIONE
Cuocere uovo, lessare le patate per 40 min, poi scolarle e sbucciarle, schiacciarle, aggiungere prez-zemolo tritato, sale, pepe e succo di limone. A parte, sminuzzare il pollo e mescolarlo alla maione-se, al succo di limone rimasto e alla cipolla (tritata finemente in precedenza). Rivestire con la pelli-cola da cucina uno stampo (dalla capienza di 1lt almeno) e disprre a strati al suo interno le patate e il pollo, alternandoli. Fra uno strato e l’altro l’uovo tagliato a spicchi e le olive.

Per ulteriori informazioni:
http://www.peru.travel

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Eventi

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校

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Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School – ユミの新しい学校, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere –quadri, disegni e performance – troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa, attraverso due distinte performance ma anche trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi. La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprenderà una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs

Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校
a cura di Roberto Pinto
10 maggio – 1 giugno 2024
Opening: venerdì 10 maggio, ore 19-22
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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