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Merry Drinxmas, dagli esperti la drinklist delle feste per pasteggiare a cocktail: 10 drink abbinati a 10 piatti per un menu di Natale alternativo

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Dal drink perfetto per accompagnare delle bruschette di panettone al ribes e gorgonzola, al miscelato come abbinamento per un arrosto di vitello al forno, fino al matrimonio impeccabile tra un tronchetto di Natale e l’arte del bartending, secondo gli esperti il segreto per sorprendere amici e parenti durante le rimpatriate natalizie è pasteggiare a cocktail. “Tra cucina e mixology esiste un allineamento più semplice che tra vino, o birra, e cibo, grazie a una serie di contaminazioni che in tavola e nel bicchiere si armonizzano fra loro in virtù di un uso sapiente degli ingredienti”, commenta Riccardo Campagna, drinksetter di Anthology by Mavolo

Conto alla rovescia per l’arrivo del Natale, un momento ricco di celebrazioni, segnato da numerosi rituali confortanti legati al cibo. La tradizione vuole, ad esempio, che il pranzo del 25 dicembre sia a base di carne, a differenza del cenone della Vigilia che, in genere, è a base di pesce. In realtà, ogni città e persino ogni famiglia ha le proprie consuetudini rispetto alle rimpatriate delle feste. L’importante è che l’offerta in tavola sia ricca e creativa, capace di deliziare gli occhi e il palato. Secondo gli esperti dei trend della tavola però è ancora meglio se il tutto è accompagnato poi da un pairing d’eccezione. Cosa c’è di più sorprendente dunque degli abbinamenti tra cucina e drink o, addirittura, di pasteggiare a cocktail. Non più quindi il bere miscelato solamente protagonista dell’aperitivo o del dopocena, ma anche come accompagnamento dell’intero menu. È questa infatti la tendenza che si sta diffondendo tra le nuove generazioni, le più attente alle contaminazioni. Il classico, infatti, sia in ambito gastronomico sia nella Mixology, si evolve con una serie di twist e rivisitazioni, tanto che, senza fare un torto ai puristi del vino e agli amanti della birra, anche pasteggiare a suon di cocktail è altrettanto sfizioso e ricercato. Oltretutto, l’arte della mixology si sposa facilmente con i gusti di tutti: da una cucina poco convenzionale, spesso d’ispirazione esotica o fusion, ai grandi piatti di mare della tradizione; dalle zuppe di pesce a sauté e coquillage, fino alle carni più saporite, come l’anatra e il maiale; persino con la cucina veg. Le possibilità sono infinite, dunque. L’unica regola è che il drink sia dissetante e rinfrescanteed esalti i sapori del piatto a cui è abbinato, svelando note altrimenti perdute. “Per il brindisi di Natale non più solo vino e champagne, dunque. Possiamo ottenere infatti la stessa bevibilità anche con gli accostamenti inediti e originali offerti dalla mixology. Tra cucina e cocktail esiste oltretutto un allineamento addirittura più semplice che tra vino, o birra, e cibo, grazie a una serie di contaminazioni che in tavola e nel bicchiere si armonizzano fra loro in virtù di un uso sapiente degli ingredienti”, commenta Riccardo Campagna, drinksetter di Anthology by Mavolo (mavolo.it).

Ecco dunque la drinklist “Merry Drinxmas” proposta dall’esperto di Anthology by Mavolo: 10 cocktail abbinati a 10 piatti, per una degustazione che lascerà di stucco amici e parenti. La regola fondamentale da seguire anche a casa? Il cocktail non deve sovrastare il piatto, bensì supportare e valorizzare i sapori della portata. Il segreto? Lasciarsi andare alla sperimentazione, perché il bello della mixology è proprio la sua versatilità.

  • MELIFICENT – twist sul Salty Dog

Ingredienti: 40 ml gin Melifera, 100 ml Le Tribute Pink Grapefruit, sale q.b.

Procedimento: versare un po’ di sale in un piattino. Inumidire il bordo del bicchiere e ruotarlo sul sale in modo che aderisca formando una crosticina. Colmare il bicchiere con ghiaccio, aggiungere il gin e la soda. Mescolare dal basso verso l’alto, delicatamente. Guarnire con una fetta di pompelmo rosa.

Abbinamento: Prosciutto in salsa di mirtilli – Il gusto sapido del prosciutto sta in equilibrio con la freschezza e l’acidità del cocktail, mentre la salsa ai mirtilli aggiunge un tocco fruttato in armonia con la soda al pompelmo rosa.

Procedimento: colmare il bicchiere con ghiaccio, versare il gin e successivamente aggiungere l’acqua tonica. Mescolare bene con un bar spoon, senza agitare troppo, così da lasciare all’acqua tonica la sua effervescenza. Sbucciare il limone, spremere la scorza sulla parte superiore del bicchiere, arrotolarla tra le dita e appoggiarla sul bordo come guarnizione.

Abbinamento: Rotolini di salmone con verdure croccanti – Il profilo aromatico del gin tonic si sposa bene con il sapore ricco e leggermente affumicato del salmone. Le verdure aggiungono freschezza e consistenza al piatto, esaltando l’affinità con la solida eleganza del drink.

Procedimento: unire tutti gli ingredienti in un Boston shaker, colmare con del ghiaccio, chiudere e shakerare con forza per 8-10 secondi. Poi filtrare il drink direttamente in una coppetta servendosi di uno strainer e un colino a maglia fine.

Abbinamento: Bruschette di panettone al ribes e gorgonzola – I toni fruttati del rum miscelato con lo sciroppo di lampone sono perfetti con la piacevolezza del panettone, mentre il gorgonzola aggiunge una nota di complessità che tiene testa nel modo migliore al deciso profilo aromatico del Nativo Overproof.

  • RIO BRAVO – twist sul Lion’s Tale

Ingredienti: 50 ml whisky Prieto y Prieta, 30 ml succo di limone fresco, 10 ml Bacanha sciroppo cannella, 5 ml liquore al pimento, 15 ml albume (opzionale)

Procedimento: unire tutti gli ingredienti in un Boston shaker. Se si è utilizzato anche l’albume, chiudere senza ghiaccio e shakerare vigorosamente per 10-12 secondi; colmare con del ghiaccio e shakerare con forza per altri 8 -10 secondi. Filtrare il drink direttamente in un bicchiere colmo di ghiaccio, infine guarnire con una stecca di cannella.

Abbinamento: Tronchetto di Natale – Il profilo robusto del whisky con limone e cannella si abbina perfettamente alla ricchezza del tronchetto di Natale. Il risultato è un concerto di sapori intensi, avvolgenti e molto gratificanti.

  • MADAME DU BERRY – Thor

Ingredienti: 50 ml gin Amuerte Red, 20 ml liquore alla mora, 15 ml sciroppo di zucchero, 10 ml succo di lime, 50 g mirtilli, 48 g more, 1 g menta, 200 g ghiaccio tritato, 200 g cubetti di ghiaccio

Procedimento: riempire un calice fino al bordo con ghiaccio tritato, mettere 7 more e 9 cucchiai da bar di mirtilli in uno shaker e pestare. Versare 10 ml di succo di lime, 15 ml di sciroppo di zucchero, 20 ml di liquore alla mora e 50 ml di gin. Riempire lo shaker con i cubetti di ghiaccio e shakerare. Filtrare nel calice e guarnire con more, mirtilli e un rametto di menta.

Abbinamento: Torta di Pan di Zenzero e biscotti – La fragranza speziata del pan di zenzero trova, nel cocktail caratterizzato dal mix di gin e liquore alla mora, un accompagnamento aristocratico. Note fruttate e aromatiche si integrano nel palato nella più gustosa delle combinazioni.

  • DAIQUEENY – twist sul Daiquiri

Ingredienti: 30 ml rum Chalong Bay Double Barrel, 20 ml rum Chalong Bay High Proof, 10 ml Bacanha sciroppo lime, 30 ml lime fresco spremuto

Procedimento: unire tutti gli ingredienti in un Boston shaker, colmare di ghiaccio e shakerare con forza per 10 secondi, filtrare con strainer e colino a maglia fine direttamente in una coppetta già raffreddata (ancor meglio, gelata).

Abbinamento: Arrosto di vitello al forno – Amore per contrasto: questo è il segreto nel far reagire la dolcezza del rum, appena acidulo per lo sciroppo al lime, con il sapore delicato e setoso dell’arrosto di vitello. Una vera affinità elettiva.

  • PINKERTON – twist sul Negroni

Ingredienti: 25 ml rum Damoiseau Arrangé Pink Guava, 30 ml vermut Not Another Vermouth, 30 ml Campari

Procedimento: versare del ghiaccio in un tumbler basso fino a riempirlo completamente, scolare l’acqua e aggiungere il rum Damoiseau, bitter Campari e vermut rosso. Mescolare gli ingredienti delicatamente e guarnire con una fetta d’arancia.

Abbinamento: Cestini di grana con prosciutto crudo e stracciatella – Il Pinkerton, con la sua combinazione di rum aromatizzato alla Guava, vermut rosso e Campari, offre una miscela di amarezza, dolcezza e complessità aromatica. Questa si unisce in un duetto armonioso con la sontuosità del grana, la cremosità della stracciatella e il prosciutto crudo che racconta storie salate e aromatiche.

  • GUADALTAI – twist sul Mai Tai

Ingredienti: 40 ml rhum Damoiseau 40°, 20 ml rhum Damoiseau Gold, 15 ml liquore Damoiseau Shrubb , 15 ml Bacanha sciroppo orzata, 10 ml lime fresco spremuto

Procedimento: unire tutti gli ingredienti tranne il rhum Gold in uno shaker, colmare di ghiaccio e shakerare con forza per circa 10 secondi, filtrare con strainer direttamente in un bicchiere colmo di ghiaccio. Versare delicatamente il rhum Gold senza mescolare, in modo che rimanga sulla parte superiore del drink. Infine, guarnire con l’immancabile ombrellino.

Abbinamento: Cocktail di gamberi in salsa rosa – L’abbinamento del Guadaltai con il cocktail di gamberi in salsa rosa offre un equilibrio tra sapori contrastanti, leggerezza e una sensazione complessiva di freschezza. Combinando i due cocktail, si può creare un’esperienza culinaria che richiama immagini di vacanze tropicali, aggiungendo un tocco di avventura e raffinatezza. Il Guadaltai, con le sue radici immerse nell’atmosfera esotica dei cocktail tropicali, si fonde con la leggerezza e la dolcezza dei gamberi, autentici protagonisti di mari freschi e leggeri.

  • RIVE DROITE – TWINKLE

Ingredienti: 25ml vodka Le Philtre, 15ml liquore cordiale Posides. Per il top: champagne Brut Véhémence André Diligent, buccia di limone per guarnire

Procedimento: agitare in uno shaker la vodka e il liquore cordiale con del ghiaccio per 10 secondi, filtrare e versare in un calice. Completare colmando con lo champagne. Guarnire con una scorza di limone.

Abbinamento: Risotto allo champagne e scampi – Usa lo champagne anche per cucinare uno sofisticato risotto allo champagne e scampi. Inoltre, accompagnando a tavola il cocktail al risotto, è possibile trasformare la complessità dei sapori, creando un’armonia tra la freschezza del cocktail e la ricchezza del piatto.

  • TEQUILA SURPRISE – twist sul Harvey Wallbanger

Ingredienti: 45 ml tequila Don Ramon Reposado Punta di Diamante, 100 ml succo di arancia fresca spremuta, 15 ml di Liquore Chinotto e Coriandolo Dennis Zoppi, bordatura di sale affumicato (opzionale)

Procedimento: versare un po’ di sale affumicato in un piattino. Inumidire il bordo del bicchiere e ruotarlo sul sale in modo che aderisca, formando una leggera crosta. Colmare un bicchiere di ghiaccio e aggiungere tequila e succo di arancia, mescolare e aggiungere delicatamente il liquore al chinotto e coriandolo senza mescolarlo, di modo che rimanga in sospensione.

Abbinamento: Salmone al forno – L’abbinamento di questo cocktail con il salmone potrebbe sembrare audace. Potrebbe, perché è audace. Ma, in effetti, il sentore di agrumi che filtra dall’intensità del tequila incontra benissimo il sapore sostenuto del salmone, affinandone la ricchezza.

*Il termine “twist” indica una sostituzione (o un’aggiunta) a uno o più degli ingredienti del cocktail indicato che è invece quello ufficiale.

 

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Arrosticini abruzzesi: trucchi e consigli per una cottura perfetta

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Gli arrosticini abruzzesi sono un piatto iconico della cucina tradizionale abruzzese, noto per la sua semplicità e gusto irresistibile. Nati nelle zone pastorali del Gran Sasso e della Maiella, gli arrosticini erano originariamente preparati dai pastori che utilizzavano pezzi di carne ovina, spesso di pecora matura, infilzati su spiedini di legno e cotti sulla brace.

Con il tempo, questa pratica è diventata una vera e propria tradizione culinaria, amata non solo in Abruzzo ma in tutta Italia. La preparazione degli arrosticini richiede pochi ingredienti ma molta cura, e il segreto del loro successo sta nella cottura. Ecco alcuni trucchi e consigli per una cottura perfetta.

Consigli preliminari per una cottura perfetta

La scelta della carne
Per ottenere arrosticini deliziosi, la qualità della carne è fondamentale. La carne di pecora è la scelta tradizionale, ma puoi utilizzare anche carne di agnello. Assicurati che la carne sia fresca e tagliata a cubetti di circa 1-1,5 cm. Un’alternativa valida è acquistare gli arrosticini abruzzesi già pronti da cucinare, direttamente online su siti come www.abruzzoarrosticini.it e assaporare il gusto autentico della carne di pecora abruzzese.

L’importanza della marinatura
Mentre gli arrosticini tradizionali non richiedono marinatura, puoi sperimentare con semplici marinature a base di olio d’oliva, rosmarino, aglio e un pizzico di pepe per aggiungere un tocco di sapore extra. Dopo la cottura, aggiungi un po’ di sale grosso e, se ti piace, una spruzzata di succo di limone. Questo esalterà il sapore della carne e darà un tocco di freschezza.

Metodi di cottura degli arrosticini

Per ottenere arrosticini perfetti, la scelta del metodo di cottura è fondamentale. Vediamo di seguito quali sono i metodi tradizionali e quali quelli alternativi per cuocere gli arrosticini.

La griglia tradizionale

Per una cottura davvero autentica, ti consigliamo di acquistare una canalina per arrosticini. Online si possono trovare diverse opzioni, dalle più economiche alle più professionali. Assicurati di scegliere una canalina di buona qualità, preferibilmente in acciaio inox, per garantire una lunga durata e una cottura ottimale. Questa griglia è lunga e stretta, perfetta per contenere gli spiedini di carne e garantire una cottura uniforme.

Ecco come procedere per la cottura su canalina:
1. Preparazione della griglia: Accendi la carbonella e lascia che si formi una buona base di brace. La temperatura ideale è quando la carbonella è rovente ma non emette più fiamme vive.
2. Posizionamento degli arrosticini: Disponi gli arrosticini sulla griglia, assicurandoti che siano ben distanziati tra loro per permettere una cottura uniforme.
3. Cottura: Cuoci gli arrosticini girandoli frequentemente. Questo aiuta a evitare che si brucino e garantisce che siano cotti in modo uniforme. Il tempo di cottura ideale è di circa 7-10 minuti, a seconda della grandezza degli spiedini.
4. Condimento: Durante la cottura, puoi spennellare gli arrosticini con un po’ di olio d’oliva e sale, per esaltarne il sapore.

Il barbecue

Se non hai a disposizione una canalina, puoi comunque utilizzare un normale barbecue. Ecco alcuni consigli per ottenere il miglior risultato possibile:
1. Preparazione del barbecue: Come per la griglia tradizionale, lascia che la carbonella raggiunga una temperatura elevata ma stabile.
2. Posizionamento degli spiedini: Posiziona gli arrosticini sulla griglia del barbecue, cercando di mantenere una distanza uniforme tra loro.
3. Controllo della cottura: Gira spesso gli spiedini per evitare che si brucino da un lato. Usa una pinza per questo compito, evitando di forare la carne con una forchetta, cosa che farebbe fuoriuscire i succhi rendendoli meno succosi.
4. Tempo di cottura: Mantieni il tempo di cottura tra i 7 e i 10 minuti, regolando in base alla grandezza degli arrosticini e alla temperatura del barbecue.

Il forno

Se non hai accesso a una griglia o un barbecue, puoi cuocere gli arrosticini anche nel forno, anche se il risultato non sarà esattamente lo stesso. Ecco come fare:
1. Preparazione: Preriscalda il forno a 220°C con la funzione grill attivata.
2. Disposizione: Disponi gli arrosticini su una teglia coperta con carta forno o alluminio, lasciando spazio tra uno spiedino e l’altro.
3. Cottura: Cuoci gli arrosticini per circa 10-12 minuti, girandoli a metà cottura per garantire un risultato uniforme. Puoi spennellare gli spiedini con un po’ di olio d’oliva e sale prima di infornarli.

Conclusione
Preparare gli arrosticini abruzzesi è un’arte che richiede passione e attenzione ai dettagli. Seguendo questi consigli e utilizzando una canalina per arrosticini, potrai portare a tavola un piatto tradizionale e gustoso, perfetto per qualsiasi occasione. Buon appetito!

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Daiquiri Week dal 12 al 21 luglio

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Le iniziative ad hoc in occasione della Daiquiri Week, che si svolgerà dal 12 al 21 luglio

In occasione del “Daiquiri Day”, che si celebra il venerdì 19 luglio, Ron Santiago de Cuba™ ha lanciato la quarta edizione di Casa del Daiquiri, collaborando con una selezione dei migliori bar e barman a livello mondiale per offrire le loro versioni del Daiquiri agli appassionati di rum e cocktail di tutto il mondo.
Qui il link con tutti i locali che aderiscono: https://www.ronsantiagodecuba.com/it/casadeldaiquiri/

La giornata rientra nella “Daiquiri Week”, l’evento annuale che avrà luogo dal 12 al 21 luglio e in cui si propone di amplificare la cultura cubana e il legame del Daiquiri con il brand Ron Santiago de Cuba™.
Si svolgeranno così celebrazioni ad hoc in bar e locali, con serate e tema, speciali menù di cocktail e imperdibili gadget.

Casa del Daiquiri di Ron Santiago de Cuba™ è un collettivo internazionale composto dai più rinomati barman provenienti da locali come Wax On a Berlino, 1862 Dry Bar a Madrid, Salvage a Praga, Dry Milano a Milano, The Guild a Dubai, Yarni a Cuba e Sexy Fish a Londra. Questi professionisti sono stati scelti per reinterpretare la ricetta originale del Daiquiri. Ogni locale proporrà ai suoi clienti l’esperienza definitiva del Daiquiri, introducendo le innovative varianti nei giorni che precedono il Daiquiri Day di luglio.

Quest’anno, Ron Santiago de Cuba™ ha invitato i locali partecipanti a Londra per un’esperienza significativa: la Casa del Daiquiri, svoltasi dal 10 al 12 giugno, con l’obiettivo di formare una comunità di barman legati al marchio Ron Santiago de Cuba™. Barman tra i più rinomati al mondo hanno fatto visita a Londra, città celebre per la sua famosa cultura dell’ospitalità e dei cocktail. L’esperienza ha incluso una sessione di immersione nel marchio Ron Santiago de Cuba™, un workshop sul rum presso Laki Kane, un tour dei bar come The Connaught, Donovan Bar e Amazonico, un tour e un workshop di arte di strada nell’East London e una festa conclusiva alla House of Koko a Camden.

La Daiquiri Week di Ron Santiago de Cuba™ si svolgerà dal 12 al 21 luglio di quest’anno, registrando sempre di più un crescente interesse: globalmente, oltre 16.700 Daiquiri sono stati serviti durante la Daiquiri Week nel 2023, anno in cui la celebrazione è stata proposta a livello mondiale per la prima volta. Nella stessa edizione, ad esempio, nel Regno Unito, i consumatori hanno apprezzato oltre 7.100 Daiquiri di Ron Santiago de Cuba™.

Questo fenomeno riflette la crescita continua nella categoria dei rum, con una previsione di vendita di 173 milioni di casse da nove litri nel 2024, rispetto ai 158 milioni del 2022. In particolare, nel Regno Unito, le vendite di rum hanno superato il traguardo di 1 miliardo di sterline, rappresentando il 14% dell’intera categoria degli spiriti. Questa crescita è spinta principalmente dal settore premium, con i consumatori che ricercano marchi autentici e di prestigio come Ron Santiago de Cuba™, motivo per cui è stata creata un’intera settimana dedicata a questo amato cocktail.

Ron Santiago de Cuba™ è tradizionalmente riconosciuto come il massimo esponente della tradizione del rum cubano del sud-est dell’isola e non è solo la scelta ideale per un Daiquiri equilibrato, ma condivide anche una storia geografica con il luogo di nascita del Daiquiri.

Ron Santiago De Cuba: Tradizione e Qualità
Dal 1862, la regione di Oriente, cuore della produzione del Rum Leggero, vede Santiago de Cuba pioniere in questo ambito. Il Ron Santiago De Cuba rappresenta lo spirito autentico di questa tradizione, con processi che valorizzano ingredienti locali come la canna da zucchero dell’Oriente, ricca di minerali marini e dotata di un aroma unico. Questa canna produce una melassa ideale per la distillazione, che viene poi affinata attraverso metodi tradizionali. Il rum cubano genuino porta un adesivo di garanzia verde che garantisce che è stato prodotto al 100% con ingredienti cubani. La D.O.P. è una certificazione aggiuntiva che assicura il mantenimento di alti standard e livelli di qualità. I rum sono maturati in botti di quercia bianca, con un secondo invecchiamento post-miscelazione per arricchire ulteriormente il loro profilo.

I Drink Speciali
Per questa edizione, Ron Santiago De Cuba presenta due interpretazioni esclusive del Daiquiri più un cocktail a sorpresa preparato da ogni locale:

  • White Daiquiri: Con Ron Santiago De Cuba Carta Blanca, lime fresco e zucchero, un equilibrio perfetto di freschezza e dolcezza.
  • Gold Daiquiri: Utilizza il Ron Santiago De Cuba 8 Anni per un cocktail dal gusto più ricco e complesso, con note di caramello e vaniglia che si fondono armoniosamente con il lime.
  • Surprise: Drink a sorpresa, dolcemente speziato, preparato dal Bartender del locale usando esclusivamente Ron Santiago de Cuba Cartablanca o Ron Santiago de Cuba 8 anni o Ron Santiago de Cuba 11 anni

Origini e Storia del Daiquiri Il Daiquiri deve il suo nome a un villaggio cubano vicino a Santiago, famoso per le sue miniere di ferro, intrecciando la sua storia tra leggenda e realtà. Alcuni credono sia stato creato dall’ingegnere americano Jennings Cox durante la guerra ispano-americana, mentre altri lo attribuiscono a William A. Chanler, che acquisì quelle miniere nel 1902. Una versione popolare racconta di un direttore generale della miniera che, finito il gin, servì rum, lime e zucchero ai suoi ospiti, battezzando così la bevanda. Ernest Hemingway, durante il suo soggiorno a Cuba nel 1932, lasciò il suo segno chiedendo una versione senza zucchero del cocktail, nota come “Papa Doble”.
Indipendentemente dalle sue origini, è indiscutibile che il Daiquiri sia un classico intramontabile, che nel tempo si è trasformato fino a diventare uno dei cocktail più amati al mondo, attualmente il cocktail a base rum più venduto nel mondo.

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I locali da visitare per viste panoramiche suggestive

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Una selezione di ristoranti e strutture che godono di particolari viste panoramiche su paesaggi naturali mozzafiato

Il territorio italiano è caratterizzato da una conformazione naturale unica, capace di dare vita a panorami imperdibili. Dalle montagne alle pianure, dai colli ai laghi, dai mari ai vulcani è possibile assistere ad un susseguirsi di ecosistemi e oasi naturali, percorrendo la cartina da nord a sud.
Proprio per questo motivo sono numerose i locali che, approfittando di privilegiate posizioni geografiche, danno vita a suggestive viste panoramiche su paesaggi mozzafiato, eccone alcuni:

La Casa degli Spiriti, Costermano sul Garda (Verona)
Indirizzo: Via Monte Baldo, 28, 37010 Costermano sul Garda VR
Lungo la strada che porta a San Zeno di Montagna è situata La Casa degli Spiriti, un locale specializzato nell’alta ristorazione. La struttura gode di una vista mozzafiato sulla distesa lacustre del Lago di Garda ammirabile sia dal ristorante d’alta cucina sia dall’Osteria Spiritino, un luogo più informale situato nell’angolo più suggestivo della terrazza panoramica.
Oltre ad osservare lo scenario naturale del Garda, presso La Casa degli Spiriti sarà possibile provare la proposta culinaria del nuovo Executive Chef Filippo Chignola, che ha recentemente preso le redini della cucina del ristorante.
L’offerta si concentra così da un lato su percorsi gastronomici incentrati su prodotti del territorio e dell’area mediterranea, dall’altro, grazie all’Osteria Spiritino, sarà possibile provare una proposta più informale, godendo sempre della vista di quel meraviglioso scenario naturale che attornia il locale.

La Madernassa-Guarene, Cuneo
Indirizzo: Reg. Lora, 2, 12050 Guarene (Cuneo)
Nel cuore delle Langhe e del Roero sorge La Madernassa, un ristorante stellato e resort che si affaccia sulla suggestiva vista collinare dell’area di Cuneo.
Attorno alla struttura un grande bioparco da 15.000 mq contribuisce alla spettacolarità della veduta, che si perde tra verdi distese.
La privilegiata visuale sul panorama delle Langhe è garantita da numerosi punti panoramici. È infatti possibile osservare il territorio circostante sia dalla terrazza del ristorante stellato, sia dalla terrazza delle colazioni, lasciando riposare la vista alla luce delle ampie aree verdi.
Si tratta di due zone privilegiate de La Madernassa in cui godere a pieno del panorama naturale, provando le portate di una cucina elegante e sostenibile, in linea con la filosofia culinaria dello Chef Giuseppe D’Errico e del CEO della struttura Ivan Delpiano.

Attico sul Mare-Grottammare, Ascoli Piceno
Indirizzo: Piazza Kursaal, 6, 63066 Grottammare (Ascoli Piceno)
Immersa nella cornice naturale della Riviera delle Palme e lungo il perimetro costiero delle Marche sorge Grottammare, un paese che si affaccia direttamente sul Mare Adriatico. E a due passi dalla distesa marina sorge il Palazzo Kursaal, un elegante edificio in stile liberty al cui interno è inserito Attico sul Mare, ristorante gestito dai due fratelli Sara e Simone Marconi.
La cucina del locale è affidata all’esperienza dello chef Tommaso Melzi, che unisce proposte tradizionali a tocchi innovativi, il tutto utilizzando carne selezionata, vegetali autoprodotti e, soprattutto, pescato fresco. Infatti, come indicato dal nome stesso del ristorante, Attico sul Mare si affaccia direttamente sull’Adriatico, per un panorama mozzafiato ammirabile dalle ampie vetrate poste lungo le pareti.
A questa vista affascinante si aggiunge l’esclusiva e suggestiva Torretta, un terrazzo affacciato sul mare, che, posto al piano più alto del Palazzo Kursaal, regala una vista imperdibile sulla Riviera delle Palme.

HABITA79-Pompei, Napoli
Indirizzo: Via Roma, 10, 80045 Pompei (Napoli)
Un hotel di lusso situato a due passi dagli scavi di Pompei, su cui gode di una vista esclusiva. Si tratta di una struttura elegante, che unisce la raffinatezza del design moderno alla storicità di un’atmosfera che si è mantenuta immutata con il trascorrere dei secoli.
HABITA79 offre numerosi servizi pensati per il cliente, per un’immersione completa nell’affascinante contesto di Pompei. Proprio per valorizzare a pieno la posizione, la struttura è dotata di un grande rooftop panoramico di 1000mq, da cui è possibile non solo osservare quegli scavi del Parco Archeologico oggi patrimonio UNESCO, ma anche le pendici del Vesuvio.
La grande terrazza è inoltre adibita a differenti servizi, poiché sulla sue superficie sono presenti il Cocktail Bar “The Roof”, inserito nelle guide 2024 di Blue Blazer e MT Magazine tra i 100 migliori cocktail bar d’Italia, e il Ristorante “RAW”, per un’offerta di haute cuisine diretta dallo chef Roberto Lepre. Il cliente può così gustare drink e portate d’eccellenza, godendo di un’impareggiabile vista sul territorio campano.

Cortile Arabo-Marzamemi, Siracusa
Indirizzo: Vicolo Villadorata, 96018 Marzamemi (Siracusa)

A due passi dalla punta orientale della costa sicula sorge Cortile Arabo, un ristorante in cui il mare giunge fino in prossimità dei tavoli, per un’esperienza culinaria che è un’immersione a 360 gradi tra gli odori e i colori della distesa marina.
Cortile Arabo si caratterizza per un’offerta con prodotti del territorio, per un’idea di cucina elegante e saporita, in cui spicca il pescato fresco del Mediterraneo.
Ciò che colpisce e allieta la vista del visitatore del locale è lo spettacolo del mare, avvertibile in prima persona dai tavoli che occupano lo spazio esterno, poiché situati a due passi dagli scogli su cui si infrangono le onde mediterranee.
Oltre al servizio ristorante, è possibile godere di questa vista mozzafiato anche nel Cortiletto, lo spazio adibito alla champagneria e adornato da comodi divanetti, da cui ammirare la cornice naturale circostante.

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