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Glamour

Tutto quello che dovreste sapere prima di comprare un active wear

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Voglio tutto“, è quello che sussurro ai miei amici ogni volta che entro in un negozio di abbigliamento sportivo. Sì, perché con la vastissima offerta di outfit da fitness che si trovano sul mercato, può essere davvero complicato compiere una scelta. Proviamo quindi a frenare l’entusiasmo per un istante e concentriamoci a dovere prima di scegliere cosa comprare. I brand che si sono lanciati nell’active wear, infatti, sono tantissimi ma sono in pochi ad aver affinato la scienza della performance.

Procediamo con calma, e iniziamo parlando di scarpe. Molti brand realizzano delle scarpe su misura per determinati sport, investendo moltissimo nella ricerca per assicurarsi che i nostri piedi siano al massimo del comfort durante una particolare prestazione, evitando così anche potenziali danni. Quindi, anche se siete follemente innamorate di certe scarpe, evitate di utilizzare delle calzature da corsa per andare a fare un’escursione. Non importa quanto siano meravigliose… Accertatevi che siano adatte al tipo di attività che vi state apprestando a fare e, soprattutto, chiedete sempre conferma all’assistente di vendita.

Ed ora sfatiamo qualche mito e parliamo di felpe – uno degli indumenti più comuni, specie negli Stati Uniti. Ricordo perfettamente che ai tempi del college circa il 90% delle ragazze le indossava quotidianamente. D’altronde, come darle torto? Il comfort di questo indumento è impagabile e si adatta perfettamente ad ogni tipo di occasione. Potete indossarle per seguire una lezione all’università o per andare a fare la spesa, e non vi sentirete mai fuori luogo. Ma cerchiamo di carpirne bene la funzione. Le felpe, infatti, aiutano a regolare la temperatura corporea prima e dopo un allenamento. Quindi, a meno che non stiate facendo qualche sport all’aria aperta in pieno inverno e non avete proprio nient’altro da indossare, cercate di utilizzare le felpe per qualsiasi cosa tranne che per un allenamento.

E poi ci sono i grandi classici, quelli intramontabili. Sto parlando di leggings ovviamente. Ma quando parliamo di questo immancabile indumento nel guardaroba di ogni donna, c’è un dettaglio fondamentale a cui dovremmo prestare molta attenzione: la trasparenza. Prima di acquistarne un paio, accertatevi che quando vi piegate o eseguite qualsiasi tipo di mossa, non si veda la vostra biancheria intima. Se questo accade, vuol dire che non sono leggings ma calze spesse, quindi non adatte al fitness. E, naturalmente, occhio sempre alle cuciture!

Poi ci sono i top e i reggiseni sportivi – impossibile farne a meno, specie l’estate! Affinché riusciate a mantenere sempre una certa agilità nella corsa o nei salti o in qualsiasi tipo di prestazione, questi non devono essere troppo stretti ma abbastanza aderenti dal salvarvi dal mal di schiena.

Un altro aspetto che viene troppo spesso sottovalutato sono i tessuti. Esattamente come faccio con gli alimenti, anche qui presto un’attenzione quasi maniacale ai dettagli di fabbricazione. Non vi dimenticate che la nostra pelle reagisce ai tessuti tecnici che indossiamo, quindi cercate sempre di investire nei tessuti di prima qualità.

A questo punto, non mi resta che suggerirvi di perdervi nelle nuovissime collezioni primavera – estate e… buono shopping a tutte! Noi ci aggiorniamo la prossima settimana. Fino ad allora, come sempre… STAY FABULOUS!

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INSTAGRAM: https://www.instagram.com/anastasiya_craze/
YOUTUBE: http://bit.ly/2rFVNrr

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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Eventi

La mostra “QUEEN UNSEEN / Peter Hince” incontra il genio artistico di Marco Nereo Rotelli in occasione della Milano Design Week 2024 con l’evento “Freddie’s Mirrors”

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Dal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week 2024, presso Fondazione Luciana Matalon e nell’ambito della mostra “Queen Unseen | Peter Hince” il mondo della musica e del design si contaminano in “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli in cui le parole delle canzoni dei Queen diventano cifra espressiva impressa su specchi vintage.

Il 16 aprile alle 11.00 in programma la live performance inaugurale dell’artista.

Si moltiplicano le proposte per il pubblico per vivere in maniera sempre nuova l’esperienza della mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, ospitata e prorogata dato il grande successo sino al 5 maggio presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano.

Anche in occasione della Milano Design Week 2024, uno degli eventi artistici e mediatici più importanti al mondo, il viaggio nel mondo della celebre band raccontato attraverso le bellissime immagini inedite di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury, e da rari oggetti e cimeli, non poteva che essere arricchito da una proposta originale per offrire al pubblico un’esperienza aggiuntiva.

Dalla contaminazione della musica anni ’70 e del design di quell’epoca attualizzato in chiave moderna nasce l’idea di “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che sarà protagonista presso la Fondazione Luciana Matalon dal 16 al 21 aprile, all’interno della Mostra già in essere e che è pensato come omaggio ai testi delle canzoni di una band così simbolica.

Il concept consiste in una serie di iconici specchi ad unghia vintage (il famoso modello progettato dall’architetto Rodolfo Bonetto), tutti diversi e disposti in un cerchio magico, che verranno personalizzati con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, la scrittura di/segnata.

La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione della inaugurazione il 16 aprile alle ore 11.00: gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.

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