Serie TV
Netflix: le migliori serie tv del 2017

Non c’è niente da fare, da quando Netflix è arrivato in Italia il nostro ideale di sabato sera è sensibilmente cambiato. Abbiamo iniziato ad amare ancora di più il divano e a desiderarlo ardentemente, pregustandoci già al solo pensiero l’infinita scelta di serie tv a disposizione sul ricchissimo catalogo. D’altronde, ci sarà pure una ragione per cui il colosso americano detiene il primato assoluto tra le piattaforme on-demand!
E allora, bando alle ciance, e cerchiamo di tirare le somme di un intenso anno come è stato questo 2017. Un anno di grandi ritorni e grandi esordi.
Nella prima categoria non può non entrare la quinta stagione dell’ottima Orange Is the New Black. Nel carcere femminile di Litchfield, infatti, è tempo di rivolta e le amate antieroine, a partire da Piper ed Alex, ne vedranno delle belle. E se credete che il finale della quarta stagione vi abbia lasciato a bocca aperta, beh, aspettate di vedere quello della quinta. L’idea di dover aspettare un altro anno vi tormenterà.
Ma niente paura, Netflix sa come consolare e coccolare i suoi fan più accaniti. E per ogni grande ritorno c’è sempre anche un grande esordio. Proprio dalla produttrice di Orange Is the New Black Carly Mensch e Liz Flahive (Homeland), arriva l’attesissimo esordio Glow. Un’altra serie tutta al femminile che non potrà fare a meno di tenervi incollati davanti allo schermo. Questa volta, però, lo scenario è ancora più insolito: il wrestling femminile farà da cornice ad un racconto corale in cui ad emergere sarà il sentimento di “sorellanza” fra tutte le protagoniste di questo singolare format.
Attesissimo anche l’esordio Mindhunter, girata in gran parte dal maestro del thriller David Fincher (Fight Club; The Social Netwotk; Gone Girl), vera sorpresa dell’anno. Ambientata negli anni Settanta, la serie narra l’inizio dello studio delle scienze comportamentali all’interno delle indagini dell’FBI. In perfetto stile Fincher, volto ad indagare sempre di più l’aspetto psicologico che muove i suoi personaggi, vi ritroverete davanti alle storie di sanguinosi serial killer come Charles Manson sotto una nuova prospettiva. E se alla fine di questa prima stagione sentirete già di non poterne fare più a meno, state tranquilli, Netflix ne ha già annunciato la seconda.
Tornando alle serie in rosa, invece, non possiamo non parlarvi della tenerissima seconda stagione di Grace and Frankie, magistralmente interpretata da Jane Fonda e Lily Tomlin. Perfetta se siete nel mood comedy e avete voglia di rilassarvi facendovi qualche risata.
Ma a farvi ridere ci pensa anche la seconda stagione di Master of None, che lo scorso anno ha spopolato fra pubblico e critica. Oltre ai dialoghi brillanti della serie, in questa nuova stagione troverete anche un’insolita Alessandra Mastronardi e una location principale tutta italiana. Se vi siete persi la prima, sbrigatevi a recuperare!
Finita anche l’attesa per il celebre spin-off di Breaking Bad, Better Call Saul, che in quanto a scrittura e ad interpretazione attoriale non ha proprio niente da invidiare all’originale – merito, certo, degli straordinari Bob Odenkirk che veste i panni di Jimmy McGill e di Michael McKean che interpreta il fratello Chuck McGill.
Applausi, applausi, applausi per la seconda stagione della serie “fenomeno” Stranger Things. Non solo scampa al rischio di deludere le altissime aspettative dei fan ma, se possibile, riesce addirittura rendere ancora più avvincente la mitologia. Sicuramente, anche quest’anno, Stranger Things si riconferma come una delle migliori serie tv dell’anno.
Per finire, il teen drama che è stato anche al centro di numerose polemiche per la delicatissima tematica trattata, Tredici (13 Reasons Why). La serie, infatti, sfatando e sfidando solidi tabù, ci catapulta nel difficile mondo degli adolescenti che conduce la protagonista al suicidio. Senza dubbio, un prodotto insolito e coraggioso che merita di essere visto.
Non ci resta che chiudere l’anno in bellezza facendo una bella maratona Netflix. E nell’attesa di sapere cosa ci riserverà il colosso statunitense nei prossimi mesi, non ci resta che augurarvi un buon 2018!
di Francesca Polici per DailyMood.it
Questo slideshow richiede JavaScript.
Sii il primo a lasciare una recensione.
Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.
You may like
-
Iniziano oggi le riprese della quarta stagione di MARE FUORI
-
Elle Fanning indossa Vivetta FW23
-
La Regina Carlotta: Una storia di Bridgerton: Tra Marie Antoinette e Lady Diana
-
Citadel: Una grande spy story in una serie tv? Non è una missione impossibile!
-
Inseparabili (Dead Ringers): Rachel Weisz è doppia, e irresistibile, nella serie tratta dal film di Cronenberg
-
The Marvelous Mrs. Maisel 5: Goodbye Midge, ti auguriamo una vita meravigliosa
Serie TV
Iniziano oggi le riprese della quarta stagione di MARE FUORI

Published
1 settimana agoon
22 Maggio 2023By
DailyMood.it
Dopo lo straordinario successo che ha segnato le prime tre stagioni della serie prodotta da Rai Fiction e Picomedia, iniziano oggi le riprese della quarta stagione di MARE FUORI.
Il cast torna a girare a Napoli, diretto nuovamente da Ivan Silvestrini.
La serie, una coproduzione Rai Fiction – Picomedia e prodotta da Roberto Sessa, è nata da un’idea di Cristiana Farina scritta con Maurizio Careddu.
Sii il primo a lasciare una recensione.
Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.
Serie TV
La Regina Carlotta: Una storia di Bridgerton: Tra Marie Antoinette e Lady Diana
Published
4 settimane agoon
4 Maggio 2023
Come sapete, La Regina Carlotta: Una storia di Bridgerton, la nuova serie in arrivo in streaming su Netflix dal 4 maggio, non è la terza stagione di Bridgerton, cioè la serie che continua le vicende della famiglia del titolo, ma uno spin-off e allo stesso tempo un prequel. La nuova serie targata Shondaland, la casa di produzione fondata da Shonda Rhimes (Scandal, Grey’s Anatomy, Private Practice) è la storia della Regina Carlotta, che abbiamo visto reggere le fila della società londinese ai tempi della Reggenza in Bridgerton. Ma è raccontata dall’inizio: è la sua origin story, per usare un termine caro ai supereroi. La Regina Carlotta, quella matura, che abbiamo conosciuto nelle prime due stagioni di Bridgerton, appare spesso in scena. La vediamo mentre è alla ricerca di un erede: nessuno dei suoi figli ha procreato, e il timore è l’estinzione del suo casato. Ma si tratta di un contrappunto, e di un legame con Bridgerton, che scorre accanto alla storyline principale. Questo prequel dell’universo Bridgerton racconta come il matrimonio della giovane Regina con il Re Giorgio abbia rappresentato non solo una grande storia d’amore, ma anche un cambiamento sociale, portando alla nascita dell’alta società inglese in cui vivono i personaggi di Bridgerton.
Al centro c’è la storia di Carlotta. È una ragazza giovanissima, che arriva in Inghilterra da una cittadina della Germania, dopo che è stata scelta per unirsi in matrimonio al Re del Paese più importante del mondo, Re Giorgio d’Inghilterra. Arriva al matrimonio senza conoscerlo, da un Paese lontano, dopo un lungo viaggio, e viene catapultata in un mondo di cui non sa niente. Ci ricorda moltissimo la giovane Maria Antonietta, raccontata mirabilmente da Sofia Coppola in Marie Antoinette, che dall’Austria (certo, era la figlia della Regina e di un nobile qualsiasi) arrivava in Francia per sposare il Re.
Ma la Regina Carlotta ci ricorda anche molto la giovane Lady Diana Spencer. Una ragazza che, alla corte della Regina d’Inghilterra, ha sofferto spesso di solitudine, incomprensione, incomunicabilità. Guardate il primo episodio, e la prima notte di nozze. La giovane Carlotta, dopo un matrimonio combinato ma che, tutto sommato, ha mostrato di apprezzare, si trova accompagnata nella sua dimora, mentre il marito, Re Giorgio, le comunica che alloggerà in un’altra. Ricorda davvero la storia di Carlo e Diana che, una volta sposati, hanno vissuto a lungo in dimore diverse, facendo vite separate. È in questo che La Regina Carlotta: A Bridgerton Story, appare interessante e attuale.
L’altro lato dell’attualità è quello sforzarsi di rendere tutto inclusivo. Il fatto della regina di colore, che già aveva fatto molto discutere nella prima stagione di Bridgerton, qui viene risolta con un paio di battute e in un paio di scene. In più c’è l’omosessualità del servitore personale di Carlotta e di quello di Re Giorgio. Che non è ovviamente un problema, ma nel contesto della storia sembra inserita piuttosto forzatamente, con il solo scopo dell’inclusività.
Ovviamente Giorgio non è cattivo. È che lo disegnano così. Infantile, ingenuo, inesperto. Dedito alla sua passione, l’astronomia, come il Re Luigi XVI di Marie Antoinette era dedito alle chiavi. Certo, meglio le stelle delle chiavi, converrete tutti. E quello tra i due, al netto delle difficoltà, è un matrimonio d’amore. Ma la storia è scritta per raccontarci che i due giovani si amano e che c’è qualcosa tra loro che li divide. E allora, pur essedo una storia diversa, ritorna lo schema del primo Bridgerton: una giovane ingenua, la sua educazione sessuale, due persone che si amano ma che sono divise da qualcosa che rimane misterioso. È il romanzo di formazione di una ragazza che viene da altri tempi ma che in sé racchiude problemi della sua epoca, e anche della nostra. Come in ogni racconto della saga di Bridgerton, il racconto è brioso e piacevole, ma anche superficiale e a tratti eccessivo.
A brillare, nei panni di Carlotta, è la giovane India Amarteifio, un volto fresco, vispo, impertinente, un volto tipico da eroina dei nostri tempi: occhi allungati e una cascata ribelle di riccioli neri, potrebbe essere la protagonista di un film della Marvel. È un volto che istintivamente suscita simpatia e raggiunge il primo obiettivo, quello di farci parteggiare per lei. Corey Mylchreest, visto in The Sandman, è il giovane re Giorgio, e ha il volto e il fisico che il ruolo impongono. Guardate il loro primo incontro, con lei che è ignara di chi sia lui: un classico della commedia sentimentale. Colpisce anche Arsema Thomas, nel ruolo della la giovane Agatha Danbury, dama di corte della Regina e sua mentore. Nell’altra storyline, quella ambientata durante i fatti di Bridgerton, Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury) e Ruth Gemmell (Lady Violet Bridgerton) riprendono i loro ruoli di Bridgerton.
Per il resto, si sa, siamo in una storia di Bridgerton, e si tratta di stare al gioco, di fare il più grande sforzo di sospensione dell’incredulità possibile. E così, allora, si tratta di prendere o lasciare. Certo, gli anacronismi di Sofia Coppola in Marie Antoinette ci piacevano di più, perché i momenti di rottura, come le Converse accanto alle scarpe d’epoca, e la musica post punk (extradiegetica, ovviamente) erano degli squarci di vernice fluo su una tela classica, che però era rigorosamente e accuratamente costruita, e sempre coerente con la materia raccontata. Shonda Rhimes, invece, nella sua ricostruzione d’epoca si prende qualsiasi libertà a livello storico, visivo, concettuale. È uno di quei prodotti in cui vale tutto. E allora, va bene per intrattenere, ma siamo lontani da qualcosa di profondo, intenso, emozionante.
di Maurizio Ermisino per DailyMood.it
Questo slideshow richiede JavaScript.
Sii il primo a lasciare una recensione.
Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.
Serie TV
Citadel: Una grande spy story in una serie tv? Non è una missione impossibile!
Published
1 mese agoon
28 Aprile 2023
Chi ha detto che ci sono prodotti per il cinema e prodotti per le piattaforme di streaming? Finora avevamo sempre pensato che i grandi film d’azione fossero fatti apposta per il grande schermo e i prodotti più piccoli, meno spettacolari, fossero naturalmente destinati alle piattaforme. Citadel, la serie che trovate in streaming su Prime Video dal 28 aprile, sembra fatta apposta per rompere questa distinzione. Non è la prima serie spettacolare che approda in streaming, ma è forse il caso più eclatante che dimostra il fatto che oggi non esistono più confini. Abbiamo visto i primi due episodi di Citadel su un grande schermo, al cinema The Space Moderno di Piazza della Repubblica a Roma. E su quello schermo ci stavano benissimo. Citadel farà un figurone anche in tv, chiaro, ma vedetelo comunque sullo schermo più grande che avete. Non è un’opera da vedere al cellulare o su un tablet.
L’inizio di Citadel è di quelli che lasciano il segno: siamo sulle alpi italiane, su un treno di ultima generazione, alta velocità ed extra lusso, come in una versione 3.0 di Intrigo Internazionale. Un’affascinante donna vestita di rosso, Nadia Sinh (Priyanka Chopra Jonas), viene avvicinata da un affascinante uomo vestito di nero, Mason Kane (Richard Madden). I due si conoscono già, si conoscono molto bene, hanno un grande feeling. Lo capiamo dal loro dialogo, dalla chimica in atto ogni volta che si avvicinano. Su quel treno ci sono altre persone, è una trappola. C’è una bomba. Un vagone del treno salta in aria e… La storia riprende otto anni dopo. E sta a voi scoprirla.
Vi diciamo solo che Mason non ricorda nulla. Sì, proprio come Jason Bourne, il protagonista di The Bourne Identity che, citato anche da una simpatica battuta in sceneggiatura, è uno dei modelli di Citadel. Modelli che sono tanti, sono chiari, sono i più nobili. C’è ovviamente molto di Mission: Impossible, che è il riferimento più evidente; c’è, ma in misura minore, James Bond. E ci sono, accennati perché l’atmosfera è diversa, i classici di Hitchcock. Tutto questo è per dire che le ambizioni sono alte, gli standard produttivi e visivi anche. Ma Citadel, pur ispirandosi e richiamando il meglio degli spy game cinematografici, non sembra mai qualcosa di già visto, non sembra somigliare ad altre cose. Era il rischio più grande. Ed è stato evitato.
Nel caso di Citadel è il caso di parlare di un vero evento, perché alza l’asticella delle produzioni seriali e del mondo dello streaming, e inaugura una nuova formula produttiva. Anche se siamo in tv possiamo dire tranquillamente che si tratta di grande cinema. E non è un caso: a dirigere infatti ci sono i Fratelli Russo, coloro che avevano già trasformato il cinecomic della Marvel in una spy story anni Settanta con Captain America And The Winter Soldier. Il cinema di spionaggio è il loro terreno e non deludono. Ma il loro ambiente, appunto, è anche il cinecomic, il cinema di supereroi. E, come ha detto qualcuno, Citadel è questo: è un film degli Avengers, ma con le spie. Spie e supereroi, ci hanno spiegato i produttori, in fondo, sono la stessa cosa: personaggi in grado di andare oltre le nostre capacità, con doti e poteri speciali.
Tutto questo è racchiuso nei due protagonisti. Richard Madden, già uomo d’azione ne Il trono di spade, ma soprattutto in The Bodyguard, ha il physique du rôle per essere una nuova spia, anche se l’espressività, in confronto a mostri come Daniel Craig, Tom Cruise e Matt Damon, non è completamente all’altezza. Priyanka Chopra Jonas è una vera sorpresa. Sensualissima nei primi piani, con uno sguardo e delle labbra in grado di far sciogliere che guarda, è anche eccezionale nelle scene d’azione. Bernard, il loro capo, interpretato da Stanley Tucci, dice che Nadia e Mason da soli sono dei grandi agenti, ma insieme sono una bomba. Ed è vero anche per gli attori. La chimica e l’affiatamento tra i due è eccezionale.
Citadel è un evento anche per la parte produttiva. Perché da questa serie verranno tratti alcuni spin off che saranno prodotti in altre parti del mondo. Una di queste è l’Italia. E la protagonista della Citadel italiana è Matilda De Angelis. Non vediamo l’ora di vederla come una nuova, sexy e tostissima spia. Siamo appena entrati nel mondo di Citadel, allora, e crediamo che ci resteremo molto a lungo.
Crediti: Courtesy of Prime Video
di Maurizio Ermisino per DailyMood.it
Sii il primo a lasciare una recensione.
Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

adidas || Move For The Planet 2023

Sanctuary: Margaret Qualley, la figlia di Andie MacDowell è diventata grande

Etnia Barcelona presenta Alter Ego – SS23
Newsletter
Trending
- Beauty2 settimane ago
Barbiecore: il make-up che si ispira alla bambola più famosa del mondo
- Accessori3 settimane ago
Luciano Padovan Fall Winter 23/24 Collection
- Beauty3 settimane ago
Armani Beauty | Cofanetto Sì Eau de Parfum per la Festa della mamma
- Beauty3 settimane ago
Festa della Mamma by SVR – I prodotti perfetti anti-età con uno sconto speciale – 25%
- Cine Mood3 settimane ago
Arriva finalmente nei cinema italiani l’attesissimo THE FIRST SLAM DUNK
- Fashion News2 settimane ago
La nuova collezione The BonVant
- Beauty1 settimana ago
Tips e prodotti per la salute dei capelli e per contrastarne la caduta
- Fashion News3 settimane ago
3×1 NYC presenta COLOR GENERATION – A CAPSULE WITH A CAUSE