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Style & Luxury

Orologi: una collezione dalla linea tradizionale ed innovativa celebra cinquant’anni di eleganza

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27 luglio 2012

Per quasi 140 anni, autenticità ed esperienza sono state le parole d’ordine della Maison Piaget.

Una collezione che associa questi valori storici è oggi creata per i suoi braccialetti d’oro conferendo potenza ai codici dell’estetica.

Dal 1962, la silhouette ultra sottile associata alla flessuosità unica di questo orologio da polso ha incarnato l’arte del retro-chic.

La collezione Tradition appartiene alla storia manifatturiera dell’alta orologeria e a quelle per cui l’autenticità rimane un valore imprescindibile.

Ancora prima che nel prodotto finale, la creazione stessa dimostra gli alti standard e le finiture di qualità della Maison, la collezione simboleggia l’eccellente maestria e la fedele conservazione di un’abilità artigianale.

Un collegamento appassionato tra tecnica e creatività.

La prima impressione che il prodotto conferisce è quella dell’eccellenza. Il cinturino Tradition è ottenuto da un lavoro unico di meticoloso assemblaggio manuale e della saldatura di ogni singola congiunzione d’oro, così come delle decorazioni.

Esprime una perfetta maestria tecnica.

Il segreto di questa tecnica risiede in tre fattori chiave: l’abilità degli artigiani della Maison, il processo di assemblaggio e le rifiniture.

Oltre 108 congiunzioni sono assemblati individualmente e quindi meticolosamente posizionate per assicurare una perfetta integrazione con la cassa.

Il risultato, squisitamente rifinito, offre un comfort unico per il polso, assicurato da una fibbia integrata che reca incisa la P di Piaget.

La cassa estremamente elegante, rotonda e senza tempo della linea esiste in due misure – 26 mm e 34 mm – e in due versioni in oro rosa o bianco.

La brillante cassa da 26 mm è completata con 42 diamanti dal taglio a brillante (circa 0.6 carati), mentre 52 diamanti dal taglio a brillante (circa 0.8 carati) prestano il loro scintillio al modello da 34 mm.

Il raffinato quadrante ha la tonalità dell’argento per la versione con un ‘incastonatura di gemme e invece una tinta d’oro in quella con 290 diamanti dal taglio a brillante (1 carato) e 12 zaffiri o granate (0.1 carati) per il modello da 26 mm oppure con 492 diamanti, 12 zaffiri o granate per la versione da 34 mm.

La grandezza meccanica di questo orologio deriva dalla considerevole esperienza dei maestri orologieri della Maison nel campo degli orologi ultra-piatti, come è ormai dimostrato dal 1957, con  l’arrivo del meccanismo 9P che misura soltanto 2 mm di spessore.

Dei 29 modelli recentemente sviluppati dalla Maison, non meno di 17 sono ultra-piatti. Tra questi, il movimento a ricarica manuale 430P è stato scelto per interpretare il cuore della collezione Tradition.

Lo splendido profilo di questo movimento assicura una cassa perfettamente integrata con il cinturino, in un ensemble la cui eleganza coniuga l’alta tecnica orologiera e l’arte dell’oreficeria.

La tecnica e il design innovativi rivelano la libertà nell’esprimere la tradizione, continuando a guardare al futuro ma senza dimenticare le fondamenta della filosofia del brand.

Nata nel 1962, la collezione Tradition celebra il 50esimo anniversario in una maniera innegabilmente moderna.

Negli anni, l’eleganza ha caratterizzato i modelli del brand e continua a trovare la sua strada con la sicurezza di rimanere costantemente al passo coi tempi

Così facendo, offre la prova che una creazione può essere sia classica sia all’avanguardia, senza smettere di riflettere la perfezione e le linee guida che costituiscono l’identità di un brand.

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Fashion News

Summer 2024, con Benson and Clegg Blazer Buttons!

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Benson and Clegg e’ un marchio storico dello stile inglese, da sempre associato al Blazer. E’ il produttore di alcune delle cravatte militari e dei bottoni, di vari ordini. Spesso vediamo i prodotti del brand indossati da Re Carlo III, che sotto l’emblema di Principe di Galles, ha insignito Benson and Clegg del Royal Warrant. Il prodotto che vi presento oggi e’ particolare, ma essenziale al tempo stesso, ossia i bottoni, in particolare quelli riferiti al Blazer, che devono essere sempre perfetti. Il blazer infatti è quella giacca/jolly che rifinisce sempre, da un tocco di eleganza vintage, ed è sempre ben apprezzata in qualsiasi contesto casual e non. Quindi, per un giacca multifunzionale come questa, servono assolutamente bottoni di primo ordine, anche perché, le origini del blazer sono di tipo marinaresco, quindi non è mai sbagliato omaggiarle. Ecco, i bottoni Admiral, di Benson and Clegg, servono proprio a questo, esaltare il vostro blazer, con la tradizione del fatto a mano in Inghilterra. Al loro interno, si trova appunto l’emblema di Ammiraglio della Royal Navy, che viene ricreato da mastri artigiani, nel cuore di Birmingham sede storia del brand.I bottoni ovviamente possono essere sostituiti in qualsiasi sartoria, e conferiranno al vostro blazer un tocco storico e classico al tempo stesso. Io consiglio di abbinarli ad una cravatta Royal Navy, di Benson and Clegg, così da completare in maniera perfetta il proprio outfit.

Ringraziamo marchi come questo, che rimanendo esclusivi, permettono di far diventare grande un piccolo particolare.

www.bensonandclegg.com
https://bensonandclegg.com/products/admirals-crest-blazer-button-set

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Accessori

Chanel – The Iconic Handbag

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– “Sorry, do you have any rooms available?”

This quote comes from the film A Man and A Woman (1966), which explores one of life’s greatest emotions: falling in love.

Virginie Viard has always been passionate about cinema – particularly the New Wave – and wanted to pay tribute to Claude Lelouch’s masterpiece. A work that smoulders with sensuality, with that legendary beach scene… the horizon as far as the eye can see… the eternal sea… and, of course, Deauville.

Deauville. The seaside resort where Mademoiselle Chanel opened a hat boutique bearing her name in 1912 and where she presented her first Haute Couture creations in 1913. There are no coincidences… But if they do exist, they are marvellous in terms of intuition, finesse and wisdom, because in the original film, the actress carried a CHANEL handbag during those scenes where love erupts.

This campaign photographed and directed by Inez & Vinoodh repeats almost word for word, shot by shot, some of the film’s original sequences, with Penélope Cruz, a living legend of the film world and CHANEL ambassador since 2018. And Brad Pitt, a cult actor who, with much delicacy, embodies the somewhat daunted, blushing man.

Their characters shudder, traversed by emotion, skin tingling with goosebumps. Penélope Cruz’s hand tightens on her bag, discreetly, as if to hide concern. Her fingers caress the quilted leather, we hear the sound of the clasp turning, and notice the chain over the shoulder… Instantly identifiable with its perfect silhouette, modern and rectangular, the iconic CHANEL bag and its impeccable allure that makes it so unique and desirable.

The bag we see in Claude Lelouch’s film was actually Anouk Aimée’s own bag, her favourite one, which she wore both on and off screen.

Placed on the table in a hotel restaurant, between the man and the woman, the legendary bag symbolises everything that, at some point in our lives, gives us the courage to assert our deepest desires. A unique and special moment. The bag conveys our audacity, the audacity to finally become the heroine of our own lives.

On screen, this legendary bag radiates a fragrance, a trilogy of emotions: fantasy, audacity, freedom. It’s as if there were no longer any boundaries between life and fiction.

– “Do you have any rooms available?”

Who hasn’t dreamt of asking that question? For an hour, a night – or even a lifetime. It’s a question that sends shivers down the spine, that makes the heart beat faster and harder. It’s a story about desire. About freedom. That feeling of being so incredibly alive.

In the original film, it was Jean-Louis Trintignant who asked “the” question. In this spirited remake, Penélope Cruz asks the waitress, played by Rianne Van Rompaey.
The CHANEL bag is an emblem. It metamorphoses according to the mood… a day bag to be worn in the evening, a faithful companion from a sleepless night to rising at dawn. It lasts a lifetime, to then be
handed down from generation to generation. Collection after collection, it appears in countless variations of colour, shape and material.
Imbued with meaning, contrast and mystery, it exudes a sense of freedom. It is a coat of arms slung over the shoulder, a liberated silhouette that reveals something about the wearer. It bears within it the very history of the House of CHANEL, its present, past and future, woven together like the links of its interlacing chains and leather ribbons.
It is a room unto itself, a hideaway, a place for reinventing oneself. Over the years and the CHANEL collections, countless designs have paid tribute to the iconic bag, reinforcing its status as a unique icon, indeed as a legend.

A Man and A Woman by Claude Lelouch

Claude Lelouch’s A Man and A Woman was released in France in 1966 before its international distribution. Winner of the Palme d’Or at the 1966 Cannes Film Festival, the Oscar for Best Foreign Film in 1967 and the Oscar for Best Original Screenplay, the film marked an entire generation of filmgoers and filmmakers.
It tells the story of a man and a woman, both widowed, who meet at their children’s boarding school. The film examines the outpouring of desire, the hesitations and fears of a love encounter. How and when does everything change?
Because the film’s budget was so low, the director had to shoot the film in just three weeks. To save money, he shot the interior scenes in black and white and the exterior scenes in colour. Actress Anouk Aimée wore her own clothes and personal accessories, including her CHANEL bag, which can be seen on screen.

With this campaign, CHANEL continues to build on its longstanding relationship with cinema. Virginie Viard, Artistic Director of the Fashion collections, has always found inspiration in the seventh art. From the free-spirited atmosphere of the New Wave to the Hollywood studios, she regularly draws from her film culture, and just as Gabrielle Chanel did in her day, surrounds herself with the directors to whom she is close.

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Lifestyle

I NUOVI PEZZI DELLA COLLEZIONE “LO-VE” DI DAVIDE APOLLONI AL SALONE SATELLITE 2024

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Creativo e sensibile verso l’ambiente, curioso delle fasi produttive, il designer Davide Apolloni espande la sua collezione “Lo-Ve” con nuovi pezzi, continuando l’esplorazione col tubolare d’acciaio.

La collezione “Lo-Ve” esposta al Salone Satellite nel 2023 quest’anno si espande con l’aggiunta di sei nuovi prodotti. Ogni pezzo riflette il linguaggio di design di Davide Apolloni, orientato alla semplicità, che si distingue per l’uso di curve dolci. Tra i nuovi pezzi che verranno presentati quest’anno, spicca il tavolo rettangolare Jamil, la poltrona Yu declinata in divanetto -dimostrando la volontà del designer di creare una famiglia di pezzi che si completano armoniosamente- e la lampada Lancia, acciaio su marmo, elegante e minimalista, che rappresenta il primo approccio di Apolloni al mondo della luce.

Trasformando materiali altrimenti inutilizzati ha creato delle piccole opere d’arte irripetibili: un tappeto fatto con gli scarti della produzione dei tessuti d’arredo e un tavolino realizzato con gli avanzi della produzione del marmo. Frutto del suo interesse per la sostenibilità e l’innovazione.

La collezione ‘Lo-Ve’ è il risultato di passione per il design ed ispirazione emersa dalle visite aziendali” afferma Davide Apolloni, entusiasta di esporre anche quest’anno.

La collezione nasce mentre studiava all’Architectural Association di Londra ai tempi della tesi, perla quale esplorava la produzione del mobile in Italia in relazione al territorio e il cambiamento climatico. Così, visitando le aziende d’arredo, per caso incontra un imprenditore ottuagenario intraprendente, che notando in lui passione e curiosità, lo sprona a trasformare i suoi disegni in realtà. Progetti che sono stati riconosciuti nella loro bellezza.

Il tavolo “Lo-Ve” ha subito conquistato l’attenzione dei curatori de La Rinascente di Milano che lo hanno selezionano, insieme ad altri talenti emergenti, per esporre nel cuore della città.

Il debutto di Davide Apolloni al Salone Satellite coincide con la fondazione del suo studio, Apolloni Design a Milano.

Nato a Como e cresciuto a New York, Davide Apolloni ha coltivato una formazione internazionale studiando tra Milano e Londra, laureandosi all’Architectural Association di Londra, prestigiosa università londinese in cui hanno studiato architetti di calibro internazionale.

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