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Intervista a Marco Pasquino e Paola Brancato, il potere dell’arpa

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Incontriamo gli autori de “Il manuale di pacifica convivenza con la vostra arpa”, ovvero i liutai Marco Pasquino e Paola Brancato nelle sale panoramiche del terzo piano del Castello Sforzesco, dove si accende la magia dei laboratori di liuteria e dei momenti musicali e che ospiteranno, dal 7 al 9 di giugno 2016 “Milano Festival Fiati” con le prime parti del Teatro alla Scala ad ingresso libero e fino a esaurimento dei posti -all’interno degli eventi di Expoincittà, vera eredità di Expo, che proseguono con grande successo anche quest’anno-

Prima di tutto, grazie per aver accettato questo incontro. Come vi siete avvicinati alla liuteria?

Paola. Io mi sono diplomata in contrabbasso, sono quindi una musicista. Ho frequentato corsi di specializzazione didattica presso il conservatorio Cantelli di Novara ed all’università Cattolica di Milano. Ho insegnato inizialmente e tradotto metodi didattici in inglese, finnico e svedese, ma quando mi sono avvicinata non solo alla esecuzione della musica, ho cominciato ad andare a bottega di liuteria, specializzandomi in modo particolare nella ricostruzione di strumenti ad arco medioevali e rinascimentali. Sono una musicista, un vantaggio in più per chi esercita come me, la professione di liutaia.

Marco. Grazie a voi, si sono diplomato in violoncello al conservatorio Cantelli di Novara e mi sono perfezionato con Brancaleon e Drobinsky. Sono quindi un musicista anch’io. Ho collaborato con molti musicisti e nel 2008 mi sono diplomato anche in Composizione principale sempre presso il conservatorio Cantelli. Ma sono anche un archettaio che dal 1998 si dedica a questa splendida professione di liutaio e che poi si è anche specializzato in modo particolare nel restauro di archi classici e barocchi. Dal 2003, interessandomi di musica antica, ho affiancato all’archetteria anche la produzione d arpe sia celtiche che gotiche ed irlandesi.

Marco, Lei ha ricevuto anche un importante riconoscimento come liutaio…

Marco. Si, nel 2003 ho ricevuto dalla regione Piemonte il marchio di Eccellenza Artigiana per la qualità del lavoro.

manuale_arpaEd insieme, siete autori di questo libro “Il manuale di pacifica convivenza con la vostra arpa”.

Marco. Sì, un libro che sta andando molto bene e parla di un’ampia varietà di arpe, sia dai modelli piu’ arcaici che quelli sviluppate a pedali, un focus sul mondo dell’arpa, una guida per sceglierla, acquistarla e conoscerne i tanti piccoli segreti.

Come mai l’idea che la convivenza con un’arpa non sia pacifica?Si dice che l’arpa sia lo strumento degli Angeli, non è quindi vero?

Si, si dice ed in parte è vero, ma l’arpa ha anche una non trascurabile dose di diabolicità. Gli arpisti conoscono molto bene questo aspetto ed anche i liutai che li seguono. Gli arpisti, quando si trovano a fare i conti con una corda che spezza, un pirolo che slitta, qualche rumore poco identificabile non hanno molto supporto: il libro parla proprio di questo, dei loro problemi quotidiani e propone consigli per la manutenzione partendo da quella di ogni giorno. E comprende anche informazioni sulla sua storia e le varie tipologie di questo strumento.

Cosa si intende con arpa e cos’è l’arpa “non classica”?

Il mondo dell’arpa è vasto, ci sono modelli e modelli, da quelli piu’ arcaici, sviluppatesi secondo percorsi diversi dalle arpe con sistema a pedali che consente di nnalzare l’intonazione della corda di uno o due semitoni per esempio, ma è difficile darne una definizione in poche parole

Sono le arpe da cui derivano le arpe da concerto di oggi?

Sì e poi ci sono i vari caratteri “comuni” delle arpe non classiche. L’arpa è un mondo. Un mondo molto vasto che attraverso il libro si può imparare a conoscere.

Paola, lei in questo libro invece ha collaborato per la parte storico – organologiche?

Sì, ed è stata una collaborazione molto interessante, inoltre io ho pubblicato “il salterio ad arco: origini, tecniche, repertorio” nel 2012. E’ il primo metodo in lingua italiana dedicato a questo strumento.

E cosi, se l’apprendimento della musica, in Italia, è diffusissimo e forse per questo abbinarlo alla costruzione di uno strumento musicale, sta avendo cosi tanto successo sono musicisti come Marco Pasquino e Paola Brancato, che si dedicano ora con passione e capacità all’arte liutaia e la condividono, a fare la differenza al fine di proseguire, dopo il successo ottenuto nei mesi di Expo2015 a Milano, l’idea di testimoniare una eccellenza italiana attraverso la connessione tra creatività e materiali, tra teoria e pratica che l’arte artigiana dei maestri liutai italiani identifica appieno.

di Cristina T.Chiochia per DailyMood.it

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Lavorare nella moda: quali percorsi seguire?

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Se aspiri ad una carriera nel vibrante mondo della moda, probabilmente sarai già consapevole delle sue sfide. Questo settore, noto per la sua natura altamente competitiva, è un caleidoscopio di nuove idee e talenti emergenti che si fanno strada in uno scenario costantemente in evoluzione. L’attrattiva della moda continua a essere un richiamo irresistibile per molti, sia giovani che meno giovani, desiderosi di lasciare un’impronta indelebile in questo settore tanto affascinante quanto frenetico.

L’industria della moda non si limita a cercare designer e modelli; è un universo molto più ampio che include una varietà di professionisti essenziali che operano dietro le quinte. Parrucchieri, makeup artist, specialisti in comunicazione, e manager sono solo alcune delle figure professionali che contribuiscono a mantenere la macchina della moda in costante movimento. Queste professioni, sebbene meno visibili, sono fondamentali per il successo e la sostenibilità del settore. Di seguito, approfondiamo i diversi percorsi formativi per chi desidera entrare e fare la differenza nel mondo della moda.

Lavorare nella moda senza esperienza: è possibile?

Il settore della moda spesso evoca l’immagine di un ambiente dove è possibile lanciarsi e “inventarsi” una professione. Tuttavia, emergere in questo campo senza alcuna esperienza previa rappresenta una sfida notevole, che mescola passione, creatività e competenze tecniche. Queste ultime possono essere apprese sul campo, ma richiedono anche un solido percorso di studi. Quindi, come si può iniziare a lavorare nella moda senza esperienza? È davvero possibile?

La passione è il primo catalizzatore per chi sogna di lavorare nella moda. Questa passione non solo alimenta la creatività, ma può anche servire da trampolino di lancio per intraprendere le prime esperienze professionali, come piccole collaborazioni o stage. Queste opportunità sono essenziali per sperimentare direttamente il lavoro nel settore, per affinare le proprie abilità e accumulare conoscenze pratiche.

Tuttavia, è cruciale comprendere l’importanza dell’istruzione formale in questo campo. L’apprendimento accademico offre una base teorica e pratica che è spesso indispensabile per navigare con successo le complessità della moda. Perciò, per chi è agli inizi e non possiede esperienza, l’investimento nella formazione diventa un passo fondamentale. Studiare in scuole specializzate e accademie di moda, partecipare a workshop e sfruttare ogni occasione di apprendimento sul campo sono passi decisivi per costruire una carriera solida.

Cosa bisogna studiare per lavorare nella moda?

Se il tuo obiettivo è entrare nel dinamico mondo della moda, una formazione mirata può essere decisiva. Molti aspiranti professionisti del settore scelgono di iscriversi a scuole di moda specializzate, soprattutto se sono interessati alle carriere nel design, dove le aziende tendono a favorire i candidati con un background educativo specifico.

Frequentare corsi di moda post diploma, anche se non obbligatorio, offre vantaggi significativi. Non solo imparerai la storia e i meccanismi interni del settore, ma acquisirai anche le competenze tecniche e pratiche indispensabili. Conoscere questi aspetti ti permetterà di partecipare attivamente alle discussioni professionali e di impressionare sia i tuoi futuri colleghi sia i datori di lavoro.

Questi corsi coprono una vasta gamma di discipline, dal design al marketing, dallo styling fino alle tecnologie multimediali, con un approccio che simula spesso l’ambiente lavorativo aziendale più che quello accademico. L’aggiornamento costante con le ultime tendenze e le dinamiche del mercato rende questi istituti estremamente pertinenti per chi vuole un ingresso diretto nel settore.

Alternativamente, in Italia esistono anche opportunità di studio nelle università pubbliche e private, che offrono corsi legati alla moda con un approccio più teorico e generalista. Sebbene meno costosi, questi programmi potrebbero non fornire la stessa profondità pratica delle scuole specializzate.

Un’altra opzione valida sono i corsi ITS, che si svolgono negli Istituti Tecnici Superiori. Questi corsi sono brevi, altamente professionalizzanti e progettati per inserire gli studenti rapidamente nel mercato del lavoro con competenze tecniche specifiche.

Scegliere il percorso di studi giusto dipende dalle tue ambizioni specifiche nel settore della moda, dalle risorse economiche disponibili e dalla tua preferenza per un approccio più teorico o pratico. In ogni caso, l’istruzione è un passo fondamentale per accedere a questo settore competitivo e affascinante.

 

 

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“THE FABULOUS VEGAS SHOW”, Il nuovo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca all’Ellington Club di Roma.

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“The Fabulous Vegas Show” è il nuovissimo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca, in scena dall’11 aprile all’Ellington Club di Roma, ogni giovedì fino a metà giugno..

Questo straordinario spettacolo celebra la vibrante atmosfera di Las Vegas e le icone che l’hanno resa leggendaria e l’hanno proiettata nel mito: dal rat pack di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr a Elvis Presley, fino alle star del pop moderno come Adele, Britney Spears e JLO.

Mark e Gabrio, due dei maggiori talenti del teatro musicale italiano e non solo, sono i co-host della serata e si esibiscono da crooner e entertainer insieme al corpo di ballo delle Purple Hearts e una guest femminile diversa ogni settimana assieme ad una del burlesque.

Nel corso dello show si passa dalle musiche avvolgenti di “My Way” e “The Lady is a Tramp” al ritmo travolgente di “Viva Las Vegas”, “Be Italian” e “Let’s Get Loud”, il tutto accompagnato da coreografie di classe e momenti di coinvolgimento del pubblico.

“The Fabulous Vegas Show”, nella stupenda cornice dell’Ellington Club, promette di omaggiare la città delle luci e del divertimento per una serata di intrattenimento di grande raffinatezza e altissimo livello.

In occasione delle festività del 25 aprile e del 1 maggio, nelle due relative settimane “The Fabulous Vegas Show” sarà in scena martedì 30 aprile.

Queste quindi le date di spettacolo:
martedì 30 aprile
giovedì 9 maggio
giovedì 16 maggio
giovedì 23 maggio
giovedì 30 maggio
giovedì 6 giugno
giovedì 13 giugno

Per l’acquisto dei biglietti si prega di visitare il sito: https://biglietteria.ellingtonclubroma.com/acquisto-biglietti/evento.aspx?ID=4032

Gabrio Gentilini è attore, cantante e ballerino con all’attivo importanti ruoli da protagonista come Tony Manero ne “La Febbre del Sabato Sera” e Johnny Castle in “Dirty Dancing”. Lavora come attore al Globe Theatre di Roma in un vasto repertorio shakesperiano e le sue esperienze nel cinema e nella serialità televisiva includono tra le altre “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, “L’Ispettore Coliandro”, “Che Dio ci aiuti”.

 Mark Biocca è attore, cantante e danzatore italo-scozzese. Attualmente è protagonista nel tour europeo del musical “The Great Gatsby” e si è distinto nelle più importanti produzioni italiane di musical degli ultimi anni tra cui “Cats”, “The Phantom of the Opera”, “Singing in the Rain”, “West Side Story”, “Sette Spose per Sette Fratelli”. Mark è ideatore e co-creatore di eventi come MnP charity concert e del musical immersivo “Velvet Motel”, oltre che coreografo per il Christmas World.

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6 universitari su 10 lavorano durante gli studi

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Fino a poco tempo fa era piuttosto raro che uno studente universitario si avvicinasse al mondo del lavoro prima di avere conseguito la laurea. Negli ultimi anni, invece, si assiste a una diffusa inversione di tendenza, con un numero sempre crescente di studenti-lavoratori. Alcune facoltà si rivelano più propense di altre alla conciliazione studio-lavoro e, tra queste, un ruolo fondamentale è svolto dalle università telematiche.

Studenti-lavoratori: un fenomeno sempre più diffuso
Le attitudini sociali si modificano principalmente per esigenze pratiche, trasformandosi in nuove abitudini: è questa la progressione riscontrata anche per la conciliazione studio-lavoro. Secondo alcune recenti indagini, negli ultimi due anni oltre il 60% degli iscritti ai corsi di II livello avrebbe sottoscritto un contratto di lavoro durante il percorso universitario: una scelta dettata da contingenze pratiche ed economiche oppure da aspettative ed esigenze personali.

La maggior parte degli studenti, considerato prioritario il percorso accademico, preferisce assumere impieghi occasionali, stagionali o a tempo parziale e solamente una ristretta minoranza lavora in settori coerenti con gli studi. Tra questi ultimi ci sono gli iscritti alle facoltà di Scienze Motorie e Sportive e di Scienze della Formazione e dell’Educazione. Infine, dall’analisi si evince come sia profondamente cambiata la percezione stessa dell’esperienza lavorativa pre-laurea, considerata oggi vera e propria soft skill utile ad attestare versatilità e autonomia del candidato.

Studio e lavoro: i vantaggi della formazione online
Costi per lo studio sempre più elevati e carenze organizzative delle sedi universitarie hanno imposto una profonda rivisitazione di tutto l’apparato accademico. Gli atenei telematici si rivelano, da questo punto di vista, una soluzione ideale per tutti coloro che non possono (o non vogliono) rinunciare allo stipendio. Frequentare un corso di laurea online riduce i costi e agevola, di fatto, l’intero percorso di studio. Sempre più numerosi e competitivi, permettono di partecipare alle lezioni in modo flessibile, non prevedono limiti di iscrizione, né test di ammissione e offrono l’opportunità di ottenere qualifiche equivalenti ai percorsi tradizionali. Tra gli 11 atenei telematici riconosciuti dal MIUR, spicca Università San Raffaele, recensita da Atenei Online: rinomata per l’eccellente comparto dedito alla ricerca, propone lezioni online e sessioni d’esame in presenza.

L’incidenza significativa dei lavoratori universitari nel panorama accademico riflette l’adattabilità e la determinazione degli studenti nell’affrontare sfide finanziarie e accademiche contemporaneamente. In questo contesto spicca la crescente popolarità delle università telematiche, che offrono flessibilità e accessibilità senza compromettere la qualità dell’istruzione. In un mondo sempre più orientato al lavoro, queste istituzioni stanno dimostrando di essere una risorsa preziosa per coloro che desiderano perseguire gli studi universitari senza dover sacrificare le opportunità lavorative. La combinazione di lavoro e studio non solo forma individui più resilienti e multitasking, ma apre anche le porte a una formazione più inclusiva e orientata al futuro.

 

 

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