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Intervista a Silvano Patacca, direttore artistico Fondazione Teatro di Pisa

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Silvano Patacca, direttore artistico della rassegna di danza Fondazione Teatro di Pisa, è membro dell’ufficio di presidenza di Federdanza-Agis. Una delle poche Rassegne organiche nel panorama nazionale dei teatri di tradizione. Concepita con l’entusiasmo e l’esperienza maturata nel corso degli anni. Vediamo con lui perchè.

Grazie Direttore per aver accettato l’invito di Dailymood. Parlando del mood del fiabesco (e non solo), tanto di moda quest’anno e lo scorso, ci siamo appassionati alla programmazione del Suo teatro. Ecco quindi l’ovvia domanda: perchè questa programmazione?

Progettare un cartellone significa tenere di conto di molti aspetti: in primo luogo artistici ma anche di carattere burocratico, organizzativo e, non da ultimo, economico. Normalmente cerco, per quanto possibile, di vedere dal vivo quello che andrò a proporre al pubblico perché fare delle scelte limitandomi a visionare materiale cartaceo o link video promozionali, non bastano – a mio avviso – a farsi un’idea di come può rendere in palcoscenico uno spettacolo. Questo è tanto più vero quando parliamo di danza. Quando l’offerta produttiva lo consente, cerco di individuare un filo rosso conduttore che leghi insieme i vari titoli, partendo sempre dal presupposto di scegliere ciò che penso possa piacere al pubblico anche se, naturalmente, il mio gusto personale incide nella decisione finale.

Come funziona la direzione artistica del Suo teatro? Chi sceglie, chi elabora i vari progetti?

Il funzionamento è piuttosto semplice ed è quello che descrivevo rispondendo alla domanda precedente. Un volta fatte le scelte e predisposto il relativo piano economico, il tutto viene sottoposto all’approvazione del consiglio d’amministrazione per la decisione finale.

Le rassegne di danza non sono mai facili. La vostra è un successo. Non solo perchè la rassegna viene fatta con spettacoli di moderno, classico e contemporaneo, ma perchè è difficile immaginare l’esito che arriva poi al pubblico. Per voi è positivo o negativo? Ne è Soddisfatto?

No, sinceramente non sono soddisfatto per niente! Purtroppo, agli apprezzamenti in termini di qualità fatti dal Ministero, con un elevato punteggio in questo ambito, agli ottimi riscontri di critica sui titoli presentati e all’elevato gradimento degli spettatori che hanno assistito alla Rassegna appena conclusa, non ha corrisposto – in termini di quantità – un numero di presenze tale da giustificare l’enorme sforzo di investimento economico da parte del teatro (per tacere dell’impegno, della fatica e dello stress mio personale).

La programmazione della danza in teatri come il suo, che è anche un teatro di tradizione noto in Italia, esige un livello di qualità che con un certo orgoglio si può dire che Voi avete. Come fa?

In questo caso non credo che sia soltanto una capacità personale, molto spesso dipende dalla qualità della produzione che si trova in circolazione in un determinato periodo. Alcuni anni sono più felici e vari a livello creativo, per cui la scelta è facilitata, altri meno.

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A Pisa la danza esiste ed è più viva che mai. Il ventaglio di proposte è così coinvolgente perchè sono coinvolte in modo particolare anche le scuole di danza cittadine?

Questo è un tasto estremamente dolente! Per quanto lo sforzo in direzione delle scuole di danza, in termini di agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti e biglietti sia notevole, così come l’onere di programmare – gratuitamente per loro – una serie di iniziative collaterali (incontri, presentazioni, stage, masterclass) il ritorno in termini di presenze agli spettacoli è stato estremamente deludente.

Oltre agli spettacoli sulla danza ci sono tante iniziative e le attività collaterali, anche addirittura nelle scuole elementari e medie oltre che incontri, lezioni, dibattiti e a laboratori aperti ad uditori esterni, danzatori e non. E’ questo il suo segreto?

Non si tratta di segreti, ma di una precisa scelta. Poiché con il decreto legislativo del luglio 2014 si chiedeva ai presentatori di istanze (compagnie, teatri, rassegne e festival) un “progetto artistico” triennale, poiché non sono né un coreografo né un danzatore, non sono sono cioè una figura artistica, che persegue una sua cifra stilistica, avevo impostato il progetto sulla “formazione del pubblico” cercando, coerentemente, di impostare percorsi che andassero in questa direzione.

Con alcuni coreografi, sono state programmate anche iniziative del Suo teatro, nella sala del “teatro sant’andrea”, una chiesa sconsacrata. Come mai in una ex chiesa ed in quello spazio?

La scelta di quello spazio, alternativo al palcoscenico del Teatro Verdi, si è resa necessaria sia per un contenimento dei costi di gestione (VV.FF, personale di sala e antincendio, consumi utenze, pulizie ecc.) legati all’apertura della sala grande, dall’altro dall’esigenza di collocare un certo tipo di spettacoli che meglio si adattavano ad uno spazio scenico più contenuto, così come ad un prevedibile minor afflusso di pubblico.

Concludendo, la posizione del direttore artistico di una rassegna come la Sua, non risulta diversa da quella di un fine direttore sinfonico che, nei limiti del possibile, ben inteso, utilizza molti materiali differenti in modo originale ma che nella danza appartengono anche a modi di interpretarla profondamente differenti. Riesce comunque ad armonizzarli?

Lascerei la risposta a questa domanda al pubblico del Teatro Verdi, credo che il paragone più calzante, rispetto a quella del direttore d’orchestra che per essere tale necessita di molti anni di studio e di un esercizio giornaliero, la mia posizione sia più paragonabile a quella di un cuoco che abbia a disposizione gli ingredienti necessari per realizzare una determinata ricetta, se il piatto che ne scaturisce sia più o meno gustoso saranno i commensali a doverlo decretare.

di Cristina T.Chiochia per DailyMood.it

Photo Credit: https://paroledidanza.wordpress.com/

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“THE FABULOUS VEGAS SHOW”, Il nuovo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca all’Ellington Club di Roma.

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“The Fabulous Vegas Show” è il nuovissimo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca, in scena dall’11 aprile all’Ellington Club di Roma, ogni giovedì fino a metà giugno..

Questo straordinario spettacolo celebra la vibrante atmosfera di Las Vegas e le icone che l’hanno resa leggendaria e l’hanno proiettata nel mito: dal rat pack di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr a Elvis Presley, fino alle star del pop moderno come Adele, Britney Spears e JLO.

Mark e Gabrio, due dei maggiori talenti del teatro musicale italiano e non solo, sono i co-host della serata e si esibiscono da crooner e entertainer insieme al corpo di ballo delle Purple Hearts e una guest femminile diversa ogni settimana assieme ad una del burlesque.

Nel corso dello show si passa dalle musiche avvolgenti di “My Way” e “The Lady is a Tramp” al ritmo travolgente di “Viva Las Vegas”, “Be Italian” e “Let’s Get Loud”, il tutto accompagnato da coreografie di classe e momenti di coinvolgimento del pubblico.

“The Fabulous Vegas Show”, nella stupenda cornice dell’Ellington Club, promette di omaggiare la città delle luci e del divertimento per una serata di intrattenimento di grande raffinatezza e altissimo livello.

In occasione delle festività del 25 aprile e del 1 maggio, nelle due relative settimane “The Fabulous Vegas Show” sarà in scena martedì 30 aprile.

Queste quindi le date di spettacolo:
martedì 30 aprile
giovedì 9 maggio
giovedì 16 maggio
giovedì 23 maggio
giovedì 30 maggio
giovedì 6 giugno
giovedì 13 giugno

Per l’acquisto dei biglietti si prega di visitare il sito: https://biglietteria.ellingtonclubroma.com/acquisto-biglietti/evento.aspx?ID=4032

Gabrio Gentilini è attore, cantante e ballerino con all’attivo importanti ruoli da protagonista come Tony Manero ne “La Febbre del Sabato Sera” e Johnny Castle in “Dirty Dancing”. Lavora come attore al Globe Theatre di Roma in un vasto repertorio shakesperiano e le sue esperienze nel cinema e nella serialità televisiva includono tra le altre “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, “L’Ispettore Coliandro”, “Che Dio ci aiuti”.

 Mark Biocca è attore, cantante e danzatore italo-scozzese. Attualmente è protagonista nel tour europeo del musical “The Great Gatsby” e si è distinto nelle più importanti produzioni italiane di musical degli ultimi anni tra cui “Cats”, “The Phantom of the Opera”, “Singing in the Rain”, “West Side Story”, “Sette Spose per Sette Fratelli”. Mark è ideatore e co-creatore di eventi come MnP charity concert e del musical immersivo “Velvet Motel”, oltre che coreografo per il Christmas World.

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6 universitari su 10 lavorano durante gli studi

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Fino a poco tempo fa era piuttosto raro che uno studente universitario si avvicinasse al mondo del lavoro prima di avere conseguito la laurea. Negli ultimi anni, invece, si assiste a una diffusa inversione di tendenza, con un numero sempre crescente di studenti-lavoratori. Alcune facoltà si rivelano più propense di altre alla conciliazione studio-lavoro e, tra queste, un ruolo fondamentale è svolto dalle università telematiche.

Studenti-lavoratori: un fenomeno sempre più diffuso
Le attitudini sociali si modificano principalmente per esigenze pratiche, trasformandosi in nuove abitudini: è questa la progressione riscontrata anche per la conciliazione studio-lavoro. Secondo alcune recenti indagini, negli ultimi due anni oltre il 60% degli iscritti ai corsi di II livello avrebbe sottoscritto un contratto di lavoro durante il percorso universitario: una scelta dettata da contingenze pratiche ed economiche oppure da aspettative ed esigenze personali.

La maggior parte degli studenti, considerato prioritario il percorso accademico, preferisce assumere impieghi occasionali, stagionali o a tempo parziale e solamente una ristretta minoranza lavora in settori coerenti con gli studi. Tra questi ultimi ci sono gli iscritti alle facoltà di Scienze Motorie e Sportive e di Scienze della Formazione e dell’Educazione. Infine, dall’analisi si evince come sia profondamente cambiata la percezione stessa dell’esperienza lavorativa pre-laurea, considerata oggi vera e propria soft skill utile ad attestare versatilità e autonomia del candidato.

Studio e lavoro: i vantaggi della formazione online
Costi per lo studio sempre più elevati e carenze organizzative delle sedi universitarie hanno imposto una profonda rivisitazione di tutto l’apparato accademico. Gli atenei telematici si rivelano, da questo punto di vista, una soluzione ideale per tutti coloro che non possono (o non vogliono) rinunciare allo stipendio. Frequentare un corso di laurea online riduce i costi e agevola, di fatto, l’intero percorso di studio. Sempre più numerosi e competitivi, permettono di partecipare alle lezioni in modo flessibile, non prevedono limiti di iscrizione, né test di ammissione e offrono l’opportunità di ottenere qualifiche equivalenti ai percorsi tradizionali. Tra gli 11 atenei telematici riconosciuti dal MIUR, spicca Università San Raffaele, recensita da Atenei Online: rinomata per l’eccellente comparto dedito alla ricerca, propone lezioni online e sessioni d’esame in presenza.

L’incidenza significativa dei lavoratori universitari nel panorama accademico riflette l’adattabilità e la determinazione degli studenti nell’affrontare sfide finanziarie e accademiche contemporaneamente. In questo contesto spicca la crescente popolarità delle università telematiche, che offrono flessibilità e accessibilità senza compromettere la qualità dell’istruzione. In un mondo sempre più orientato al lavoro, queste istituzioni stanno dimostrando di essere una risorsa preziosa per coloro che desiderano perseguire gli studi universitari senza dover sacrificare le opportunità lavorative. La combinazione di lavoro e studio non solo forma individui più resilienti e multitasking, ma apre anche le porte a una formazione più inclusiva e orientata al futuro.

 

 

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Continua la partnership di successo tra Oknoplast e MOCAK – Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia. Al via la seconda edizione del concorso internazionale per artisti emergenti

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È aperta la seconda edizione del concorso OKNOPLAST FOR ART, in collaborazione con MOCAKil Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia – che mira a sviluppare e diffondere la cultura e l’arte contemporanea, oltre a sostenere attivamente la formazione. Dopo il successo riscontrato dalla prima edizione, svoltasi lo scorso anno, la partnership continua. La collaborazione, annunciata per la prima volta nel 2022, riflette i valori a cui si ispira da sempre l’azienda, leader nel settore degli infissi di qualità, secondo cui design e creatività sono il motore di crescita e innovazione continue.

“Oknoplast ha molte qualità in comune con gli artisti che si sono candidati e hanno partecipato alla prima edizione del concorso. Ci focalizziamo sul design, ci impegniamo nella creazione di prodotti unici che sorprendono e cerchiamo di percorrere strade sempre nuove” ha dichiarato Magdalena Cedro-Czubaj, Direttore Marketing del Gruppo OKNOPLAST.

Negli ultimi anni, OKNOPLAST si è impegnata su vari fronti per sostenere il mondo dell’arte, la cultura e le attività educative delle istituzioni che sostiene. Anche per questo 2024, l’azienda ha rinnovato l’impegno di farsi promotrice – insieme al MOCAK – di un vero e proprio concorso rivolto ad artisti internazionali emergenti invitandoli a esprimere liberamente la propria creatività utilizzando come “tela” la finestra. La competizione OKNOPLAST FOR ART si chiuderà il 4 marzo 2024, termine ultimo per l’invio dei progetti. I vincitori di questa seconda edizione riceveranno diversi premi: 7.000 euro, 3.000 euro e 2.000 euro.

Il 29 giugno scorso erano stati annunciati i risultati della prima edizione del concorso dove il primo vincitore, Jakub Słomkowski, ha ricevuto in premio la somma di 8.000 euro grazie alla sua opera “Gelosia di guerra (Zazdrostka wojenna)”. Il secondo ed il terzo classificato – Andrzej Wełmiński che ha presentato “Non guardare (dont look)” e Mateusz Sak con un’opera senza titolo (bez tytułu) – hanno ricevuto rispettivamente un premio da 2.000 euro ciascuno. Tutti e tre i vincitori si sono ispirati a problemi profondi che il mondo moderno sta affrontando.

“Il numero di progetti inviati e la qualità della prima edizione del concorso mostrano grande coinvolgimento e sottolineano la necessità di mantenere una collaborazione attiva tra Oknoplast e la comunità artistica. Siamo contenti che i frutti delle nostre attività siano opere d’arte uniche in grado di suscitare emozioni e commuovere il pubblico.“, ha continuato Magdalena Cedro-Czubaj, Direttore Marketing del Gruppo OKNOPLAST.

 Maria Anna Potocka, direttrice del Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia ha aggiunto “Questa prima edizione del concorso ha raccolto oltre 200 progetti creati da artisti provenienti non solo dalla Polonia ma dall’Europa intera. Il tema abbastanza libero, la finestra, ha dato la possibilità agli artisti di spaziare nell’interpretazione scontrandosi ovviamente con diverse sfide personali. La mostra allestita post-competizione è stata l’occasione perfetta per sottolineare l’alto livello di tutte le diverse opere d’arte raccolte, vincitrici e non”.

 Tutte le informazioni sulla seconda edizione del concorso e sulle modalità di partecipazione sono contenute nel sito dedicato http://art.oknoplast.com/.

Regolamento del concorso

Il concorso si rivolge ad artisti maggiorenni che sono attualmente iscritti o che si sono già diplomati presso una Scuola d’Arte, così come a coloro che lavorano nel mondo dell’arte e che hanno la possibilità di presentare un portfolio di progetti. Potrà partecipare chi risiede nell’area dell’Unione Europea.
Si potrà inviare un solo progetto. Anche i collettivi artistici potranno candidare un unico lavoro.
I partecipanti dovranno inviare il proprio progetto in formato grafico, per una dimensione massima di 20MB.
Verranno valutati per ciascun lavoro: unicità, tecnica di esecuzione e valore artistico.
Nello sviluppo del progetto dovranno rimanere inalterate la struttura della finestra, il vetro e il sistema di apertura.

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