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Decluttering emotivo: i consigli dell’esperto per liberarsi da ciò che appesantisce mente e cuore

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Quando pensiamo alla primavera, immaginiamo sole, spensieratezza, giornate più lunghe e libertà di uscire da casa più leggeri, senza strati su strati di vestiti addosso.

Ma questa stagione è sinonimo anche di riordino e “pulizie di primavera”, non solo materiali. L’occasione è perfetta per rivedere gli spazi e liberarsi di oggetti che non utilizziamo da tempo in modo da recuperare ordine e spazio. Ma quest’anno la primavera potrebbe essere l’occasione per fare spazio anche dentro di sé, dopo due anni pesanti, con un carico emotivo importante. Una sorta di decluttering emotivo, ovvero una scelta consapevole di fare pulizie nella mente e nel cuore, disfandosi di oggetti, pensieri e – perché no – persone negative che ci fanno vivere ancorati al passato, per avere benefici in termini di consapevolezza, leggerezza e proiezione verso il futuro.

Eppure, moltissime persone al solo pensiero di separarsi da fardelli, fisici e mentali, si sentono sopraffatte. Ma perché troviamo difficile farlo? Cosa ci tiene legati, inconsciamente o meno, a ciò che non fa più parte della nostra vita o che semplicemente non incontra più i nostri gusti?

Subito.it ha stilato, in collaborazione con la dott.ssa Chiara Maiuri, psicologa clinica e terapeuta emdr, alcuni consigli utili su come affrontare il decluttering dal punto di vista emotivo, liberandosi degli oggetti e dei ricordi a esso associati e provando a dar loro una nuova vita e a lasciarli andare verso una nuova storia.

Il potere evocativo degli oggetti 

Nel corso della vita tendiamo ad accumulare e conservare, per i motivi più svariati, oggetti che con il tempo rimangono inutilizzati, ma che acquistano un potere evocativo enorme e fortemente condizionante. Oggetti che ripropongono antiche versioni di noi stessi e che impediscono di fare un passo in avanti ed evolvere concentrandosi sul qui e ora.

“Un buon equilibrio mentale e psichico passa anche attraverso l’ambiente che ci circonda e gli oggetti che abitano la nostra quotidianità, portatori di significati, di ricordi positivi e negativi e anche di prospettive,” afferma Chiara Maiuri. ” La capacità di disfarci delle cose che non ci servono e di fare ordine intorno a noi porta a moltissimi benefici. Liberare lo spazio che ci circonda ha anche la funzione di liberare la nostra mente da alcune emozioni, che non sempre ci aiutano a vivere serenamente. Questo non significa rinnegare i nostri sentimenti ma capire che, a prescindere dalla presenza o meno di un oggetto, la memoria di un ricordo o di una persona amata rimane dentro di noi, impresso tra le fibre delle nostre esperienze e sensazioni.”

L’approccio ideale al decluttering emotivo si basa sull’associazione tra oggetto ed emozione. Se osservare una cosa ci rende felici, ci sarà utile tenerla per richiamare alla memoria una sensazione positiva ogni volta che serve. In caso contrario, invece, è opportuno fare spazio per poter accogliere qualcosa che porti positività nel nostro vivere quotidiano.

Questi oggetti, insieme a quelli che non hanno necessariamente una valenza affettiva ma che teniamo solo per pigrizia in attesa di trovare loro una sistemazione, possono acquisire nuovi significati, essere utili a qualcun altro, e avere una nuova vita. Articoli per bambini quando i figli crescono, attrezzature sportive che abbiamo lasciato a impolverarsi in cantina, la moto rimasta chiusa in garage da troppo tempo; sono solo alcuni degli articoli che potrebbero essere amati da altri. In questo senso la second hand, una pratica che nell’ultimo anno ha coinvolto 23 milioni di italiani secondo la ricerca dell’Osservatorio BVA Doxa per Subito, può rappresentare una soluzione perfetta per chi vuole liberarsi di ciò che oggettivamente non gli serve più e ritrovare serenità, promuovendo un’economia circolare e sostenibile.

Dimmi come ti senti e ti dirò cosa ti ostacola

Il modo in cui ci rapportiamo agli oggetti può darci informazioni interessanti su noi stessi, in particolare su cosa ci ostacola nel dare loro una nuova vita. Analizzando i comportamenti più comuni rispetto al possesso degli oggetti, è possibile identificare quattro principali modalità che rendono difficile la separazione da essi. Nostalgia, pigrizia, paura del cambiamento, ansia… Vi riconoscete in uno di questi profili?

Il nostalgico

Dominato dalla nostalgia, sguardo volto verso i tempi passati la cui rappresentazione sembra non potersi staccare da un oggetto. Il nostalgico subisce particolarmente il potere evocativo delle cose, si affeziona e fa fatica ad abbandonarle perché crede di dover anche cancellare o rinnegare il passato e i ricordi collegati all’oggetto, che invece ha per sempre dentro di sé.

Il procrastinatore

Il procrastinatore sceglie, più o meno inconsciamente, di evitare l’azione che suscita insicurezza, paura o che pone sé stesso di fronte ai propri limiti. Il pensiero che lo frena è: “Primo o poi potrei in fondo avere bisogno di questo oggetto”. Cosa che, però, non succede mai… E se ci fosse anche una dose di pigrizia?

Il timoroso

Per il timoroso, il controllo delle cose è un elemento di sicurezza e anche il minimo cambiamento evoca scenari faticosi, dolorosi, non prevedibili. È la paura del cambiamento, che in questo caso è rappresentato fisicamente dall’ambiente in cui viviamo, a essere predominante, impedendogli di agire.

L’ansioso 

L’ansioso affronta il decluttering con ansia e preoccupazione del momentaneo dispiacere del lasciare andare. Il pensiero lo turba e lo porta a somatizzare un’attività che invece tra i benefici ha proprio quello di alleggerire, alleviando lo stress. Ma a tutto c’è una soluzione ed ecco che con piccoli accorgimenti si può affrontare il distacco dagli oggetti e provare ad avvicinarsi al decluttering.

Cinque consigli per un decluttering emotivo efficace della dott.ssa Chiara Maiuri e Subito

  • Dedicare tempo a sé stessi. Ascoltiamoci, prendiamoci del tempo per capire cosa ci rende felici o meno. Stiamo meglio in un ambiente pieno di oggetti o amiamo l’ordine di uno spazio sgombro? C’è qualcosa che ci dà particolarmente fastidio e da cui avrebbe senso iniziare? Potrebbe essere un armadio disordinato o un angolo del salotto che proprio non ci piace più: iniziare da un ambiente ben preciso potrebbe essere utile e gratificante, portando risultati visibili nell’immediato.
  • Individuare gli oggetti che non ci rappresentano più nel qui ed ora, oppure che trasmettono emozioni negative. Partire anche da un oggetto solo, di cui ci vogliamo liberare, porta la sensazione di benessere a portata di click. Già solo metterlo in vendita ci darà un senso di sollievo, e la soddisfazione di averlo fatto uscire dalla nostra vita, magari con un guadagno extra, sarà di sprone per procedere con tutto il resto.
  • Riflettere sulle emozioni che l’oggetto ci suscita e sul ruolo che ha svolto nella nostra vita. Potrebbe essere utile porsi delle domande: è ancora utile per me? O semplicemente mi fa star bene averlo? Potrei farne a meno? Se la risposta a questa ultima domanda è no, teniamolo senza nessun pentimento. Non riuscire a separarsi da un oggetto non va vissuto come una debolezza, potrebbe semplicemente volerci più tempo per metabolizzare la decisione
  • Ricordarsi chi siamo e soprattutto chi desideriamo essere. Provare a lasciare andare il passato ci consente di concentrarci sul futuro. Chi vogliamo essere? Cosa ci serve per essere chi vogliamo?
  • Provare ad immaginare l’ambiente circostante libero. Lasciar andare il vecchio ci consente di fare spazio al nuovo. Cercate di visualizzare lo spazio vuoto intorno a voi, a immaginare l’assenza di quell’oggetto come la possibilità di accogliere altro, non solo un oggetto, ma anche nuove emozioni e rappresentazioni di sé stessi. Una volta terminata la fase iniziale di consapevolezza e selezione, non resta che agire.

di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

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Lifestyle

Un viaggio magico: l’Hotel de Russie presenta al mondo la prima “Fairytale Suite di Hamleys”

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La collaborazione tra Hamleys e l’Hotel de Russie incarna l’essenza dell’esperienza dedicata alla famiglia, disponibile presso l’indirizzo Rocco Forte Hotels di Roma: dal 25 marzo 2024 al 7 gennaio 2025

Per celebrare l’apertura del negozio Hamleys a Roma avvenuta il 14 marzo 2024 presso la Galleria Alberto Sordi, l’Hotel de Russie, storico indirizzo in Via del Babuino, si unisce in una collaborazione con l’iconico brand di giocattoli e presenta la prima “Fairytale Suite di Hamleys”.
Una suite di prima classe, caratterizzata dalle iconiche insegne di Hamleys, a testimonianza dell’inesauribile eredità del brand di esperienze magiche e meravigliose. Progettata dallo studio di architettura LOMBARDINI22 e prenotabile dal 25 marzo 2024 fino al 7 gennaio 2025, questa partnership esclusiva offre un soggiorno indimenticabile per ospiti di ogni età.
I più piccoli si sentiranno trasportati in un viaggio incantato mentre attraversano l’entrata del ‘portale magico’ per scoprire trenta orsacchiotti pronti ad accoglierli in varie posizioni all’interno della “Fairytale Suite di Hamleys’. I toni vibranti del rosso e del bianco, sinonimo di Hamleys, preparano il palcoscenico per l’emozione e la meraviglia. Colma di giocattoli e orsacchiotti Hamleys, le amatissime mascotte, la suite accende l’immaginazione dei piccoli, invitandoli a giocare ed esplorare in questo ambiente fantastico.
Ogni dettaglio, dalle tende cremisi che incorniciano le finestre alle pareti dorate, a quelle decorate con grafiche a tema Hamleys, evoca l’essenza del marchio britannico.
Oltre alla suite esperienziale, la collaborazione tra l’Hotel de Russie e Hamleys infonde “divertimento, magia e teatro!” nel corso dei dieci mesi di collaborazione. Gli ospiti hanno accesso ad una serie di attività esclusive pensate appositamente per i più piccoli, sia all’interno dell’hotel che al di fuori. Dalla partecipazione all’inaugurazione del negozio Hamleys presso la Galleria Alberto Sordi, al godersi una visita esclusiva a porte chiuse del negozio, c’è qualcosa di speciale pianificata per tutte le età e interessi. I più piccoli possono immergersi nel corso delle diverse stagioni in varie esperienze presso l’Hotel de Russie che culmineranno in divertenti e magici eventi natalizi.

Hotel de Russie | Galleria Fotografica “Fairytale Suite di Hamleys”
Per prenotazioni: bespokereservations.italy@roccofortehotels.com

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Photo credit La Belle Society
Photo credit Janos Grapow

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Soldi in vacanza: come gestire le spese in maniera intelligente?

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Godersi le vacanze senza eccessive complicazioni economiche è possibile: bastano solo un po’ di organizzazione e di buonsenso.

Le vacanze sono un periodo di svago nel quale si spera sempre di non stressarsi con la gestione del denaro. Per eliminare tutte le criticità sul nascere, ecco alcuni consigli pratici per non pensare alle finanze più del dovuto mentre si viaggia.

Contanti (per i luoghi sperduti)
Non sempre si può pagare con la carta, soprattutto in zone sperdute come rifugi di montagna, oasi nel deserto o spiagge tropicali. Per questo è sempre una buona idea prelevare una cifra ragionevole in base alle necessità prima di partire, preferibilmente presso una filiale della propria banca (per evitare eventuali commissioni).

In caso di soggiorno in uno Stato in cui circola una moneta differente dall’euro, conviene valutare tra il cambio di distinta e il prelevamento allo sportello automatico.

Avere sempre contanti (soprattutto fuori dall’eurozona) previene anche dal pagamento di commissioni elevate (anche del 3-4% della cifra richiesta) per il prelievo in ATM, l’eventualità che le carte di credito o di debito in possesso non vengano accettate oppure non vi sia linea per il POS, come ad esempio per causa di eventi atmosferici.

Prenotazioni? Meglio con carta di credito
Per le trasferte all’estero (ma sempre più spesso anche in Italia) è prassi comune prenotare le vetture a noleggio e le camere d’albergo con carta di credito. Affinché l’operazione vada a buon fine è bene soddisfare garanzie come non andare al di sotto del plafond mensile (o, almeno, avere la cifra necessaria a coprire le spese) e avere un buon profilo finanziario.

Ad oggi, le persone con entrate regolari sul conto corrente possono ottenere anche una carta di credito con fido immediato, senza busta paga, purché riescano a mantenere una giacenza media compatibile con i requisiti pretesi dalle banche. Averne una è più semplice rispetto al passato: il rilascio avviene in pochi giorni ed è subito pronta per l’utilizzo.

Uso di app per dividere le spese
Le app per la divisione delle spese sono indispensabili quando si viaggia in comitiva. Le applicazioni per spartire le spese, infatti, consentono di mantenere le spese registrate e dividerle equamente, senza possibilità di errore. Alcune permettono di fotografare lo scontrino, in altre si inseriscono gli importi da dividere per ottenere le quote pro-capite.

Il vantaggio più evidente di tale sistema è la precisione, fattore che abbatte sul nascere imbarazzi, polemiche e liti. Molte app sono condivisibili, per un’esperienza all’insegna della trasparenza e della tranquillità.

 

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Versace Home: If These Walls Could Talk.

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In occasione del Salone del Mobile e della Milano Design Week, Versace apre le porte di Palazzo Versace in via Gesù 12, casa milanese della Maison e sede storica del suo Atelier, per presentare la nuova collezione Versace Home e raccontare alcune delle storie che si sono svolte nel Palazzo attraverso un’esperienza audio-immersiva dal titolo Versace Home: If These Walls Could Talk.

Entrare a Palazzo Versace significa immergersi nel l ’immaginario del brand e nel suo lifestyle tutte l e stanze suddivise in zone giorno, pranzo e notte, sono completamente arredat e con la collezione Versace Home 2024. L ’esposizione si sviluppa all’interno del P alazzo fino a raggiungere i l cortile centrale, ricoperto eccezionalmente dal pavimento in preziosa ceramica di Versace C eramics Gemstone. L a nuova collezione di arredi, prodotta e distribuita da Luxury Living Group, è incentrat a sui codici iconici d i Versace : i simbol i della Maison (l a Medusa, il Barocco e la Greca )), ora presenti su tessuti, mobili e lampade, sono stati con c epiti all’interno de lle mura di Palazzo Versace e mostrati al pubblico per la prima volta durante le sfilate che si sono svolte nel suo cortile . La Medusa ’95 e l a Greca decorano le sedie dalla forma arrotondata e gli enormi divani, r ivestiti in pelle o in c henille Barocco. Il Barocco è un motivo ricorrente e contraddistingue gli arredi così come i servizi da tavola della collezione Rosenthal meets Versace i l metallo lucido, declinato nell’oro Versace, definisce i bordi dei tavolini, gli schienali e i bracci oli delle sedie . Il p rodotto di punta della collezione è il Divano Conversazione Medusa ‘95, dal design inconfondibilmente Versace nell e su e proporzioni esagerat e sontuos e ma che esprim ono uuna sensazione di comfort. Con una struttura che ricorda un ampio letto, il divano è un’isola di relax e convivialità, caratterizzata da rifiniture in pelle pregiata, cuscini reclinabili in chenille Barocco e disponibile in una versione per interni ed esterni.

Insieme alla collezione Versace Home, i visitatori sono invitati a scoprire le storie iconiche di Palazzo Versace attraverso
un’esperienza audio immersiva Un percorso sonoro e musicale tra le varie stanze , realizzato in collaborazione con Radio
Raheem, la nota stazione radiofonica indipendente di Milan o, è intervallato da voci che raccontano alcuni degli avvenimenti che hanno avuto luogo tra le mura del Palazzo: un luogo che la famiglia Versace e l’Atelier hanno chiamato casa fin dagli anni Ottanta.
Sono narrate storie sull’importanza del Palazzo per la storia della moda e del la cultura, inclusi momenti epocali come l’incontro tra Fendi e Versace per lo show Fendace, la nascita delle Supermodel s durante la sfilata Versace Autunno Inverno 1991 che si sv olse nel cortile, le feste che da sempre riuniscono collaboratori e talenti creativi parte della famiglia Versace , come Anne Hathaway e Hyunjin in occasione del la sfilata Autunno Inverno 2024.

Versace Home: If These Walls Could Talk è aperta al pubblico dal 17 al 21 Aprile durante il Salone del Mobile previa registrazione su Versace.com.

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