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Matrimonio in bianco e…green: sempre più cerimonie in agriturismo.

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Matrimonio in bianco e…green: sempre più cerimonie in agriturismo. Ecco i dieci trend per le nozze all’insegna della natura

Il matrimonio è la festa più importante della propria vita e ogni coppia vuole renderla unica, personalizzata e indimenticabile per i propri ospiti. Se le cerimonie ingessate e formali sono sempre meno in voga, negli ultimi anni è in costante aumento il numero di sposini che sceglie un agriturismo come location del proprio giorno più bello. Il portale Agriturismo.it , leader del settore, ha intervistato i gestori delle strutture che ospitano matrimoni al loro interno, scoprendo non solo che nell’ultimo anno le prenotazioni sono aumentate praticamente su tutto il territorio nazionale, ma anche quali sono i trend più diffusi fra gli sposi green.

1- Unica location per tutto l’evento. Dalle interviste ai proprietari che consentono di organizzare un matrimonio all’interno del proprio agriturismo, è emerso che molte coppie optano per questa scelta per la possibilità di concentrare ogni momento delle nozze nella stessa location. Spazi molto ampi e strutture adattate a questa nuova esigenza, infatti, permettono di avere a disposizione sale per la cerimonia, zone più grandi per il ricevimento e camere per la notte, sia per i novelli sposi sia per gli invitati.

2- Non ci sono orari. Nelle grandi sale degli alberghi o nei castelli da fiaba che ospitano i più classici dei ricevimenti, la cosa che preoccupa di più molti sposi è il limite dell’orario per la festa che, dopo una certa ora, deve interrompersi per non disturbare eventuali clienti o per mancanza di personale. Nell’agriturismo non si corre questo rischio: grandi spazi all’aperto e l’esclusività della location, spesso isolata rispetto alle abitazioni, permettono di festeggiare e ballare fino a tarda notte, senza limiti neppure per il volume della musica.

3- Menù biologici. Negli agriturismi è molto apprezzato il valore aggiunto dei prodotti a chilometro zero e di quelli biologici che possono dare un tocco in più al menù del matrimonio. Secondo i gestori, impegnati in questo business, tutte le coppie che scelgono di sposarsi in agriturismo vogliono che le pietanze siano preparate con alimenti genuini, meglio se prodotti direttamente in loco.

4- Finger food, buffet e grandi tavolate. Uno dei trend più riportati dai gestori è quello di non organizzare più tavoli con un posto a sedere fisso, si ama lasciare liberi gli ospiti oppure organizzare grandi tavolate per stare tutti insieme e festeggiare in allegria. Non manca poi chi preferisce un pranzo o una cena esclusivamente organizzata con buffet e finger food, in cui ognuno mangia ciò che più gli piace ed è libero di muoversi e socializzare con tutti.

5- Natura. Quello della natura è uno degli elementi più apprezzati dalle coppie che incontrano i gestori. La fortuna di festeggiare il matrimonio in agriturismo risiede nell’essere circondati dalla natura e proprio da lì si scelgono anche gli allestimenti. Si va dalla paglia e dai fiori di campo, usati per addobbare le tavolate, fino alle balle di fieno usate come sedute e al legno adoperato per gli allestimenti e le decorazioni.

6- Shooting fotografico. Oltre a poter organizzare tutto in un’unica location, il matrimonio in agriturismo permette di non doversi spostare per il tanto atteso shooting fotografico. Gli sposi hanno la possibilità di qualche scatto più privato, grazie a grandi spazi a disposizione, ma senza rinunciare alla propria famiglia e ai propri amici durante il resto del servizio.

7- Matrimoni giovani. Secondo l’esperienza dei gestori intervistati, sono più i giovani a prediligere le nozze agrituristiche: l’età media delle coppie, infatti, è pari a 30 anni.

8- Cerimonie simboliche. Gli agriturismi italiani sono sempre più richiesti come location di matrimoni anche da coppie straniere o di religione non cattolica, che quindi necessitano l’organizzazione di cerimonie simboliche. Le strutture si sono adeguate, creando dei romantici spazi, più riservati, per scambiarsi le promesse.

9- Seconde nozze. Alla luce di quanto appena detto, sono molte le coppie che scelgono l’agriturismo per celebrare le seconde nozze: da un lato perché si tratta di unioni spesso informali e senza valore religioso, dall’altro perché il primo matrimonio è stato possibilmente festeggiato in modo formale e per il secondo si preferisce una cerimonia più semplice.

10- Stoviglie vintage. L’ultimo trend rilevato è quello di voler addobbare gli ambienti con le stoviglie vintage che spesso si trovano negli agriturismi. Laddove c’è un mulino, per esempio, si vogliono esporre gli antichi attrezzi di chi produceva la farina, oppure si espongono gli utensili da cucina utilizzati dalle nonne per creare un’atmosfera dal sapore d’altri tempi.

Prendete spunto dalla nostra ricchissima Photogallery

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Eventi

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校

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Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School – ユミの新しい学校, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere –quadri, disegni e performance – troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa, attraverso due distinte performance ma anche trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi. La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprenderà una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs

Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校
a cura di Roberto Pinto
10 maggio – 1 giugno 2024
Opening: venerdì 10 maggio, ore 19-22
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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