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MFW – Annakiki – Post-Apocalyptic Anthropocene Autunno/Inverno 2023-2024

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Futuro nella testa che passa nel corpo come un vero e proprio segno del meraviglioso nella sfilata di Annakiki durante la MFW milanese.
E tutto questo sempre dalla parte delle donne ma grazie all’uso della  intelligenza artificiale (AI) .
La sfilata del brand di Annakiki coinvolge una platea eterogenea e colorata e molto giovanile.
Mentre la passerella ha poche varianti colori è l’ambientazione post apocalittica a colpire. In uno spazio scarno ed essenzale, presso il Talent Garden di Milano vera e propria culla delle avanguardie vera e propria community di leader del settore della innaovazione, ecco che la collezione di Annakiki dà vita ad un guadaroba tra l’immaginario ma mai frivolo.Una sorta di mondo parallelo dove ci si trova davanti ad una sorta di nuovo inizio. Dove gli abiti diventano armature e le scarpe incisioni 3d. Dove la linea diventa una ispirazione per novelle eroine simile ad elfi o indigene e novelli principi azzurri come creature di un bosco post-apocalittico.
Bellissima la rielaborazione che la stilista cinese dà degli spacchi e dei tagli simmetrici e l’uso delle forme che si spingono nelle varie dimensioni tra cerchi, linee e contorni netti attorno al corpo. Le cuciture diventano il confine tra i tessuti e i contrasti aiutano le forme e viceversa.
Come scatti e polaroid metropolitani, ecco gli abiti che diventano a favore di un taglio e disegno umano ma proposto da una macchina e che così diventano continuamente citazioni di mondi lontani, virtuali appunto, legati alla intelligenza artificiale che diventa nella realtà aumentata l’unica realta’ possibile.
Messa insieme da Anna Yang, come inno alla vita, gli abiti prendono vita come una fiaba. In un mondo di abiti avvolgenti e che invertono le proporzioni, dove l’uso di un tessuto piuttosto che un altro, viene celebrato non solo nella realizzazione ma come natura umana “viva”.
Strato su strato il tessuto crea forme tra lucido ed opaco, dove i tessuti diventano super comprenti e spesso ingombranti, come la vita. Superfiabeschi nel segno del meraviglioso che stupisce, proprio perchè visionaria.
Giacche ed abiti fiabeschi. Colori neri bianchi e toni di grigi, ma che si intersecano con un demin (per tutte le età anche in passerella)ed il taglio netto e deciso sempre coerente pensato per le varie occasioni della giornata, per una moda sempre più per umani originali, in un mondo di (falsi) artificiali.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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MFW – La bellezza senza tempo de Il Bisonte

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C’è sempre un prima ed un dopo. E’ l’ordine delle cose e del tempo. Ma quando si cerca di esprimere una bellezza senza tempo nella moda, spesso si pensa alla pelletteria de Il Bisonte che anche per questa MFW ha presentato un ottimo lavoro artigianale e una linea fedele al brand ma cercando non solo di sottolineare la qualità delle materie prime, ma il loro utilizzo sempre più unico e glamour. Per una donna istintiva si, ma vera e decisa, unica. Sino in fondo , sempre alla ricerca di esprimersi nel mood della bellezza  appunto “senza tempo”.

Una precisione e una linea che guida nei dettagli, sempre precisissimi e nella scelta e la cura che c’è nella realizzazione.
Una collezione che può insomma, creare dipendenza, dove le borse iconiche del marchio storico fiorentino , vengono presentate come pezzi unici che raccolgono l’eredità per una donna sempre più libera, unica e desiderosa di esprimere se stessa.  Se rimane l’uso della lavorazione quello che contraddistingue la linea, è bello vedere come la pelle conciata e trattata “al vegetale”, diventa non solo la tecnica dal sapore e dall’uso antico, ma anche un modo per riconoscersi in un mondo sempre più attento ai prodotti naturali, nella tradizione di quello che va di moda, ma naturale al 100%. Qualità e tradizione insomma che riescono in questa collezione ad ottenere un risultato unico e davvero dalla caratteristica inimitabile che esprime le tante anime di chi poi le userà: in un viaggio, in famiglia, da passeggio, in modo fluido, ma mai provocatorio. Modelli moderni e indipendenti. Sono nuovamente le crossbody a spiccare, tra equilibrio e leggerezza tra i colori in palette.

Un mood per una bellezza senza tempo, fuori dagli schemi e vera, autentica. Come le donne di oggi. Vere. Uniche e decise perchè mai in contrasto con le proprie scelte.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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MFW – Max Mara Autunno – Inverno 2023

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THE CAMELOCRACY

Max Mara viaggia nel tempo fino al turbolento diciottesimo secolo. Quello che oggi accade online, allora avveniva nei cafè: la diffusione di notizie e idee – sia reali che false – alla velocità della luce. Allora come oggi, tutti cercavano di dare un senso al mondo circostante e tutti avevano un’opinione.

Émilie du Châtelet, spirito libero che diede il La al pensiero razionale nell’epoca dell’Illuminismo, con il suo brillante intelletto analizzò le questioni dell’epoca: l’educazione e il ruolo sociale della donna, l’aldilà e la felicità umana. “Per essere felici, dobbiamo disfarci dei pregiudizi”, scrisse.

Émilie aveva un innamorato. L’uomo descritto come “la prima vera celebrità moderna d’Europa”: Voltaire. In un’epoca in cui filosofia e scienze naturali erano legate dal misticismo, la coppia trascorse insieme dieci anni, tra esperimenti scientifici e dibattiti intellettuali. In quanto donna dovette urlare per essere ascoltata, ma: “Almeno, l’ingiustizia maschile nell’escluderci dalle scienze dovrebbe servire ad impedirci di scrivere pessimi libri”.

La moda nell’Epoca della Ragione portava le tracce apotropaiche di tempi oscuri: voluminosi drappeggi, piume, crine, crinolina e maestose parrucche. Voltaire ci racconta che Émilie detestava superstizione e necromanzia: nella narrativa di Max Mara, Émilie disdegna lo stile contorto e restrittivo del tempo. La scienza solleva il sipario e rivela un guardaroba per l’oggi.

Ecco tessuti in ricco broccato, panier, corsetti e sottovesti, il tutto confezionato con una spiccata precisione newtoniana e abbinato a lupetti trasparenti e stivali chunky. Su gonne panier, mini oppure maxi, compaiono anacronistiche coulisse e tasche sportive. Direttamente dal futuro, ecco un fishtail parka in color cammello, dal risvolto in damasco. Il “retro Watteau”, una caratteristica degli abiti di corte, si ritrova su un soprabito militare e su un cocktail dress.

Émilie spesso si mascherava come un uomo: era l’unico modo per accedere ai café e intrattenersi con le migliori menti dell’epoca. Max Mara si ispira a un cast di personaggi in costume: il gentiluomo en déshabillé che si pavoneggia nel suo soprabito, il notaio impeccabile con i capelli legati da un fiocco nero, l’ufficiale disinvolto che indossa una cappa o un cappotto su una spalla sola, o ancora un imperioso duca con il suo grande mantello, portato à la mode.

La poesia di Voltaire è prova evidente che il suo amore per Émilie non era solo cerebrale, eppure la descrisse come “un grande uomo la cui sola colpa è di essere nato donna”. Quasi tre secoli più tardi, il suo essere donna non è più un’opposizione al suo talento. Fece parte di un’armata di donne la cui arguzia e il cui intelletto contribuirono a questo cambio di visione. Con una collezione che combina ragione e ordine con un pizzico di romanticismo, Max Mara rende omaggio a Madame du Châtelet e alle donne come lei; the Camelocracy.

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MFW – Paciotti Collezione A/I 2023 Sharp

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Con la collezione A/I 2023 SHARP, il team creativo prosegue il cammino della valorizzazione dei codici fondamentali del brand, ovvero la sensualità, l’eccentricità e l’eleganza, e lo fa attraverso l’esaltazione di silhouette taglienti arricchite da nuovi accessori metallici.

L’approccio alle strutture femminili è caratterizzato da modelli evening e stivali glam-rock, mentre la narrazione maschile è indirizzata verso un nuovo studio di strutture formali in cuoio mixate a modelli cult anni 90 impreziositi dall’iconico logo.

La silhouette spuntata “Miley” rappresenta l’anima più femminile e sensuale dei modelli donna e viene presentata in due materiali caldi e importanti, la pelle e il velluto, decorati da morsetti con lame dorate.
Il plateau “Doja” è stato invece pensato in due varianti, con una più aggressiva con macro-catena di pugnali intrecciati e in una versione ricoperta in lapin.
Fil rouge della collezione donna è poi l’utilizzo di vernici in chiave punk: nera, aubergine o multicolor come nel caso del sandalo “Lipa 105”.

I modelli della collezione uomo più iconici e riconoscibili sono lo stivale cowboy con sperone e dagger in argento e il mocassino rockabilly a punta con il pugnale al posto del classico penny; altro protagonista della collezione è poi il nuovo stivale Harley, caratterizzato dall’alto gambale quadrato e pellami metallizzati.
Tra gli essentials invece da uomo va menzionata la struttura “Deco 89”, con un fondo in gomma sviluppato su tre scalini sinuosi, risultato dall’aggiornamento di un modello storico del 1989.

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