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Il mood del cambiamento della Metaverse Fashion Week

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Il mondo cambia. E’ già cambiato. Tutto è nel mood del cambiamento. E forse è già arrivato un domani della moda ancora da immaginare ma dai contorni definiti. Ma che prima o poi, arrivasse una “Metaverse Fashion Week” c’era da aspettarselo, era solo questione di tempo.  Ed ora che è arrivata la #MVFW22 (dal 24 al 27 Marzo 2022 sulla piattaforma Decentraland con ben oltre 70 famosissimi brand a sfilare in modo virtuale) è un pò come se tutta quell’attesa fosse finita. Si è in presenza di un nuovo mood? Con l’apertura della prima MeFW si lascia la realtà dello spazio reale delle sfilate con i suoi inviti e fotografi pronti ad immortalare un pò tutti, per offrire in passerella loro, gli avatar. Galeotti furono i NFT ovvero i non fungible token , ovvero l’acquisto degli abiti virtuali-e quindi non indossabili-di famosissimi stilisti ed ecco che ora, fisico e digitale insieme, si fondono per dare vita ad una contaminazione che ha molto dei nuovi mood. Presenza e distanza insieme, insomma, a qualsiasi latitudine e longitudine del mondo, gli avatar degli utenti della piattaforma, arrivano catapultati in una piazza virtuale dove succede davvero di tutto: anche assistere ad una sfilata di moda della #MVFW22. La moda come un nuovo pensiero ibrido? Forse. Ma se anche fosse, avrebbe un che di rivoluzionario. Forse di artistico. Lontani i tempi del web.1 e web.2 dove informatici e programmatori erano portatori di un cambiamento che restava “sulla tastiera”, ecco che diventano “creatori” di un nuovo mondo, dove i pixel diventano quasi atomi che generano vita che passa dal virtuale al reale fatto di persone e aziende Ed ecco infatti una quattro giorni di sfilate, party, after party , shopping e dibattiti, tutti virtuali. Collegandosi a https://mvfw.org/ ecco che si ottengono tutte le informazioni per la più inclusiva delle fashion week mondiali dopo Milano, Londra, NY e Parigi. Il settore della moda globale si presenta come combinazione di lusso , moda e presentazione di marchi nati anche in digitale ma che hanno delle collezioni e degli abiti del tutto indossabili, in spazi digitali e non. Come ha ben spiegato David Cash, curatore del panel degli ospiti degli artisti e dei designer partecipanti :#MVFW2W : “abbiamo cercato di presentare la moda in ogni forma possibile, dalle sfilate alle esperienze di vendita al dettaglio, la moda presentata come arte, film, fotografia e persino la moda presentata in modi che si estendono oltre i confini della realtà, poiché, nel metaverso, tutto è possibile”. E così, in un vero e proprio Fashion district creato ad hoc.Questo Fashion District, che è di proprietà di Metaverse Group è stato presentato da UNXD e Vogue Arabia,spiega il sito dell’evento, è una sorta di distretto che ospita case di moda, marchi, designer e cultori della moda. Alcuni dei marchi più iconici del settore che così fanno il loro debutto su Web3 tra cui: Dolce&Gabbana, Etro, Elie Saab, Imitation of Christ, DUNDAS, Nicholas Kirkwood in collaborazione con White Rabbit, l’orologiaio a tema cripto e metaverso Franck Muller, FaithTribe, Chufy, Jacob & Co, Monnier Frères, Franck Muller, Gary McQueen, Mert Otsamo, Guo Pei e AUROBOROS. E poi eccoli , tutti pronti per le loro sfilate, affascinanti , veri e propri fashion show e dove alla bellezza degli abiti si abbina la creatività ed il lavoro dei programmatori. Si aprirà una nuova era per il fashion? Chissà. Concludendo, tra i tanti nomi in passerella nel metaverso, quello di Tommy Hilfiger che ha proposto da subito una contaminazione nella contaminazione: comprare NFT per la realtà virtuale e abiti reali ma dal metaverso, o quella di ETRO per una collezione “senza confini”. Web 3.0 e un mondo 3D a misura d’uomo? Forse. Restano i prezzi .Anche loro nel mood del cambiamento? Quelli no, non cambiano mai. Da fashion week nel mondo reale.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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Fashion News

ALCHÈTIPO by Andrea Alchieri

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CINEMA’S CHORUS è la collezione seasonless 2024-25 del progetto estetico ALCHÈTIPO by Andrea Alchieri, che ruota intorno al concetto di magia, elemento che ha incantato l’uomo per millenni evocando terrore, risate, shock e stupore.
La collezione si ispira al libro “The Magic Book” edito da Taschen, che dipinge un mondo tinto di nero angosciante e colori eccentrici, con corpi distorti, messaggi criptici e richiami alla perenne lotta fra bene e male. Un tempo perseguitati, i maghi sono sempre stati dei veicoli verso un universo parallelo fatto di spiriti invocati, menti lette, leggi invertite o giochi di prestigio. Pionieri degli effetti speciali, non hanno mai smesso di confonderci rendendo possibile l’impossibile sul palcoscenico, dando così origine agli effetti speciali cinematografici.

La tematica sviluppata è strettamente legata all’identità del progetto estetico di Andrea Alchieri, la cui fascinazione al tetro e macabro compare anche nelle passate collezioni. Emerge dallo stesso naming la suggestione all’alchimia, l’antica arte tra scienza e magia, che per il creativo rappresenta un fil rouge che ciclicamente s’inabissa e riemerge, attingendo al cinema surrealista dove, attraverso il mix di linguaggi, crea un intero progetto cucito di misteri e bellezza occulta.

Il designer, sedotto dall’aspetto esoterico, sviluppa le sue suggestioni mettendo tendaggi e sedie in velluto al centro dell’attenzione, con stampe all-over eccentriche e surrealiste che rievocano trip psichedelici, ispirate al lavoro fotografico di Ira Cohen e ridisegnate dalla print designer Sharon Bassi per dar vita ad una collezione di capi che evocano un viaggio introspettivo.
I suoi trasferimenti al taglio, alla corsetteria, alle stecche protagoniste su rever di blazer decostruiti, ai capelli estremamente fantasiosi ed inquietanti, al trucco eccentrico inspirato ai colori puri delle stampe di collezione, hanno definito lo storytelling del progetto presentando cosi una collezione unica in ogni sua forma.

IL PROGETTO ESTETICO

ALCHÈTIPO by Andrea Alchieri è un progetto estetico mutevole di arricchimenti che dà vita a capsule seasonless senza genere; una scelta consapevole del designer Andrea Alchieri per sottolineare l’indole e il carattere del progetto personale. Nasce dall’unione di due elementi distinti, ma complementari: “Alchimia”, che rappresenta il processo di trasformazione e creazione, e “Alchieri”, che porta con sé la tradizione e l’eleganza italiana.

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Morfosis presenta la nuova collezione Spring/Summer 2024 alla Coffee House di Palazzo Colonna

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La collezione Morfosis è pensata per una donna raffinata, non omologata, originale e orgogliosamente imperfetta perciò unica nel calcare le strade urbane in qualsiasi ora del giorno e della notte.

La talentuosa stilista Alessandra Cappiello presenterà le sue nuove proposte Spring/Summer 2024 Im-Perfection (12) con un elegante trunk-show nella settecentesca Coffee House di Palazzo Colonna, Piazza SS. Apostoli, 67 a Roma, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 aprile 2024 dalle ore 11,00 alle 19.00.

La collezione differenziante orientata alla ricercatezza dei materiali e agli abbinamenti non usuali che lasciano spazio all’immaginazione di ogni donna che fa dell’eleganza la propria cifra stilistica vestendosi con capi glamour, ma portabili con moderna e giocosa facilità.

Le forme morbide delle ampie gonne e camicie over si accompagnano alle silhouette allungate dei pantaloni, dei gilet e delle tute. Il taglio dei giacchini si accostano alla fluidità degli abiti lunghi e delle frange.

In un continuo divertissement di reciproca esaltazione e contrasto i capi più sofisticati si mixano con i pantaloni up-cycled recuperati nei magazzini degli stock militari.

Dai materiali da campo che portano sulla propria superficie tutti i segni del tempo, sottolineati dalle scritte originali ormai sbiadite e da cravatte vintage di seta firmate da storici brand, attraverso un paziente lavoro di styling, reinterpretazione e lavorazione artigianale, nascono nuovi capi pre-loved, limited edition, uno diverso dall’altro che consentono a Morfosis di continuare il suo progetto sostenibile “Upcycled Im-Perfection Project” .

La palette cromatica dei colori della terra dal bordeaux al mattone e la bicromia decisa del bianco e del nero sono ammorbidite dalle irregolarità dei fil coupé dei cotoni e dei dévoré delle sete.

I bagliori e luccichii delle applicazioni in lurex e delle paillettes illuminano le fibre leggere dei tulle. Il gioco delle trasparenze e i contrasti tra lucido e opaco si rincorrono nei colori più accesi del candy pink, viola, limelight e jasmine green delle sete e delle viscose in una potente connessione tra natura e tecnologia

Tutto rigorosamente prodotto nella continuità con l’artigianato, la manualità e la preziosità di una volta secondo gli standard europei, con attenzione alla sostenibilità e confezionato in laboratori artigianali italiani in un approccio severamente limited edition.

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Antonio Riva Milano apre il mese della moda sposa con Ikebana

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La moda sposa riaccende i riflettori con un primo imperdibile appuntamento il 4 aprile

Antonio Riva Milano porta in scena il 4 aprile – dalle ore 16.00 alle 19.00 – presso l’Atelier di Corso Venezia 44 il prossimo capitolo della moda sposa con Ikebana: la collezione che lega la tradizione alla più fresca contemporaneità. Il nome, ispirato all’antica arte giapponese di disporre fiori in composizioni creative e armoniose, incarna l’essenza della proposta dove i volumi giocano con le texture senza rinunciare a una immancabile nota di romanticismo.
Il legame di Antonio Riva con la cultura giapponese si traduce nella ricerca di un perfetto equilibrio tra proporzioni e colori. Nomi e volumi sono ispirati ai fiori, mentre le ruches e i fiocchi richiamano con grazia i contorni delicati delle foglie e dei petali.
Il mikado, segno distintivo della Maison e protagonista di Ikebana, si accompagna a preziosi ricami, pizzi di suggestione floreale e tulle dipinto a mano.
Una collezione che sottolinea il profondo amore per una più moderna sartorialità, ponendo l’attenzione sull’impegno del couturier nel creare capi che celebrino arte ed eleganza.

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