Lifestyle
Pandemic fatigue: come vivere meglio nonostante la pandemia

I dati delle ultime ricerche mostrano che larga parte della popolazione sta in qualche misura soffrendo della pandemia, anche chi non ha avuto il Covid-19: la maggioranza delle persone presenta sintomi da stress che, nella comunità scientifica, sono chiamati “pandemic fatigue”, logoramento psichico da pandemia.
“Se è vero che prima o poi usciremo da questa situazione, è altrettanto vero che è necessario prevenire il rischio di uscirne troppo logorati” commenta la psicologa e psicoterapeuta Maria Beatrice Toro.
“Specialmente con la seconda ondata abbiamo capito che le limitazioni al nostro modo di vivere e le conseguenze economiche della pandemia sono una realtà destinata ad andare avanti a lungo e si è innescato un forte affaticamento psicologico e scoraggiamento. Non cantiamo più sui balconi, non disegniamo arcobaleni, ma siamo ansiosi e irritabili. La violenza verbale e fisica è aumentata, per la strada, in ufficio, in famiglia”.
Secondo i dati diffusi in ottobre dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 60% della popolazione europea presenta segni della pandemic fatigue, la sindrome da stress da pandemia, con un sentimento di sfinimento e una visione negativa del futuro.
Oltre all’effettivo pericolo per la salute, con le relative paure di contagio per sé e i propri cari, la realtà pandemica comporta infatti altri importanti stress dovuti ai cambiamenti nel proprio stile di vita. Questi cambiamenti coinvolgono quattro livelli: personale, lavorativo ed economico, familiare, relazionale.
“Con la seconda ondata, sono aumentate demotivazione, apatia, paura, reazioni irrazionali, manifestazioni negazioniste, comportamenti aggressivi, ritiro relazionale e trascuratezze che rivelano che stiamo perdendo energie come persone e come collettività” osserva la dott.ssa Toro. “Il problema è che l’emergenza sta durando da tanto tempo e il sovraccarico emotivo pesa ogni giorno di più. Da qui il logoramento da pandemia”.
La pandemic fatigue è una forma di disturbo da stress prolungato della famiglia delle “fatigue”, ovvero le sindromi di logoramento e affaticamento dovute a situazioni che comportano un eccessivo carico emotivo per lungo tempo, come malattie croniche, problemi familiari, relazionali, sociali, economici costanti e persistenti. I sintomi più comuni rilevati da studi effettuati a livello internazionale sono riconducibili all’eccesso di stress, ma anche ansia, ritiro sociale, impulsività e difficoltà nel gestire la rabbia.
Praticamente tutte le ricerche hanno evidenziato che lo stress e l’ansia dovuti a una situazione che viene percepita come qualcosa di fuori controllo alimentano insonnia e incapacità di rilassarsi, creando un circolo vizioso in cui più ci si preoccupa, meno si dorme, peggiore diventa la salute mentale.
“Senza dubbio le persone anziane corrono, a livello fisico, maggiori rischi per la salute, ma sembra che siano le persone più giovani a risentire di più dal punto di vista emotivo. Secondo studi in Spagna, Cina e Slovenia, sono proprio i giovani che tendono ad essere più depressi, ansiosi, stressati e traumatizzati. Lo stesso vale per le donne, che, oltre a tutto ciò, si sentono mediamente più sole” commenta la dott.ssa Toro.
Un vademecum per vivere meglio
Una delle chiavi vincenti per affrontare la situazione è usare la razionalità, ovvero, anzitutto, acquisire delle competenze reali da fonti affidabili su cosa sta succedendo. Il secondo pilastro della resilienza è l’acquisizione di validi strumenti di autoregolazione emotiva, dalle tecniche di respiro lento al recupero di un senso di padronanza di se stessi. E poi ci sono la creatività, la capacità di perdonare, l’abilità di costruire nuove relazioni con le persone che ci sono vicine, a partire da chi ci abita accanto. Uscire a piedi consente di riappropriarsi del luogo in cui viviamo e di restare connessi con gli altri.
Al di fuori delle situazioni più gravi, per le quali è consigliabile l’intervento di un medico specialista o psicologo, sono diversi gli strumenti di self help basati sulla psicologia positiva che possono venire in aiuto. Si tratta di un approccio basato sulla fiducia nella fondamentale capacità di evolvere di ogni essere umano: questa visione della psiche ha mostrato che spesso sono proprio le situazioni di crisi che inducono a far emergere risorse interne che non si sapeva di possedere, o a sviluppare meglio i propri punti di forza.
Ecco allora una sintesi di alcuni accorgimenti alla portata di tutti, estratti dal libro Oltre la Pandemia – Superare (bene) ansia, stress e rabbia, di Maria Beatrice Toro, per vivere meglio in questo periodo pandemico e ridurre l’effetto di logoramento:
- Ristabilire una routine: mantenere i ritmi biologici durante la pandemia protegge da alterazioni dell’umore e stati di ansia. Dunque svegliarsi a orari fissi, mangiare regolarmente, fare esercizio, vestirsi e mantenere la cura del proprio aspetto quando si resta a casa.
- Accogliere il proprio disagio, accettare le proprie emozioni difficili e adottare un dialogo interno positivo: “Altre volte ho pensato di non riuscire e invece ce l’ho fatta”, “Non sono il solo ad avere problemi”, “Sono più forte di quello che penso”
- Usare la musica: offre uno stimolo distraente e distoglie dai pensieri negativi.
- Dialogare con chi la pensa diversamente da noi o si comporta in modi che non condividiamo: dobbiamo riscoprire il valore del perdono. Attenzione specialmente a bambini e adolescenti, che sono stati duramente colpiti e manifestano tante regressioni. Non è il momento di essere punitivi.
- Confidarsi con gli altri. Parlare con qualcuno di cui ci si fida, che riesce a mantenere un atteggiamento positivo e confidati senza vergogna, pensando che non giudicherà, ma, piuttosto, che può davvero aiutare e probabilmente desidera farlo.
- Coltivare i propri interessi. Che si tratti di lettura, cucina, lavoro a maglia o attività sportiva è importante che non abbandonare i momenti di ricarica personale. Per chi ha un animale domestico, poi, è importante non smettere di prendersene cura e passare del tempo di qualità con lui.
- Imparare le tecniche per l’autoregolazione: uno dei più validi strumenti per sostenere l’autoregolazione emotiva è la mindfulness, una pratica di meditazione laica con dimostrata efficacia sperimentale per una vasta serie di problematiche da stress. Non è una tecnica di rilassamento, ma un modo per recuperare presenza a noi stessi.
di Lidia Pregnolato per DailyMood.it
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Lifestyle
32 Via dei Birrai: la birra di qualità è idea per i doni natalizi grazie alle tante, coloratissime ed eleganti confezioni regalo

Published
4 settimane agoon
7 Novembre 2023By
DailyMood.it
Il birrificio di Pederobba non punta solo sulla qualità della sua produzione brassicola, ma anche sulla bellezza delle sue confezioni regalo, accattivanti, divertenti e fantasiose, perfette per il Natale. Diventano il campo da gioco per tris, battaglia navale o gioco dell’oca… Ma ci sono anche i fustini, le finte valigie, i veri zainetti-regalo in tessuto, le classiche (ma ironiche) case in legno d’abete…
“Oltre la birra” è lo slogan. Che poi ben descrive una caratteristica specifica da sempre di 32 Via dei Birrai, il birrificio che – fondato il 26 giugno 2006 a Pederobba (Treviso) dai tre soci Loreno Michielin, Fabiano Toffoli e Alessandro Zilli – è diventato in pochi anni una realtà tra le più consolidate del Paese, dinamica e innovativa. È un’azienda che rimane piccola nei numeri e quindi sa garantire un’attenzione di tipo artigianale, una cura del prodotto che i big proprio non possono permettersi; ma che, nel contempo, si caratterizza per un approccio industriale nei criteri di produzione, quindi una costanza, un livello standardizzato per una birra d’eccellenza, studiata e realizzata con la cura che solo un’impresa di dimensioni contenute può garantire.
È questo uno dei segreti del successo di 32 Via dei Birrai, ma non l’unico. Perché sul mercato non basta produrre buono, serve anche produrre bello: offrire cioè al consumatore birre che non siano solo ottime al sorso, ma anche accattivanti nell’aspetto, grazie a un packaging unico, studiato in modo geniale. Per distinguersi all’interno di un’offerta sterminata, occorreva intanto caratterizzarsi con un’identità forte. E allora, innanzitutto, un numero, “32“, che corrisponde alla classe di appartenenza della birra secondo la classificazione internazionale di Nizza, in modo da identificare subito la produzione di Pederobba. Poi, i colori vivaci, ogni tinta una birra diversa; ed etichette accattivanti. Tale packaging innovativo è scaturito quasi naturalmente e si è arricchito sempre più di proposte anno dopo anno. Così oggi 32 Via dei Birrai può presentare tante confezioni regalo, tutte da scoprire, perfette per il prossimo periodo di feste. Andiamo a scoprire quali sono.
LE CONFEZIONI PER IL NATALE – Abbiamo detto all’inizio: “oltre la birra”. E davvero si va oltre la birra, a passare in rassegna le idee per il prossimo periodo natalizio che 32 Via dei Birrai mette in campo: confezioni così belle, divertenti e persino utili, da rendere piacevole l’acquisto e il dono a prescindere, poi dentro ci sono anche birre d’altissima qualità, un plus non da poco.
C’è ad esempio la confezione Magnum 32: bottiglia formato magnum, quindi da 150 cl, disponibile per tre tipologie di birra (Audace bio, Oppale e Curmi), in un astuccio che riproduce l’immagine a colori del monoscopio televisivo, quella del “fine delle trasmissioni”, al centro un grande “32” a dominare la scena. Alternative di dimensioni più contenute, quindi con una bottiglia da 75 cl, sono Tubo 32, un tubo di cartone rigido, ora anche nella versione red; e Shopping Bag, busta portabottiglia in carta soft touch e manici di cotone che si trasforma in shopper elegante e riutilizzabile (versione orange e versione green).
PIÙ BOTTIGLIE – Se una sola bottiglia vi pare poco – come darvi torto – ecco le confezioni speciali. A iniziare da Collection 32, una prestigiosa cassa in legno di abete massiccio che riporta scritte ironiche, una serie numerata con una selezione di 7 bottiglie da 75 cl che rappresentano la produzione annuale del birrificio (Curmi, Audace, Oppale, Tre+due, Nebra, Atra e Admiral), contiene anche un foglio illustrativo con la descrizione di ogni singola tipologia.
Ma se volete qualcosa di ancor più particolare, non avete che l’imbarazzo della scelta. C’è Voyage 32, una valigia del gusto: confezione di cartone a forma di valigia che “racchiude la filosofia 32”, con tanto di manico, da 7 bottiglie (75 cl) oppure 5 bottiglie e due calici. Racconta simbolicamente il viaggio di 32, dal birrificio di Pederobba a mete lontane e inaspettate, Parigi, Hong Kong, New York, l’Australia, l’Egitto… Ma non manca un riferimento gioco alle preziose risorse del territorio veneto, come ad esempio il fiume Piave. Contiene anche un’infografica stile mappa della metropolitana in cui ogni linea rappresenta i valori di 32: itinerari ideali da scoprire e condividere.
I GIOCHI DA TAVOLO – Siete più stanziali? Ecco allora le confezioni regalo che diventano gioco da tavolo! Come Trio: 4 bottiglie da 75 cl (più cavatappi) o 3 da 150 cl in un cartone riciclabile che si trasforma nell’iconico gioco del tris, basta scegliere la mossa migliore per vincere la partita, sorseggiando ovviamente una birra di 32. Oppure Loca, “il gioco dell’oca rivisitato”: il concetto è lo stesso, la confezione ecosostenibile (2 bottiglie da 75 cl oppure una bottiglia di birra più una di amaro alla birra di 32 Via dei Birrai) diventa un gioco da tavola, in questo caso il gioco dell’oca, persino le pedine si ricavano dall’imballo e i dadi sono ugualmente componibili – e vanno lanciati scandendo il motto “Viva la vida loca!”. E infine la Tappaglia navale: confezione un poco più grande (3 bottiglie da 75 cl, oppure una con 2 calici, o 2 più una di amaro, o l’amaro con 2 calici), all’apparenza un semplice portabottiglie che al suo interno cela il più popolare gioco da tavolo di sempre, la battaglia navale.
I FUSTINI “DIVERSI” – E le idee non finiscono qui. C’è anche Unico, un fustino in cartone vintage con maniglia di tessuto che ricorda nella grafica quello di vecchie pubblicità anni ’50 di detersivi, ma contiene le bottiglie di 32 (nella solita composizione a scelta: birra, amato, l’aceto di 32, calici), poi si ricicla come bellissimo contenitore di oggetti. Sulla stessa falsariga abbiamo Fustino 32, non squadrato come il precedente ma cilindrico: contiene 3 bottiglie e diventa una shopper solida e colorata.
LO ZAINO – L’ultima chicca della quale vogliamo parlarvi è Zaino 32, pratico e ideale per il tempo libero: un vero e proprio zaino in tessuto, con tasca interna per il pc portatile e tasche laterale portaoggetti, da riempire come si vuole.
E allora: che regalo scegliere?
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Lifestyle
EnoArte® di Elisabetta Rogai “C’è saggezza nel vino” Jack Kerouac

Published
1 mese agoon
24 Ottobre 2023By
DailyMood.it
Rendere eterni i cavalli della Tenuta degli Dei a Panzano nel Chianti
Una bella storia fatta da elementi legati dal fil rouge dell’Artista fiorentina Elisabetta Rogai, che unisce in un solo evento, contemporaneamente, una cantina, la Tenuta degli Dei, di Roberto e Tommaso Cavalli, e non solo……un viaggio sensoriale riservato a pochissimi esclusivi invitati che apre le porte all’Arte di dipingere con il vino della cantina e sullo sfondo, i cavalli…..un evento di un solo giorno in una cantina che è una realtà evoluta modernamente organizzata e con un forte orientamento ai concetti di sostenibilità e tutela ambientale che va dalla produzione di ottime etichette all’allevamento di cavalli da trotto.
Il risultato di questo mix artistico è un momento di caratura internazionale legato ai nomi carismatici di Roberto Cavalli e di Elisabetta Rogai, che evocano il concetto di Alta Moda e Arte, le passioni di Roberto, Alta Moda e cavalli, e l’incontro live con la figura dell’Artista fiorentina.
La Tenuta degli Dei è un’idea geniale di Roberto Cavalli e del suo primogenito Tommaso che l’hanno fondata nei primi anni ’70, a Panzano nel Chianti, unendo, in maniera armoniosa e coerente, la produzione di vini e l’allevamento di cavalli da trotto, la ricchezza e la generosità della terra toscana con l’eleganza e lo stile del cavallo.
E in questa location che si può definire “da favola” si inserisce un evento, una parentesi poetica e sorprendente di una coerenza stilistica incredibile, l’EnoArte® di Elisabetta Rogai, artista toscana, fiorentina, che ha inventato la tecnica unica di dipingere con il vino sul canvas, sulla pietra e sul marmo bianco di Carrara, dovunque e tutto per lei diventano una tela dove poter raccontare storie, favole, ricordi. Ma anche dare una veste culturale al vino, trasportarlo dalla sua veste naturale dalla tavola alla tela, per un processo di marketing che la vede oggetto di un collezionismo completamente diverso.
E l’Artista, in un dolce pomeriggio di sole autunnale, inizia a dipingere, traccia linee e forme, corpi slanciati in movimento, criniere al vento, cavalli in corsa, come ombre e colori travolgenti che esplodono nelle loro immagini con un’energia e un’originalità che la consacrano maestra indiscussa. Sotto gli occhi di Tommaso Cavalli Elisabetta miscela il vino della cantina della Tenuta degli Dei con perizia, un Cavalli bio del 2017, la tela si anima dai flash delle pennellate di colore, sbavature e schizzi, corre il vino sulla tela, lo lascia libero, come sono liberi i suoi cavalli, sembra quasi di vederli correre cercando la luce e la libertà verso l’anfiteatro naturale della cantina dove tutti i vigneti sono esposti al sole.
Su una cosa non ci sono dubbi, un vero e proprio momento legato all’arte di Elisabetta Rogai e al vino toscano prodotto dalla Tenuta degli Dei, capace di portare lustro al territorio del Chianti, una sorta di viaggio dell’Artista attraverso nuovi universi destinati ad uno sguardo nelle profondità nascoste dell’ innegabile talento di Roberto Cavalli.
La raffinata poetica di Elisabetta Rogai, come in questo caso, è stata letta dagli astanti in maniera parallela al suo mondo creativo, come mezzo unico nel rappresentare una storia di famiglia, quella composta negli aspetti di realtà e immaginazione di Roberto e Tommaso Cavalli.
Società Agricola Degli Dei Srl
Via di San Leolino 56 – Località San Leolino – 50022 Panzano, Greve in Chianti – FI t. +39 055 852593 – info@deglidei.it – www.deglidei.it
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The View Milano: il nuovo rooftop lounge bar di The Glamore Milano Duomo

Published
1 mese agoon
23 Ottobre 2023By
DailyMood.it
L’hotel a cinque stelle, che si affaccia su piazza Duomo, ha inaugurato il suo nuovo cocktail bar al quinto piano dello storico palazzo adiacente alla Galleria Vittorio Emanuele II, per offrire ai propri ospiti un’esperienza intima ed esclusiva sorseggiando cocktail selezionati di fronte a un panorama unico
Dopo il debutto nel settore dell’ospitalità di lusso con l’apertura ad aprile del cinque stelle The Glamore Milano Duomo sulla piazza più iconica milanese, Glamore Group, tra i leader italiani nel settore dell’entertainment di qualità, ha inaugurato The View Milano, un rooftop lounge bar intimo ed esclusivo in una location accattivante, arredata con gusto minimal e contemporaneo, dotata di una vista spettacolare su Piazza Duomo e sulla cattedrale.
Il prestigioso palazzo storico che ospita l’hotel si affaccia sul lato nord della piazza, dall’ingresso alla Galleria Vittorio Emanuele II fino all’angolo con via Mengoni.
The View Milano nasce dall’idea di riportare in auge uno stile di miscelazione ormai dimenticato. Le creazioni sono fatte di viaggi, ricerca, scambi culturali, seminari e tanto studio, non solo per quanto riguarda la selezione dei cocktail ma anche la ricerca di distillati e l’esperienza enologica.
Le “Special Suggestions” seguono insieme stagionalità e i migliori prodotti disponibili. I cocktail analcolici? Dal Five Fruits al Florida, dal Gold Lemonade al Mojito Virgin, giusto per fare qualche esempio, tutti preparati con prodotti freschi di altissima qualità. E non possono mancare tutti i più rinomati cocktail internazionali, creati ad arte dalle sapienti mani dei barman. Quanto ai distillati la selezione comprende diversi di rum, vodka, tequila, gin e brandy, con bottiglie di altissimo pregio, senza dimenticare le migliori grappe italiane.
La passione per i vini ha portato a esplorare le zone vinicole più prestigiose d’Italia e del mondo, selezionando meticolosamente le migliori cantine. Tra i bianchi: Cà del Bosco, Gaia, Tramin, Tiefenbrunner, Jermann, Frescobaldi, Antinori, Capichera, ma anche etichette francesi e internazionali. Importante anche l’offerta di bollicine, come Cà del Bosco, Bellavista, Ferrari, Dom Perignon, Krug, Ruinart, Armand de Brignac, Louis Roederer. Importantissima la lista dei rossi, da scoprire direttamente in terrazza, tra pregiate cantine italiane, francesi, tedesche, austriache ed extraeuropee.
“The View Milano non è un semplice rooftop – precisa Federico Crotti, Hospitality Director di Glamore Group – è un luogo magico che si aggiunge alla straordinaria offerta di entertainment e food & beverage che The Glamore Milano Duomo è in grado di offrire ai propri ospiti. A breve è prevista l’apertura di un ristorante asiatico e dell’Highline Galleria, un percorso sui tetti della Galleria che collega Piazza della Scala a Piazza del Duomo, una location straordinaria non solo dal punto di vista culturale ma ideale anche per eventi esclusivi”.
Inizialmente 12, le camere e le suite entro la fine del 2024 diventeranno 33. Situate tutte nei piani alti del palazzo, le più esclusive sono dotate di balcone privato e di una straordinaria vista sulla piazza e sulla cattedrale. Il design dell’hotel coniuga interni eleganti con arredi moderni e ultime tecnologie all’avanguardia per garantire il massimo comfort all’ospite, creando un ambiente sofisticato dove godere al meglio del proprio tempo libero.
Al primo piano troviamo Terrazza Duomo 21, iconico club e luogo cult della Milano da bere con esclusiva terrazza affacciata sulla piazza e intrattenimento serale fino a tarda notte in cui sorseggiare cocktail selezionati e rare etichette di vini. Al suo interno trova spazio la sala per la prima colazione che può essere consumata anche sulla terrazza. Offre una infinita varietà di scelta dove i piatti caldi sono serviti à la carte. La pasticceria porta la firma di Ernst Knam, “il re del cioccolato”.
I locali ospitano anche il Ristorante Duomo 21, spazi eleganti con vista all’interno della Galleria grazie alle ampie finestre floor-to-ceiling con tipica cucina italiana e internazionale firmata dallo dal vulcanico chef stellato Roberto Conti, portavoce di una cucina fatta di materie prime eccellenti e di tecnica. La sua ristorazione? Veloce, cool e dinamica, capace di rendere unico anche un piatto apparentemente semplice, come l’Hamburger Duomo 21.
Il palazzo offre anche un’ampia scelta di sale storiche con affreschi d’epoca per meeting, ampie lounge e diverse tipologie di spazi per eventi personalizzabili.
Al secondo piano il Ristorante Verso dei fratelli Remo e Mario Capitaneo senza nessuna barriera tra sala e cucina: un ambiente piacevole e informale, che permette di vivere un’esperienza con una prospettiva diversa da quella di un ristorante tradizionale. Attorno ai fuochi, cuore pulsante della cucina, si affacciano tre chef’s table che accolgono gli ospiti, punto di vista privilegiato per assistere alla trasformazione delle materie prime, scoprire nuove tecniche e assistere al lavoro della brigata in un dialogo aperto.
Non ultimo, The Glamore Milano Duomo è attento alla sostenibilità: collabora con partner e fornitori per sviluppare nuove soluzioni che riducano reciprocamente l’impatto ambientale. L’hotel si impegna a utilizzare prodotti ecosostenibili, a ridurre il consumo di acqua e a recuperare gli imballaggi per il riciclo. I materiali usati per la pulizia delle camere e delle aree comuni sono certificati e biodegradabili, così come le amenities e i materiali a disposizione degli ospiti, il cui processo di smaltimento segue rigide procedure. Sono prodotti di fascia alta che soddisfano però specifici criteri di sostenibilità ambientale. E grazie alle ultime tecnologie disponibili sul mercato, The Glamore Milano Duomo è attento a ridurre costantemente i materiali di scarto, offrendo agli ospiti servizi smart, tramite strumenti digitali.
Con The View Milano, Glamore Group prosegue nello sviluppo verticale dell’hotel, offrendo sempre nuove e affascinanti location per eventi, entertainment e ristorazione.
Per informazioni:
The Glamore Milano Duomo
Sito web: www.theglamoremilano.com
The View Milano Duomo
Sito web: https://theviewmilano.it/
Tel. 02 54076238
Glamore Group
Sito web: www.glamoregroup.com
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