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Tartufi a Milano

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«Milan l’è un Gran Milan!»

È trascorso circa un secolo da quando si cantavano questi versi, a dimostrazione del fatto che – da sempre – il capoluogo lombardo primeggia come nessun’altra città italiana in fatto di grandezza e ambizione per ottenere sempre il meglio, in ogni ambito.

Discorso che vale ovviamente anche e soprattutto in campo gastronomico. Ricordate l’infinito dibattito secondo cui il pesce migliore si mangia solo a Milano?!
Mito? Realtà?
Nessuno può dirlo con certezza. Ciò che è indiscusso è che da sempre Milano brama il meglio, sia per i propri cittadini, sia per confermare il ruolo di modello internazionale che – dopo Expo 2015 – si è certamente guadagnata di diritto.

Ed è proprio da questa esperienza che nella città meneghina sono sorti locali che mettono al centro qualità ed eccellenza, oltrepassando il concetto di ristorante e costruendo un’avventura votata sì al gusto, ma anche alla conoscenza e alla consapevolezza di recarsi in un luogo in cui sia chiaro e centrale l’oggetto del proprio interesse.

Un oggetto prezioso che diviene protagonista di modelli di ispirazione internazionale, ma costruiti intorno a prodotti che più Made in Italy non potrebbero essere. È il caso del tartufo, emblema dell’eccellenza gastronomica del nostro Paese che, in meno di un lustro, è divenuto la big star di alcuni ristoranti e bistrot meneghini che hanno disegnato intorno a esso un modello accattivante e coinvolgente votato a un’esperienza sensoriale unica e irripetibile.

Ristoranti che non solo garantiscono una gamma di tartufi italiani nel corso delle differenti stagioni – rispettando la raccolta dei calendari regionali e facendo chiarezza sulla tracciabilità del prodotto – ma che assicurano la stessa trasparenza in fatto di prezzi, indicando esplicitamente nel menù il prezzo del piatto in abbinamento alla tipologia di tartufo prescelto, ed evitando così spiacevoli sorprese al momento del conto.

Trasparenza dunque, e la volontà di sensibilizzare il cliente intorno all’universo di questo fungo ipogeo che – a discapito delle comuni credenze – non è semplicemente “bianco” o “nero” ma comprende ben nove varietà che crescono e possono essere cavate solo in determinati periodi dell’anno.

Dal Bianco Pregiato al Tartufo Uncinato; dal Bianchetto all’Estivo. Scopriamo insieme gli indirizzi dal profumo più inebriante della città di Milano.

TARTUFI&FRIENDS
Pioniere di questa tendenza, un esponente storico della moda Italiana come Alberto Angelo Sermoneta che nel 2010 sceglie di portare il proprio gusto e le intuizioni messe in campo nel proprio settore, nel mondo della ristorazione, dando forma al primo locale al mondo dedicato alla vendita e alla degustazione del tartufo. Insieme alle altre quattro insegne presenti a Roma, Dubai Londra e Francoforte, Tartufi&Friends Truffle Lounge Milano è un locale dall’atmosfera confidenziale dal mood british, elegante ma non respingente in cui trascorrere ogni momento della giornata, godendo di un’esperienza unica che, oltre al cibo, propone esperienze di Cooking Class e vendita di prodotti.

Posizionato a pochi passi dalla centralissima Piazza San Babila a Milano, Tartufi&Friends accoglie il cliente a pranzo, aperitivo e cena in una formula di orario continuato dalle 11.00 del mattino sino alle 23.00, per garantire il massimo dell’accoglienza in una città sempre più dinamica e internazionale. La cucina è affidata alle sapienti mani dello Chef Luca Mauri, brianzolo classe ’75 che, a seguito di prestigiose esperienze a fianco di chef stellati del calibro di Enrico Crippa e Giancarlo Morelli e l’avventura di un’attività in proprio, sbarca nel 2017 – a soli due anni dall’apertura – alla direzione dei fuochi del locale di Corso Venezia. Una cucina la sua incentrata su pochi ingredienti (mai più di cinque per piatto) su cui ama sperimentare, giocando con le consistenze e armonizzandone l’unione. Un approccio che si manifesta ovviamente anche nel menu creato per Tartufi&Friends in cui Mauri conferma la propria cultura, osando accostamenti mai scontati, talvolta virtuosi e liberi da noiosi cliché. Applausi dunque per l’abbinamento salmastro dell’ostrica, o l’orgasmica Ricciola marinata con lamponi ghiacciati e carciofi che – uniti al profumo inebriante del Tuber magnatum (anche volgarmente detto tartufo bianco) di Alba confermano ogni voce relativa alle virtù afrodisiache di questo prodotto. Imperdibili i crudi, ottimi i primi – con particolare riguardo alle paste fresche e ripiene (i Tortelli di Vitello con carciofi croccanti, fumetto di mare e tartufo fresco sono esaltanti) e preziosi i secondi di carne, pesce o vegetariani: caldamente consigliata la selvaggina, cotta alla perfezione e accompagnata con abbinamenti raffinati. L’esperienza può essere degustata alla carta o affidandosi a uno dei tre menù degustazione. Ogni piatto può essere liberamente abbinato al tartufo bianco o nero, di cui sono apertamente esposti i prezzi sul menù.

Oltre al ristorante, un suggestivo Cocktail Bar con giardino verticale nel quale si può godere di una Truffle & food pairing experience senza pari: è infatti possibile sorseggiare dei miscelati indimenticabili proposti in abbinamento a stuzzichini o pasti veri e propri. Oltre alle proposte classiche o ad alcune variazioni sul tema, da non perdere i quattro cocktail al tartufo: tra questi, segnatevi il Truffle Disaronno Sour (Amaretto Disaronno, miele al tartufo, succo di limone, albume d’uovo, scaglie di tartufo) che merita sicuramente la visita. In alternativa ai cocktail, una delle numerose e valide etichette proposte dal giovane e talentuoso Vincenzo Teti che gestisce con grande professionalità la Sala.

tartufiandfriends.it

TARTUFOTTO
Vi è sempre una storicità profonda e la radicata tradizione di una famiglia unita e lungimirante, alla regia di Tartufotto, un accogliente bistrot nel cuore di Milano a pochi passi dall’elegante quartiere di Brera, perfetto per una pausa pranzo, un aperitivo o una serata speciale.

La famiglia in questione è quella dei Savini, tartufai toscani da quattro generazioni e una storia imprenditoriale di quelle belle: dal nonno Zelindo guardiacaccia, al papà Luciano cuoco, ai giorni nostri con Cristiano che – in concomitanza con Expo 2015 – comprende che Milano non è semplicemente pronta, ma necessita, di un locale in cui acquistare tartufi e prodotti tartufati (dalle salse, al burro; dalle acciughe del Cantabrico alle indimenticabili peschiole, sino ad arrivare al peccaminoso Tonno del Chianti realizzato dal macellaio più noto d’Italia ovvero Dario Cecchini), oltre a vivere un’esperienza gastronomica di assoluto livello attraverso cui diffondere la cultura relativa alla tartuficoltura.

Una cultura che tende a sfatare le comuni credenze che circoscrivono la raccolta dei pregiati funghi ipogei a territori come quello umbro o piemontese e che fa luce sulla Toscana (e le zone limitrofe), terra originaria di Savini Tartufi dal 1920; è così che, grazie all’aiuto di circa 650 cavatori, vengono cavati nel rispetto delle stagionalità otto delle nove specie disponibili: dal bianchetto allo scorzone; dal bianco nero pregiato, passando per l’estivo, l’uncinato, il brumale o il moscato. Varietà che Savini Tartufi distribuisce in alcuni dei migliori ristoranti stellati, che utilizza per la realizzazione delle ricette dei prodotti distribuiti in circa quaranta Paesi e che ovviamente propone al civico 8 di via Cusani a Milano (da qui, il nome Tartufotto), attraverso una cucina dalle sfumature pop.

Il menu offre piatti elaborati ma dalla lettura semplice, accessibili a tutti, che si rinnovano secondo la disponibilità delle materie prime fresche, selezionate con massima attenzione alla qualità. I sapori sono poi abilmente accostati per esaltare l’unicità di ogni piatto, studiato per regalare una vera esperienza gastronomica. Carta alla mano, il cliente ha la possibilità di scegliere se “tartufare” o meno il proprio piatto e quale tipologia utilizzare a seconda della stagione. Tutto questo è di facile comprensione nella colonna di destra della carta dove i prezzi indicano le varie opzioni. Oltre agli abbinamenti più classici, come i tagliolini mantecati al burro, la tradizionale tartare di Fassona o l’uovo poché cotto a 62°, stupiscono le audaci creazioni nate intorno ai dessert: degno di nota, il miele al tartufo, nato dal ricordo proustiano del nonno Zelindo che, da bambini, era solito consumare nelle sue merende una fetta di pane con tartufo e miele e che oggi i commensali possono assaporare in abbinamento a un delicato gelato alla crema.
tartufotto.it

di Stefania Buscaglia per DailyMood.it

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I menù di Pasqua tra Milano, Lago di Garda, Emilia, Umbria e Marche

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Una selezione di ristoranti in giro per l’Italia, da Milano al Lago di Garda, dall’Umbria all’Emilia e alle Marche, per restare in città o approfittare di una gita fuori porta per conciliare il palato con i profumi e i sapori che solo la primavera è in grado di dare

Valentino Vintage Restaurant
(Milano – Corso Monforte, 16)
Ristorante a due passi dal Duomo di Milano di proprietà della famiglia Nannini. La cucina è affidata allo chef Antonio Mundo e si caratterizza per un’offerta con forte impronta mediterranea e ad alta sostenibilità. Gli interni sono contraddistinti da un mix di architettura neoclassica e stile Belle Époque, per un’atmosfera raffinata ed elegante.

Il Menu di Pasqua:
Carpaccio di manzo con insalatiera di spinacino, lamponi, jus di prugne crema e crumble di nocciole
Pici al ragù di agnello battuto al coltello su crema di porcini e fonduta di Castelmagno
Guancetta di maialino brasata, con il suo jus su letto di purè Robuchon
Mix di dolci senesi (cantucci ricciarelli e panforte)
Menu euro 70 (bevande escluse)
Contatti
info@valentinovintage.it
Tel. 02 7639 4369

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Classico Trattoria & Cocktail
(Milano – Via Marcona, 6)

Locale appartenente alla famiglia Murray, Classico propone una cucina gustosa che si caratterizza per la forte visione contemporanea e per l’impronta mediterranea dello chef Massimiliano Ciocchetti.
La buona arte culinaria si lega qui ad un’offerta di cocktail selezionatiall’interno di una location elegante con atmosfere raffinate.

Il Menu di Pasqua:
Amuse Bouche a cura dello Chef
Cocktail Benvenuto a cura del Barman

Carciofo, crema di pecorino buccia nera, pepe di Sishuan e mentuccia selvatica
Uovo cotto a 62°, crema di asparagi, fieno di porro e crumble di tarallo
Lasagnetta bianca, fave, pisellini e ragù di maialino nero di Parma
Carnaroli riserva, liquirizia, sugo di arrosto e mantecatura al burro acido
Costolette di agnello marinate in yogurt di malga e zafferano
Erbette di campo saporite
Ovetto Cioccolato Valrhona farcia di mascarpone e riduzione di lamponi
Colomba artigianale alle albicocche candite

Menu 65 euro
Contatti
info@classico.bio
Tel. 0249449135

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La Casa degli Spiriti
(Costermano sul Garda, VR – Via Monte Baldo, 28)

Un ristorante gourmet che gode di una meravigliosa posizione con vista Lago di Garda, conferendo al locale una sensazione di pace e raffinatezza.
La cucina è affidata allo chef Federico Chignola, che tramite i suoi piatti esalta le eccellenze del territorio in portate ben presentate.
Oltre al ristorante gourmet, è presente il bistrot situato nella terrazza, da cui sarà possibile ammirare alla perfezione lo splendido panorama.

Il Menu per il pranzo di Pasqua:
Carosello di Benvenuto 
Canederlo agli spinaci, salsa al gorgonzola ed erba cipollina
Bon Bon di fegatini di pollo con marmellata di albicocche
Salmone marinato alle erbette, mandorle e maionese al lime

Il Pranzo
Carciofo alla brace, zabaione al Parmigiano, ristretto di vitello e mandorle
Riso Carnaroli, asparagi di Rivoli, Gamberi di Sicilia e
mosto di vino cotto
Gnocchi di patate, fonduta al Monte Veronese e tartufo nero
Cosciotto di Agnello Brogno al Kamado, purè di patate al limone e cipollotto arrostito
Mousse ai tre cioccolati
La Colomba artigianale con zabaione al Moscato
Piccola Pasticceria

Menu Degustazione euro 110 (bevande escluse)
Pasquetta al Bistrot, pranzo:
I cicchetti di Benvenuto
Lumache di terra al prezzemolo e mandorle
Zabaione salato al Parmigiano, ristretto di vitello e tartufo nero
Crocchetta di fegatini di pollo e marmellata di albicocche

Menu
Uovo morbido nel suo nido, soffice al Monte Veronese e tartufo nero 
Riso Carnaroli alle erbette del Baldo con caviale di trota  
Mora romagnola alla brace, insalata di cavolo al passion fruit e melanzana al basilico
Lemon Tart con meringa all’italiana e curd di limoni
Menu Degustazione euro 70
Contatti
info@casadeglispiriti.it
Tel. 045 6200766

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Ada Gourmet
(Perugia – Via del bovaro, 2)

A pochi passi dalle antiche mura di Perugia, Ada Gourmet è un ristorante elegante e contemporaneo guidato dalla chef Ada Stifani. La cucina si contraddistingue per l’utilizzo di tecniche di rimando internazionale senza però perdere una forte identità territoriale, con un’attenzione particolare ai sapori del Salento.
Ada Stifani è al momento l’unica donna chef umbra detentrice di una Stella Michelin.

Il Menu di Pasqua:
Benvenuto dello chef
Uovo, piselli, caprino, carciofi
Quaglia, ricci di mare, alchechengi
Bottoni, jus vegetale, carciofi, tartufo
Umbricelli, barbabietola, midollo, asparagi
Agnello,Lampacioni
Ciaramicola a modo mio
Piccola pasticceria

Menu euro 100
Abbinamento Vini
Cinque calici selezionati dal Sommelier euro 50

Contatti
info@adagourmet.it
Tel. 349 313 0982

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L’Acciuga
(Perugia – Via Settevalli, 217)

Ristorante stellato di Perugia, è un locale fondato da un gruppo di imprenditori della zona. Lo chef de L’Acciuga è chef Marco Lagrimino, e tramite la sua idea di cucina esalta le eccellenze del territorio, acquistate direttamente da piccoli produttori umbri.

Il menu per il pranzo di Pasqua

Aperitivo di benvenuto
Carciofo fritto, maionese alla mentuccia
Maritozzo, patè di coratella, cipolla caramellata
Tacos, agnello, yogurt, erbe

Uovo 64°, spumadi patate arrosto, tartufo, parmigiano
Pan brioche, erbe
Asparagi, lardo, mandorle, lime
Cavatelli, fave, pecorino, nespole
Candele, genovese di coniglio, finocchio, arancia
Agnello alla Wellington, carciofi fritti

Dessert
Frutti di bosco, pistacchio, meringa, mascarpone
Piccola pasticceria

Menu euro 100

Contatti
www.lacciuga.net
Tel. 339 2632591

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Attico sul Mare
(Grottammare, AP– Piazza Kursaal, 6)

Ristorante che si affaccia direttamente sul mare dal Palazzo Kursaal a Grottammare.
Il locale è guidato dai fratelli Sara e Simone Marconi ed offre una cucina con una proposta ben riconoscibile che spazia tra contemporaneità e tradizione.
Ingredienti di terra e di mare sono abilmente trattati dallo chef Tommaso Melzi e dalla sua brigata.

Il menu per il pranzo di Pasqua:

Menu di mare
Aperitivo di benvenuto
Carpaccio di ricciola affumicato, arancio, salsa d’ostrica e pane alle erbe
Seppia scottata, quintoquarto di mare e misticanza
Paccheri Baldoni con frutti di mare cotti alla brace
Rombo, ciccioli di rombo e cavolo nero
La nostra idea del tiramisù al caffè del marinaio
Coccola finale
Menu euro 65

Menu di mare
Aperitivo di benvenuto
Carpaccio di scottona, puntarelle e senape
L’anatra nel sottobosco
Tortellini ciauscolo, verza e mela rosa dei Sibillini
Lo spezzatino d’agnello alla vecchia maniera
La nostra idea del tiramisù al caffè del marinaio
Coccola finale
Menu euro 65

Contatti
atticosulmare.it
Tel. 0735 736394

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Cittadella
(Parma – Viale Duca Alessandro, 45)
Un’atmosfera unica caratterizza la pizzeria Cittadella Parma. Un locale che, situato in prossimità dell’antica fortificazione della città, offre pizze contemporanee con ingredienti a km0, tipici del territorio parmense.

La pizza proposta per la Pasqua:

Prima-Vera Pasqua
Pizza caratterizzata da un innovativo in pasto creato con un mix di grani antichi lavorati con lievito madre.
La mozzarella Fiordilatte Latteria Sorrentina è la base su cui si posizionano fiori di zucca, alici in salsa piccante Rizzoli, crosta dorata di Parmigiano Reggiano del caseificio Bertinelli. Accompagna il Miele al tartufo dei colli di Parma di Tartufarm.

A completamento della pizza sono aggiunti fiori eduli, peperoncini dolci e foglie di basilico fresco, amalgamati con un filo d’olio d’oliva.

Una pizza che ricorda i colori della primavera.
Prezzo euro 15,90

Contatti
cittadellaparma.com
0521 181 0422

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081 Pizzeria
(Melegnano, MI – Via Clateo Castellini, 31)

La Pizzeria 081 di Melegnano nasce da un’idea di Davide e Francesco Saggese, due fratelli originari di Torre Annunziata.
Il locale moderno può vantare 110 coperti, e soprattutto pizze realizzate con lievito madre, farina macinata a pietra ed ingredienti freschi e genuini, in prevalenza, tipicamente campani, come il basilico e la mozzarella di Bufala.

Le proposte per la Pasqua:

Casatiello napoletano
Prodotto pasquale tipico della cucina partenopea, proposto da 081 rigorosamente fatto in casa seguendo le regole e gli ingredienti della tradizione.

Ritiro presso il locale con preavviso di ordine di almeno 24 ore
Prezzo 30 euro al kg

Pastiera napoletana
Il dolce tipico pasquale della tradizione campana.
Una torta con una base di pasta frolla accompagnata da una crema di ricotta e grano ed aggiunta di canditi.

Ritiro presso il locale con preavviso di ordine di almeno 24 ore
Prezzo 25 euro al kg

Contatti
 081pizzeria.it
375 538 8889

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Cupcake Mimosa Farmo, dedicato a tutte le donne

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Per la Festa della Donna Farmo ha pensato a un goloso Cupcake “Mimosa”, sorprendente tentazione gourmet in versione gluten free realizzato dalla seguitissima food blogger Arianna Tosatto che, giorno dopo giorno, nel suo blog “Merende da Favola” fa venire l’acquolina sfornando sfiziose ricette. Profumi e sapori si tingono di fascino nel giallo floreale del “Cupcake Mimosa” firmata “Merende da Favola”!

Nelle vesti di pastry chef Farmo, Arianna ha usato l’esclusivo mix senza glutine Fibrepan-Cake Farmo che, grazie all’elevata lavorabilità, ha donato una migliore lievitazione ed elasticità a questo dolce dal gusto favoloso, capace di conquistare ogni palato.

Nella sua semplicità e leggerezza, i Cupcake Mimosa Farmo creano quel mix perfetto di emozione e sentimento che il “Women’s Day” incarna.

Non resta dunque che seguire i vari passaggi suggeriti da una vera esperta come Arianna e… w le donne!

CUPCAKE MIMOSA GLUTENFREE

Ingredienti per 12 muffin (potete farne di più o di meno in base alla dimensione dei pirottini):
130 g di farina senza glutine Fibrepan-Cake Farmo
25 g di cacao amaro in polvere
75 g di zucchero semolato
1 uovo intero a temperatura ambiente
40 ml di olio di semi di girasole
mezza bustina di lievito 8 g
125 ml di latte (vaccino, vegetale)
80 g di gocce di cioccolato fondente

Ingredienti per il frosting:
200 g di mascarpone
200 ml di panna liquida per dolci
50 g di zucchero a velo
q.b. colorante alimentare giallo in gel

Per la decorazione:
q.b. zuccherini mimosa
q.b. fiori di violetta

PROCEDIMENTO

Semplici e veloci passaggi per realizzare questi cupcake.
In una ciotola, versate lo zucchero semolato insieme all’uovo e sbattete con un frullatore per circa 2/3 minuti, fino a quando il composto non sarà raddoppiato di volume. Sempre mescolando, aggiungete il latte e l’olio a filo fino a rendere il composto omogeneo. Aggiungete in ultimo Fibrepan-Cake Farmo, il cacao e il lievito precedentemente setacciati. Lavorate nuovamente il composto e aggiungete una parte di gocce di cioccolato.
Con l’aiuto di un cucchiaio, versate l’impasto in pirottini di carta di colore giallo.
L’impasto dovrà riempire i pirottini per circa 3/4.
Prima di infornare, spargete le restanti gocce di cioccolato sulla superficie.
Cuocete in forno statico a 180 gradi per circa 18/20 minuti.
Prima di sfornare, ricordatevi sempre di fare la prova stecchino.
Lasciate raffreddare completamente i dolci prima di decorarli.
Per realizzare il frosting mescolate in una ciotola il mascarpone con lo zucchero a velo.
In un’altra ciotola, montate la panna fredda con uno sbattitore elettrico.
Una volta pronta, aggiungetela al composto di mascarpone e zucchero a velo.
Aggiungete delle gocce di colorante al composto e mescolate delicatamente, per non smontarlo. Mettete il composto all’interno di una sac à poche e decorate i cupcake con una bocchetta a stella.  Completate con zuccherini mimosa e una violetta profumata.

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Helsinki brilla con le Stelle del Nord appuntamento al 27 maggio con la Cerimonia della Guida Michelin 2024 per la grande rivelazione dei ristoranti premiati

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Il 27 maggio Helsinki si trasformerà nella capitale mondiale del gusto.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, le eccellenze della ristorazione nordica si riuniranno in Finlandia per la Cerimonia della Guida Michelin 2024.

La prestigiosa manifestazione internazionale punterà i riflettori sui nuovi riconoscimenti assegnati ai migliori ristoranti dei Paesi Scandinavi – che da anni, ormai, si confermano come uno dei migliori poli dell’enogastronomia mondiale – celebrando l’eccellenza gastronomica della capitale finlandese e offrendo al contempo un’opportunità unica per esplorare la straordinaria ricchezza culinaria del paese.

Ad ospitare la Cerimonia della Guida MICHELIN dei Paesi Nordici, evento di grande risonanza nel mondo della ristorazione e della gastronomia, saranno due cornici d’eccezione: il Teatro Savoy e il Municipio di Helsinki. In questi luoghi dall’intramontabile fascino saranno assegnate ai ristoranti più meritevoli le stelle MICHELIN, simbolo di eccellenza culinaria, e premi prestigiosi, come le Stelle Verdi MICHELIN, che celebrano l’impegno per ridurre l’impatto ambientale.

Siamo felici di organizzare l’annuale Cerimonia nella magnifica città di Helsinki. Culla della tradizione culinaria nazionale, la capitale finlandese è la location perfetta per accogliere il meglio della gastronomia nordica”, afferma Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide Michelin. “In collaborazione con la Città di Helsinki e con Visit Finland, ci stiamo impegnando per dare luogo a un evento all’altezza del talento degli chef e dell’eccellenza dei ristoranti che i nostri ispettori hanno scelto di onorare“.

Grazie all’evento, organizzato in sinergia con Visit Finland, i maggiori esperti del settore convergeranno nella capitale finlandese, un’occasione imperdibile per mostrare la cultura gastronomica che la contraddistingue.

La scelta della Guida MICHELIN di organizzare uno degli eventi gastronomici più rinomati al mondo nella nostra città rappresenta un riconoscimento importante in grado di esaltare la versatilità e la ricchezza del nostro patrimonio, che spazia dalla ristorazione di alta qualità alle prelibatezze locali come bacche e frutti di mare”, dichiara Juhana Vartiainen, Sindaco di Helsinki. “La speranza è che sempre più residenti e turisti possano godersi questi sapori e immergersi in questa atmosfera unica”.

La scena enogastronomica ricopre infatti un ruolo fondamentale nell’attrarre visitatori in tutta la Finlandia. “Il cibo è un elemento cruciale in ogni esperienza di viaggio e negli ultimi anni, la sua importanza è cresciuta notevolmente”, commenta Kristiina Hietasaari, Senior Director di Visit Finland. ”I viaggiatori sono sempre più alla ricerca di esperienze autentiche per scoprire le tradizioni locali. In questo senso, la ricca cultura culinaria finlandese è ancora da scoprire a livello globale. Per questo, la Cerimonia della Guida MICHELIN a Helsinki rappresenta un forte impulso per promuovere la Finlandia come meta turistica gastronomica di prim’ordine.”Inizio moduloFine modulo

L’evento Michelin segnerà l’inizio per la città di un anno straordinario, interamente dedicato alla gastronomia, con un ricco palinsesto di iniziative, appuntamenti ed esperienze tematiche rivolte a residenti e turisti durante la stagione estiva, che vedrà la partecipazione attiva di operatori e associazioni del settore.

“La presentazione della nuova selezione di ristoranti nordici della Guida MICHELIN è un’opportunità anche per i rappresentanti locali dell’industria alimentare. La versatilità e l’unicità sono i punti di forza della proposta finlandese che combina sapientemente passato, presente e futuro. La gastronomia è un driver per l’attrattività della capitale ed una delle priorità per l’anno a venire”, conclude Marja-Leena Rinkineva, Direttore dello Sviluppo Economico per la Città di Helsinki.

La pubblicazione della Guida MICHELIN dei Paesi Nordici mette in evidenza l’eccezionale offerta di Finlandia, Danimarca, Islanda, Norvegia e Svezia. L’edizione 2023 della Guida ha incluso 271 ristoranti, di cui 81 classificati con una, due o tre stelle MICHELIN. Cinque dei ristoranti stellati della Finlandia si trovano proprio nella capitale, uno a Turku e uno a Porvoo. Inoltre, ben tre ristoranti a Helsinki hanno ricevuto le Stelle Verdi MICHELIN come riconoscimento dell’impegno profuso nel diffondere una cultura gastronomica che coniuga qualità e sostenibilità ambientale.

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