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Carlo Mattioli – Mostra estiva al Labirinto della Masone

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CARLO MATTIOLI
Mostra a cura di Fondazione Franco Maria Ricci e Archivio Mattioli
27 maggio – 24 settembre 2017 al Labirinto della Masone

È il grande pittore Carlo Mattioli (1911-1994) il protagonista della nuova mostra estiva al Labirinto della Masone, che apre al pubblico sabato 27 maggio.

Esposizione che intende essere, insieme, un omaggio di Franco Maria Ricci a Mattioli, concittadino e amico con il quale condivideva lo stretto legame con la città di Parma e il suo territorio, e una nuova occasione di avvicinarsi a un’opera che continua ad affascinare per i suoi splendori e per la feconda ricchezza dei linguaggi che in essa si sono fusi.

Un artista essenziale, Mattioli, contemplativo, ma affascinante nella sua sobrietà, una pittura al limite della sinestesia, che riesce a catturare profumi, materia, atmosfera, ma in grado di farsi carico anche di forti suggestioni letterarie, derivate dalla conoscenza e dalla frequentazione di poeti e letterati come Luzi, Bertolucci, Testori e Garboli.

Modenese di nascita ma parmigiano d’adozione, Mattioli è stato una delle figure più rilevanti nell’arte italiana del Novecento. Costituita da una sessantina di opere, molte delle quali inedite, accuratamente scelte nella vasta produzione del pittore da Sandro Parmiggiani e Anna Zaniboni Mattioli, nipote dell’artista e responsabile dell’Archivio, la mostra copre trent’anni dell’opera del Maestro, dal 1961 al 1993 e presenta i dipinti più rappresentativi dei cicli che hanno reso noto Mattioli: dagli intensi Nudi alle materiche Nature morte, dai rivisitati Cestini del Caravaggio ai poetici Alberi e ai personalissimi Ritratti, dai sublimi Paesaggi alle luminose Spiagge della Versilia, dalle Aigues Mortes ai Campi di grano e papaveri.

Nella prima sezione della mostra sfilano oltre venti straordinari dipinti in cui prevalgono paste spesse e materiche con colori terrosi e bui o all’opposto chiarissimi e impalpabili tra cui diversi Nudi coricati, che – scriveva Roberto Tassi – “hanno l’immobilità attonita di una catena di colline, cui formalmente sono equiparabili”; le Nature morte, dove gli oggetti sono suggestioni per dipingerne l’essenza, i Cestini del Caravaggio con il celeberrimo dipinto del Merisi mescolato, diviso, colorato, una icona rivisitata in chiave morandiana e i meravigliosi Paesaggi con gli inconfondibili alberi di Mattioli immersi nella luce accecante estiva, tra cui lo splendido albero rosa del 1980 immagine della rassegna.

Grande attenzione nella mostra al Labirinto è rivolta ai Ritratti che occupano una grande parte nell’opera di Mattioli fin dagli esordi. Accanto al celebre Autoritratto con Anna del 1982 sono esposti alcuni ritratti dedicati a De Chirico, Guttuso, Manzù, Carrà, Longhi, Rosai, insieme a quattro ritratti di Giorgio Morandi del 1969 per la prima volta affiancati. Ritratti meditati e su cui Mattioli ha molto lavorato, restituendoci nei tratti e nei colori l’anima dell’artista rappresentato.

La terza e ultima parte della mostra è dedicata ai grandi Paesaggi, le opere forse più famose, che si dispiegano per tutti gli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta con la loro matericità dai colori intensi, dove si sente forte l’amore di Mattioli per la natura e il suo perdersi dentro alcuni di questi bellissimi squarci: i Campi di papaveri, i Boschi, le Ginestre, le Lavande e le Aigues Mortes. “Questi cicli sono anche – afferma Anna Mattioliuna meditazione ininterrotta sull’essenza del dipingere. Mattioli interviene sopra superfici segnate da una vita precedente, come se questa fosse rimasta a permeare muri, tavole, tele, carte, lasciandovi labili tracce di sé che una memoria immaginativa ora finalmente riconosce, mentre alla pittura è affidato il compito di estrarre l’anima segreta di materiali che allo sguardo comune sembrano inerti”.

Come scrive Sgarbi:la natura nella sua infinita varietà è il tema della intera opera di Mattioli, che in essa si cala per restituircene l’essenza, in una esperienza totale, mistica, consumandosi nella visione.”

La mostra intende anche celebrare l’uscita del Catalogo Generale dei dipinti, realizzato da Franco Maria Ricci con la prefazione di Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose, i testi critici di Vittorio Sgarbi e Marco Vallora, la biografia aggiornata dell’artista a cura di Marzio Dall’Acqua. Contiene inoltre la bibliografia completa, l’indice di tutte le esposizioni personali e collettive, l’elenco di tutti i 2700 dipinti schedati e circa 150 riproduzioni a colori di grandi dimensioni delle opere più rappresentative dell’artista, selezionate dall’Editore stesso. L’Archivio Mattioli, in considerazione delle nuove tecnologie di comunicazione, ha scelto di affiancare ad un volume cartaceo di circa duecento pagine, un file digitale racchiuso in una chiavetta USB contenente in dettaglio tutte le schede e le riproduzioni a colori e in bianco e nero delle opere.

Il mio desiderio – afferma Franco Maria Riccioggi esaudito grazie anche alla attenta partecipazione della famiglia Mattioli, è quello di presentare una mostra e un libro che, attraverso una scelta dei risultati più alti, conservi il profumo seducente ed elusivo di questo pittore appartato e incline alla contemplazione. Un’intenzione simile a quella che ebbi quando, molti anni fa, pubblicai nel numero 67 della mia rivista FMR l’affascinante serie degli Alberi di Carlo Mattioli“.

Grazie all’impegno delle Istituzioni di Parma e dell’Archivio Mattioli, è in programma anche una mostra collaterale, Nella pagina e nello spazio. Mattioli illustratore e scenografo, alla Biblioteca Palatina di Parma (27 maggio – 22 settembre ). Profondo conoscitore della letteratura italiana ed europea Mattioli, negli anni Quaranta e Cinquanta, ha collaborato con l’amico Ugo Guanda alla veste grafica dei volumi agli esordi della Casa Editrice per poi dedicarsi, negli anni Sessanta all’illustrazione vera e propria di capolavori classici (Divina Commedia, Decameron, Canzoniere del Petrarca, Belfagor di Machiavelli, Orlando Furioso, Novelle del Sermini, Venexiana, Ragionamenti dell’Aretino) e moderni (Stendhal, Hofmannsthal, Gustavo Adolfo Bécquer, Garcia Lorca, Balzac, Leopardi). In mostra saranno esposti i libri, vere edizioni d’arte, affiancate dai disegni originali.
Nella seconda sezione della mostra invece usciranno per la prima volta dallo studio dell’artista i bozzetti di scene e costumi di un inedito Mattioli artista per il teatro, attivo come costumista e scenografo nei primi anni Cinquanta per opere di lirica e prosa (Trovatore di Verdi, Medea di Jeffers, Nozze di sangue di Garcia Lorca, Incendio al teatro dell’opera di Georg Kaiser, L’importanza di chiamarsi Ernesto di O. Wilde).

Lo Studio del pittore nel Secentesco Palazzo Smeraldi accanto al Duomo di Parma sarà visitabile su appuntamento (per prenotazioni info@carlomattioli.it tel. 0521 231076 al mattino). L’atelier è stato conservato nello spirito e nell’atmosfera originale così come l’artista lo ha lasciato: ecco davanti a noi, come se Mattioli ne fosse appena uscito, le tavolozze, i pennelli, la giacca imbrattata di mille colori, i tubetti ancora aperti e le opere compiute ed incompiute. Le grandi stanze, vibranti di memorie, visitate dai più grandi intellettuali del Novecento, trasmettono ancora il soffio vitale della sua carismatica personalità.

In mostra sarà anche visibile il video Viaggio terrestre e celeste nella pittura, coprodotto da Archivio Carlo Mattioli e Solares Fondazione delle Arti, un viaggio di 30 minuti nella pittura del grande artista emiliano. Un racconto che parte dai luoghi dell’infanzia e dalle esperienze formative, dalle amicizie, dalle relazioni interpersonali, linfa vitale alla creatività e alla produzione artistica di Mattioli. Una biografia con immagini di repertorio ed interviste a critici e storici dell’arte quali Maurizio Calvesi, Gianfranco Maraniello, Simona Tosini Pizzetti e Arturo Carlo Quintavalle, e testimonianze di intellettuali come Mario Luzi, Maurizio Chierici, Attilio Bertolucci, Federico Fellini, Enzo Biagi.

La mostra dedicata a Carlo Mattioli rappresenta dunque una occasione imperdibile per scoprire o riscoprire l’opera di un artista sorprendente, moderno e, ancora nelle parole di Sgarbi: “con autenticità di visioni e di emozioni […] e sempre a cavallo tra figurazione e astrazione”.

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Harry Potter™: The Exhibition

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The largest and most comprehensive touring experience about Harry Potter and the Wizarding World is finally opening in Paris and tickets are on sale now!  Harry Potter™: The Exhibition arrives in Paris on April 21, 2023, with an interactive experience that will delight fans of all ages in Paris’ EXPO Porte de Versailles – an event for the whole family. The official ticket sale starts harrypotter-exposition.fr

Harry Potter™: The Exhibition celebrates the films and stories of Harry Potter, Fantastic Beasts, and the expanded Wizarding World, including Harry Potter and the Cursed Child, through beautifully crafted environments that honor the iconic moments, characters, settings, and beasts, created by J.K. Rowling and as seen in the films and stories.

Visitors can expect to celebrate the wizarding world in a personal way, with an up-close look at authentic props and original costumes from the Harry Potter and Fantastic Beasts films, and a personalized journey through the awe-inspiring magical environments using immersive design and technology never-before experienced in a touring exhibition. In addition, as visitors explore each gallery, their interactions are captured using RFID wristbands to deliver unique experiences linked to their visitor profile.

The exhibition is created and produced by Warner Bros. Discovery Global Themed Entertainment, in partnership with Imagine Exhibitions, Inc., and EMC Presents.

Tom Zaller, President and CEO of Imagine Exhibitions, who creates and produces the exhibition, said: “There has never been another touring experience like this one and I would encourage all of France to get your tickets today and not wait, with over 25,000 tickets pre-sold in the first 24 hours, it’s already a success, so please plan ahead.”

Exhibition Gallery Highlights include

From Page to Screen Gallery showcases a first edition of Harry Potter and the Sorcerer’s Stone encased in a Gringotts-inspired vault and is surrounded by inspirational video and literary quotes, reconnecting guests to the story as they are introduced to the exhibition.

Hogwarts Castle Gallery features an immersive multimedia experience with iconic elements like the Whomping Willow, Dementors, and the Marauder’s Map, where guests will see their name appear, prompting them to continue their exploration of the exhibition.

The Great Hall Gallery is a space that allows visitors to celebrate magical seasonal moments in its iconic architecture.

The Hogwarts Houses gallery sets the foundation for the exhibition experience, allowing guests the opportunity to experience more personalized moments with the Hogwarts house they select during their preregistration. While guests may gravitate towards one house, this gallery will enable visitors to experience all of the Hogwarts houses in a celebratory hall featuring an iconic Sorting Hat, perfect for photo ops, while surrounded by freshly designed house crests on meticulously created stained glass windows.

Hogwarts Classrooms are filled with iconic props, creatures, and costumes. Visitors will interact with magical lessons and games through digital touchscreens to reveal behind-the-scenes secrets about iconic classroom moments. They will brew potions in the Potions Classroom, predict the future in Divination, pot a mandrake in the Herbology Greenhouse, and use their digital wand to defeat a boggart in Defense Against the Dark Arts.

Hagrid’s Hut and The Forbidden Forest offer an interactive Patronus charm experience. Guests will then uncover iconic creatures, such as centaurs and Acromantula, hidden in the forest and explore inside a recreation of Hagrid’s Hut.

An exclusive collection of Harry Potter: The Exhibition merchandise will be available in the onsite retail shop for guests to celebrate their fandom through an assortment of themed collections that span the expanded Wizarding World. Fans can choose from a range of products such as apparel, jewelry, and edible treats, including Chocolate Frogs and bottled Butterbeer, as well as merchandise not available at any other Wizarding World experience.

Fans are encouraged to follow Harry Potter: The Exhibition on Facebook, Instagram, and Twitter.

#HarryPotterExhibition  About Wizarding World

In the years since Harry Potter was whisked from King’s Cross Station onto Platform nine and three quarters, his incredible adventures have left a unique and lasting mark on popular culture. Eight blockbuster films based on the original stories by J.K. Rowling have brought the magical stories to life and today, the Wizarding World is recognized as one of the world’s best-loved brands.

Representing a vast interconnected universe, it also includes three epic Fantastic Beasts films, Harry Potter and the Cursed Child – the multi-award-winning stage-play, state-of-the-art video and mobile games from Portkey Games, innovative consumer products, thrilling live entertainment (including four theme park lands) and insightful exhibitions.

This expanding portfolio of Warner Bros. owned Wizarding World tours and retail also includes the flagship Harry Potter New York, Warner Bros. Studio Tour London – the Making of Harry Potter, Warner Bros. Studio Tour Tokyo, and the Platform 9 ¾ retail shops.

The Wizarding World continues to evolve to provide Harry Potter fans with fresh and exciting ways to engage. For the worldwide fan community, and for generations to come, it welcomes everyone in to explore and discover the magic for themselves.

WIZARDING WORLD and all related trademarks, characters, names, and indicia are © & ™ Warner Bros. Entertainment Inc. Publishing Rights © JKR. (s23)

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Fabio Bellotti – FORYOUREYESONLY

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Una mostra dedicata ai dipinti dell’artista, imprenditore, creativo, collezionista cosmopolita che dagli anni Settanta attraversa il mondo della moda, del design, dell’arte internazionale

Imprenditore tessile che per trent’anni ha lavorato con i grandi della moda – da Armani a Chanel, da Miyake a Valentino – art director e talent scout, Fabio Bellotti ha vissuto attraversando il mondo, scoprendo culture, appassionandosi all’arte contemporanea. A lui e alla sua straordinaria creatività dal 20 febbraio al 18 marzo 2023, la galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura dedica la mostra FOR YOUR EYES ONLY.
La mostra, accompagnata da un catalogo con testi di Angelo Flaccavento e Daniela Morera, presenta 32 opere di grande formato quasi tutte dedicate a ritratti femminili, realizzate nel corso degli ultimi tre anni e mai esposte prima: “Sono principesse, zingare, ballerine, chiaroveggenti, geishe, gobbe, veneziane, mediterranee, giapponesi, muse, – scrive Daniela Morera nel catalogo – semplicemente donne vere nella loro complicata ricerca o possibilità di ricreare un’emozione vulcanica. La desiderano e la subiscono.”

La pittura di Bellotti mantiene la semplicità di un segno ingenuo, sintetico, colorato, dalle reminiscenze fauve; i volti che ritrae sono essenziali, con espressioni intense ed elementari. Come scrive Angelo Flaccavento: “Si può cogliere di tutto, azzeccando o no, perchè tanto la verità è sempre negli occhi dell’osservatore: segni d’Oriente, di Modigliani e Giacometti, tinte di Balla, primitivismo di Picasso e Braque, e non poco Ettore Sottsass nell’esplosione dei colori, che però fanno anche pensare alla New York neoespressionista di Basquiat”.

Le opere in mostra sono tappe di un viaggio – reale o interiore – di un uomo che ha assorbito, senza schemi, la bellezza del mondo e l’intensità delle relazioni vissute, e che ci invita a fare altrettanto, con la certezza che per viaggiare con l’immaginazione non servono mappe né una guida.

Una parte del ricavato dalla vendita delle opere verrà donato all’ente benefico Associazione di solidarietà donne per le donne (Asdd) che da ottobre 2022 si occupa di creare una rete di sostegno ed inclusione per le donne afghane residenti in Italia.

Fabio Bellotti
FOR YOUR EYES ONLY
fino al 18 marzo 2023
Dal lunedì al sabato 15.30 – 19.30 (mattina su appuntamento)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Antonia Jannone Disegni di Architettura
Corso Garibaldi 125 – 20121 Milano
T. 02 29002930 | E. info@antoniajannone.it
www.antoniajannone.it

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Guernica 1937 – Ukraine 2022

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JEAN PIERRE RAYNAUD REMETTRA À L’AMBASSADEUR D’UKRAINE
UNE OEUVRE INÉDITE, VERSION MODERNE DU GUERNICA DE PICASSO

DÉVOILEMENT LE 24 FÉVRIER 2023
À SORBONNE ARTGALLERY
(UNIVERSITÉ PARIS 1 PANTHÉON-SORBONNE)

« La peinture est un instrument de guerre offensive et défensive contre l’ennemi. »
Pablo Picasso

En soutien à l’effort de guerre, l’artiste conceptuel français Jean Pierre Raynaud répond à la proposition des éditions Jannink de faire don au peuple ukrainien d’une oeuvre inédite,
pendant moderne du Guernica de Picasso.
La pièce sera dévoilée à la Sorbonne le 24 février 2023 puis exposée dans le musée choisi par les autorités ukrainiennes le jour venu.

Près d’un an après le début de l’invasion russe, Jean Pierre Raynaud, les éditions Jannink, Sorbonne Artgallery et tous ceux qui les accompagnent, entendent rejoindre la coalition des artistes qui se font l’écho de ce conflit dans le monde entier. L’art, plus que tout, peut encourager le soulèvement d’une puissance collective et le refus de toute résignation.

Cette initiative fait écho à l’appel du Président Volodymyr Zelensky, prononcé à la Biennale de Venise en avril 2022, dans lequel il exhortait les acteurs européens et internationaux de la culture et de l’art à soutenir l’Ukraine.

Le dévoilement de cette oeuvre inédite aura lieu le 24 février 2023 dans la cour d’honneur du Centre Panthéon de la Sorbonne, temple de la connaissance et de la jeunesse européenne, en présence de S.E. l’ambassadeur Vadym Omelchenko, Christine Neau-Leduc, la présidente de l’Université Paris 1 Panthéon Sorbonne, ainsi que l’artiste lui-même.

Guernica, réalisée en 1937, est le symbole universel de la dénonciation par l’art des horreurs de la guerre. Avec cette
toile de plus de sept mètres de long, Picasso a non seulement rendu un hommage vibrant aux victimes, mais a surtout fait du monde entier le témoin des exactions nazies.

Jean Pierre Raynaud reprend aujourd’hui les dimensions exactes (3,49 m x 7,76 m) de cette toile emblématique afin d’en réaliser la version moderne selon ses propres codes esthétiques.

Très lié au Nouveau Réalisme français, Jean Pierre Raynaud s’inscrit parfaitement dans la démarche initiée par Picasso près d’un siècle auparavant.
Glaciale et distante, son oeuvre fait état des absurdités de notre rapport au monde en présentant le drame avec une distanciation presque chirurgicale. Rien n’est exprimé, tout est montré.

Cette initiative bénéficie de l’aimable autorisation de Picasso administration et du soutien de :
Christine Neau-Leduc, présidente de l’Université Paris 1 Panthéon- Sorbonne
Yann Toma, en charge de Sorbonne
Artgallery/CVEC
Cécile Debray, présidente du musée Picasso
La Reina Sofia
Institut Ramon Llull, Paris
S.E. Michal Fleischmann, ambassadeur de la République
Tchèque
Mathieu Fournet, conseiller en charge des affaires européennes et internationales au ministère de la Culture
Philippe Chancel
Les sociétés Metropole, Marin
Beaux-Arts, Graphius, Fedrigoni,
a.p.r.e.s production et Frédéric
Claudel Photogravure
Les éditions Jannink

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