Connect with us

Collezioni Donna

Erano gli anni dei Roy Roger’s come jeans…

Published

on

Mister Roy Roger è un sarto americano che attraversa le praterie del Far West facendo sosta di ranch in ranch per riparare i vestiti degli abitanti della zona. Non è un semplice vagabondo come tanti: quell’uomo incarna il mito americano di quei tempi. Francesco Bocci, figlio ventenne di un venditore ambulante di stoffe, decide un giorno di far confezionare alla sua fidanzata, una pantalonaia, manco a dirlo, una serie di tute da lavoro da vendere ai mercati. L’idea si conferma da subito brillante. Il giovane intraprendente decide così di imbarcarsi su un volo per gli Stati Uniti: destinazione New York. Senza conoscere una sola parola d’inglese va alla ricerca del denim, una stoffa dura e resistente e una volta trovata dedica a quel leggendario eroe americano la sua lungimirante visione. Un’ispirazione che tratteggiò il successo di un’azienda.

Conoscere il mondo di Roy Roger’s è come aprire un libro di storia. Mentre a New York i giovani capelloni del film Hair corrono per Central Park indossando tutti lo stesso tipo di jeans sdrucito, vissuto, consumato, a Campi Bisenzio, cittadina poco fuori Firenze, i fratelli Bacci aprono una manifattura specializzata in capi da lavoro. Dopo solo 3 anni vedono la luce i primi Roy Roger’s, antesignani di un capo che avrà innumerevoli imitazioni e infinite declinazioni, fino a diventare simbolo della contestazione giovanile, un mito che resiste a ogni battaglia generazionale. Da allora i Roy Roger’s hanno attraversato la storia, passando con alterne fortune attraverso i decenni. All’epoca erano molto diversi da quelli di oggi. La loro evoluzione negli anni è in grado di raccontare l’evoluzione della moda: dal boom del secondo dopoguerra a oggi, attraverso gli anni dei pantaloni a zampa e di quelli a vita alta, i giorni passati ad ascoltare Elvis Presley, a leggere Tex Willer, cantando i ritornelli di Max Pezzali. Ma quell’indimenticabile cerniera sulla tasca posteriore è diventata presto un simbolo, alimentando e trasformandone il mito in un vero e proprio status symbol, testimone di rottura con l’abbigliamento formale. Anticonformista e libero. Nella moda vera, è la gente di strada che comanda il flusso delle idee. Ecco perché l’essenza del jeans è la vita, il lavoro, il tempo che passa e i segni che lascia. I Roy Roger’s sono un fermo immagine sonoro nella mente di un’intera generazione. Da James Dean a Marlon Brando fino ai figli dei fiori, che ne fanno la propria divisa, usandola come simbolo di ribellione alle convenzioni e alle istituzioni borghesi. Il jeans è rock. Al grido di: “Non ci può essere nessun futuro senza un passato autentico”. Ed è al passato che Roy Roger’s non smette di strizzare l’occhio. La primavera-estate 2016 di Roy Roger’s è un inno al blu giocato in molteplici declinazioni, ispirazioni e direzioni. Ma anche a epoche come gli anni ’50 e ’70 che, tradotte in chiave contemporanea, si esprimono nei nuovi trench e nelle gonne stile hippie realizzate in leggero denim froissé. Affiora l’effetto vintage dei ricordi in bianco e nero. Quel filtro nostalgico capace di rendere un capo inossidabile. Perché Roy Roger’s non è soltanto jeans né solo denim, ma un modo di essere, un’attitudine.

Di seguito una gallery di capi che Roy Roger’s propone per l’estate 2016 (http://royrogers.it/)

di Valeria Ventrella per DailyMood.it

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

quattro × uno =

Collezioni Donna

ELISABETTA FRANCHI presenta la collezione “ETERNAL” durante la Athens Fashion Week

Published

on

Elisabetta Franchi presenta la collezione “Eternal” come ospite d’onore della Athens Fashion Week, portando nella capitale greca la sua visione di bellezza senza tempo.

Le donne di Elisabetta Franchi sfilano tra l’imponente colonnato dell’iconico palazzo neoclassico Zappeion, sotto la luce del tramonto, rendendo omaggio ai dogmi classici della bellezza, definita nel corso dei secoli dalla grazia statuaria delle divinità greche. La visione di Elisabetta Franchi, il know-how e la maestria nella produzione, sono nuovamente al servizio della bellezza delle donne, testimoniando l’amore della stilista per l’universo femminile.

Nella collezione “Eternal,” che presenta anche preziosi capi custom-made appositamente creati per l’occasione, la maestria della designer nel proporre un guardaroba elegante e raffinato per divinità contemporanee, trova la sua massima espressione. La visione sensuale e romantica della femminilità si traduce in ricche lavorazioni di ricami, applicazioni in chiffon, micropaillettes, cristalli e ramage che esaltano all’allure sofisticata di abiti colonna che accarezzano il corpo e miniabiti bustier dalla silhouette scultorea.

Abiti drappeggiati e trasparenze aggiungono una nota di sensualità alla collezione che comprende anche proposte tailoring di completi maschili sartoriali e giacche a clessidra. La palette colori vira, come investita da un fascio di luce, dal nero sensuale all’avorio, passando dal rouge noir al nude, fino ad arrivare all’argento, raggiungendo lo zenith nel look di chiusura, con l’abito bianco nude effect, ricco di applicazioni e ricami floreali.

La Athens Fashion Week è un evento bi-annuale nato nel 2007 ed è il palcoscenico per designer e brand greci affermati ed emergenti per svelare le proprie collezioni. Comprende inoltre numerosi eventi legati alla moda e regolarmente ospita designer internazionali di spicco. La missione della Athens Fashion Week è quella di creare opportunità per lo sviluppo dell’industria della moda offrendo ai designer la possibilità di entrare in contatto con la stampa e i buyers dentro e fuori i confini greci, contribuendo al posizionamento di Atene quale centro culturale e destinazione per la moda.

Questo slideshow richiede JavaScript.

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading

Collezioni Donna

Byblos FW 24/25

Published

on

Un ponte tra natura e tecnologia attraverso la spirale

In un mondo in cui la fusione tra natura e tecnologia diventa sempre più raffinata e innovativa, la collezione Byblos fw 24.25 esplora questa sinergia attraverso il prisma della spirale. La spirale, simbolo universale di evoluzione e connessione, funge da chiave interpretativa per un viaggio che abbraccia tanto il micro quanto il macrocosmo, dalle strutture del DNA alle volute delle galassie, illustrando il percorso dell’innovazione dal passato verso il futuro.

BYBLOS è l’incarnazione di come elementi della natura si intrecciano con l’avanguardia tecnologica. Le nostre creazioni sono ispirate da forme naturali come conchiglie e geometrie vegetali, reinterpretate attraverso materiali high-tech per esprimere un’estetica futuristica. I capi si distinguono per l’uso di tessuti tecnici, come il tessuto Russell luminescente, che creano effetti tridimensionali luminosi, variando la percezione in base all’angolazione di osservazione.

Un esempio emblematico è il trench iconico, che reinventa la sua forma classica attraverso l’aggiunta di elementi spiraliformi che aggiungono un volume circolare distintivo, specialmente nelle maniche e nella parte inferiore della cintura. La sinuosità organica si manifesta anche attraverso l’uso innovativo di lamine termoadesive, che abbracciano e valorizzano la figura femminile con flussi organici, trasformando il capo in una fusione di rigore e fluidità.

La collezione spazia dal nero profondo a tocchi di blu, bianco e un rosso vivace che ricorda l’essenza urban high-tech di BYBLOS, integrando anche eco-pellicce che adottano forme ovoidali per un’interpretazione contemporanea e consapevole. L’evoluzione del trench da solido a liquido, trasformandosi in abiti di seta che fluiscono liberamente, rappresenta la nostra visione di versatilità e cambiamento, sottolineando la transizione continua tra diverse forme e stati.

In BYBLOS, i tradizionali confini tra i vari tipi di capi si dissolvono, dando vita a una collezione che esplora nuovi orizzonti creativi attraverso il gioco di volumi e proporzioni. Ogni pezzo è una testimonianza del nostro impegno a fondere insieme bellezza, innovazione e sostenibilità, offrendo un nuovo linguaggio di design che celebra la fusione tra l’eredità naturale e il progresso tecnologico.

La collezione BYBLOS, un omaggio alla spirale come simbolo di connessione tra il mondo naturale e quello tecnologico, una collezione che non solo si distingue per il suo design innovativo ma anche per il suo impegno verso un futuro più sostenibile, inclusivo e consapevole.

Questo slideshow richiede JavaScript.

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading

Collezioni Donna

ACT N°1 Collezione Autunno Inverno 2024/25

Published

on

La nuova collezione ACT N°1 e la sua rappresentazione attraverso gli abiti e le immagini è un omaggio al cinema, una poesia d’amore per l’arte cinematografica e il suo linguaggio analogico, dal passato ad oggi. Non solo amore per le immagini che scorrono sul grande schermo ma per il rito, ormai scomparso, di sedere in una grande sala al buio e lasciarsi incantare dal silenzio e dallo schermo argentato. La nascita del cinema, le tecniche di ripresa, il linguaggio espressivo tolto alle parole e lasciato ai volti, è ciò che Luca Lin ha scelto per comunicare la sua nuova collezione.

Nel video, sono i volti dei personaggi intepreti della collezione a raccontare un sentimento quotidiano che diventa dolore, angoscia, sofferenza del vivere oggi. Ogni look è studiato per comunicare un animus diverso. La collezione parte dalla decostruzione del guardaroba maschile e di un capo femminile, il corsetto con i suoi lacci e le sue limitazioni. La stratificazione parla di sovrastutture sociali da superare. L’effetto è loose e over, con capi scivolati e sovrapposti. Il fit è ampio sia nei capospalla sia nei pantaloni con elastico in vita. Le giacche sono super-over, esasperate nelle proporzioni. La camicia è il prodotto della stratificazione di tre camicie, le t-shirt sono una sopra all’altra, così come le giacche.

Anche i colori usati in degradè, parlano di un incontro tra il grigio urbano e i toni della terra. Antracite, cemento, nuvola, terra, beige, neutri, il contrasto tra bianco e nero. Il verde militare.

Nella storia, alla fine, c’è un senso di liberazione e di integrazione attraverso la rappresentazione del Mahjong, gioco tradizionale in Cina, che unisce diverse età e culture. E una lezione intensa: la guerra è sofferenza e non importa quale guerra sia, non importa da quale parte stai. La guerra è giusta solo se si chiama pace.

Questo slideshow richiede JavaScript.

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading

Trending