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Pandora accende il Natale con un suggestivo evento all’insegna delle emozioni

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Musica, luci e danza hanno animato la tradizionale cerimonia di accensione dell’Albero in Piazza Duomo

PANDORA ha organizzato una vera e propria festa dedicata alla città di Milano: nel pomeriggio di Sant’Ambrogio, in Piazza Duomo, adulti e bambini, milanesi e non, hanno potuto assistere ad uno spettacolo carico di emozioni, musica ed effetti speciali creato appositamente per consegnare l’albero di Natale alla città.
A dare il via alla celebrazione è stata la Fanfara del III Reggimento dei Carabinieri Lombardia, il testimone è poi passato agli speaker di RTL 102.5 Silvia Notargiacomo e Angelo Baiguini che hanno permesso di vivere in diretta l’evento anche a coloro che non hanno potuto recarsi in piazza.
Dopo un breve saluto, l’Assessore allo Sport e al Tempo Libero, Roberta Guaineri e il Managing Director Southern Europe di PANDORA, Massimo Basei, hanno acceso insieme Joy, il maestoso abete rosso di ventotto metri di altezza donato alla città dal celebre brand danese di gioielli e vero protagonista della serata.
A seguire, le 50 voci del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna e la cantante Bianca Atzei hanno intonato i canti della tradizione natalizia, tra cui White Christmas, Jingle Bells, Gioia del Mondo, Tu scendi dalle stelle, Santa Claus is coming to town e, per finire, Happy Christmas. Questo mentre spettacolari artisti con una vera e propria performance di lighting design hanno contribuito a creare un’atmosfera di incantata sospensione volteggiando intorno all’albero che, come per magia, ha preso vita illuminandosi.
Un appuntamento imperdibile, un progetto significativo grazie anche alle iniziative charity ad esso collegate. Poiché Natale fa rima anche con generosità, PANDORA ha deciso di donare un sorriso a chi ne ha più bisogno: in particolare ai bambini vittime del terremoto che ha sconvolto l’Italia negli ultimi mesi e ai bambini ospitati dall’Associazione CAF. Onlus e da altre Case Famiglia italiane.
Attraverso uno dei due schermi presenti sotto l’albero, durante tutte le festività natalizie i visitatori potranno visionare le informazioni e le immagini relative alle Onlus che PANDORA sosterrà con una donazione finalizzata al supporto delle esigenze degli ospiti di queste strutture. PANDORA si augura così di poter donare un sorriso grazie ad un sorprendente regalo di Natale.
L’operazione charity continuerà anche una volta terminate le Feste: restando fedele alla propria filosofia e all’impegno che da sempre rivolge al tema della sostenibilità, PANDORA ha infatti individuato per l’albero una rinnovata funzione all’interno della comunità. Il legname sarà donato alla Fondazione Sacra Famiglia Onlus di Cesano Boscone: gli ospiti della Fondazione, sotto la guida del designer Alessandro Guerriero (che, con Tam-Tam Onlus coordina le attività del laboratorio di falegnameria), realizzeranno elementi e arredi destinati alla città e alle scuole milanesi, per una nuova espressione della riflessione sulla gioia del donare.
La base dell’albero, inoltre, si trasformerà in un vero e proprio luogo d’incontro e condivisione: dall’8 al 15 dicembre una speciale installazione natalizia trasparente inviterà i visitatori a entrare e a vivere a pieno l’atmosfera del Natale. Ogni giorno PANDORA chiederà a tutti coloro che lo vorranno di raccontare, in una speciale intervista video, un pensiero che esprima la gioia del donare e cosa questo sentimento rappresenti per loro entrando così a far parte di un magico video augurale che sarà trasmesso in TV e sul web durante le Feste.
Inoltre, tutti coloro che entreranno nell’installazione fino alla Vigilia di Natale avranno l’opportunità di scattarsi un selfie o una foto in posa di fronte a una riproduzione dell’albero Joy. Condividendo lo scatto sulla propria pagina Instagram e utilizzando l’hashtag #LaGioiaDelDonare, i visitatori riceveranno immediatamente la stampa dello scatto che verrà inserita in uno speciale biglietto di auguri di Natale, un pensiero in più per condividere con i propri cari i sentimenti gioiosi delle festività natalizie. Le fotografie verranno riprodotte sui grandi schermi incassati nei due totem alla base dell’albero e postate automaticamente anche su uno speciale Social Wall su un sito web dedicato, creato ad hoc da PANDORA, che in questo modo vuole donare massima visibilità alle emozioni degli italiani.
Con questo progetto PANDORA non vuole solo allestire un albero luminoso e spettacolare. Desidera celebrare le festività del Natale con un pensiero positivo e di gioia, con un sorriso per i bambini che più ne hanno bisogno. L’entusiasmo di cantare insieme, l’energia che si sprigiona dalla condivisione, tanti doni piccoli e grandi per ricordare insieme la gioia del donare e il valore del Natale.

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Eventi

Yohji Yamamoto. Letter to the future La mostra di 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto

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Dal 16 maggio al 31 luglio Yohji Yamamoto. Letter to the future, segna un nuovo capitolo della programmazione espositiva che la Galleria di 10·Corso·Como, nella visione di Tiziana Fausti, dedica alla cultura della moda, nei suoi attraversamenti di estetiche e immaginari. Venticinque abiti per tracciare, come calligrafie, una lettera al futuro: una dichiarazione immaginifica, che fende lo spazio in una parade concepita come un’unica installazione.

Presentata da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto e curata da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – la mostra raccoglie capi di archivio, tutti provenienti dalla Collezione Yohji Yamamoto, di epoche e stagioni diverse, dal 1986 al 2024, che marcano i capitoli di una missiva rivolta all’avvenire, definendo il rapporto ambivalente e poetico del designer con il tempo, in un flusso asincrono di forme, asimmetrie, materiali. Difficile distinguere capi e collezioni nella loro capacità di essere sempre contemporanee e senza tempo: segno distintivo del lavoro del designer è, infatti, l’abilità radicale di smontare e rimontare archetipi, dando una sua personale visione del presente, del passato e del futuro.

Dopo le grandi retrospettive come quella al Victoria & Albert Museum di Londra nel 2011, è un onore avere l’opportunità unica di ospitare un progetto di Yohji Yamamoto che guarda al futuro ed è vibrante sul contemporaneo, dedicato alle generazioni più giovani. Yamamoto torna in Italia dopo quasi due decenni ed è significativo per noi che sia a Milano e precisamente a 10 Corso Como, dove è stato uno degli autori seminali nella definizione dell’identità di avanguardia e di ricerca di questo luogo.”, dichiara Tiziana Fausti.

Gli abiti sono allestiti, senza artifici scenografici, su busti sartoriali simili a quelli su cui hanno preso vita nell’atelier: inizia così un percorso di corrispondenze tra le sue riflessioni sul senso del futuro – stampate a parete – e una selezione di capi di archivio, che dimostra la sua relazione tra corpo e abito nel superamento della dimensione cronologica. Immaginando il tempo del suo processo creativo, il tempo che arricchisce di patina i materiali rendendoli perfetti e il tempo dei suoi capi quando verranno indossati: una sensazione che si scioglie nel colore nero, tonalità cosmica, che definisce quella “silhouette of everything”. Nei suoi volumi non sembra esserci più un inizio e una fine, perché l’aria circola tra il corpo e il tessuto e l’abito sembra respirare, senza le costrizioni di una forma predefinita.

Elementi storici della moda occidentale, come l’iconico faux-cul del cappotto in seta rossa dell’Inverno 1986 – 87, la cui silhouette unica è stata immortalata negli scatti di Nick Knight sotto la direzione artistica di Marc Ascoli, risuonano nella trasposizione attuale e prossima, nella corrispondenza con uno dei maestosi look che hanno chiuso la sfilata dello scorso Marzo a Parigi: un cappotto in lana grigia, la cui coda si muoverà morbidamente sul corpo di chi lo indossa solo il prossimo inverno. Allineando capi di collezioni diverse, dall’Autunno – Inverno 1996 – 97, in cui il feltro diventa un origami, allo show performance della Primavera 1999 dove le modelle si liberavano di crinoline, veli e strati di tessuto, rivelando l’essenza della forma, ai robe manteau tridimensionali nell’Inverno 2023 – 24 e molti altri, il percorso pone l’attenzione sulla ricerca di Yohji Yamamoto di una silhouette universale, in una riflessione continua, rigorosa, del rapporto tra corpo e abito. L’insistenza del designer su un concetto di imperfezione accogliente per ogni forma, la sperimentazione dei volumi e dei tessuti – lavorati o lasciati scivolare, drappeggiati o scultorei – sono i motivi ricorrenti che hanno rivoluzionato il rapporto tra capo e persona, come messaggio universale di una libertà che guarda al futuro, al di sopra del tempo.

È stato per me un onore lavorare con uno degli autori più straordinari che la moda può annoverare” dichiara il curatore, Alessio de’Navasques “Yohji Yamamoto unisce ad un senso di spiritualità zen, la potenza carnale e dram-matica della forma. Dal suo arrivo a Parigi, all’inizio degli anni Ottanta, ad oggi il suo messaggio è ancora imprescindibile e molto forte. Assistiamo ad un momento storico in cui, proprio come accadeva negli anni del suo esordio in Europa, la fisicità sembra essersi liberata da sovrastrutture e stereotipi di genere, eppure siamo sovraesposti, continuamente giudicati, come accade sui social media. Il messaggio di Yohji Yamamoto è, invece, quello del corpo che agisce sull’abito, attraverso le sue forme imperfette e accoglienti, che racchiudono ogni tipo di corpo e di spirito.”

Grazie al progetto del nuovo 10·Corso·Como, uno luogo di dialogo tra diverse arti e di incontro per nuove esperienze, l’innovativo programma culturale voluto da Tiziana Fausti porta per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer e poeta del nero, Yohji Yamamoto.

Yohji Yamamoto. Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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ELEMENTI Quinta edizione A cura di MAGMA 2 giugno – 14 agosto 2024

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Dal 2 giugno al 14 agosto 2024, MAGMA presenta la quinta edizione di ELEMENTI, la rassegna itinerante di musica, performance e arti visive contemporanee, ideata nel 2020 con l’intento di creare una dimensione performativa immersiva all’interno di paesaggi naturali dall’elevata potenza emozionale che caratterizzano il territorio romagnolo.

A un anno dall’ultima edizione, realizzata nel difficile periodo immediatamente successivo all’alluvione che ha colpito la regione, ELEMENTI ha scelto di invitare ancora una volta il pubblico a scoprire una serie straordinari palcoscenici en plein air, tra Cervia, Milano Marittima, Faenza e Lugo di Romagna con una serie di eventi a impatto ambientale zero basati sulle specificità naturali di ogni location. L’edizione 2024 di ELEMENTI conferma il proprio format interdisciplinare volto alla diffusione multisensoriale di forme eterogenee di espressione artistica contemporanea, con un calendario di 14 spettacoli performativi site specific distribuiti in 7 giornate, corredati da percorsi ed attività educative, ludiche e pratiche creative a base partecipativa.

Il calendario di eventi performativi – come sempre gratuiti – vedrà il coinvolgimento di giovani talenti emergenti e artisti affermati nel panorama internazionale.

Si parte domenica 2 giugno nell’area di un ex capanno da pesca che si affaccia sul paesaggio della Salina di Cervia con i protagonisti del revival new age Spencer Clark e Lieven Martens (nelle vesti di Monopoly Child Star Searchers & Dolphins Into The Future), che esploreranno i territori più marginali del suono onirico, a cavallo tra pop-ipnagogico, ambient, neo-psichedelia, sound art (posti limitati, evento su prenotazione alla mail riservaree@gmail.com).

Domenica 23 giugno, presso il Circolo Kayak di Milano Marittima, il pubblico potrà prenotare un’escursione via acqua verso la Salina, seguita da uno spettacolo live al tramonto della band italiana Hearth of Snake, rituale ideato da Vincenzo Marando con Alberto Danzi e Cosimo Rosa, a cui nel 2023 si sono aggiunti Francesca Colombo aka Mira e Paul Beauchamp. L’evento si concluderà al Circolo Kayak, con una selezione musicale curata da MAGMA (posti limitati, evento su prenotazione alla mail riservaree@gmail.com).

Domenica 7 luglio, la Pineta di Cervia ospiterà un laboratorio condotto dall’architetto, musicista, sound artist e studioso Nicola di Croce che si focalizzerà sulla relazione tra studi urbani e sonori, e due live performance: la sound designer e musicista Agnese Banti eseguirà un intervento sonoro acustico site specific, mentre la performer e compositrice giapponese Michiko Ogawa si esibirà con clarinetto e shō (posti limitati, evento su prenotazione alla mail riservaree@gmail.com).

Sabato 20 e domenica 21 luglio, presso il suggestivo parco di Villa Emaldi a Faenza si potrà partecipare a laboratori di ceramica in collaborazione con AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica e il Museo Carlo Zauli con il maestro ceramista Fabiano Sportelli, specializzato nel creare fischietti e ceramiche sonore (posti limitati, evento su prenotazione alla mail riservaree@gmail.com).

La giornata del 20 luglio prevederà anche djset e interventi performativi del collettivo Armonika, una live performance di Uomo Uccello (Claudio Montuori), due interventi site-specific sulle azioni sonore di Jacopo Buono e del sassofonista Bertrand Gauguet. Nella notte dal 20 al 21 luglio ci sarà uno sleeping concert di sette ore aperto al pubblico con Equohm, Erob, Manticora in cui esplorare lo spazio tra sonno e veglia.

Domenica 4 agosto, l’incantevole scenario “lunare” dell’Aia della Salina di Cervia al calare del sole farà da sfondo a un’esibizione live. A esibirsi sarà Cucina Povera, il progetto solista della musicista lussemburghese-finlandese Maria Rossi, acclamata come una delle nuove voci più sorprendenti della scena musicale underground di Glasgow. (posti limitati, evento su prenotazione alla mail riservaree@gmail.com).

Per l’ultimo evento della rassegna, mercoledì 14 agosto, all’Aeroporto Francesco Baracca di Bagnara-Lugo di Romagna si esibirà il progetto musicale Parus, creato da Anton Anishchanka, produttore di musica elettroacustica, in collaborazione con la cantante ed etnografa Hanna Silivonchyk. Al tramonto, all’interno di un hangar dell’aeroporto, sarà presentata l’installazione audiovisiva No Such Array del musicista John Chantler. Come cornice all’evento, dal tardo pomeriggio fino a notte il collettivo bolognese Undicesimacasa proporrà una serie di dj set e sessioni d’ascolto.

La quinta edizione di ELEMENTI è realizzata con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con l’Unione della Romagna Faentina, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, il Comune di Cervia e il Parco della Salina di Cervia, il Comune di Faenza ed il Museo Carlo Zauli di Faenza.

Ingresso gratuito
Per maggiori informazioni:
riservaree@gmail.com
Instagram: @elementi.zone https://www.instagram.com/elementi.zone/?hl=it
Facebook: @elementi.zone https://www.facebook.com/elementi.zone
www.magma.zone

I luoghi

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Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校

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Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School – ユミの新しい学校, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere –quadri, disegni e performance – troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa, attraverso due distinte performance ma anche trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi. La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprenderà una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs

Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校
a cura di Roberto Pinto
10 maggio – 1 giugno 2024
Opening: venerdì 10 maggio, ore 19-22
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna

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