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Style & Luxury

Paris Fashion Week – Kidill SS24

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The continuous process of creation is clearer than ever that punk for Hiroaki Sueyasu is just not a style, but rather a state of mind and attitude. He sees the essence in fashion as an emotional outpouring of a sense of personal “life” that
encompasses anguish, desire, sorrow, and anger, which coexists with the perspectives of disobedience, rejection and restraint, action, anti-industry, and DIY-ism, connecting the perspective of how we breathe in the mundane world and live with our heartbeat, being instinctive.

Confronted with a world in which the dichotomy of good and evil crumbling with a deafening sound, a world drowning in uncertainty, and a modern society infested with anonymous people, the designer says that he has an honest urge to “return of his senses without getting caught in the midst of any commotion”. Evident in the SS24 collection, a unmalicious rebellion against algorithms and the majority, the return to his initial impulse of the DIY creativity, he has found “the very value of craftsmanship that is not to be imitated and irreplacable” –the multilayering of silhouettes and details depicts traces of his hands moving on the impulse that resists on existing ideas.

Being “a minority of the whole” is one of the characteristics that Sueyasu will revere, shared by all the entities that inspires him on his creation. Hardcore and youth culture players, the bearers of anarchism and the new left whose cult art and music encompass a small number of ardent followers, the London punk boys who drove a wedge into a tasteless scene – the challenge of the “heretics” trying to create a new field. The “heretics” (HERESIE CHILDREN) attempting to build the new field are the incarnation of the antithesis, dissenting with a sense of ties that are embedded in the world.

Moreover, a perceptual reading of punk ideology leads Kidill’s collection more outward from the classical Parisian theology of fashion. Sueyasu’s focus on the idea of the “minority spirit or ideology” and the satanism of these studies are wittily cited in the graphics, textiles, and handcrafted headpieces that characterize the collection. Widely occuring from the 16th to the 18th century, the “witches” at the center of the Moral Panic movement, widespread during this time, were not only misunderstood and prejudiced as deviant and a threat to society at large, but were also considered dangerous under the
monarchy as objects of oppression and ostracism. Sueyasu describes how the small but strong community of witches who shared their secrets, “known only to the known,” that have sometimes banded together to resist oppression, even at the cost of their own lives, must have contained an extraordinary life force. These connected to the Boro technique of patching pieces together to protect themselves from the intense cold, Sueyasu expresses his determination to continue to challenge for his own freedom and projects the future of his brand on the “value of heresy.”

Show Director : Michio Hoshina *PLANKTON / Stylist : Tatsuya Shimada / Live Music : Evita Manji /
Hair Stylist : Kunio Kohzaki / Make-up Artist : Kanako Yoshida *lga management /
Casting : Taka Arakawa, Jose Maria *ALTER / Production : Devi Sok /
Collection Photos : Kyohei Hattori / Back Stage Photos : Genki Nishikawa *mild inc. /
Show Coordinator : Azusa Nozaki / Writer : Tatsuya Yamaguchi
Artwork : Tom Tosseyn / Collaboration : PHILEO, HIZUME, KIMONO by NADESHIKO,
Malcolm Guerre, emary, Deadly Sweet, rurumu:
Support : PHILEO, DOVER STREET MARKET PARIS / International Press : Totem fashion / Japan Press : Sakas PR

Movie Director : Yusuke Ishida / Cinematographer : Yusuke Ishida, Yohei Haga / Music : Albino sound
KIDILL Designer : Hiroaki Sueyasu

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Fashion News

Quali giacche Barbour acquistare ? Una descrizione dei migliori modelli per le stagioni

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Ashby, Beaufort, Bedale, Northumbria…. questi sono i nomi delle giacche Barbour storiche, universalmente riconosciute, utilizzate da personaggi famosi, così come non. Oggi andremo nel particolare di ogni giacca storica di Barbour, capendo insieme per quale stagione si adatta e quale è la differenza.

Partiamo dalla più lunga, la Northumbria. E’ un giacca molto pesante, parliamo di un tessuto sylkoil di 227g, realizzata interamente in Inghilterra, che ci protegge da tutte le tipologie di intemperie, e permette comodamente, grazie al fit relaxed, di avere sotto un completo in tweed, o uno o più maglioni. E’ un ever green del mondo della campagna, amata per la sua comodità e impermeabilità. Chiaramente, è anch’essa dotata di bottoni per il cappuccio, e Wind flap, che una volta chiuso, vi proteggerà da qualsiasi tipologia di vento incontriate. Direi che, personalmente questa giacca può andare bene per le stagioni invernali, con clima particolarmente cruento, e può essere indossata ovunque. Importante: ricordiamoci sempre la lunghezza della giacca!

Giacca classica cerata Northumbria

Passiamo poi alla Beaufort, giacca di lunghezza media, prodotto storico di barbour, che ne ha appena festeggiato i 50 anni di creazione. E’ una giacca perfetta per tutte le occasioni, comoda perché non è corta, ma nemmeno lunga come la Northumbria e leggermente meno pesante.
Personalmente è il modello basic che preferisco, da tenere sempre con me, perché non si sa mai in quale contesto ci troveremo durante la giornata, ma con la Beaufort siamo sicuri di essere sempre ben vestiti. Anche questo modello, viene presentato da WP Lavori In Corso, che ricordiamo essere il distributore italiano di Barbour, e proprietario del marchio Baracuta, celebre per le sue Harringtons, in colore classico Olive, ma anche in altre versioni, di cui vi consiglio di dare uno sguardo. Anche questa giacca la consiglio per la stagione invernale, e da il massimo, quando equipaggiata con il gilet interno, che permette di stare ancora più caldi.

Barbour Beaufort

La Bedale. Che dire, un icona di stile, pratica, corta al punto giusto. Questa giacca la definirei la più trasversale, in senso che, mentre la Beaufort e la Northumbria, per me, sono giacche prettamente invernali, questa no. Mi spiego. La tengo sempre attiva, tutto l’anno, perché anche in estate magari può capitare di alzarsi presto, o andare in montagna dove si necessita di più copertura, quindi la utilizzo sempre. Variando la sua “ straticita” data appunto dalla presenza di una zip che consente, nelle stagioni invernali, di equipaggiarla con un gilet. E’ più cittadina come costruzione, infatti proprio lì è molto comoda, in quanto permette di girare senza preoccuparsi della lunghezza, e passare da ambienti freddi a iper riscaldati senza problemi. Che dire, il giusto mix.

Barbour Bedale

Ultima, ma non per importanza, la Ashby. E’ il modello più recente, e anche il più leggero delle giacche Barbour. Il fit e’ tailored, quindi parliamo comunque di una vestibilitá stretta. Le differenze? I bottoni color oro e i polsini in corduroy che riprendono il colletto, che non ha il bottone classico. Un modello che definirei di approccio a Barbour, e sicuramente da utilizzare nelle stagioni intermedie per comprendere appieno l’essenza del brand. Ottima da usare anche con un dolcevita, ma la sua forza principale è la pesantezza, che la rende la giacca perfetta da utilizzarsi in quei mesi dove con un maglione fa caldo e senza fa freddo. Ovviamente il tutto in stile barbour. E’ un go to, che e’ poi stato reinterpretato anche in una versione estiva, molto bella, di un verde militare delicato, che si ancora perfettamente allo stile senza tempo del brand.

Barbour Ashby

Considerazione finale:
Qualsiasi modello sceglierete, ogni giacca del brand va considerato un investimento. Va usata tantissimo, perché più la porterete più la giacca si adatterà al vostro corpo, e, in un futuro, potrete tramandarla ai vostri figli. Cosa c’è di più bello e di più sostenibile di questo?

Info:
www.wpstore.it

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Fashion News

Versace La Vacanza 2024

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L’estate è da sempre sinonimo di infinite possibilità, èd è proprio questo senso di libertà l’ispirazione dietro all’ultima collezione “La Vacanza” di Donatella Versace: stampe grafiche, jersey, sete leggere e satin, per un abbigliamento capace di accompagnarci dall’alba al tramonto.

La protagonista della collezione è la stampa Barocco Sea, che richiama il ricco patrimonio di stampe Versace ispirate alle meraviglie dell’oceano, che come l’arte classica e la mitologia, sono caratteristiche della Maison. La stampa si ispira a due motivi iconici di Versace: il Trésor de la Mer , con i suoi coralli, conchiglie e stelle marine, e le preziose rifiniture dell’iconico Barocco. È presente nelle camicie da donna e da uomo e nei pantaloncini abbinati, nei cardigan estivi e nelle bralette, in una selezione ampia di abiti, nelle gonne in jersey e altri capi del guardaroba estivo. La grafica è stata declinata
in diversi abbinamenti cromatici e comprende diverse tecniche di lavorazione come l’ingrandimento di alcuni dettagli in scala reale e l’utilizzo di tessuti devoré, jacquard, o ricamati in broderie anglaise. Gli abiti sartoriali sono realizzati in frescolana per ottenere una silhouette pià morbida, senza rinunciare agli inconici dettagli del brand come l’hardware Medusa ’95 in metallo dorato o argentato, o gli inserti in seta stampata sul retro delle giacche maschili. Le giacche, i top, le gonne e i pantaloncini in tweed riprendono i modelli delle ultime collezioni, ma in veste più leggera e nei colori del rosa
cipria e dell’avorio. I nuovi abiti plissettati con dettagli lavallière e la stampa Barocco sono nei colori del rosa cipria, del beige e del blu scuro. Tra i modelli da sera spiccano un abito da cocktail nell’iconico metal mesh Versace e un abito a colonna impreziosito da stelle marine realizzate con un ricamo di perle naturali giapponesi, paillette d’argento e cristalli.
I materiali sono leggeri e morbidi: twill di seta, doppio raso, jersey con inserti in seta, denim, spugna, popeline di cotone, crêpe de chine.

Lo spirito, i colori e i materiali della collezione sono presenti anche nelle borse, nelle scarpe e negli accessori. La rafia estiva caratterizza la tote bag Athena e i sandali con Medusa ’95. I sandali Alia da donna sono impreziositi da grandi fiocchi e le borse e le pochette Medusa ’95 sono disponibili in una nuova tonalità di rosa cipria con finiture in argento. Il modello di scarpa maschile Villa risponde a una precisa esigenza di abbigliamento estivo, offrendo la versatilità di un look che va dal formale al rilassato grazie alla costruzione in morbida nappa e alla forma arrotondata. Una linea di occhiali da
sole e accessori da spiaggia, tra cui accappatoi, asciugamani, mugs impreziosite da cristalli e costumi da bagno, completa la collezione.

La collezione Versace “La Vacanza” 2024 donna e uomo è ora disponibile nelle boutique di tutto il mondo.

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Accessori

House of emotion – Con la nuova campagna DoDo racconta la liberta’ di esprimere se stessi e di mettersi in gioco

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Credere in un sogno, confidare nella fortuna oppure custodire un sentimento. Sono mille e più i simboli preziosi da regalare, e regalarsi, creati da DoDo nei suoi trent’anni di storia, un compleanno che nella House of DoDo trova lo spazio perfetto per celebrare la libertà di esprimere se stessi. È una casa che accoglie gioiosamente e ispira il racconto della propria personalità, incoraggiando a farlo senza riserve, in modo autentico.

“Let’s play in the House” è il concept della nuova campagna House of DoDo 2024.

Affidata a L’amour extreme, agenzia che ha coinvolto il duo creativo Lebon + Bourgeois per la produzione degli scatti indossati, still life e dei video, ha scelto di puntare sul tema del gioco: il modo più intergenerazionale, interculturale e universale di divertirsi. Gli ambassador Alice Pagani, Giacomo Giorgio e Mikaela Neaze Silva, protagonisti di una reunion nella House of DoDo, condividono momenti felici attorno a diversi giochi e si raccontano attraverso i gioielli personalizzabili, componibili e collezionabili di DoDo. Istanti da non dimenticare, immortalati con gli scatti senza filtri di un’iconica Polaroid.

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