Sono sempre stato affascinato dal mondo del cinema. Dalla sua capacità di raccontare storie in grado di scandagliare l’avventura umana e le sue derive. Dalla sua abilità visionaria di scavare nel reale e di farne oggetto di interrogazioni immaginifiche e vertiginose. Del resto, questo sguardo così attento all’umano mi è particolarmente vicino. Quando penso a un vestito non lo immagino mai separato dalla storia e dalla vita di chi lo indossa. Un abito, per me, non è mai solamente un pezzo di stoffa, piuttosto lo strumento attraverso cui riusciamo a narrare chi decidiamo di essere, a mettere in forma i nostri desideri e il senso ultimo del nostro stare. Per questo motivo ho sempre pensato alle mie collezioni come a dei film capaci di restituire una cinematografia del presente: una partitura di storie, eclettiche e dissonanti, capaci di sacralizzare l’umano e la sua capacità metamorfica.
Con la campagna “Exquisite” voglio dunque rendere omaggio al cinema, celebrando uno dei suoi più luminosi maestri, Stanley Kubrick. Un cineasta filosofo che ha saputo, meglio di altri, restituire la magia di quell’intreccio inestricabile attraverso cui il cinema trasuda e magnifica la vita stessa. Di Kubrick ho sempre ammirato la portentosa abilità nel cimentarsi su temi diversissimi. La carica sperimentale di Kubrick sopravanza tutte le possibili categorizzazioni. Ogni film condensa, infatti, anime molteplici in cui il distopico si incastra alla parodia, il dramma diventa commedia umana, l’orrore assume le sembianze di un trattato psico-filosofico, il sentimento del vero sfocia nel perturbante. Kubrick è stato, in fondo, un vero e proprio scultore di generi: l’unico regista “transgenere”, in anticipo sui tempi. Questa sua capacità di costruire storie sempre eccedenti di significato, di veicolare narrazioni in grado di valicare i confini e di incendiare le etichette, è sempre stata per me fonte di profonda ispirazione.
Come atto d’amore, ho deciso dunque di riabitare i film di Kubrick, spingendo fino in fondo questo approccio incendiario. Mi sono preso la libertà di scomporli, mescolarli, innestarli, riassemblarli. Fedele ad una mia prassi creativa, mi sono appropriato di quelle pellicole, risemantizzandole. Le ho popolate dei miei vestiti. Provando a costruire corto-circuiti in cui l’abito di adidas, che aveva già perso il suo statuto di oggetto sportivo per diventare un costume vittoriano, compare come un nuovo personaggio nella sceneggiatura di Barry Lyndon. Il vestito, disegnato da Laura Whitcomb, con cui Madonna solcava negli anni ’90 la scena newyorkese, si inserisce nelle scene gotiche di Shining. Il rito oscuro ed enigmatico di Eyes Wide Shut accoglie una venere in pelliccia, impreziosita da sensuali perle di stampo borghese. E ancora le scarpe anni ’90 dal sapore fetish compaiono in maniera esplosiva nei fotogrammi di Arancia Meccanica. Infine, il più sognante degli abiti da sera intessuto con ruches di tulle fa irruzione nello spazio asettico e distopico della Discovery di 2001 Odissea nello spazio. In questo gioco situazionista si mescolano i piani storici, le referenze, i vissuti. Il passato esplode nel presente. Tutto può diventare qualcos’altro. Come in quella famosa scena del capolavoro di Kubrick in cui l’osso si trasforma in un’astronave. Come nella vita.
In “Exquisite”, continua poi il mio tentativo di mescolare l’alto con il basso, questa volta in maniera coerente e sinergica con la grammatica del grande regista. Nelle sequenze selezionate è come se Nietzsche, Kant e Freud dialogassero con la strada. Le più grandi domande sul senso della vita diventano immagini pop. Trasfigurazioni complesse sul piano del significato si trasformano in accessi immediati sul piano dell’esperienza. Tutto diventa immagine iconica, simbolicamente raffinata ma capace di depositarsi all’interno di una cultura decisamente popolare. In fondo ho scelto Kubrick anche per questo. Quello che ha prodotto fa parte dell’immaginario collettivo. Il suo essere un rabdomante della visione ha reso le sue opere riconoscibili al pari della Cappella Sistina, della Vergine delle Rocce o dei Simpson. Manipolarne le immagini, rilanciandole all’interno di un inedito quadro semantico, acquisisce dunque lo stesso senso che può avere un hackeraggio della Gioconda. Con in più l’afflato e il coinvolgimento empatico che solo la macchina della finzione cinematografica riesce a produrre.
Questo coinvolgimento produce un cambio di stato particolarmente significativo per il lavoro che faccio: i vestiti tornano ad avvicinarsi alla nuda vita. Si trasformano in protesi immaginifiche funzionali al racconto di una storia. Una storia che sconquassa, incanta, tortura, accende. Perché è la storia di quell’umano che dimora in ciascuno di noi. Ne sapeva qualcosa Stanley Kubrick. Ne sa qualcosa Milena Canonero, amica carissima, che ha accolto il mio invito a ripercorrere alcune delle scene che l’hanno consacrata come astro indiscusso della storia del costume cinematografico. La sua presenza in questo progetto è per me un dono commovente e preziosissimo.
Alessandro
Stanley Kubrick’s “2001: A Space Odyssey,” “A Clockwork Orange,” “Barry Lyndon,” “Eyes Wide Shut,” and “The Shining” are available to own today on Blu-ray and Digital.
CREDITS: Creative Director: Alessandro Michele
Art Director: Christopher Simmonds
Photographers & Directors: Mert & Marcus
Make up: Thomas De Kluyver
Hair: Paul Hanlon
“With thanks to University of the Arts London, home of the Stanley Kubrick Archive, Warner Bros. Consumer Products, and the Stanley Kubrick Film Archives.”
“Replicas of the original costume designs curated by Milena Canonero and Charlotte Walter”.
CAMPAIGN VIDEO MUSIC CREDITS “Title Music from A Clockwork Orange”
(from Purcell’s “Music for the Funeral of Queen Mary”, arr. by Wendy Carlos)
Written and performed by Wendy Carlos, Rachel Elkind
Published by Tempi Music
Performing Rights: BMI
Courtesy of Serendip LLCù
“Clockworks (Bloody Elevators)”
Written and performed by Wendy Carlos, Rachel Elkind
Published by Tempi Music§
Performing Rights: BMI
Courtesy of Serendip LLC
American Vintage svela la nuovissima Collezione FW23/24 attraverso un’esclusiva campagna scattata ad Anversa, che cattura l’autenticità della vita quotidiana e dei volti
American Vintage, l’iconico marchio di abbigliamento di ispirazione Americana, fondato a Marsiglia nel 2005, è entusiasta di presentare la sua Collezione FW23/24, una celebrazione dell’individualità e dell’autenticità che caratterizzano la vita di tutti i giorni.
Questa stagione, il brand abbraccia un mood intenso e coinvolgente, catturato nella vibrante campagna pubblicitaria scattata a Leopoldstraat – Anversa.
Scatto dopo scatto, siamo introdotti a Emily Jeanne, una giovane DJ di 31 anni residente ad Anversa, Belgio. Con uno spirito energico e un sorriso contagioso, Emily diventa il volto e la voce della nuova collezione di American Vintage. Ambientata nelle prime ore del mattino, il grigiore della città si fonde con l’energia positiva di Emily, simboleggiando la forza e la vitalità delle persone comuni.
L’approccioautenticoesenza filtri di American Vintage emerge chiaramente nella campagna. Le foto, i video e le interviste catturano l’essenza di individui di diverse età e sfondi, scelti per la loro autenticità e il loro spirito unico. Da donne a uomini, bambini a neonati, ciascuno di loro si rivela con onestà e genuinità, riflettendo la varietà e la ricchezza delle esperienze umane.
La collezione FW23/24 di American Vintage rappresenta un connubio perfetto tra stile e funzionalità. Ogni capo è progettato per adattarsi al ritmo dei desideri, degli umori e delle personalità individuali. I dettagli curati e i materiali di alta qualità si uniscono per creare un’estetica senza tempo, che si fonde alla perfezione con il concetto di comfort e stile senza sforzo.
Juicy Couture presenta “Wild” la nuova campagna AW’ 23 che celebra l’attitudine selvaggia della donna Juicy.
La collezione raccoglie una linea graffiante ispirata all’influenza western-americana degli anni ’90. Un eclettico mix di stampe animalier invade tutta le linee, mentre le nuove silhouette di bodycon e mini dress a vita bassa si ispirano all’essenza seducente degli anni ’90 e del regno di Juicy Couture.
Slogan e grafiche mostrano un’ispirazione rock chick e bad girl, mentre una ricca palette di bordeaux e kaki crea la base per i mesi autunnali, in contrasto con il rosa caldo Juicy Couture.
Questa stagione la collezione Sport rende ancora più performante la qualità di traspirazione dei capi e la capacità di assorbimento del sudore grazie alla tecnologia Quick Dry. Per coloro che hanno un lato più selvaggio, le audaci stampe tigrate sono presenti su silhouette adatte ad attività sportive a basso impatto.
Le calzature di Juicy Couture ampliano infine la collezione rispetto alle stagioni precedenti: la FW’23 presenta un assortimento completo di modelli invernali, tutti caratterizzati dall’impronta del DNA di Juicy Couture. In linea con la White Label, le stampe animalier sono presenti in tutti i modelli, nel leopardato ultra-velato, cavallino e zebrato. La nuovissima collezione di stivali utility realizzati con dettagli metallici cargo argentati, tela cerata e pelle bottalata pesante strizza l’occhio all’atteggiamento sfrontato di Juicy.
CREDITS Authentic Brands Group Creative Producer: Misha Meghna
Photographer: Charlie Gates
Stylist: Charlotte Roberts
MUA: Aimee Twist
Hair: Linus Johansson
Director: Misha Meghna
DOP: Jamie Korn
Sound: Naldo
Colourist: NTC colour
Production / Post Production: Nalmo
1st Assist: Tommy Francis
2nd Assist: Will Bruce
Digi Tech: Will Richards
Styling Assistants:
Video Cred:
Director: Misha Meghna
DOP: Jamie Korn
Sound: Naldo
Stylist: Charlotte Roberts
MUA: Aimee Twist
Colourist: NTC colour
Production / Post Production: Nalmo
HIGH Everyday Couture, brand riconosciuto a livello internazionale per lo stile unico e le silhouette ricercate, ha scelto MARIELA GARRIGA per la nuova campagna pubblicitaria Autunno Inverno 2023.
Il marchio di Rimini si rivolge alle donne contemporanee ed alle loro esigenze proponendo capi attentamente pensati per affrontare i ruoli molteplici che sono parte della loro vita. Mariela Garriga, con Tom Cruise nel cast della saga MISSION IMPOSSIBLE – DEAD RECKONING sotto la regia di Christopher McQuarrie, ricopre a sua volta diversi ruoli: attrice ma anche produttrice e sceneggiatrice, rappresentando perfettamente la creatività del brand
Una vera cittadina del mondo con una attitudine interculturale ed un talento eclettico supportato da determinazione, coraggio ed empatia. Tutto questo, oltre alla sia naturale bellezza ed intelligenza, rende Mariela perfetta interprete di HIGH e del suo universo.
La filosofia di HIGH è una visione di moda accattivante ma facile nella vita delle donne che lo scelgono. Mariela si esprime con gli stessi obiettivi che l’hanno portata ad una carriera di modella e attrice ma anche alla creazione della sua casa di produzione, la FACTUM FILMS, con cui, oltre a diversi progetti, ha ideato the E.L.I. Progect, un documentario il cui focus sono i crimini ambientali e gli animali in via di estinzione. Si reitera nuovamente il concetto di Scopo della Bellezza, fondamentale sia per il brand che per l’attrice.
Un connubio magistralmente rappresentato dagli scatti della fotografa cubana KEILA GUILARTE per la collezione Inverno 2023.