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Collezioni Donna

MM6 Maison Margiela Collection ‘Avant-Premiere’ Autumn – Winter 2022

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For the AW22 ‘Avant-Première’ collection, MM6 Maison Margiela explores its utility-driven design codes through a subversive study of military wear. Rather than simply mine the vocabulary of the genre, the house collective defamiliarises and reframes motifs, textures and silhouettes typically associated with dressing for a battle, resulting in garments that are imbued with a resolutely pacifist feel.

A boxy-framed watchcoat in heather grey wool is dramatically cropped, counteracting the garment’s officious connotations, and gilt-buttoned patch pockets lifted from 19th century uniforms are transposed onto a chocolate suede miniskirt and écru cotton drill trousers.

Fabrics associated with military garments are fashioned into pieces that read of anything but. The lightweight rib knit used for army-issue underpinnings becomes frilled crew and polo neck tops and a fitted dress, and the bulbous shell of the Cocoon coat is reimagined in sturdy quilted khaki nylon and lined in fluorescent orange — a fabric combination also used for three new iterations of MM6’s signature Japanese bag, as well as a pair of pencil case-shaped ballerina.

A similar spirit of subversion informs a variety of aesthetic details that enhance the garment’s function.
On a zippered jersey hoodie and a turquoise version of the camionneur cardigan, the expected two armholes are replaced by a single circular cutout on the reverse side, resulting in backless gilets that embrace the body. Elsewhere, a grey camionneur and a wool coat allow for multiple modes of wearing through cut-outs at the underarm, while alpaca-blend knits are decorated with seemingly moth-eaten holes that give access to the pockets of garments worn beneath and allow for the oversized sleeves to be worn as gloves.

Design choices are often made to enhance the wearer’s comfort. The featherlight foiled cotton poplin of a belted raincoat mimics the timbre of vintage leather, and teddy-lined suede echoes shearling; offcentre rasterised trompe-l’oeil images of iconic MM6 garments are printed on bleached denim trousers and mesh dresses.

The cerebral tone is counterposed by pieces that tell of a playfulness, bordering on camp: a dog tag necklace and a reimagining of the anatomic-toe boot as an army-issue wool sock. They’re complemented by three leather accessories: a shoulder bag engineered with the contours of the body in mind and inspired by the form of water flasks; a compact toolbox shaped crossbody bag; and a further crossbody option that references a mapholder bag.

For all its wit and irreverent decontextualisation, this is a wardrobe to be worn here and now, as the familiar setting of the collection’s lookbook proves. Shot against the bar taps and dark wood interiors of a charmingly unpretentious Parisian hangout just a stone’s throw from the house’s headquarters, the clothes are seen as they should be worn — as part of the fabric of everyday life.

LOOK

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BAGS

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JEWERLY

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ACCESSORIES

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Collezioni Donna

JUANA MARTIN Fall-Winter 2024

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“Pared de Cal” is a poetic way of thinking about the good and the evil. The thought of the good deeds against the constant earthly and carnal temptation.

We speak here about divinity and sins, white and black, at the opposite of each other, yet inseparable, hand in hand, walking in parallel. The unmistakable stamp of the designer.

It was Saint Teresa who created the popular Spanish saying; “between nuns and monks, lime and stone wall”. Is there anything more Andalusian than the whitewashed walls of our white villages?

As usual, Juana is inspired by an eternal Andalusia, with its infinite endless stories and protagonists. We speak of the line, the wall, that separates in our thoughts good and evil, sin from the celestial.

The symbol of temptation by excellence, the fruit of sin, will also be present in the collection in a way of abundance. Feathers, Chantilly lace that adapts to the body and gauze, like veils that seems to sink. The feminine silhouette and the insinuating transparency, insanely close to desire and beauty, are the main aspects of this collection.

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Max Mara Venetia – Resort 2025

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Un insediamento sorto in una laguna nel nord Italia già in epoca romana è poi diventato una delle città più magiche al mondo, anche grazie ad astuti e ambiziosi mercanti medievali. Sembra che ogni scrittore mai esistito abbia provato a descriverne bellezza e fascino. “C’è qualcosa di così diverso in Venezia, da ogni altro luogo nel mondo, che si lasciano una volta per tutte le consuete abitudini e le visioni quotidiane per entrare in un giardino incantato.” scrisse Mary Shelley.

Tra i mercanti medievali, il più illustre fu Marco Polo. Nel 700esimo anniversario della sua morte, il mondo assisterà a una serie di importanti mostre ed eventi. Marco Polo era un uomo dalla mente aperta, curioso e tollerante; qualcuno ha addirittura suggerito fosse un precursore del femminismo. Il diario di viaggio che scrisse nel XIII secolo, ‘Il Milione’, descrive senza giudizio alcuno le donne e le ragazze tartare che cavalcavano alla maniera degli uomini e le meraviglie dell’Isola delle Femmine in India dove gli uomini potevano fare visita per soli tre mesi all’anno.

Max Mara segue le orme di Marco Polo con una collezione sontuosa e multiculturale che vuole anche raccontare qualcosa di magico. Polo visse per vent’anni alla corte di Kublai Khan, in Mongolia, dove ancora oggi si producono lana di cammello e cashmere, merce che si commerciava sulla Via della Seta, il tragitto che ogni bene di lusso seguiva. È naturalmente il cammello ad aprire la collezione – nero, bianco e marrone chiaro – che include però anche la seta, in tonalità sfumate, come quella che Marco Polo potrebbe aver portato dal Catai o da Constantinopoli. Dalle ‘robes de chambre’ ai parka, passando da trench e tabarri: Max Mara propone i capispalla più maestosi. Ci sono abiti per le occasioni speciali, ma ci sono anche ampi spolverini, eleganti casacche, tailleur dal taglio preciso e tute per un’eleganza quotidiana. Nappe e cordoncini maxi, pompose maniche svasate e gonne a pannier in velluto fanno da protagonisti. A completare la collezione, spettacolari spolverini in seta e abiti in velluto drappeggiato asimmetricamente, con stampe ispirate ai mosaici di San Marco. Il tutto completato da una serie di copricapi che si ispirano ai turbanti, realizzati in collaborazione con il leggendario cappellaio Stephen Jones.

La posizione geografica della Serenissima, un crocevia commerciale tra est e ovest, ha fatto sì che arte e architettura provenienti da entrambe le direzioni si mescolassero. Archi appuntiti, eleganti ogive e poetiche traforature hanno dato vita a uno stile che ha un qualcosa di magico. John Ruskin assegna a Palazzo Ducale e alle raffinate decorazioni delle sue logge il titolo di “l’edificio centrale del mondo”. Le sontuose, intricate foglie ornamentali del Gotico Veneziano si ritrovano anche nei tessuti. Max Mara propone pattern riccamente intessuti con bouquet floreali stilizzati e motivi che richiamano lo zoroastrismo, l’induismo e il concetto filosofico cinese dello Yin e Yang.

Personaggi come Marco Polo lasciavano le donne al comando quando erano impegnati in missioni commerciali che duravano anni: il motivo per cui le donne a Venezia erano più privilegiate e potenti che in qualsiasi altro luogo. La Serenissima è spesso rappresentata come una donna che incarna giustizia, armonia, potere, progresso, lealtà e grazia. Non c’è città migliore per presentare la collezione Resort 2025 se non il luogo in cui il commercio del lusso ebbe inizio: Venetia.
Photos credits : Courtesy of Max Mara

All’evento hanno preso parte celebrities quali Kate Hudson, Brie Larson, Yara Shahidi, Miriam Leone, Nicky Hilton, Tina Craig, Doona Bae e influencers internazionali Leonie Hanne, Caro Daur, Jihoon Kim, Leia Sfez,  Alexandra Pereira, Veronica Ferraro, Candela Pelizza, Tamu McPherson, Yoyo Cao, Molly Chiang, Viola e Vera Arrivabene.

HAIR: Pier Paolo Lai
MAKE UP: Fulvia Farolfi
MUSIC: Johnny Dynell

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Franco Ferrari – Autunno-Inverno 2024/2025

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Per l’Autunno-Inverno 2024/2025, Franco Ferrari presenta una collezione ispirata alle ricche culture orientali.

Realizzata con pregiati tessuti come velluto, seta, tulle e lana questa stagione intreccia sapientemente colori e motivi dell’arte tipica indiana dando vita ad un armonioso dialogo estetico.

Abiti, vestaglie e pigiama palazzo diventano una tela bianca per l’illustratrice Silvia Tassone, che, con i suoi disegni tutti realizzati a mano, arricchisce i capi con motivi floreali di giacinti, narcisi e fresie, fiori che sbocciano d’inverno e che anche nelle peggiori condizioni riescono a regalarci sfumature meravigliose.

Giacche, camicie e gonne adornate con simboli tradizionali presentano mosaici raffiguranti tigri o stampe animalier.

Un tocco di astrologia si fa notare con un omaggio al sole, alla luna e alle stelle che sembrano festeggiare insieme un carnevale celestiale.

Un mondo magnifico e fiabesco quello di Franco Ferrari che si estende anche nella collezione degli accessori, dove altre culture lontane si fondono alla perfezione. Foulard di seta, cappe di lana o cashmere si vestono con stampe di grandi margherite psichedeliche, grifoni e pignatte messicane, persino il gioco del domino come elemento ludico, sempre presente nel dna del brand.

Franco Ferrari è un universo dove tradizione e innovazione si uniscono in armonia, le sue collezioni non sono solo capi d’abbigliamento ma autentici portali magici che conducono chi li indossa in un incantevole viaggio attraverso cultura, bellezza e creatività.

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GLI ACCESSORI

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