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MFW – Retro Pop Future: il surrealismo da indossare di OOF Wear per la FW 2022-2023

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Uno sguardo pop sul mondo, che non dimentichi il passato ma che sia inesorabilmente proiettato nel futuro per regalare alla realtà quel carattere surreale e iconico che permette di vivere con passione e a colori. E’ una sfida tutta da indossare quella racchiusa nella FW 2022/23 di OOF WEAR “Retro Pop Future” – collezione per lei e per lui – la cui ispirazione nasce dall’obiettivo dell’artista americana Alex Prager per dar vita a un mood cinematografico in cui il perfetto mix di colori, materiali e silhouette disegna una proposta invernale accattivante e ricca di declinazioni originali, il tutto nel più autentico stile OOF WEAR.

Un tuffo negli anni ‘80 con le sue silhouette voluminose e cromaticamente intense, tra una varietà di modelli che strizzano l’occhio a stampe e materiali diversi per incastrarsi in un mosaico di texture che rendono i capispalla del brand versatili e adatti a ogni occasione. I plus sempre presenti: la funzionalità delle proposte, sportive come ispirazione, ma cittadine e fashion per soddisfare ogni esigenza. La versatilità d’uso è da sempre un valore aggiunto per OOF WEAR insieme alla sostenibilità che si ritrova nell’imbottitura interna delle giacche completamente riciclata e nell’utilizzo di materiali green.

Proprio i capispalla sono il cuore della proposta perfetta per scaldare l’inverno, in cui lei e lui troveranno il capo più congeniale: a partire dai piumini e dai gilet imbottiti color block in nylon leggero, da scegliere nella versione opaca oppure lucida, che esplorano lunghezze diverse e nella loro veste più sportiva, in tessuto tecnico water resistant sfidano i grandi freddi. La classicità dei must have del brand si esprime nella complicità del tessuto memory in modelli dalle linee essenziali mentre lo spirito più street usa una vestibilità over mixando fantasie diverse. Dedicata alle fashioniste la selezione di piumini imbottiti in nylon luminoso dall’aspetto crincle completamente riciclato come l’imbottitura che sfrutta una palette pop; le stesse fashioniste da sempre attente allo stile green non potranno resistere poi al fascino dell’eco fur declinato in modelli differenti e stampe – fiorate e maculate – e accostamenti con materiali più tecnici. Le Ecopellicce sono poi proposte anche per l’uomo in versione graffiti style e camouflage!

Dalla più corta alla più lunga fino a terra, dalla più ampia alla più classica, le silhouette dei modelli di OOF WEAR sono innumerevoli ma sempre decisamente over. Una scelta che si ritrova anche nell’abbigliamento tout court in cui protagoniste sono le maglie oversize color block a coste e gilet di lana con dettagli tecnici a contrasto. Infine, per un look nineties più completo, per lei la capsule active wear di pantaloni e tute in nylon dal carattere decisamente vintage e dalla vestibilità morbida.

Una collezione quindi che sceglie colori vivaci spesso inusuali ma dal tocco positivo e gioioso: accanto c’è spazio per le tinte fluo e acide contrapposte ad altre più soft e terrose.
Che dire delle stampe? Un mix and match di grafiche, tra cui risalta il nuovissimo effetto pixel multicolor, il patch logo e la stampa psichedelica, insieme alle varianti più eccentriche protagoniste della linea active.

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MFW – “Dial ‘S’ for…” SportMax Fall-Winter 2022 Runway Show

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“Dial ‘S’ for…”: digita il tasto ‘S’ per evocare la Seduzione e la Sensualità delle Silhouette, body conscious, erotiche al di là di ogni cliché. La collezione Fall-Winter 2022 di Sportmax è un manifesto all‘empowerment, la decostruzione dell’idea feticista di femme fatale e la definizione di nuovi sex symbol attraverso la rielaborazione di archetipi. Come la biblica Lilith, prima moglie di Adamo, Kim Novak, musa di Alfred Hitchcock in La donna che visse due volte, Catherine Deneuve in versione predatrice neo-noir di Miriam si sveglia a mezzanotte, fino alla replicante retro-futurista di Blade Runner o la pin-up cartoon Jessica Rabbit di Chi ha incastrato Roger Rabbit. Costruzioni sartoriali ed esplorazione del corpo si incontrano per rivisitare le tre decadi d’oro del power dressing: gli anni ‘40 con la giacca a clessidra; gli ‘80 dalle spalle esagerate abbinate a pencil skirt, e i ‘90 dell’androginia porn-chic del tardo minimalismo.
Linee quasi brutaliste, tratteggiate da materiali super stretch aderenti come una seconda pelle, definiscono nuove zone erogene.
Suggestioni noir percorrono il mood di stagione che scatena un perfetto cortocircuito estetico, fatto di contrasti tra un’esposizione provocante e liberatoria e un rigore monacale. Come negli scatti di Helmut Newton, Guy Bourdin o Cheyco Leidmann, l’erotismo sofisticato esplode in scollature e spacchi sorprendenti, nel punto vita più che mai evidente. E in strutture nascoste all’interno degli abiti per esaltarne la shape, tra reinterpretazioni contemporanee di corpetti e imbottiture che segnano ad arte la figura. Anche i colori sono crepuscolari, con molto nero, il blu notte, la nuance caffé per poi lasciare spazio ai toni nudi e a sciabolate di fucsia, di rosso e ad accenti fluo per i dettagli dei vestiti doppiati in tessuto techno. I materiali spaziano dalle stoffe tipiche della sartoria, fino alla vernice e alla pelle morbidissima in studiato contrasto con certi look completamente ricoperti di strass luminescenti. Le lane sono talmente elastiche da sembrare jersey, altro tessuto chiave di stagione per valorizzare ancora una volta le forme, come negli Impossible Dress i cui lembi sono trattenuti solo da sottilissime strisce in PVC. Gli accessori parlano una lingua impetuosa, dai richiami tribali nei monili e fetish nelle décolletée dalla punta affilata e il tacco iper-slim. Le borse sono clutch in versione micro o macro, a tinta unita, stampati a effetto animalier o in vernice lucida. Il tutto raccontato in uno scenario onirico: il corridorio dalle tante porte di un albergo surreale dove si celebra la riscoperta di un’enigmatica seduttività. Mentre si diffondono le note della musica composta per la sfilata da Teho Teardo e interpretata dalle voci di J.G. Thirlwell e Olwen Fouéré.

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MFW -Missoni Fall Winter 2022 Fashion Show

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È un racconto di forza interiore che porta a uscire dalla comfort zone. L’interno verso l’esterno. L’intimo verso il pubblico. Nella collezione Missoni Inverno 2022 la musica è il motore di questa azione, racconta una donna forte e dolce. Spavalda e intima.
In un’alternanza di melodico e rock come il battito del cuore che aumenta o diminuisce a seconda delle emozioni. Ogni passaggio è legato dal suono industriale delle macchine da maglieria come se fosse la cucitura tra un brano e l’altro.
Però niente è letterale, ma tutto si fa sostanza ed essenza nell’attitudine, nelle forme, nei materiali. Leggeri, luminosi, opachi, morbidi, metallici, lucidi, lucenti.
Stratificazioni concettuali e reali. Maschile e femminile, con cappotti bourgeois su chiodi da motociclista. A questo si aggiunge un altro layer estetico che trasversalmente attraversa la collezione: le girls band hip hop degli anni 90 con i work pants ultra baggy di alpaca, denim chiaro, suède o fustagno oppure joggers di maglia.

La silhouette è esasperata. I crop top di allora sono canotte di cashmere, bluse con aperture che scoprono l’ombelico o piccoli gilet jacquard. Anche il DNA knitwear di Missoni si reinventa con imperfezioni, i tagli, le smagliature, l’effetto infeltrito, ma soffice al tatto, di pullover e cardigan, li rendono vissuti, aggiungendo una patina di affezione come se raccontassero una lunga storia.
I dettagli sono fondamentali: slingback ed ankle boots vagamente texani con tacco a spillo oppure charms-decoro come talismani, a volte svelati, se appesi alla cintola o usati come gioielli, altre celati, come affetti privati.
C’è lifestyle come non te l’aspetti ed entra nel guardaroba. L’accappatoio vive un’altra vita, completamente ricamato di cristalli e paillettes diventa il simbolo speciale del dualismo tra privato e pubblico. L’evening wear è quindi scintillante. Gli abiti sono in pizzo di maglia rilucente, skin tight in riga di viscosa con spalmatura metallizzata e un taglio diagonale che mostra la schiena nuda oppure strapless in maglia gommata effetto pelle intrecciata.

La location diventa il contenitore ideale per questo mash-up: un luogo che ospita eventi sportivi e concerti abbandona la sua funzione e diventa metafisico con grandi parallelepipedi di LED che proiettano emozioni tra streetwear e tradizione.

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MFW – Philippe Model Paris presenta la prima collezione di abbigliamento

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L’heritage francese del brand si riflette per la prima volta nella capsule collection presentata in esclusiva durante la Milano Fashion Week di febbraio 2022. La collezione apparel si inserisce all’interno della SS22 e sarà disponibile nelle boutique multibrand più esclusive a partire dal prossimo Marzo.

I valori della ricerca estetica e dei materiali, da sempre DNA delle collezioni di sneakers, si riversano ora in una collezione di pezzi essenziali: t-shirt, felpe e hoodie, pantaloni e una military jacket. Dalle linee pulite e da una cura del dettaglio tipica dei capi sartoriali, questa caspule è caratterizzata da fit oversize e da forme ampie e morbide ma definite, che parlano un linguaggio streetwear contemporaneo e non fanno distinzione di genere. Tessuti naturali disegnano una collezione che risponde a uno stile di vita dinamico e cosmopolita. Quasi tutti i capi sono realizzati in 100% cotone e le lavorazioni artigianali, come i loghi ricamati, i patch o i bottoni applicati
a mano, raccontano l’eccellenza del Made In Italy.
La palette di colori naturali come il salvia, il bianco latte, il rosa polvere si alterna alle t-shirt dai motivi rigati, dallo stile marinaro e ai colori pieni dai toni più intensi come il nero e il color caffè.
Un’uniforme urbana dallo stile sporty chic pensata da indossare con la nuova “the essential sneaker” total white, il modello Etienne in pelle, con suola ultralight e touch gommato, che completa questo primo ambizioso progetto apparel.

Il prêt-à-porter (primavera-estate 2022) firmato Philippe Model è pronto all’uso, sarà subito in vendita e accende di entusiasmo la forza del brand che negli ultimi due anni non ha mai smesso di creare e sperimentare in attesa della ripartenza. “É un’evoluzione naturale quella che ha portato Philippe Model Paris alla creazione di una collezione di abbigliamento e che è stata anticipata, a settembre 2021, dal lancio di Bastille, un combat boot che ha dato un primo segnale di espansione della linea a buyers e cliente finale” racconta Robert Martin Kimberger, Global Sales Director del brand. “L’obiettivo è infatti quello di proporre un concetto più ampio di lifestyle e permettere di vivere l’identità di Philippe Model Paris a 360 gradi, per questo motivo abbiamo dato vita a questo progetto che, per il primo lancio, rientra nel concetto di see now buy now. Questo ci ha consentito di entrare nel mercato in punta di piedi ma con un segnale ben preciso, la volontà del brand di espandersi e conquistare nuove fette di mercato”.

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