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Lifestyle

Lo stato globale della moda e del fitness sostenibile

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L’avvento della pandemia ha sensibilizzato in modo decisivo i consumatori sull’impatto ambientale che possono avere le scelte dei prodotti che acquistiamo – facendo della sostenibilità uno degli argomenti più cliccati a livello globale, con circa 340.000 ricerche mensili.

Una ricerca condotta da Deloitte rivela che il 43% dei consumatori fanno i loro acquisti tenendo in considerazione il valore ambientale – ma quanti consumatori sono attenti e consapevoli dei danni che le nostre scelte possono avere sull’ambiente nel 2021?
Per rivelare quanto la moda ed il fitness siano davvero sostenibili, Reebok ha condotto uno studio che rivela una classifica delle città mondiali basata su alcune credenziali di moda sostenibile, considerando lo spreco totale di tessuti prodotto e la quantità di tessuti riciclata da ciascuna città.
Lo studio rivela anche le migliori città da visitare e in cui vivere per esercitarsi in modo sostenibile, considerando la percentuale di utilizzo di biciclette, il numero di sentieri dove correre e camminare, le migliori attrezzature per palestra a basse emissioni di carbonio e molto di più.
Inoltre, abbiamo collaborato con esperti di moda e di fitness per rivelare in che modo si può rendere più accessibile la scelta di uno stile di vita sostenibile. Gli esperti hanno condiviso chicche su come fare scelte di acquisto più sostenibili e come adattarsi ad un modo di allenarsi e di vivere più eco-friendly.

Quanto sono eco-friendly le più famose città della moda in Europa?
L’UE ha prodotto circa 2,35 milioni di tonnellate di spreco tessile nel 2018, che senza dubbio ha avuto un impatto ambientale disastroso. È dunque cruciale che – in quanto consumatori – facciamo scelte più eco-consapevoli quando si tratta di decidere che prodotti acquistare.

L’artista di moda Akvilė Les, dice che ‘’ci dovremmo focalizzare sulla qualità dei prodotti che compriamo, e non sulla quantità. È importante quindi educarsi ed informarsi su questi temi. Al giorno d’oggi alcune aziende fanno molto greenwashing, un termine che si riferisce a quando l’utilizzo di termini come ‘green’ o ‘sostenibile’ sono utilizzati dalle aziende solo a scopo promozionale, senza dare ai consumatori maggiori informazioni al riguardo.’’
Quando abbiamo analizzato alcuni parametri tra cui le tonnellate di spreco tessile all’anno, la spesa totale della città in vestiti nuovi ogni anno, le tonnellate di vestiti portati in discarica e quelli riciclati ed il volume di ricerca su Google di 31 termini relativi alla moda sostenibile (come ‘noleggio vestiti’, ‘scarpe vintage’ e ‘moda riciclata’), lo studio rivela che Copenhagen è la città più eco sostenibile in Europa.
Lo studio rivela anche che i consumatori stanno diventando più attenti all’ambiente e considerano l’eco-friendly nelle proprie scelte di acquisto.
Copenhagen si classifica prima tra le 20 città più ecosostenibili per la moda – con lo 0% dei rifiuti tessili gettati in discarica e circa 4.420 ricerche mensili di termini relativi all’ecosostenibilità.Anversa si classifica al secondo posto, riciclando una media di 17.553 tonnellate di rifiuto tessile ogni anno, che corrisponde a 97,36% dei rifiuti tessili prodotti nella città.
Dublino è al terzo posto grazie al fatto che i rifiuti prodotti in questa città vengono automaticamente convertiti in riscaldamento, elettricità o benzina. Questo processo è chiamato recupero energetico.In generale, non è difficile notare che le maggiori capitali della moda in Europa devono ancora fare molta strada per garantire che l’ecosostenibilità sia al centro del dibattito europeo.Kerry Bannigan, fondatore della Conscious Fashion Campaign commenta “Aiutare le persone a fare scelte più sostenibili nella moda è un vero e proprio stile di vita. È una decisione consapevole quella di informarsi ed impegnarsi a mantenere questa promessa. Si tratta infatti di considerare la possibilità di indossare un capo senza comprarlo, fare meno shopping, supportare i marchi etici e sostenibili e soprattutto ricercare i brand in linea con i propri valori, e acquistare un capo attribuendogli un vero valore.’’

Le città Italiane più eco-friendly nella moda
Genova è la città più eco-friendly d’Italia per ciò che riguarda lo spreco tessile. Infatti, sebbene il capoluogo ligure produca 5.816 tonnellate di rifiuti tessili ogni anno, la maggior parte (5.679) di questi rifiuti vengono riciclati.

I milanesi, ottavi in classifica si rivelano i cittadini italiani più eco-consapevoli, cercando circa 3.708 volte ogni 100.000 persone su Google termini relativi all’ecosostenibilità tra cui ‘vestiti a noleggio’, ‘vestiti riciclati’, ‘vestiti di seconda mano’.
Bari – terza in classifica – spende la quantità minore di soldi in vestiti nuovi ogni anno (666 milioni €).
La capitale si classifica invece ultima tra le 10 città italiane più sostenibili, registrando il numero più alto di rifiuti tessili in Italia a 36.740 tonnellate, tra cui 639 gettate in discarica ogni anno.

Esercitarsi in modo sostenibile: le città più green per i fanatici del fitness

La pandemia ha cambiato completamente le nostre routine, costringendoci a considerare dei modi più creativi – e a volte più eco-friendly – per allenarsi.
Andare in bicicletta, correre e camminare sono stati (e continuano ad essere) solo alcuni degli esercizi più comuni per mantenersi in forma durante il lockdown.
Si prevede che molte di queste nuove abitudini instaurate per necessità  durante la pandemia continueranno anche nel periodo post-COVID-19. Women’s Health UK ha recentemente condotto uno studio che prevede che il 72% delle persone iscritte in palestra non farà ritorno a seguito dell’annullamento delle misure restrittive anti COVID. Infatti, poiché in molti si sono abituati agli allenamenti casalinghi o alle lunghe camminate e corse all’aperto, si prevede che nell’era post-COVID molte persone continueranno a cercare alternative più sostenibili dell’allenamento in palestra.
Inoltre, sta aumentando notevolmente anche la conoscenza nei confronti dell’impatto delle palestre sull’ambiente. Il Dr Folusha Oluwajana, personal trainer e medico di base commenta; “Molte palestre sono dotate di una varietà di impianti alimentati elettricamente, sistemi di illuminazione e di aria condizionata ad alta potenza, e alcune sono aperte 24 ore al giorno per sette giorni a settimana.’’
Gli allenamenti eco-friendly sono gratuiti e possono essere spesso effettuati vicino a casa, oltre ad offrire tutti i vantaggi e benefici relativi al tempo speso fuori all’aria aperta, esposti all’aria fresca e al sole ricco di vitamina D.”
Al fine di analizzare lo stato attuale dell’esercizio sostenibile, sono state prese in considerazione 30 città, considerate le più ideali per esercitarsi in maniera sostenibile attraverso l’analisi di diversi parametri tra cui la percentuale di utilizzo della bicicletta, ore di sole ed il numero di sentieri per correre o camminare.

Le 20 città migliori al mondo per allenarsi in maniera eco-friendly


Tokyo si classifica al primo posto tra le città per esercitarsi in maniera più eco-friendly.
La città registra tra i tassi di criminalità più bassi tra le città analizzate nello studio, con circa 1.500 piste da corsa naturali.

Sydney si classifica al secondo posto, registrando un numero di ore di sole molto alto, circa 1.833 sentieri per correre e 323 percorsi di escursione.

Abigail Ireland, performance strategist comments: “Spesso ci facciamo prendere dalla mania di comprare gli oggetti tecnologici più recenti per facilitare o monitorare il nostro allenamento, dimenticandoci che l’unica cosa di cui abbiamo realmente bisogno e il nostro corpo. ”

Le 20 città europee migliori per allenarsi in maniera sostenibile 

Nella classifica delle migliori città europee per esercitarsi in maniera sostenibile, Londra si classifica prima. Infatti, la capitale del Regno Unito presenta una varietà di opzioni per un workout completamente eco-friendly, offrendo più di 6.000 sentieri per correre, e 243 percorsi di escursione. Secondo i risultati dello studio, i londinesi cercano su Google termini relativi all’allenamento sostenibile con una media di 5.724 volte al mese. I termini cliccati includono ‘palestre di seconda mano’ e ‘macchinari per il fitness di seconda mano’.

La capitale della Danimarca Copenhagen si posiziona al secondo posto, con una percentuale di utilizzo della bicicletta pari al 39,69%, oltre ad avere il tasso di inquinamento ed il tasso di criminalità al di sotto della media. Amsterdam si classifica invece al terzo posto con ben 1500 sentieri per correre e una delle percentuali più alte di utilizzo di bicicletta (45%)
Quando si tratta di acquistare nuove attrezzature per la palestra, il Dr Folusha Oluwajana, personal trainer e medico di base commenta; “Quando si tratta di comprare attrezzi per i propri allenamenti in casa, è importante considerare beni di seconda mano, come ad esempio dumbbells e panche. Un altro modo per essere sostenibili quando ci si allena da casa è attraverso l’utilizzo di oggetti che si possiedono di già nella propria abitazione! Sedie e sgabelli – ad esempio – sono una valida alternativa alle panche da palestra, ed una bottiglia d’acqua (riutilizzabile), lattine, barattoli e buste di farina o zucchero possono essere utilizzati come pesi.”

Le città italiane migliori dove allenarsi in maniera ecosostenibile più eco-sostenibile 


Sfoggiando un numero di ore di luce solare annuali molto alto (2.410), non è strano che Firenze sia la città italiana più ideale per allenarsi in maniera sostenibile. Inoltre, il tasso molto basso di criminalità è un’altra ragione che giustifica la posizione del capoluogo toscano nella classifica. Venezia è al secondo posto, con il tasso più basso di criminalità e inquinamento tra tutte le città analizzate. Bologna si posiziona terza in classifica vantando ben 66 sentieri per correre e 15 percorsi escursione, che la rendono una città perfetta per allenarsi in maniera eco-friendly.

Napoli è la città meno ecosostenibile in cui allenarsi. Infatti, la città detiene il tasso di criminalità e un numero inferiore di percorsi corsa ed escursione rispetto alle altre città.

Discutendo l’importanza di considerare alternative di allenamento più sostenibili abbiamo parlato con Abigail Ireland, performance strategist, il quale commenta:

Bisogna davvero imparare ad apprezzare ciò che Madre Natura ci offre. Appreciating what Mother Nature has to offer us is always worthwhile. Andare a correre all’aperto, o provare il ‘plogging’, un nuovo allenamento di origine svedese che consiste nel correre mentre si raccolgono i rifiuti per terra!’’

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32 Via dei Birrai: la birra di qualità è idea per i doni natalizi grazie alle tante, coloratissime ed eleganti confezioni regalo

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Il birrificio di Pederobba non punta solo sulla qualità della sua produzione brassicola, ma anche sulla bellezza delle sue confezioni regalo, accattivanti, divertenti e fantasiose, perfette per il Natale. Diventano il campo da gioco per tris, battaglia navale o gioco dell’oca… Ma ci sono anche i fustini, le finte valigie, i veri zainetti-regalo in tessuto, le classiche (ma ironiche) case in legno d’abete…

“Oltre la birra” è lo slogan. Che poi ben descrive una caratteristica specifica da sempre di 32 Via dei Birrai, il birrificio che – fondato il 26 giugno 2006 a Pederobba (Treviso) dai tre soci Loreno MichielinFabiano Toffoli e  Alessandro Zilli – è diventato in pochi anni una realtà tra le più consolidate del Paese, dinamica e innovativa. È un’azienda che rimane piccola nei numeri e quindi sa garantire un’attenzione di tipo artigianale, una cura del prodotto che i big proprio non possono permettersi; ma che, nel contempo, si caratterizza per un approccio industriale nei criteri di produzione, quindi una costanza, un livello standardizzato per una birra d’eccellenza, studiata e realizzata con la cura che solo un’impresa di dimensioni contenute può garantire.

È questo uno dei segreti del successo di 32 Via dei Birrai, ma non l’unico. Perché sul mercato non basta produrre buono, serve anche produrre bello: offrire cioè al consumatore birre che non siano solo ottime al sorso, ma anche accattivanti nell’aspetto, grazie a un packaging unico, studiato in modo geniale. Per distinguersi all’interno di un’offerta sterminata, occorreva intanto caratterizzarsi con un’identità forte. E allora, innanzitutto, un numero, “32“, che corrisponde alla classe di appartenenza della birra secondo la classificazione internazionale di Nizza, in modo da identificare subito la produzione di Pederobba. Poi, i colori vivaci, ogni tinta una birra diversa; ed etichette accattivanti. Tale packaging innovativo è scaturito quasi naturalmente e si è arricchito sempre più di proposte anno dopo anno. Così oggi 32 Via dei Birrai può presentare tante confezioni regalo, tutte da scoprire, perfette per il prossimo periodo di feste. Andiamo a scoprire quali sono.

LE CONFEZIONI PER IL NATALE – Abbiamo detto all’inizio: “oltre la birra”. E davvero si va oltre la birra, a passare in rassegna le idee per il prossimo periodo natalizio che 32 Via dei Birrai mette in campo: confezioni così belle, divertenti e persino utili, da rendere piacevole l’acquisto e il dono a prescindere, poi dentro ci sono anche birre d’altissima qualità, un plus non da poco.
C’è ad esempio la confezione Magnum 32: bottiglia formato magnum, quindi da 150 cl, disponibile per tre tipologie di birra (Audace bio, Oppale e Curmi), in un astuccio che riproduce l’immagine a colori del monoscopio televisivo, quella del “fine delle trasmissioni”, al centro un grande “32” a dominare la scena. Alternative di dimensioni più contenute, quindi con una bottiglia da 75 cl, sono Tubo 32, un tubo di cartone rigido, ora anche nella versione red; e Shopping Bag, busta portabottiglia in carta soft touch e manici di cotone che si trasforma in shopper elegante e riutilizzabile (versione orange e versione green).

PIÙ BOTTIGLIE – Se una sola bottiglia vi pare poco – come darvi torto – ecco le confezioni speciali. A iniziare da Collection 32, una prestigiosa cassa in legno di abete massiccio che riporta scritte ironiche, una serie numerata con una selezione di 7 bottiglie da 75 cl che rappresentano la produzione annuale del birrificio (Curmi, Audace, Oppale, Tre+due, Nebra, Atra e Admiral), contiene anche un foglio illustrativo con la descrizione di ogni singola tipologia.
Ma se volete qualcosa di ancor più particolare, non avete che l’imbarazzo della scelta. C’è Voyage 32, una valigia del gusto: confezione di cartone a forma di valigia che “racchiude la filosofia 32”, con tanto di manico, da 7 bottiglie (75 cl) oppure 5 bottiglie e due calici. Racconta simbolicamente il viaggio di 32, dal birrificio di Pederobba a mete lontane e inaspettate, Parigi, Hong Kong, New York, l’Australia, l’Egitto… Ma non manca un riferimento gioco alle preziose risorse del territorio veneto, come ad esempio il fiume Piave. Contiene anche un’infografica stile mappa della metropolitana in cui ogni linea rappresenta i valori di 32: itinerari ideali da scoprire e condividere.

I GIOCHI DA TAVOLO – Siete più stanziali? Ecco allora le confezioni regalo che diventano gioco da tavolo! Come Trio: 4 bottiglie da 75 cl (più cavatappi) o 3 da 150 cl in un cartone riciclabile che si trasforma nell’iconico gioco del tris, basta scegliere la mossa migliore per vincere la partita, sorseggiando ovviamente una birra di 32. Oppure Loca, “il gioco dell’oca rivisitato”: il concetto è lo stesso, la confezione ecosostenibile (2 bottiglie da 75 cl oppure una bottiglia di birra più una di amaro alla birra di 32 Via dei Birrai) diventa un gioco da tavola, in questo caso il gioco dell’oca, persino le pedine si ricavano dall’imballo e i dadi sono ugualmente componibili – e vanno lanciati scandendo il motto “Viva la vida loca!”. E infine la Tappaglia navale: confezione un poco più grande (3 bottiglie da 75 cl, oppure una con 2 calici, o 2 più una di amaro, o l’amaro con 2 calici), all’apparenza un semplice portabottiglie che al suo interno cela il più popolare gioco da tavolo di sempre, la battaglia navale.

I FUSTINI “DIVERSI” – E le idee non finiscono qui. C’è anche Unico, un fustino in cartone vintage con maniglia di tessuto che ricorda nella grafica quello di vecchie pubblicità anni ’50 di detersivi, ma contiene le bottiglie di 32 (nella solita composizione a scelta: birra, amato, l’aceto di 32, calici), poi si ricicla come bellissimo contenitore di oggetti. Sulla stessa falsariga abbiamo Fustino 32, non squadrato come il precedente ma cilindrico: contiene 3 bottiglie e diventa una shopper solida e colorata.

LO ZAINO – L’ultima chicca della quale vogliamo parlarvi è Zaino 32, pratico e ideale per il tempo libero: un vero e proprio zaino in tessuto, con tasca interna per il pc portatile e tasche laterale portaoggetti, da riempire come si vuole.

E allora: che regalo scegliere?

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EnoArte® di Elisabetta Rogai “C’è saggezza nel vino” Jack Kerouac

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Rendere eterni i cavalli della Tenuta degli Dei  a Panzano nel Chianti

Una bella storia fatta da elementi legati dal fil rouge dell’Artista fiorentina Elisabetta Rogai, che unisce in un solo evento, contemporaneamente, una cantina, la Tenuta degli Dei, di Roberto e Tommaso Cavalli, e non solo……un viaggio sensoriale riservato a pochissimi esclusivi invitati che apre le porte all’Arte di dipingere con il vino della cantina  e sullo sfondo, i cavalli…..un evento di un solo giorno in una cantina che è una realtà evoluta modernamente organizzata e con un forte orientamento ai concetti di sostenibilità e tutela ambientale che va dalla produzione di ottime etichette all’allevamento di cavalli da trotto.

Il risultato di questo mix artistico è un momento di caratura internazionale legato ai nomi carismatici di Roberto Cavalli e di Elisabetta Rogai, che evocano il concetto di Alta Moda e Arte, le passioni di Roberto, Alta Moda e cavalli,  e l’incontro live con la figura dell’Artista fiorentina.

La Tenuta degli Dei è un’idea geniale di Roberto Cavalli e del suo primogenito Tommaso che l’hanno fondata nei primi anni ’70, a Panzano nel Chianti, unendo, in maniera armoniosa e coerente, la produzione di vini e l’allevamento di cavalli da trotto, la ricchezza e la generosità della terra toscana con l’eleganza e lo stile del cavallo.

E in questa location che si può definire “da favola” si inserisce un evento,  una parentesi poetica e sorprendente di una coerenza stilistica incredibile, l’EnoArte® di Elisabetta Rogai, artista toscana, fiorentina, che ha inventato la tecnica unica di dipingere con il vino sul canvas, sulla pietra e sul marmo bianco di Carrara, dovunque e tutto per lei diventano una tela dove poter raccontare storie, favole, ricordi. Ma anche dare una veste culturale al vino, trasportarlo dalla sua veste naturale dalla tavola alla tela, per un processo di marketing che la vede oggetto di un collezionismo completamente diverso.

E l’Artista, in un dolce pomeriggio di sole autunnale,  inizia a dipingere, traccia linee e forme, corpi slanciati in movimento, criniere al vento, cavalli in corsa, come ombre e colori travolgenti che esplodono nelle loro immagini con un’energia e un’originalità che la consacrano maestra indiscussa. Sotto gli occhi di Tommaso Cavalli Elisabetta miscela il vino della cantina della Tenuta degli Dei con perizia, un Cavalli bio del 2017, la tela si anima dai flash delle pennellate di colore, sbavature e schizzi, corre il vino sulla tela, lo lascia libero, come sono  liberi i suoi cavalli, sembra quasi di vederli correre cercando la luce e la libertà verso l’anfiteatro naturale della cantina dove tutti i vigneti sono esposti al  sole.

Su una cosa non ci sono dubbi, un vero e proprio momento legato all’arte di Elisabetta Rogai e al vino toscano prodotto dalla Tenuta degli Dei, capace di portare lustro al territorio del Chianti, una sorta di  viaggio dell’Artista attraverso nuovi universi destinati ad uno sguardo nelle profondità nascoste dell’ innegabile talento di Roberto Cavalli.

La raffinata poetica di Elisabetta Rogai, come in questo caso, è stata letta dagli astanti in maniera parallela al suo mondo creativo, come mezzo unico nel rappresentare una storia di famiglia, quella composta negli  aspetti di realtà e immaginazione di Roberto e Tommaso Cavalli.

Società Agricola Degli Dei Srl
Via di San Leolino 56 – Località San Leolino – 50022 Panzano, Greve in Chianti – FI t. +39 055 852593 – info@deglidei.it – www.deglidei.it

www.elisabettarogai.it

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The View Milano: il nuovo rooftop lounge bar di The Glamore Milano Duomo

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L’hotel a cinque stelle, che si affaccia su piazza Duomo, ha inaugurato il suo nuovo cocktail bar al quinto piano dello storico palazzo adiacente alla Galleria Vittorio Emanuele II, per offrire ai propri ospiti un’esperienza intima ed esclusiva sorseggiando cocktail selezionati di fronte a un panorama unico 

Dopo il debutto nel settore dell’ospitalità di lusso con l’apertura ad aprile del cinque stelle The Glamore Milano Duomo sulla piazza più iconica milanese, Glamore Group, tra i leader italiani nel settore dell’entertainment di qualità, ha inaugurato The View Milano, un rooftop lounge bar intimo ed esclusivo in una location accattivante, arredata con gusto minimal e contemporaneo, dotata di una vista spettacolare su Piazza Duomo e sulla cattedrale.

Il prestigioso palazzo storico che ospita l’hotel si affaccia sul lato nord della piazza, dall’ingresso alla Galleria Vittorio Emanuele II fino all’angolo con via Mengoni.

The View Milano nasce dall’idea di riportare in auge uno stile di miscelazione ormai dimenticato. Le creazioni sono fatte di viaggi, ricerca, scambi culturali, seminari e tanto studio, non solo per quanto riguarda la selezione dei cocktail ma anche la ricerca di distillati e l’esperienza enologica.

Le “Special Suggestions” seguono insieme stagionalità e i migliori prodotti disponibili. I cocktail analcolici? Dal Five Fruits al Florida, dal Gold Lemonade al Mojito Virgin, giusto per fare qualche esempio, tutti preparati con prodotti freschi di altissima qualità. E non possono mancare tutti i più rinomati cocktail internazionali, creati ad arte dalle sapienti mani dei barman. Quanto ai distillati la selezione comprende diversi di rum, vodka, tequila, gin e brandy, con bottiglie di altissimo pregio, senza dimenticare le migliori grappe italiane.

La passione per i vini ha portato a esplorare le zone vinicole più prestigiose d’Italia e del mondo, selezionando meticolosamente le migliori cantine. Tra i bianchi: Cà del Bosco, Gaia, Tramin, Tiefenbrunner, Jermann, Frescobaldi, Antinori, Capichera, ma anche etichette francesi e internazionali. Importante anche l’offerta di bollicine, come Cà del Bosco, Bellavista, Ferrari, Dom Perignon, Krug, Ruinart, Armand de Brignac, Louis Roederer. Importantissima la lista dei rossi, da scoprire direttamente in terrazza, tra pregiate cantine italiane, francesi, tedesche, austriache ed extraeuropee.

“The View Milano non è un semplice rooftop – precisa Federico Crotti, Hospitality Director di Glamore Group – è un luogo magico che si aggiunge alla straordinaria offerta di entertainment e food & beverage che The Glamore Milano Duomo è in grado di offrire ai propri ospiti. A breve è prevista l’apertura di un ristorante asiatico e dell’Highline Galleria, un percorso sui tetti della Galleria che collega Piazza della Scala a Piazza del Duomo, una location straordinaria non solo dal punto di vista culturale ma ideale anche per eventi esclusivi”.

Inizialmente 12, le camere e le suite entro la fine del 2024 diventeranno 33. Situate tutte nei piani alti del palazzo, le più esclusive sono dotate di balcone privato e di una straordinaria vista sulla piazza e sulla cattedrale. Il design dell’hotel coniuga interni eleganti con arredi moderni e ultime tecnologie all’avanguardia per garantire il massimo comfort all’ospite, creando un ambiente sofisticato dove godere al meglio del proprio tempo libero.

Al primo piano troviamo Terrazza Duomo 21, iconico club e luogo cult della Milano da bere con esclusiva terrazza affacciata sulla piazza e intrattenimento serale fino a tarda notte in cui sorseggiare cocktail selezionati e rare etichette di vini. Al suo interno trova spazio la sala per la prima colazione che può essere consumata anche sulla terrazza. Offre una infinita varietà di scelta dove i piatti caldi sono serviti à la carte. La pasticceria porta la firma di Ernst Knam, “il re del cioccolato”.

I locali ospitano anche il Ristorante Duomo 21, spazi eleganti con vista all’interno della Galleria grazie alle ampie finestre floor-to-ceiling con tipica cucina italiana e internazionale firmata dallo dal vulcanico chef stellato Roberto Conti, portavoce di una cucina fatta di materie prime eccellenti e di tecnica. La sua ristorazione? Veloce, cool e dinamica, capace di rendere unico anche un piatto apparentemente semplice, come l’Hamburger Duomo 21.

Il palazzo offre anche un’ampia scelta di sale storiche con affreschi d’epoca per meeting, ampie lounge e diverse tipologie di spazi per eventi personalizzabili.

Al secondo piano il Ristorante Verso dei fratelli Remo e Mario Capitaneo senza nessuna barriera tra sala e cucina: un ambiente piacevole e informale, che permette di vivere un’esperienza con una prospettiva diversa da quella di un ristorante tradizionale. Attorno ai fuochi, cuore pulsante della cucina, si affacciano tre chef’s table che accolgono gli ospiti, punto di vista privilegiato per assistere alla trasformazione delle materie prime, scoprire nuove tecniche e assistere al lavoro della brigata in un dialogo aperto.

Non ultimo, The Glamore Milano Duomo è attento alla sostenibilità: collabora con partner e fornitori per sviluppare nuove soluzioni che riducano reciprocamente l’impatto ambientale. L’hotel si impegna a utilizzare prodotti ecosostenibili, a ridurre il consumo di acqua e a recuperare gli imballaggi per il riciclo. I materiali usati per la pulizia delle camere e delle aree comuni sono certificati e biodegradabili, così come le amenities e i materiali a disposizione degli ospiti, il cui processo di smaltimento segue rigide procedure. Sono prodotti di fascia alta che soddisfano però specifici criteri di sostenibilità ambientale. E grazie alle ultime tecnologie disponibili sul mercato, The Glamore Milano Duomo è attento a ridurre costantemente i materiali di scarto, offrendo agli ospiti servizi smart, tramite strumenti digitali.

Con The View Milano, Glamore Group prosegue nello sviluppo verticale dell’hotel, offrendo sempre nuove e affascinanti location per eventi, entertainment e ristorazione.

Per informazioni:
The Glamore Milano Duomo
Sito web: www.theglamoremilano.com

The View Milano Duomo
Sito web: https://theviewmilano.it/
Tel. 02 54076238

Glamore Group
Sito web: www.glamoregroup.com

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