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Collezioni Donna

Gilberto Calzolari Fall-Winter 2021-22 – At This Stage

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Il titolo della mia nuova capsule collection ha un doppio significato.
A una prima lettura, quella più comune, “At This Stage” significa “A questo punto”. E’ una riflessione su questo momento – dove siamo e dove vogliamo andare – in un periodo che ha costretto tutto noi a riflettere e a tornare alle basi, all’essenza. Proprio per questo motivo, ho voluto concentrarmi sul mio DNA, e ho voluto riscrivere il mio alfabeto colorato e vibrante all’insegna della sostenibilità e di una ritrovata femminilità: una collezione confortevole e giocosa che, senza rinunciare all’eleganza, rivelasse una disinvoltura sensuale nell’assemblare i vari capi.
Amo da sempre giocare sui contrasti, li trovo interessanti e vitali, e soprattutto, riflettono le contraddizioni della nostra esistenza. Così, in questa collezione ho voluto far collidere sobrietà ed eccentricità, rigore e scatti di follia, un po’ come sono le nostre vite in questo periodo. Volevo trasmettere un romanticismo malinconico verso ciò che non sarà più, ma anche una sensazione di ribellione e di energia, di voglia di reagire e di fare, verso un futuro libero da tutte le costrizioni del momento.
Per questo, nei capi della collezione, la nostalgia dei volumi e l’eleganza delle stampe retro è rivisitata con uno stile eccentrico e contemporaneo che da sempre contraddistingue il mio marchio, in uno slancio positivo ed energico – il tutto, naturalmente, all’insegna della sostenibilità, oggi, più che mai, fondamentale.
A livello cromatico, da un lato troviamo l’austerità di colori naturali e tenui come il beige delle lane maschili ECO in lana riciclata e antibatterica; il grigio e il granato nei capi upcycled in fake-astrakan; o ancora il bianco, il granato e il beige nei top di maglia a collo alto, come nell’abito chemisier e nel trench rigorosi, abbinati a stivaletti e tronchetti dai toni naturali, con tomaia in plastica riciclata; ma dall’altro non mancano i colori forti e vibranti che accendono abiti e giacche con i rossi, i gialli, e le stampe multicolor.
A livello di linee, l’estrema pulizia e rigore delle forme è ammorbidita da dettagli iper-femminili: dalle scollature a “V” degli abiti leggeri col fiocco, o a fazzoletto, alle gonne svasate a campana con profondi spacchi laterali o a pieghe aperte a taglio vivo, nella sontuosa stola di eco-fur gialla e nei guanti al gomito in lana fatti a mano ai ferri. Per non parlare dei numerosi dettagli d’ispirazione orientale come il kimono in vinile upcyled portato come un capo sportswear, o le alte cinture obi che definiscono il punto vita. Così come morbido e rigido giocano tra loro in combinazioni inedite nel gilet in eco-pelliccia dai toni beige d’ispirazione himalayana abbinato ad un pantalone dal rigore militare.
Altro elemento marcatamente presente nella collezione sono le geometrie a quadri: dal check rosso del maxi cappotto “plaid” avvolgente in lana ECO e della gonna giallo zafferano, all’abito impalpabile stampato a griglia su chiffon crépon certificato GOTS, alla stampa quadri di sapore vintage anni ’60 per l’abito con tasche coulisse, ai grafismi dell’abito e della gonna trapuntata con imbottitura eco Thermore. Per culminare, infine, negli abiti “Pantone” che chiudono la collezione, realizzati con i cosiddetti Atlanti, prove di stampa ink-jet (senza sprechi d’acqua) create dagli stampatori per “settare” le macchine ogni volta che hanno bisogno di testare il colore su un determinato tessuto, per poi essere gettate via. Così, una prova di stampa diventa un vero e proprio motivo decorativo stampato, in un brillante esempio creativo di recupero degli sprechi all’insegna della moda circolare.
Ecco, quindi, in essenza, il cuore di questa nuova collezione: un cuore come sempre “green” racchiuso nella contrapposizione tra monocomo e multicolors, tagli spigolosi e materiali morbidi e caldi, austerità maschile e desiderio di femminilità, e che ho ripreso anche nel make-up e hair, tra labbra rosse e capelli arruffati, in una rappresentazione di una vulnerabilità umana che ha sorpreso tutto il mondo.

Ma, come dicevo all’inizio, il titolo di questa collezione ha anche un secondo significato, quello letterale. “At This Stage” significa infatti anche “Presso questo palcoscenico”. Il video della collezione, infatti, è stato interamente girato all’interno del Teatro Franco Parenti di Milano, per gentile concessione di Andrée Ruth Shammah. La scelta non è assolutamente casuale: teatri, cinema, musei e luoghi di cultura sono chiusi da troppo tempo. Ne abbiamo bisogno come l’aria per respirare. Con tutte le misure di sicurezza necessarie, chiediamo a gran voce che vengano riaperti il prima possibile!

LA SOSTENIBILITÀ
I capi presenti in questa collezione mostrano una vasta gamma di tecniche e materiali sostenibili come: innovativo doppio tessuto di lana cardata realizzato esclusivamente con MWool® Recycled; tessuto sostenibile a pelo lungo realizzato esclusivamente con MWool® Recycled; imbottitura da bottiglie pet riciclate al 100%; Bemberg™ certificato GRS da C.L.A.S.S. Smart Shop; recupero di tessuti italiani di alta qualità ReLiveTex™ Back in the Loop completamente tracciabili; viscosa/cotone realizzata con produzione FSC responsabile e finissaggi eco-compatibili e detox; upcycling di tessuti esistenti da rimanenze di magazzino/ archivio; poliestere Seaqual interamente riciclato da plastiche recuperate dal mare; poliestere Newlife™ 100% made in Italy, riciclato meccanicamente da bottiglie di plastica con catena tracciabile e trasparente; 100% seta certificata GOTS; maglieria artigianale in lana rigenerata; eco-pelliccia da archivio stock. La sostenibilità, inoltre, si estende anche agli accessori. Le scarpe sono state fornite da Kallisté, un brand di calzature di lusso che tramite un costante lavoro di ricerca e innovazione sostiene i valori della sostenibilità ambientale. In particolare, le tomaie delle scarpe fornite per la collezione sono state realizzate in plastica riciclata. Quanto agli occhiali, sono un progetto speciale di upcycled eyewear di Angelica Pagnelli, realizzato ad hoc in esclusiva per Gilberto Calzolari, che consiste in un originalissimo restyling di montature vintage abbinate a nuove lenti colorate high-tech.

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ELISABETTA FRANCHI presenta la collezione “ETERNAL” durante la Athens Fashion Week

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Elisabetta Franchi presenta la collezione “Eternal” come ospite d’onore della Athens Fashion Week, portando nella capitale greca la sua visione di bellezza senza tempo.

Le donne di Elisabetta Franchi sfilano tra l’imponente colonnato dell’iconico palazzo neoclassico Zappeion, sotto la luce del tramonto, rendendo omaggio ai dogmi classici della bellezza, definita nel corso dei secoli dalla grazia statuaria delle divinità greche. La visione di Elisabetta Franchi, il know-how e la maestria nella produzione, sono nuovamente al servizio della bellezza delle donne, testimoniando l’amore della stilista per l’universo femminile.

Nella collezione “Eternal,” che presenta anche preziosi capi custom-made appositamente creati per l’occasione, la maestria della designer nel proporre un guardaroba elegante e raffinato per divinità contemporanee, trova la sua massima espressione. La visione sensuale e romantica della femminilità si traduce in ricche lavorazioni di ricami, applicazioni in chiffon, micropaillettes, cristalli e ramage che esaltano all’allure sofisticata di abiti colonna che accarezzano il corpo e miniabiti bustier dalla silhouette scultorea.

Abiti drappeggiati e trasparenze aggiungono una nota di sensualità alla collezione che comprende anche proposte tailoring di completi maschili sartoriali e giacche a clessidra. La palette colori vira, come investita da un fascio di luce, dal nero sensuale all’avorio, passando dal rouge noir al nude, fino ad arrivare all’argento, raggiungendo lo zenith nel look di chiusura, con l’abito bianco nude effect, ricco di applicazioni e ricami floreali.

La Athens Fashion Week è un evento bi-annuale nato nel 2007 ed è il palcoscenico per designer e brand greci affermati ed emergenti per svelare le proprie collezioni. Comprende inoltre numerosi eventi legati alla moda e regolarmente ospita designer internazionali di spicco. La missione della Athens Fashion Week è quella di creare opportunità per lo sviluppo dell’industria della moda offrendo ai designer la possibilità di entrare in contatto con la stampa e i buyers dentro e fuori i confini greci, contribuendo al posizionamento di Atene quale centro culturale e destinazione per la moda.

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Byblos FW 24/25

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Un ponte tra natura e tecnologia attraverso la spirale

In un mondo in cui la fusione tra natura e tecnologia diventa sempre più raffinata e innovativa, la collezione Byblos fw 24.25 esplora questa sinergia attraverso il prisma della spirale. La spirale, simbolo universale di evoluzione e connessione, funge da chiave interpretativa per un viaggio che abbraccia tanto il micro quanto il macrocosmo, dalle strutture del DNA alle volute delle galassie, illustrando il percorso dell’innovazione dal passato verso il futuro.

BYBLOS è l’incarnazione di come elementi della natura si intrecciano con l’avanguardia tecnologica. Le nostre creazioni sono ispirate da forme naturali come conchiglie e geometrie vegetali, reinterpretate attraverso materiali high-tech per esprimere un’estetica futuristica. I capi si distinguono per l’uso di tessuti tecnici, come il tessuto Russell luminescente, che creano effetti tridimensionali luminosi, variando la percezione in base all’angolazione di osservazione.

Un esempio emblematico è il trench iconico, che reinventa la sua forma classica attraverso l’aggiunta di elementi spiraliformi che aggiungono un volume circolare distintivo, specialmente nelle maniche e nella parte inferiore della cintura. La sinuosità organica si manifesta anche attraverso l’uso innovativo di lamine termoadesive, che abbracciano e valorizzano la figura femminile con flussi organici, trasformando il capo in una fusione di rigore e fluidità.

La collezione spazia dal nero profondo a tocchi di blu, bianco e un rosso vivace che ricorda l’essenza urban high-tech di BYBLOS, integrando anche eco-pellicce che adottano forme ovoidali per un’interpretazione contemporanea e consapevole. L’evoluzione del trench da solido a liquido, trasformandosi in abiti di seta che fluiscono liberamente, rappresenta la nostra visione di versatilità e cambiamento, sottolineando la transizione continua tra diverse forme e stati.

In BYBLOS, i tradizionali confini tra i vari tipi di capi si dissolvono, dando vita a una collezione che esplora nuovi orizzonti creativi attraverso il gioco di volumi e proporzioni. Ogni pezzo è una testimonianza del nostro impegno a fondere insieme bellezza, innovazione e sostenibilità, offrendo un nuovo linguaggio di design che celebra la fusione tra l’eredità naturale e il progresso tecnologico.

La collezione BYBLOS, un omaggio alla spirale come simbolo di connessione tra il mondo naturale e quello tecnologico, una collezione che non solo si distingue per il suo design innovativo ma anche per il suo impegno verso un futuro più sostenibile, inclusivo e consapevole.

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ACT N°1 Collezione Autunno Inverno 2024/25

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La nuova collezione ACT N°1 e la sua rappresentazione attraverso gli abiti e le immagini è un omaggio al cinema, una poesia d’amore per l’arte cinematografica e il suo linguaggio analogico, dal passato ad oggi. Non solo amore per le immagini che scorrono sul grande schermo ma per il rito, ormai scomparso, di sedere in una grande sala al buio e lasciarsi incantare dal silenzio e dallo schermo argentato. La nascita del cinema, le tecniche di ripresa, il linguaggio espressivo tolto alle parole e lasciato ai volti, è ciò che Luca Lin ha scelto per comunicare la sua nuova collezione.

Nel video, sono i volti dei personaggi intepreti della collezione a raccontare un sentimento quotidiano che diventa dolore, angoscia, sofferenza del vivere oggi. Ogni look è studiato per comunicare un animus diverso. La collezione parte dalla decostruzione del guardaroba maschile e di un capo femminile, il corsetto con i suoi lacci e le sue limitazioni. La stratificazione parla di sovrastutture sociali da superare. L’effetto è loose e over, con capi scivolati e sovrapposti. Il fit è ampio sia nei capospalla sia nei pantaloni con elastico in vita. Le giacche sono super-over, esasperate nelle proporzioni. La camicia è il prodotto della stratificazione di tre camicie, le t-shirt sono una sopra all’altra, così come le giacche.

Anche i colori usati in degradè, parlano di un incontro tra il grigio urbano e i toni della terra. Antracite, cemento, nuvola, terra, beige, neutri, il contrasto tra bianco e nero. Il verde militare.

Nella storia, alla fine, c’è un senso di liberazione e di integrazione attraverso la rappresentazione del Mahjong, gioco tradizionale in Cina, che unisce diverse età e culture. E una lezione intensa: la guerra è sofferenza e non importa quale guerra sia, non importa da quale parte stai. La guerra è giusta solo se si chiama pace.

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