This Marni collection has been created under quite extreme, and extremely unexpected, external conditions that prompted a conscious creative process of conceptual simplification and amplification of meaning. The stylistic action has been stripped back to reality, bringing further a thought process that has been in the mind of Francesco Risso for a few seasons: a processual approach that is constantly in fieri. In this process of retrovolution, the rich history of Marni is clashed with its present, creating new hybrids and new forms that are both faithful to the roots and expressive of this moment, pointing towards the future. The idea is to celebrate the essence of what Marni stands for, in progressive ways.
The collection expresses an idea of joyful liberation: clashes of naive prints on dresses and outerwear, further clashing with the mohair stripes of grunge-y jumpers. Prints of lips capture sensuality and joy on dresses that fall askew, while volumes are always unexpected. The approach to deconstruction is quintessentially Marni, as is the formality tainted with bohemia and a collision of sport and tailoring. Beauty makes a pair with rebellion. Shirts, jumpers, cardigans, asymmetric dresses, boxy tailoring, mega tank dresses, dada tracksuits, graphic blocks are the elements of the repertoire.
The process of stripping back to reality calls in the audience: the community Marni speaks to. A cross generational section of free spirits has been actively involved in the photographic document that depicts the collection, created by Jack Davison and photographed through FaceTime. Clothes have been sent directly to the subjects, who styled them by themselves after being fitted via video calls. The result further highlights the sense of joyful liberation.
From this season onwards, Marni is applying the same realistic approach to the way collections are named and dropped in stores. Stemming from one single creative process, each season will be simply divided in vol.1 and vol.2, coinciding with distinct moments in both presentation and delivery to stores. This straightforward decision strongly underlines and amplifies the meaning of the endeavor.
Il direttore artistico di Byblos, Manuel Facchini, disegna una collezione ispirata al senso profondo della vita, il DNA, da cui prende forma ogni essere vivente.
Un senso di movimento ed energia che riflette la Natura dinamica del DNA e del mondo naturale, la cui ricchezza e complessità sono rappresentati da una vasta gamma di colori, motivi e materiali che evidenziano l’importanza dell’inclusività e della diversità nella natura, così come nella nostra società.
La collezione Byblos FW23 è un potente richiamo alla Bellezza e alla Meraviglia del mondo naturale e una celebrazione delle numerose differenti forme che la vita può assumere cosi come della sua perfezione, indipendentemente dalla forma o colore che assume.
Enfatizzando la spirale del DNA della collezione, Byblos trasmette un senso di vivacità e dinamismo anche attraverso un’ampia gamma di colori: dal verde al giallo, passando dal fuxia al rosso scarlatto e precipitando nel profondo black rock.
Per la stagione FW23, il Byblos World si snoda a spirale, celebrando l’incantevole diversità che rende unico ogni essere umano.
Motivi sinuosi, ispirati alla doppia elica del DNA, si intrecciano perfettamente con le curve del corpo, accarezzandole e accentuando la personalità esplosiva del Brand: innovazione eco-high-tech, dettagli rock in una visione precisa e contemporanea.
Cappotti cocoon oversize in morbido mohair dai colori esplosivi si alternano a caban piumini double-face. Blazer sartoriali dai tagli rigorosi, evidenziati da spalle ampie ma irreprensibili nella loro geometria grafica. Pantaloni genderless che mescolano i cromosomi X e Y, creando un equilibrio fluido, audace, senza legami e senza confini.
L’iconica “Infinity” BRA-BELT in ecopelle spessorata, dalla forma elicoidale che richiama il simbolo dell’infinito, avvolge e protegge delicatamente la vita o il seno.
Abiti a spirale che si sfilacciano organicamente sulle spalle creando bretelle inedite, simbolo dei cromosomi, mentre in vita si sciolgono in impalpabili pieghe organiche, plastica espressione di telomeri inossidabili. Motivi ad elica si insinuano asimmetrici negli abiti da cocktail in crêpe, sottolineati da micro incrostazioni di strass ton sur ton
Il décolleté si avvolge in un vortice elicoidale a spirale, rivelando e celando, al tempo stesso.
Ricami, rigorosamente made in Italy, sottolineano con vinili e strass gli intrecci e le forme tipiche dei cromosomi in una spirale inesorabile che avvolge e protegge come un’armatura micro abiti, coprispalle e top.
Fluidi cady di viscosa, morbidi fresco di lana, impalpabili mohair contrastano con cotoni armaturati, double di lana e tessuti tecnici.
Daywear in cotone intrecciato per cargo oversize multi-tasche (e multi-tasking) con doppio fondo (contenuto vertiginosamente da una zip, o super-over aperte “a delta” al fondo, regolabile, a seconda delle necessità) e minigonne “inside out” esibiscono la mezza elica laterale, caratteristico tratto geneticamente creato nella Collezione.
La massima espressione della collezione Byblos “DNA” è rappresentata dai chokers a semi-spirale genderless insieme a maxi e mini orecchini in ottone rodiato, studiati attraverso il design computazionale con programmi di architettura parametrica. Una tecnologia avanzata che permette di realizzare creazioni estremamente complesse e dettagli estremamente miniaturizzati, che sono generalmente utilizzati nell’architettura 3D e creati attraverso l’utilizzo di stampe 3D di ultima generazione, prive di punti di saldatura che ne contaminerebbero la pulizia estetica: così come in Natura, in Byblos.
Urban bohemia was the theme of Michael Kors’ Fall/Winter 2023 runway show, which took place this morning at 11 AM in New York City. The show highlighted timeless glamour, celebrating the women Kors calls his influencers, those forever icons who have left a lasting impression on the designer and his work. Taking place in the West Village, this season serves as an ode to the rule-breaking spirit that has characterized Greenwich Village for decades.
“For this Collection, I was really thinking about the things that influenced me when I was coming of age in the ‘70s,” says designer Michael Kors, “the women who influenced me, the neighborhood that influenced me, and the combination of big city glamour and bohemia that I found in Greenwich Village at that time.”
Kors played with proportion, showing long sweeping coats and dramatic capes paired with leggy dresses, skirts and shorts. He used slashes, slits and lean knits to frame the body, and hip-slung belts to shift the eye. Sleek, glamorous jumpsuits made the case for a new kind of evening. The rich, hushed palette ranged from shades of graphite and charcoal to warm tones of chocolate and chestnut, with monochrome moments of merlot and forest. Accessories had a softer attitude, from fringed clutches and relaxed messengers to streamlined bucket bags, while boots grounded almost every look.
A live orchestra accompanied recorded tracks of “Somebody to Love” by Jefferson Airplane and Fleetwood Mac’s “Go Your Own Way,” creating a multi-dimensional soundtrack as models including Vittoria Ceretti, Irina Shayk, Amber Valletta, Liya Kebede, Adut Akech and more walked the birch- and mirror-lined runway.
Gloria Steinem, Kate Hudson, Katie Holmes and Mindy Kaling were among the A-list front row, along with New York Governor Kathy Hochul, Lea Michele, Ellen Pompeo, Isabelle Adjani, Beatrice Grannò, Simona Tabasco and more.
The live show experience premiered on the brand’s social and digital channels, including MichaelKors-Collection.com, which serves as the hub for all Fall/Winter 2023 Michael Kors Collection content. The programming was also available to the brand’s international audience across YouTube, Instagram, TikTok, Facebook and Twitter, as well as on WeChat, Weibo, LINE and Kakao.
Vivetta ama il gioco e la leggerezza di un romanticismo che racconta sentimenti gentili.
La magia della natura la affascina, e ispira i disegni delle stampe, riprese da foulards vintage e popolate da piccoli animali, foglie e fiori autunnali, funghetti e muschio del sottobosco. Fittamente plissettati e uniti in combinazioni patchwork realizzate artigianalmente, i foulards si trasformano in festosi abiti dagli orli asimmetrici a fazzoletto in colori brillanti.
Un mood vivace percorre l’intera collezione Pre-Fall23, con tocchi sognanti e surreali che creano i magici trompe l’oeils cari a Vivetta. Un completo tre pezzi — blazer maschile, camicia e maxi gonna a pieghe in fresco di lana — è in realtà un unico abito; un lungo cappotto doppiopetto è costruito in modo da sembrare un tailleur spezzato giacca e gonna. Le piccole mani, da sempre simbolo portafortuna, compaiono come graziose spille sui maglioncini in mohair a trama compatta, si trasformano in chiusura a moschettone su braccialetti, o vengono trapuntate sui corti piumini zippati in vinile nero, indossati con minigonne assortite. Una cappa imbottita in rosa confetto ha piccole maniche a campana; i bordi della chiusura rappresentano il profilo di un volto femminile.
Amante dei contrasti, Vivetta gioca con volumi e lunghezze spesso opposte. Proporzioni generose si alternano a forme ridotte e vicine al corpo; lunghezze estreme fanno da contrappunto a minigonne cortissime e audaci.
Tessuti preziosi come velluto martellato, raso, chiffon, cady e fresco di lana, insieme a filati in cashmere, merino e mohair danno alla collezione un tono elegante, mentre la palette cromatica in colori densi e saturi — ametista, citrino, rosa bubblegum, eleva la vibrazione giocosa e maliziosa che risuona come un magico diapason nel mondo di Vivetta.