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Intervista a Yury Revich e Simone Di Crescenzo

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E’ stato definito uno dei Festival estivi più sofisticati in Italia, eppure il Festival della Valle d’Itria è forse molto di più. Per quell’attenzione alle emozioni che ne è divenuto nel tempo, anche un tratto distintivo. In particolare negli appuntamenti sinfonici di quest’anno a Palazzo Ducale che, il 16 Luglio ospiterà sotto la direzione di Michael Halasz, il violinista Yury Revich e l’Orchestra Accademia del Teatro alla Scala di Milano con musiche di Mozart, Paganini e Haydn.
In occasione delle celebrazioni per Rossini, intervistiamo proprio Yury Revich e Simone Di Crescenzo, protagonisti della Soirée Rossini prevista per il 18 Luglio con Maria Aleida, Nicolai Pfeffer e Michele Pertusi.

INTERVISTA A YURY REVICH

DailyMood: Grazie per averci concesso l’Intervista. Ci racconti della sua formazione e di come è maturata in lei la dedizione per un lavoro come il suo?
Yury Revich: È un piacere. Io faccio parte della quarta generazione di violinisti nella mia famiglia. Mio nonno è stato il mio insegnante e ancora oggi mio padre, Alexandr Revich, è il mio insegnante principale. Inoltre, ho avuto la fortuna di poter studiare con Galiana Turchaninova, Victor Pikauzen e Pavel Vernikov. Dei maestri fantastici! Sono in continua evoluzione, prendendo ispirazione dalla gente, dalle arti, dalla natura e dall’esperienza sensoriale.

DM: Il violino che suona è un pezzo unico. Come descriverebbe il suo modo di suonare su uno strumento tanto prezioso?
YR: Spero che sia un buon modo di suonarlo! ☺ È un grande onore poter suonare uno Stradivari del 1709 affidatomi dalla Goh Family Foundation di Singapore.

DM:  Il mood degli short film spopola nel fashion e nell’arte con festival ed artisti. Lei si è dedicato con successo anche al genere degli short film, in questo caso musicali. Un mood che avvicina il target dei millenials alla musica classica?
YR: Mi piace scrivere e girare short film. È una mia passione e un hobby. Se questo aiutasse ad avvicinare la nuova generazione alla musica classica, sarebbe fantastico! La musica classica è un linguaggio universale che parla a chiunque.

DM:  Da dove è nata questa idea degli short music film?
YR: L’idea è nata poiché volevo creare e creare. Sono come un uomo del Rinascimento. Un artista è artista in tutto!

DM: Pensa che il futuro della musica classica possa identificarsi con la diffusione della musica scritta per gli strumenti ad arco?
YR: Si, dobbiamo trovare una maniera per rendere moderna la musica classica, soprattutto nel modo di presentarla, compatibile con i moderni standard di vita.

DM: Il suo è lo strumento più acuto degli archi, protagonista in orchestra e musica da camera, ma cosa ne pensa del successo del violino come suono legato al gusto popolare, presente nel tango e nel jazz zigano per esempio?
YR: Si, mi piace molto il tango! In questo periodo faccio anche musica elettronica con lo Stradivari. È divertente! D’altronde, il violino è uno strumento universale. La musica è così.

DM:  Lei è spesso in Italia, il suo recente concerto a Firenze è stato un successo. Come pensa andrà questa Soirée per Rossini il grande genio italiano?
YR: Grazie. Amo l’Italia e gli italiani: sono di grande ispirazione! Secondo me, la nostra Soirée sarà grandiosa! Come altro dovrebbe essere? ☺

Con Yury Revich ci sarà anche il pianista Simone di Crescenzo, ed è proprio a lui che chiediamo come è nato il progetto su Rossini per questo Festival.

INTERVISTA A SIMONE DI CRESCENZO

DM: Benvenuto a lei ed alla sua Musica. Ci parli del suo essere pianista e di come esprime la sua arte.
Simone di Crescenzo: Essere pianista oggi significa, secondo me, vivere la musica nella sua totalità, infatti preferisco definirmi musicista più che pianista in senso stretto. Voglio dire che interpretare un determinato repertorio, specie quello di cui mi occupo, presuppone, secondo il mio modo di vedere, uno studio anche storico-estetico e non soltanto tecnico-musicale. Quando mi avvicino ad un brano per la prima volta cerco di immaginare come renderlo il più possibile conforme alla concezione del compositore e al mio sentire, cerco un incontro fra queste due parti. C’è quindi sempre una piccola piacevole lotta fra una dimensione razionale ed una emotiva: ingredienti necessari per un interprete. D’altronde sono capricorno ascendente gemelli…(sorride)

DM: Lei ha seguito negli ultimi anni molti progetti sia nell’ambito della ricerca sia a livello concertistico e quest’anno uno dei fili conduttori è stato proprio Gioachino Rossini. Un invito alla musica del grande compositore per renderla anche attuale?
SdC: Rossini è assolutamente attuale: Rossini è Rap, Rossini è Rock! Possiamo trovare in lui le anticipazioni di queste correnti contemporanee, ma il tutto in una dimensione aulica, immaginifica, fiabesca, ma allo stesso tempo straordinariamente umana. La sua musica è in grado di farci ridere, di farci sognare, di disegnare atmosfere lontane, ma anche di evocare quei sentimenti più nascosti della nostra interiorità. Dialogare con Rossini suonando la sua musica è una delle esperienze più eccitanti che un musicista possa vivere.

DM: Il Festival della Valle d’Itria, con la sua programmazione continuativa, secondo lei è anche un invito alla musica per i giovani?
SdC: Il Festival della Valle d’Itria, uno dei più prestigiosi in Italia, è un luogo di incontro fra i giovani e la grande musica. È sempre stato e continua ad essere un trampolino di lancio per giovani artisti e, in particolar modo negli ultimi anni, sta attivando numerose iniziative per avvicinare anche i giovanissimi alla musica colta. In questo senso sono di grande supporto alle attività del Festival sia la Fondazione “Paolo Grassi” sia l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, che con le loro iniziative contribuiscono all’incontro e alla fusione fra giovane pubblico e nuovi interpreti.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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“THE FABULOUS VEGAS SHOW”, Il nuovo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca all’Ellington Club di Roma.

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“The Fabulous Vegas Show” è il nuovissimo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca, in scena dall’11 aprile all’Ellington Club di Roma, ogni giovedì fino a metà giugno..

Questo straordinario spettacolo celebra la vibrante atmosfera di Las Vegas e le icone che l’hanno resa leggendaria e l’hanno proiettata nel mito: dal rat pack di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr a Elvis Presley, fino alle star del pop moderno come Adele, Britney Spears e JLO.

Mark e Gabrio, due dei maggiori talenti del teatro musicale italiano e non solo, sono i co-host della serata e si esibiscono da crooner e entertainer insieme al corpo di ballo delle Purple Hearts e una guest femminile diversa ogni settimana assieme ad una del burlesque.

Nel corso dello show si passa dalle musiche avvolgenti di “My Way” e “The Lady is a Tramp” al ritmo travolgente di “Viva Las Vegas”, “Be Italian” e “Let’s Get Loud”, il tutto accompagnato da coreografie di classe e momenti di coinvolgimento del pubblico.

“The Fabulous Vegas Show”, nella stupenda cornice dell’Ellington Club, promette di omaggiare la città delle luci e del divertimento per una serata di intrattenimento di grande raffinatezza e altissimo livello.

In occasione delle festività del 25 aprile e del 1 maggio, nelle due relative settimane “The Fabulous Vegas Show” sarà in scena martedì 30 aprile.

Queste quindi le date di spettacolo:
martedì 30 aprile
giovedì 9 maggio
giovedì 16 maggio
giovedì 23 maggio
giovedì 30 maggio
giovedì 6 giugno
giovedì 13 giugno

Per l’acquisto dei biglietti si prega di visitare il sito: https://biglietteria.ellingtonclubroma.com/acquisto-biglietti/evento.aspx?ID=4032

Gabrio Gentilini è attore, cantante e ballerino con all’attivo importanti ruoli da protagonista come Tony Manero ne “La Febbre del Sabato Sera” e Johnny Castle in “Dirty Dancing”. Lavora come attore al Globe Theatre di Roma in un vasto repertorio shakesperiano e le sue esperienze nel cinema e nella serialità televisiva includono tra le altre “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, “L’Ispettore Coliandro”, “Che Dio ci aiuti”.

 Mark Biocca è attore, cantante e danzatore italo-scozzese. Attualmente è protagonista nel tour europeo del musical “The Great Gatsby” e si è distinto nelle più importanti produzioni italiane di musical degli ultimi anni tra cui “Cats”, “The Phantom of the Opera”, “Singing in the Rain”, “West Side Story”, “Sette Spose per Sette Fratelli”. Mark è ideatore e co-creatore di eventi come MnP charity concert e del musical immersivo “Velvet Motel”, oltre che coreografo per il Christmas World.

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6 universitari su 10 lavorano durante gli studi

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Fino a poco tempo fa era piuttosto raro che uno studente universitario si avvicinasse al mondo del lavoro prima di avere conseguito la laurea. Negli ultimi anni, invece, si assiste a una diffusa inversione di tendenza, con un numero sempre crescente di studenti-lavoratori. Alcune facoltà si rivelano più propense di altre alla conciliazione studio-lavoro e, tra queste, un ruolo fondamentale è svolto dalle università telematiche.

Studenti-lavoratori: un fenomeno sempre più diffuso
Le attitudini sociali si modificano principalmente per esigenze pratiche, trasformandosi in nuove abitudini: è questa la progressione riscontrata anche per la conciliazione studio-lavoro. Secondo alcune recenti indagini, negli ultimi due anni oltre il 60% degli iscritti ai corsi di II livello avrebbe sottoscritto un contratto di lavoro durante il percorso universitario: una scelta dettata da contingenze pratiche ed economiche oppure da aspettative ed esigenze personali.

La maggior parte degli studenti, considerato prioritario il percorso accademico, preferisce assumere impieghi occasionali, stagionali o a tempo parziale e solamente una ristretta minoranza lavora in settori coerenti con gli studi. Tra questi ultimi ci sono gli iscritti alle facoltà di Scienze Motorie e Sportive e di Scienze della Formazione e dell’Educazione. Infine, dall’analisi si evince come sia profondamente cambiata la percezione stessa dell’esperienza lavorativa pre-laurea, considerata oggi vera e propria soft skill utile ad attestare versatilità e autonomia del candidato.

Studio e lavoro: i vantaggi della formazione online
Costi per lo studio sempre più elevati e carenze organizzative delle sedi universitarie hanno imposto una profonda rivisitazione di tutto l’apparato accademico. Gli atenei telematici si rivelano, da questo punto di vista, una soluzione ideale per tutti coloro che non possono (o non vogliono) rinunciare allo stipendio. Frequentare un corso di laurea online riduce i costi e agevola, di fatto, l’intero percorso di studio. Sempre più numerosi e competitivi, permettono di partecipare alle lezioni in modo flessibile, non prevedono limiti di iscrizione, né test di ammissione e offrono l’opportunità di ottenere qualifiche equivalenti ai percorsi tradizionali. Tra gli 11 atenei telematici riconosciuti dal MIUR, spicca Università San Raffaele, recensita da Atenei Online: rinomata per l’eccellente comparto dedito alla ricerca, propone lezioni online e sessioni d’esame in presenza.

L’incidenza significativa dei lavoratori universitari nel panorama accademico riflette l’adattabilità e la determinazione degli studenti nell’affrontare sfide finanziarie e accademiche contemporaneamente. In questo contesto spicca la crescente popolarità delle università telematiche, che offrono flessibilità e accessibilità senza compromettere la qualità dell’istruzione. In un mondo sempre più orientato al lavoro, queste istituzioni stanno dimostrando di essere una risorsa preziosa per coloro che desiderano perseguire gli studi universitari senza dover sacrificare le opportunità lavorative. La combinazione di lavoro e studio non solo forma individui più resilienti e multitasking, ma apre anche le porte a una formazione più inclusiva e orientata al futuro.

 

 

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Continua la partnership di successo tra Oknoplast e MOCAK – Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia. Al via la seconda edizione del concorso internazionale per artisti emergenti

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È aperta la seconda edizione del concorso OKNOPLAST FOR ART, in collaborazione con MOCAKil Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia – che mira a sviluppare e diffondere la cultura e l’arte contemporanea, oltre a sostenere attivamente la formazione. Dopo il successo riscontrato dalla prima edizione, svoltasi lo scorso anno, la partnership continua. La collaborazione, annunciata per la prima volta nel 2022, riflette i valori a cui si ispira da sempre l’azienda, leader nel settore degli infissi di qualità, secondo cui design e creatività sono il motore di crescita e innovazione continue.

“Oknoplast ha molte qualità in comune con gli artisti che si sono candidati e hanno partecipato alla prima edizione del concorso. Ci focalizziamo sul design, ci impegniamo nella creazione di prodotti unici che sorprendono e cerchiamo di percorrere strade sempre nuove” ha dichiarato Magdalena Cedro-Czubaj, Direttore Marketing del Gruppo OKNOPLAST.

Negli ultimi anni, OKNOPLAST si è impegnata su vari fronti per sostenere il mondo dell’arte, la cultura e le attività educative delle istituzioni che sostiene. Anche per questo 2024, l’azienda ha rinnovato l’impegno di farsi promotrice – insieme al MOCAK – di un vero e proprio concorso rivolto ad artisti internazionali emergenti invitandoli a esprimere liberamente la propria creatività utilizzando come “tela” la finestra. La competizione OKNOPLAST FOR ART si chiuderà il 4 marzo 2024, termine ultimo per l’invio dei progetti. I vincitori di questa seconda edizione riceveranno diversi premi: 7.000 euro, 3.000 euro e 2.000 euro.

Il 29 giugno scorso erano stati annunciati i risultati della prima edizione del concorso dove il primo vincitore, Jakub Słomkowski, ha ricevuto in premio la somma di 8.000 euro grazie alla sua opera “Gelosia di guerra (Zazdrostka wojenna)”. Il secondo ed il terzo classificato – Andrzej Wełmiński che ha presentato “Non guardare (dont look)” e Mateusz Sak con un’opera senza titolo (bez tytułu) – hanno ricevuto rispettivamente un premio da 2.000 euro ciascuno. Tutti e tre i vincitori si sono ispirati a problemi profondi che il mondo moderno sta affrontando.

“Il numero di progetti inviati e la qualità della prima edizione del concorso mostrano grande coinvolgimento e sottolineano la necessità di mantenere una collaborazione attiva tra Oknoplast e la comunità artistica. Siamo contenti che i frutti delle nostre attività siano opere d’arte uniche in grado di suscitare emozioni e commuovere il pubblico.“, ha continuato Magdalena Cedro-Czubaj, Direttore Marketing del Gruppo OKNOPLAST.

 Maria Anna Potocka, direttrice del Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia ha aggiunto “Questa prima edizione del concorso ha raccolto oltre 200 progetti creati da artisti provenienti non solo dalla Polonia ma dall’Europa intera. Il tema abbastanza libero, la finestra, ha dato la possibilità agli artisti di spaziare nell’interpretazione scontrandosi ovviamente con diverse sfide personali. La mostra allestita post-competizione è stata l’occasione perfetta per sottolineare l’alto livello di tutte le diverse opere d’arte raccolte, vincitrici e non”.

 Tutte le informazioni sulla seconda edizione del concorso e sulle modalità di partecipazione sono contenute nel sito dedicato http://art.oknoplast.com/.

Regolamento del concorso

Il concorso si rivolge ad artisti maggiorenni che sono attualmente iscritti o che si sono già diplomati presso una Scuola d’Arte, così come a coloro che lavorano nel mondo dell’arte e che hanno la possibilità di presentare un portfolio di progetti. Potrà partecipare chi risiede nell’area dell’Unione Europea.
Si potrà inviare un solo progetto. Anche i collettivi artistici potranno candidare un unico lavoro.
I partecipanti dovranno inviare il proprio progetto in formato grafico, per una dimensione massima di 20MB.
Verranno valutati per ciascun lavoro: unicità, tecnica di esecuzione e valore artistico.
Nello sviluppo del progetto dovranno rimanere inalterate la struttura della finestra, il vetro e il sistema di apertura.

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