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MFW A/I 2018

Simonetta Ravizza Collezione Autunno/Inverno 18-19 – How to Wear It

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Nel segno di Simonetta Ravizza, una palette energetica e vitale. Via dall’ovvio, si al comfort e ad un design di forte tendenza. Un carattere fiero, un piglio sicuro, la donna che ispira la collezione Autunno Inverno 2018 di Simonetta Ravizza non ha bisogno di sedurre, è Natural born glam. Reiventa il suo styling attraverso un tocco personale, assolutamente giovane e trendy. La vera differenza è: how to wear it.

Una allure anticonvenzionale mescola maculato e sportswear, denim e zibellino, vinile e mongolia. Cristalli brillanti aggiungono tocchi di luce. Gli anni ‘80 ritornano di nuovo reinterpretati con l’energia dei colori brillanti, quasi fluo. Un colletto di visone fuchsia; un cap in pelliccia rosso vermiglio; una bordatura giallo limone – che si può aggiungere o togliere al cappotto bon-ton in ponyskin stampato tigre con una semplice zip, si trasforma a seconda dell’umore o dell’uso. E a tracolla, sempre l’irrinunciabile Furrissima, l’iconica sac bag, che accompagna il leisure & work time metropolitano. Sulla bandoliera dell’accessorio cult Simonetta Ravizza, un nuovo messaggio: Kiss Me Once.

Minigonne e leggings aiutano a mantenere un passo veloce; le sovrapposizioni di volumi, lunghezze e pesi diversi sono allo stesso tempo stylish e pratiche. La lunga vestaglia in denim militare foderata in pelliccia è portata sotto un bomber in volpe; lo spolverino in vernice nera trapuntata si accompagna a un giaccone in visone orizzontale nella stessa tinta. Con disinvoltura. E sempre una camicia in croccante poplin, perfetta sotto i cappotti maschili di linea allungata in Principe di Galles o a quadretti Vichy, dai grandi revers bordati in visone colorato. Allegri e chic. E i tacchi alti in ponyskin maculato stanno a dire che per la donna Simonetta Ravizza, sedurre è un gioco divertente. Come la moda.

Su tutto trionfa il savoir-faire e l’iconico heritage del brand. Sexy, fiera; seduttiva, ma con brio. Partecipe del mondo. Attiva. Irriverente, ma con gusto. E con un cuore vivo, che batte al ritmo delle sfide e delle gioie. E’ un cuore che porta sempre con sé, piccolo charm portafortuna in visone rosso da appendere al polsino della camicia. È questa la donna che ispira Simonetta Ravizza per la sua collezione Autunno-Inverno 2018.

 

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MFW A/I 2018

La moda di Antonelli: essere donna oggi (tra contraddizioni e ricerca di futuro)

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L’attuale settimana della moda sta abituandoci a vedere la donna oggi tra le sue contraddizioni e una nuova ricerca di futuro. Un futuro non più possibile in tutto e per tutto, ma perseguibile tra volontà e capacità personale. Per questa donna fantasiosa e ricca di personalità, la moda proposta da Antonelli Firenze anche per il prossimo inverno, è fatta di linee fluide ed essenziali che giocano in abbinamento o in contrasto, tra di loro sia con i colori molto energici e brillanti, sia nei toni dei bianchi e dei grigi.

Una nuova collezione per la FW 18_9, che Antonelli Firenze ha presentato giovedì 22 febbraio nello showroom via Tortona 21 Milano in una vera e propria tavolozza di colori e materiali declinati in liscio, a righe o stampati. Da segnalare la lavorazione del velluto ma anche quella della lana e dei montoni che diventano però leggeri e quindi portabilissimi, per una donna al passo con i tempi ma un pò guerriera “bon ton” che non ha paura di essere nè di apparire. Gli accostamenti si giocano poi sui dettagli come per la scelta dei bottoni, molto grandi e di colore differente al fine di esaltare, qualora ce ne fosse bisogno, ancor di più il tessuto monocromatico acceso dei vari modelli o, la scelta di non metterne alcuno, per esaltarne invece la fantasia.

Una donna che affronta la vita come affronta l’inverno, quella di Antonelli, con cappotti che l’avvolgono come un caldo kimono a vestaglia per approdare come un porto sicuro, tra contraddizioni e ricerca del futuro, mentre le gonne dalle linee fluide e le tinte dai bellissimi colori molto “energetici”, spaziano sempre su una pseudo tavolozza ideale: dal grigio al bianco fino ai colori più accesi e cromaticamente interessanti e sempre molto luminosi.

Nelle più tipiche lavorazioni made in Antonelli, ecco un liscio ed uno stampato sia per le gonne che per i pantaloni ed un velluto lavorato a coste davvero molto bello.
In modo eccezionale come solo il velluto sa fare, ecco che questo tessuto cattura tutte potenzialità dei modelli di Antonelli Firenze.
Il Velluto, tanto amato a livello artigianale per la sua resa di filati scelti che ne determinano la lucentezza e l’estrema morbidezza, rievocando i velluti di ordito, dove il pelo è formato da tanti fili disposti nello stesso senso, quello dell’ordito appunto.
Il velluto come luce e specchio della donna di oggi; questa donna che Antonelli non solo vuole rappresentare ma che vuole anche mostrare con le sue fragilità e caratteristiche.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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MFW A/I 2018

Calcaterra: Manoscritto – Fall Winter 2018/19

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Un messaggio manoscritto e composto di forma e materia. Per la collezione autunno inverno 2018/19 CALCATERRA mette su carta segni e tratti della bellezza, secondo la sua personale visione.
Un racconto che si muove sul delicato equilibrio tra struttura concreta e testimonianza immateriale, un’esperienza che cambia l’angolo dello sguardo, arricchendolo di nuove prospettive tra materia, spazio e volume.
La realtà poliedrica della natura si manifesta in collezione attraverso un insolito intreccio di trasparenza effimera e solida consistenza della materia; drap pesanti in Cashmere infeltriti, cover in lana cruda dalle filettature evidenti e rigide si alternano a douchesse e mikado in seta che, delavati o resinati, restituiscono alla materia la sua primordiale funzione espressiva.

CALCATERRA traccia il profilo di una donna che oscilla tra femminile audacia e sobrietà maschile, tra nudità e rigore quasi clericale. Volumi, materia e funzione fluiscono dagli anni Quaranta fino ai Novanta, da Marlene Dietrich a Loulou de La Falaise, senza argini, senza dighe, lasciandosi solo trascinare dal flusso creativo di una ricorrente modernità a cui sentirsi fedele.
Una racconto che Daniele Calcaterra ha scritto d’un fiato, pensato in una sola notte, con lo stile e la costante del suo carattere: l’anima.

Live Soundtrack // Thomas Costantin
Hair // Tommaso Incamicia @myplace using R+CO
Make-up // Augusto Picerni @w-management.com using MAC Cosmetics

 

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Laura Biagiotti Autunno Inverno 18/19

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Su il sipario: la moda recita il suo spettacolo quotidiano. Al Piccolo Teatro di Milano palcoscenico e passerella si fondono: teatro e vita, personaggi e persone. La moda innesca la scintilla del cambiamento, individuale e collettivo, e come il teatro ha un effetto catartico e rigenerante. Consapevole, appassionata e salda nelle sue radici: la donna Biagiotti interpreta molteplici ruoli anche attraverso un guardaroba coltivato, fatto di pezzi iconici. La moda come il teatro “possiede” il tempo: si va dal flashback al fastforward, come se tornasse nella suggestione agli anni ‘90 quando la battaglia per la parità diventa azione positiva e collettiva. La generazione dei primi importanti successi nel lavoro, nella vita, nei diritti sociali e privati scopre nuova sicurezza, intelligenza e, di conseguenza, autostima che l’abito, in molti casi, interpreta. Oggi, che indubbiamente si è aperto un nuovo fronte di libertà, fiducia, consapevolezza e protagonismo femminile, anche l’abito deve significare nuove emozioni e trasformazioni.

Bianco Biagiotti nel segno della treccia, dipinta a mano con chiaroscuri, o trompe-l’oeil con un’inedita
illusione ottica nella stampa realizzata in 3D per cappotti di panno, abiti fluttuanti e camicie in chiffon. Il
nuovo CULT è la ragnatela di cashmere, impalpabile, con pezzi sovrapponibili e intercambiabili, incredibilmente facili e leggeri. Il calore è dato anche dai double in toni neutri per cappe con cappuccio, tubini e pantaloni con le pinces.

Sperimentazioni: tessuti brit come tartan, pied de poule e principe di Galles rieditati con pietre e borchie
intarsiate, disegni micro e macro, panno ultrasoft e cappotti iperfemminili definiscono il guardaroba della working woman. Romantic power nei giardini inglesi di rose e ortensie sfumate sul velluto e sulla seta. Colori speziati e naturali: ruggine, verdone, senape e cammello.
Tagli di luce, strass, geometrie decise, cappe scenografiche e disinvolti tubini corti. Optical temperato. Abiti scurissimi di cashmere accesi da bagliori brillanti.

TRIBUTE TO PICCOLO TEATRO
Da 20 anni Biagiotti ha scelto e sostenuto un luogo simbolo della cultura italiana nel mondo, nella sua ottica più innovativa e sperimentale, sfilando al Piccolo Teatro di Milano.
Biagiotti offre un tributo al Piccolo Teatro con l’uscita finale ispirata all’iconico dolcevita nero del maestro Giorgio Strehler. Parole chiave evocano suggestioni e affinità: Biagiotti, Piccolo, Teatro, Milano.
Il nostro Gruppo è da sempre appassionatamente impegnato a valorizzare e sostenere il patrimonio culturale del Paese. Sono profondamente grata al Piccolo Teatro, al Direttore Sergio Escobar, ai collaboratori ed alle maestranze per il privilegio di materializzare, da 20 anni, sogni e progetti, incanti e illusioni. Il Piccolo è molto più di un teatro, è un pezzo di storia del nostro tempo ed è anche un pezzo di storia della mia vita.
Ricordo con struggente commozione l’atteggiamento devoto e gioioso con cui mia madre Laura entrava nella sala prove del teatro, sempre in punta di piedi, trovando nel convulso pulsare della settimana della moda a Milano una vibrante sintonia di arte, di passione, di affabulazione.Lavinia Biagiotti Cigna
Oltre ogni evento effimero, oltre le mode, il legame tra il Piccolo e Laura, ora Lavinia, Biagiotti, tra teatro e moda, si fonda su affinità elettive, su emozioni ideali, su inesauribile ricerca e ineludibili “illusioni” che partono dal cuore per diventare atti creativi nelle mani degli artigiani del “bello”: veri atti d’amore per il proprio mestiere.” Sergio Escobar

#biagiotti #anotheryou #biagiottipiccoloteatro

 

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