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Glamour

SUMMER TREND: un’estate senza fine tutta da bere

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L’estate 2016 è ormai quasi terminata, creme solari, costumi da bagno all’ultima moda, cappelli di paglia riposti nel cassetto, eppure la voglia di stenderci in spiaggia e cogliere gli ultimi raggi del caldo sole settembrino non ci ha ancora abbandonati, così come la voglia di assaporare un fresco drink, magari con un sapore nuovo che continui a farci ricordare questa estate che non vorremmo lasciare ma continuare a sentire addosso, come recita il titolo dell’ultimo film di Muccino. La redazione di DailyMood.it ha intervistato Federico Ascani, bartender di professione e docente alla PBS Academy per parlare con lui di cocktail e dei relativi trend.

DM: Ciao Federico e grazie per questa intervista. Entriamo subito nel vivo dell’argomento: ci stiamo lasciando alle spalle i mesi estivi di questo 2016, quali drink sono stati tra i più richiesti fino a questo momento?”
FA: Oltre ai tradizionali che sono un appuntamento fisso come il Mojito, il Moscow Mule (con o senza cetriolo, eterna diatriba di ogni barman che si rispetti), il Frozen Daiquiri o il Manhattan, anche nel nostro settore c’è una continua ricerca di specializzazione: drink su misura, ad alta miscelazione dove la qualità degli ingredienti e l’originalità sono al primo posto.

DM: Proprio a Riccione abbiamo potuto assaggiare il Cuba Sbagliato, preparato dai suoi due ideatori, Manuel e Francesco, a bordo della loro Buick del ’57 trasformata per l’occasione in un vero e proprio bar su due ruote. Ci descrivi questo nuovo drink?”
FA: Il Cuba Sbagliato ha un sapore originale, morbido ed avvolgente: 2/3 di Coca Cola, 1/3 di Vecchia Romagna, ghiaccio e lime, ecco la sua ricetta dove la sostituzione della Vecchia Romagna al posto del rum e il tocco di lime fresco rende il drink dissetante, di qualità ed allo stesso tempo semplice. L’idea è sicuramente vincente.

DM: Come sta accadendo nel settore food anche per il beverage sta radicandosi sempre più il concetto del bere sano e bere bene?”
FA: La specializzazione nei mocktail è sempre più richiesta, l’analcolico va curato tanto quanto i drink che contengono alcool; non si tratta di mettere insieme ananas, pompelmo e fragola, ma di preparare veri e propri cocktail analcolici, in centrifuga o in estrattori di frutta a freddo, dove fondamentale sono gli ingredienti e ovviamente chi sta dall’altra parte del bancone. Il momento drink è uno dei più piacevoli della giornata, così come della sera e il mocktail soddisfa sia la creatività che la nostra etica e l’attenzione che abbiamo verso chi si mette alla guida.

DM: Chiudiamo con una domanda di cinema essendo appena terminato il Festival del Cinema di Venezia, lo segui? Sei appassionato? Abbineresti per noi dei cocktail ai protagonisti di questa 73esima edizione?”
FA: Purtroppo per il lavoro che svolgo ho pochissimo tempo libero e non riesco a seguire come vorrei il cinema. Certo ogni professionista di questo settore che si rispetti sa che cinema e cocktail sono andati sempre di pari passo nel loro essere un abbinamento vincente. Solo per citartene alcuni, il White Russian del Grande Lebowsky, il Manhattan in “A qualcuno piace caldo” con la splendida Marilyn, il Gin Rickey nel Grande Gatsby, i numerosi Vodka Martini “agitati, non mescolati” di James Bond

tumblr_inline_nxnrhbs84m1qe6oac_540Per quanto riguarda la nostra redazione, Riccione è stato sicuramente rivelatorio per un drink in particolare, il Cuba Sbagliato, che abbiamo potuto conoscere grazie alla conversazione con Manuel e Francesco. Un cocktail made in Italy con un’impronta della Cuba anni ’50, una bevanda fresca la cui idea arriva da un piccolo incidente di percorso dei due ideatori, i quali durante lo svolgimento di un party, complice il rum terminato e un’improvvisa richiesta di un Cuba Libre, si trovano a dover “correre ai ripari” e sostituirlo con la Vecchia Romagna. Il risultato è un drink di unico e di carattere, un nuovo modo di bere il cuba e una piccola rivoluzione nel mondo del beverage.

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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Eventi

La mostra “QUEEN UNSEEN / Peter Hince” incontra il genio artistico di Marco Nereo Rotelli in occasione della Milano Design Week 2024 con l’evento “Freddie’s Mirrors”

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Dal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week 2024, presso Fondazione Luciana Matalon e nell’ambito della mostra “Queen Unseen | Peter Hince” il mondo della musica e del design si contaminano in “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli in cui le parole delle canzoni dei Queen diventano cifra espressiva impressa su specchi vintage.

Il 16 aprile alle 11.00 in programma la live performance inaugurale dell’artista.

Si moltiplicano le proposte per il pubblico per vivere in maniera sempre nuova l’esperienza della mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, ospitata e prorogata dato il grande successo sino al 5 maggio presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano.

Anche in occasione della Milano Design Week 2024, uno degli eventi artistici e mediatici più importanti al mondo, il viaggio nel mondo della celebre band raccontato attraverso le bellissime immagini inedite di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury, e da rari oggetti e cimeli, non poteva che essere arricchito da una proposta originale per offrire al pubblico un’esperienza aggiuntiva.

Dalla contaminazione della musica anni ’70 e del design di quell’epoca attualizzato in chiave moderna nasce l’idea di “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che sarà protagonista presso la Fondazione Luciana Matalon dal 16 al 21 aprile, all’interno della Mostra già in essere e che è pensato come omaggio ai testi delle canzoni di una band così simbolica.

Il concept consiste in una serie di iconici specchi ad unghia vintage (il famoso modello progettato dall’architetto Rodolfo Bonetto), tutti diversi e disposti in un cerchio magico, che verranno personalizzati con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, la scrittura di/segnata.

La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione della inaugurazione il 16 aprile alle ore 11.00: gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.

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