Eventi
L’arte-gioiello come sinonimo di passione e ricerca della bellezza
In questi giorni di fashion week milanese, Fiera Milano ed HOMI fanno un regalo alla città proponendo la bella mostra “L’arte del bijou italiano. Dalla Dolce Vita al Prêt-à-Porter” in collaborazione con Expoincittà, comune di Milano e Palazzo Reale. Una mostra, quella a cura di Alba Cappellieri e Lino Raggio che ripercorre velocemente in 3 sale uniche, tra quadri ed arazzi inestimabili, la storia degli accessori che hanno fatto del glamour chic degli anni ’50 e primi del duemila, la sintesi efficace di ciò che nel nostro paese si è considerato bello e di gusto.
Questa mostra, ancora più importante alla luce della nuova sezione espositiva di Bijoux al White Fashion di Milano, che con i suoi espositori evocherà la stessa suggestione in chiave contemporanea, racconta in un unico colpo d’occhio cosa la gioielleria italiana non è mai riuscita a fare completamente: creare una moda con prodotti anche costosissimi e dai materiali pregiati, ma amati e replicati, copiati e spesso riprodotti perchè sintesi di una passione e di una ricerca della bellezza unica proprio perchè legata a quegli anni, fossero quelli della “dolce vita” appunto, o del pret a porter di favolosi anni ‘80. Attraverso il percorso quindi, si ammirano anelli, collane, spille ed accessori preziosi di Ferrè, Versace, Valentino, Armani, ma anche creazioni realizzate da artigiani molto amati e spesso ricordati per le loro creazioni e non tanto per i loro nomi. Una storia fatta di 300 pezzi unici, firmati ed esposti tutti insieme per la prima volta che esemplificano varie fasi della nostra storia di creazione del bijou, attraverso l’accessiorio più amato per esaltare la bellezza, mescolato com’è di materiali quali legno, pietre, cristalli, plastica e ferro per ottenerne “materia viva” da indossare per il solo gusto di farlo.
di Cristina T.Chiochia per DailyMood.it
Credit Photo:
01 Collana Canesi per OTTAVIO RE. Metallo bianco, strass e perle di imitazione. Fine Anni ’50/primi Anni ’60. Archivio Ottavio Re.
02 Bracciale rigido di ORNELLA BIJOUX, Ottone, mosaico di perle di imitazione, pasta di vetro cabochon. 1960 ca. Archivio Ornella Bijoux.
03 Collier Emy Forte per BOZART. Metallo, elementi floreali con cabochon perla. 1966. Archivio Bozart.
04 Collana Maria Vittoria Albani per ORNELLA BIJOUX. Metallo, strass jais, Swarovsky. Anni ’70. Archivio Storico Ornella Bijoux.
05 Collana Sharra Pagano per MOSCHINO. Ottone, vetro. Anni ’80. Archivio Sharra Pagano.
06 Collana Stefano – Anna Piaggi, Ugo Correani per VERSACE. Metallo dorato, plastica.Anni ’80. Associazione Culturale Anna Piaggi.
07 Lino Raggio per SHARRA PAGANO. Bracciali tipo bangles, metallo ottone dorato. Anni ’90. Archivio Sharra Pagano.
08 Lino Raggio per SHARRA PAGANO. Spilla sole ottone e vetro e spilla strass ottone e cristalli Swarovsky. Anni ’90. Archivio Sharra Pagano.
09 Maria Pia Rossi per CLOTILDE SILVA. Collana lana, metallo, vetro, cristallo Swarovski, legno.Anno 2000. Archivio Unger.
10 Lino Raggio, Sharra Pagano Collana a Cuori In ottone dorato. Anni 80-
11 Lino Raggio, Sharra Pagano. Collana Vittoriana. Vetro . Anni 90.
12 Lino Raggio, Sharra Pagano . Collare in cristallo, Anni 90.
13 Bozart 1962. Collier alto a cascata. Pietre, strass, catene, finitura galvanica in nichel. Archivio Bozart.
14 Lino Raggio, Sharra Pagano. Sharra Pagano per GA. spilla scorpione ottone e vetro. 2000.
15 Lavorazione con conterie 1/4 linea e 2 linee cucite su sbieco foderato in raso e gioco di sfumature con rossi argentati. plastica e metallo. Collezione di proprietà Ditta GIOIA – produzione Ferenaz anni 50.
16 Maurizio Manca. Archivio bozart 1989 triangolo in galleria di strass nera a rete con pendenti archivio bozart.
17 Stefano Piaggi | Anna Piaggi. Karl Lagerfeld, Correani spilla 1976 Metallo dorato, cristalli.
18 Prestatore: Stefano Piaggi | Anna Piaggi Designer: Versace Collana Conchiglie e stelle marine metallo dorato, strass.
19 Maurizio Manca per Bozart 1989 Collaretta a punta in strass e nero stile deco. PLASTICA E METALLO.
20 Maurizio Manca. Collana plastica e metallo. Archivio Bozart 1989.
21 Collana con pendente a farfalla, anni ’60 ceramica galvanizzata, maglia di filo dorato, strass, pietre di vetro di murano. Archivio Ornella Bijoux.
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Eventi
10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future
Published
6 giorni agoon
12 Aprile 2024By
Mariani EmmaPer la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24
Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.
Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.
La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.
Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.
Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero
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Eventi
La mostra “QUEEN UNSEEN / Peter Hince” incontra il genio artistico di Marco Nereo Rotelli in occasione della Milano Design Week 2024 con l’evento “Freddie’s Mirrors”
Published
2 settimane agoon
3 Aprile 2024By
DailyMood.itDal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week 2024, presso Fondazione Luciana Matalon e nell’ambito della mostra “Queen Unseen | Peter Hince” il mondo della musica e del design si contaminano in “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli in cui le parole delle canzoni dei Queen diventano cifra espressiva impressa su specchi vintage.
Il 16 aprile alle 11.00 in programma la live performance inaugurale dell’artista.
Si moltiplicano le proposte per il pubblico per vivere in maniera sempre nuova l’esperienza della mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, ospitata e prorogata dato il grande successo sino al 5 maggio presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano.
Anche in occasione della Milano Design Week 2024, uno degli eventi artistici e mediatici più importanti al mondo, il viaggio nel mondo della celebre band raccontato attraverso le bellissime immagini inedite di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury, e da rari oggetti e cimeli, non poteva che essere arricchito da una proposta originale per offrire al pubblico un’esperienza aggiuntiva.
Dalla contaminazione della musica anni ’70 e del design di quell’epoca attualizzato in chiave moderna nasce l’idea di “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che sarà protagonista presso la Fondazione Luciana Matalon dal 16 al 21 aprile, all’interno della Mostra già in essere e che è pensato come omaggio ai testi delle canzoni di una band così simbolica.
Il concept consiste in una serie di iconici specchi ad unghia vintage (il famoso modello progettato dall’architetto Rodolfo Bonetto), tutti diversi e disposti in un cerchio magico, che verranno personalizzati con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, la scrittura di/segnata.
La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione della inaugurazione il 16 aprile alle ore 11.00: gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.
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Eventi
BAROCK Bold Iconic Tribute to Gianni Versace
Published
3 settimane agoon
25 Marzo 2024By
DailyMood.itS’inaugura a Catania il prossimo 5, 6 e 7 aprile nelle sale di Palazzo Biscari l’evento site specific BAROCK, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace, a cura di Sabina Albano, curatrice WorldWild della collezione privata di abiti e oggetti raccolti negli anni da Antonio Caravano.
Tre notti dedicate al sarto più visionario ed originale della storia del Made in Italy, fondatore nel 1978 dell’omonima casa di moda, nota in tutto il mondo per aver reso possibile l’impossibile, attraverso una grande verve creativa, un’approfondita conoscenza della storia, dell’arte classica e contemporanea con una fondamentale esperie
Ad accogliere il pubblico, sulla scalinata del Palazzo Biscari di Catania, il ritratto/installazione in Op Art di Gianni Versace, realizzato da Marcos Marin.
Nel salone da ballo centrale, invece, sarà possibile ammirare dieci outfit della collezione Bondage provenienti dalla A.C. Private Collection di Antonio Caravano e dalla collezione di Franco Jacassi, uno dei maggiori esperti di vintage al mondo. Grazie a questa selezione sarà possibile ripercorrere le scelte stilistiche compiute negli anni ’90 da Gianni Versace caratterizzate da: massimalismo, assenza di colore, total black con rimandi alla cultura punk, la cui sintesi sono i capi in pelle, borchie e spille da balia XL che chiudono scollature e spacchi profondi.
Nella galleria laterale, invece, sarà allestita una mostra dedicata alle Icone del ’900 disegnate da Bruno Gianesi, già capo ufficio stile uomo e balletto di Gianni Versace. Si potranno ammirare i volti di Marlene Dietrich, David Bowie, Pierpaolo Pasolini, George Michael, solo per citarne alcuni.
A seguire, negli ambienti più intimi del palazzo, nel Boudoir della Principessa, troveremo degli acquerelli di Bruno Gianesi dedicati agli abiti disegnati per la Maison Gianni Versace e una selezione di complementi d’arredo della Home Collection Gianni Versace che come tutto il progetto sono pensati in dialogo con lo spazio che ospita l’evento. Da una parte, infatti, troviamo Palazzo Biscari, uno dei maggiori esempi del Barocco siciliano presenti a Catania e dall’altra la cultura rock, bondage e punk filtrata attraverso l’alta moda di Gianni Versace.
L’evento site specific di Catania rientra in un progetto internazionale, il cui percorso conta già sette prestigiose tappe: quella appena conclusa in POLONIA a Poznań (31 gennaio 2024), le esposizioni di Groningen nei PAESI BASSI (2023), One Night with Gianni / Gianni Versace Baroque Tribute di Catania nel gennaio 2023. I successi delle mostre di Singen (2021) e Berlino (2018) in GERMANIA, Borås in SVEZIA (2020) e la prima sensazionale retrospettiva nel 2017, a venti anni dalla scomparsa di Gianni Versace, al MANN MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE di Napoli.
La manifestazione è organizzata e promossa dall’associazione culturale Saint Caprais; patrocinata dall’Accademia di Belle Arti Catania, sponsorizzata da Servizi MEDIOCASA Franchising immobiliare; in collaborazione con Vintage delirium di Franco Jacassi, the Gallery, One Fashion Catania, Quaderni di Moda, Palazzo Biscari, La Perla del Mediterraneo, F.lli Maria, Crispelleria Santoro, Nisi pasticcerie, Disca Gin, Maravigghia, Valentina Trovato eventi e catering, Solaris distribuzione, Boudoir 36, Bottino vivaio piante, Soul of Efesto, Berkam, Nicotra Estetica, New Hair, Global Sound animation, AWG dj, Alpha 66 Productions, Giudancer, GFM group.
La mostra non è ufficiale né autorizzata o associata a Gianni Versace Srl e/o alla famiglia Versace.
BAROCK
Bold Iconic
Tribute to Gianni Versace
a cura di Sabina Albano
5 – 6 – 7 aprile 2024
Palazzo Biscari, Catania
Via Museo Biscari, 10
Scheda dell’evento
Titolo BAROCK, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace
a cura di Sabina Albano
Sede Palazzo Biscari, Catania
Via Museo Biscari, 10
Date 5 – 6 – 7 aprile 2024
Programma* e biglietti 5 aprile: Opening party dalle 19.30 alle 24.00
Biglietto 20,00 euro + commissioni
6 aprile: Cine-club dalle 18.00 alle 22.00
Biglietto 20,00 euro + commissioni
7 aprile: Closing party dalle 19.30 alle 22.30
Biglietti 20,00 euro + commissioni
Abbonamento 5-6-7 aprile: 45 euro + commissioni
Gli studenti dell’Accademia usufruiranno di uno sconto del 20% su tutti i biglietti in prevendita, con verifica numero matricola da mostrare all’ingresso.
https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=490457
Dress Code “Fashion is fashion”
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Versace Home: If These Walls Could Talk.
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