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Aoi Mishina, l’intervista: in the mood for Japan

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Lei, Aoi Mishina è a Milano. Insegnante di “business etiquette” e Master di Sado Tea Ceremony è volata sin qui dal suo paese, il Giappone, per far conoscere la “cerimonia del tè” all’EXPO Milano 2015 e concede questa intervista dopo il suo rientro in Giappone, con l’esperienza milanese ancora viva in lei. Dopo la partecipazione alla cerimonia del tè al fuorisalone giapponese, l’idea di questa intervista era forse esclusivamente data dall’interesse e la curiosità nel circuito “in the mood for japan” di questo Expo milanese. Ma è indubbiamente stato di più.

In sintesi la cerimonia del tè giapponese è un modo per esprimersi spiritualmente attraverso delle azioni fisiche di preparazione e presentazione della bevanda e varie sono le modalità con cui puo’ essere eseguita. Aoi Mishina è Master di Chado e nella sua cerimonia del tè grande importanza è riservata anche ai particolari più comuni che diventano estremamente speciali, come la carta da riso di accompagnamento ai dolci, chiamati wagashi, che sono strettamente legati, come la cerimonia stessa, alla natura ed alle sagome dei frutti delle varie stagioni.

Domanda: Benvenuta e grazie per aver accettato questa intervista, sorge sicuramente spontanea la prima domanda, ovvero come è arrivata a diventare una Master della cerimonia del tè?
Risposta. Prima di rispondere mi piacerebbe spiegare ai lettori di Dailymood qualcosa di pìù dello stile “Sencha“. Essere una Master non è poi cosi importante, la cerimonia lo è. La Cerimonia del tè giapponese ha infatti due stili: “Maccha-do” e “Sencha-do”. Lo stile Sencha è quello con una foglia di tè verde. Lo stile Maccha è quello con il tè in polvere. Lo stille “Sencha-do” uno stile rilassato e molto piacevole piacevole.Ed è più semplice di quello del tè verde in polvere “Maccha-do”. In sintesi è come dire che c’è un tè formale ed uno meno formale, anche voi in occidente avere una cerimonia del tè, basti pensare alla europea Inghilterra. Dalla metà del periodo Edo (che va dal 1600 al 1800 circa n.d.r. E da cui prende il nome la città di Tokyo, tanto che i suoi abitanti si chiamano ancora edokko), Sencha è diventato molto popolare addirittura quanto o come il Maccha.

Domanda: Si può dire quindi che è diventato un mood , una tendenza che poi è diventata un successo?
Risposta: Sicuramente era una forma più libera di servire il tè. Il Sencha era molto popolare tra gli uomini colti ed esperti nell’antica arte della calligrafia giapponese, in quel tempo essere esperti di calligrafia significava essere potenti.

Domanda: Ed i suoi studi per diventare Master?
Risposta: Non si smette mai di imparare. Ho studiato e sto studiando sotto la scuola “Chikuhou”, ovvero scuola di Sencha-do in Hokkaido, la mia bellissima città; è una scuola che si occupa della cerimonia tradizionale Giapponese SADO (Sencha-do), ho cominciato dal 2000 fino ad oggi. Sono stata autorizzata divenendo Master da diversi anni, dal 2009. Per chi ha qualche curiostià in più online abbiamo anche un sito: http://www.chikuhouryu.com/

aoimishina

Domanda: La cerimonia del tè è un’arte derivata dalla pratica Zen, non è vero?
Risposta: Sado ha assorbito molto di quello che è la pratica ZEN. ZEN è fondamentalmente alla ricerca della verità di chi siete. “ZEN” non è la religione, ma pratica. Nella cerimonia del tè giapponese si ritiene che solo guardando la cerimonia, si può entrare in lo stesso tipo di illuminazione (sperimentato anche da chi scrive n.d.r.). La gente del Giappone hanno creato la “Cerimonia del tè” per sperimentare lo stesso stato illuminato dello Zen nel bere il tè verde giapponese nella propria vita quotidiana, nella nostra vita.

Domanda: Lei è un Master, una maestra quindi di cerimonia del tè. Dove hai imparato la vera e propria tecnica fisica. Mi spiego meglio: come riesci a conciliare la parte fisica e quella della mente mentre svolgi la cerimonia?
Risposta: Io ho imparato il SADO. Per un Giapponese SADO ha tradizionalmente 3 significati. “Relax” (meditazione). “Riabilitazione” (attivazione del cervello, buon equilibrio di cinque sensi, tatto, gusto, udito, occhi …). “Ricreazione” (potenza delle espressioni). La mia risposta è tutta racchiusa in questo.

Domanda: è quindi vero che i maestri di cerimonia del tè hanno un buon equilibrio nella vita?
Risposta: Dipende. La mia maestra per esempio alla scuola è una grande. Lei si. E’ una delle persone che in assoluto rispetto di piu’.

Domanda. Feeling “in sintonia” con il luogo, dove si svolge la cerimonia, è importante?
Risposta: Si, lo è. Necessariamente. Solitamente eseguiamo la cerimonia del tè nella sala da tè (Cha-shitsu).

Domanda: Per concludere, la cerimonia Sencha e la cerimonia “tradizionale” si ritrovano secondo Lei nella pratica?
Risposta: Per un giapponese tradizionale ripeto, la cerimonia del tè ha due stili. “Maccha-do” e “Sencha-do”. Credo che un buon esempio sia la cerimonia del tè sencha eseguita a Milano: un modo semplice e con molta spontaneità, forse più del solito.

Spontaneità. Sarà forse merito dell’essere in Italia e sentirsi fra a amici? Chissà. Sta di fatto che l’incontro con Aoi Mishina e questa intervista ha dimostrato una volta di più, di quanto i mood di ieri e di oggi continuino ad influenzarci la vita sia ad oriente che ad occidente del mondo.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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“THE FABULOUS VEGAS SHOW”, Il nuovo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca all’Ellington Club di Roma.

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“The Fabulous Vegas Show” è il nuovissimo spettacolo di Gabrio Gentilini e Mark Biocca, in scena dall’11 aprile all’Ellington Club di Roma, ogni giovedì fino a metà giugno..

Questo straordinario spettacolo celebra la vibrante atmosfera di Las Vegas e le icone che l’hanno resa leggendaria e l’hanno proiettata nel mito: dal rat pack di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr a Elvis Presley, fino alle star del pop moderno come Adele, Britney Spears e JLO.

Mark e Gabrio, due dei maggiori talenti del teatro musicale italiano e non solo, sono i co-host della serata e si esibiscono da crooner e entertainer insieme al corpo di ballo delle Purple Hearts e una guest femminile diversa ogni settimana assieme ad una del burlesque.

Nel corso dello show si passa dalle musiche avvolgenti di “My Way” e “The Lady is a Tramp” al ritmo travolgente di “Viva Las Vegas”, “Be Italian” e “Let’s Get Loud”, il tutto accompagnato da coreografie di classe e momenti di coinvolgimento del pubblico.

“The Fabulous Vegas Show”, nella stupenda cornice dell’Ellington Club, promette di omaggiare la città delle luci e del divertimento per una serata di intrattenimento di grande raffinatezza e altissimo livello.

In occasione delle festività del 25 aprile e del 1 maggio, nelle due relative settimane “The Fabulous Vegas Show” sarà in scena martedì 30 aprile.

Queste quindi le date di spettacolo:
martedì 30 aprile
giovedì 9 maggio
giovedì 16 maggio
giovedì 23 maggio
giovedì 30 maggio
giovedì 6 giugno
giovedì 13 giugno

Per l’acquisto dei biglietti si prega di visitare il sito: https://biglietteria.ellingtonclubroma.com/acquisto-biglietti/evento.aspx?ID=4032

Gabrio Gentilini è attore, cantante e ballerino con all’attivo importanti ruoli da protagonista come Tony Manero ne “La Febbre del Sabato Sera” e Johnny Castle in “Dirty Dancing”. Lavora come attore al Globe Theatre di Roma in un vasto repertorio shakesperiano e le sue esperienze nel cinema e nella serialità televisiva includono tra le altre “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, “L’Ispettore Coliandro”, “Che Dio ci aiuti”.

 Mark Biocca è attore, cantante e danzatore italo-scozzese. Attualmente è protagonista nel tour europeo del musical “The Great Gatsby” e si è distinto nelle più importanti produzioni italiane di musical degli ultimi anni tra cui “Cats”, “The Phantom of the Opera”, “Singing in the Rain”, “West Side Story”, “Sette Spose per Sette Fratelli”. Mark è ideatore e co-creatore di eventi come MnP charity concert e del musical immersivo “Velvet Motel”, oltre che coreografo per il Christmas World.

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6 universitari su 10 lavorano durante gli studi

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Fino a poco tempo fa era piuttosto raro che uno studente universitario si avvicinasse al mondo del lavoro prima di avere conseguito la laurea. Negli ultimi anni, invece, si assiste a una diffusa inversione di tendenza, con un numero sempre crescente di studenti-lavoratori. Alcune facoltà si rivelano più propense di altre alla conciliazione studio-lavoro e, tra queste, un ruolo fondamentale è svolto dalle università telematiche.

Studenti-lavoratori: un fenomeno sempre più diffuso
Le attitudini sociali si modificano principalmente per esigenze pratiche, trasformandosi in nuove abitudini: è questa la progressione riscontrata anche per la conciliazione studio-lavoro. Secondo alcune recenti indagini, negli ultimi due anni oltre il 60% degli iscritti ai corsi di II livello avrebbe sottoscritto un contratto di lavoro durante il percorso universitario: una scelta dettata da contingenze pratiche ed economiche oppure da aspettative ed esigenze personali.

La maggior parte degli studenti, considerato prioritario il percorso accademico, preferisce assumere impieghi occasionali, stagionali o a tempo parziale e solamente una ristretta minoranza lavora in settori coerenti con gli studi. Tra questi ultimi ci sono gli iscritti alle facoltà di Scienze Motorie e Sportive e di Scienze della Formazione e dell’Educazione. Infine, dall’analisi si evince come sia profondamente cambiata la percezione stessa dell’esperienza lavorativa pre-laurea, considerata oggi vera e propria soft skill utile ad attestare versatilità e autonomia del candidato.

Studio e lavoro: i vantaggi della formazione online
Costi per lo studio sempre più elevati e carenze organizzative delle sedi universitarie hanno imposto una profonda rivisitazione di tutto l’apparato accademico. Gli atenei telematici si rivelano, da questo punto di vista, una soluzione ideale per tutti coloro che non possono (o non vogliono) rinunciare allo stipendio. Frequentare un corso di laurea online riduce i costi e agevola, di fatto, l’intero percorso di studio. Sempre più numerosi e competitivi, permettono di partecipare alle lezioni in modo flessibile, non prevedono limiti di iscrizione, né test di ammissione e offrono l’opportunità di ottenere qualifiche equivalenti ai percorsi tradizionali. Tra gli 11 atenei telematici riconosciuti dal MIUR, spicca Università San Raffaele, recensita da Atenei Online: rinomata per l’eccellente comparto dedito alla ricerca, propone lezioni online e sessioni d’esame in presenza.

L’incidenza significativa dei lavoratori universitari nel panorama accademico riflette l’adattabilità e la determinazione degli studenti nell’affrontare sfide finanziarie e accademiche contemporaneamente. In questo contesto spicca la crescente popolarità delle università telematiche, che offrono flessibilità e accessibilità senza compromettere la qualità dell’istruzione. In un mondo sempre più orientato al lavoro, queste istituzioni stanno dimostrando di essere una risorsa preziosa per coloro che desiderano perseguire gli studi universitari senza dover sacrificare le opportunità lavorative. La combinazione di lavoro e studio non solo forma individui più resilienti e multitasking, ma apre anche le porte a una formazione più inclusiva e orientata al futuro.

 

 

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Continua la partnership di successo tra Oknoplast e MOCAK – Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia. Al via la seconda edizione del concorso internazionale per artisti emergenti

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È aperta la seconda edizione del concorso OKNOPLAST FOR ART, in collaborazione con MOCAKil Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia – che mira a sviluppare e diffondere la cultura e l’arte contemporanea, oltre a sostenere attivamente la formazione. Dopo il successo riscontrato dalla prima edizione, svoltasi lo scorso anno, la partnership continua. La collaborazione, annunciata per la prima volta nel 2022, riflette i valori a cui si ispira da sempre l’azienda, leader nel settore degli infissi di qualità, secondo cui design e creatività sono il motore di crescita e innovazione continue.

“Oknoplast ha molte qualità in comune con gli artisti che si sono candidati e hanno partecipato alla prima edizione del concorso. Ci focalizziamo sul design, ci impegniamo nella creazione di prodotti unici che sorprendono e cerchiamo di percorrere strade sempre nuove” ha dichiarato Magdalena Cedro-Czubaj, Direttore Marketing del Gruppo OKNOPLAST.

Negli ultimi anni, OKNOPLAST si è impegnata su vari fronti per sostenere il mondo dell’arte, la cultura e le attività educative delle istituzioni che sostiene. Anche per questo 2024, l’azienda ha rinnovato l’impegno di farsi promotrice – insieme al MOCAK – di un vero e proprio concorso rivolto ad artisti internazionali emergenti invitandoli a esprimere liberamente la propria creatività utilizzando come “tela” la finestra. La competizione OKNOPLAST FOR ART si chiuderà il 4 marzo 2024, termine ultimo per l’invio dei progetti. I vincitori di questa seconda edizione riceveranno diversi premi: 7.000 euro, 3.000 euro e 2.000 euro.

Il 29 giugno scorso erano stati annunciati i risultati della prima edizione del concorso dove il primo vincitore, Jakub Słomkowski, ha ricevuto in premio la somma di 8.000 euro grazie alla sua opera “Gelosia di guerra (Zazdrostka wojenna)”. Il secondo ed il terzo classificato – Andrzej Wełmiński che ha presentato “Non guardare (dont look)” e Mateusz Sak con un’opera senza titolo (bez tytułu) – hanno ricevuto rispettivamente un premio da 2.000 euro ciascuno. Tutti e tre i vincitori si sono ispirati a problemi profondi che il mondo moderno sta affrontando.

“Il numero di progetti inviati e la qualità della prima edizione del concorso mostrano grande coinvolgimento e sottolineano la necessità di mantenere una collaborazione attiva tra Oknoplast e la comunità artistica. Siamo contenti che i frutti delle nostre attività siano opere d’arte uniche in grado di suscitare emozioni e commuovere il pubblico.“, ha continuato Magdalena Cedro-Czubaj, Direttore Marketing del Gruppo OKNOPLAST.

 Maria Anna Potocka, direttrice del Museo d’Arte Contemporanea MOCAK di Cracovia ha aggiunto “Questa prima edizione del concorso ha raccolto oltre 200 progetti creati da artisti provenienti non solo dalla Polonia ma dall’Europa intera. Il tema abbastanza libero, la finestra, ha dato la possibilità agli artisti di spaziare nell’interpretazione scontrandosi ovviamente con diverse sfide personali. La mostra allestita post-competizione è stata l’occasione perfetta per sottolineare l’alto livello di tutte le diverse opere d’arte raccolte, vincitrici e non”.

 Tutte le informazioni sulla seconda edizione del concorso e sulle modalità di partecipazione sono contenute nel sito dedicato http://art.oknoplast.com/.

Regolamento del concorso

Il concorso si rivolge ad artisti maggiorenni che sono attualmente iscritti o che si sono già diplomati presso una Scuola d’Arte, così come a coloro che lavorano nel mondo dell’arte e che hanno la possibilità di presentare un portfolio di progetti. Potrà partecipare chi risiede nell’area dell’Unione Europea.
Si potrà inviare un solo progetto. Anche i collettivi artistici potranno candidare un unico lavoro.
I partecipanti dovranno inviare il proprio progetto in formato grafico, per una dimensione massima di 20MB.
Verranno valutati per ciascun lavoro: unicità, tecnica di esecuzione e valore artistico.
Nello sviluppo del progetto dovranno rimanere inalterate la struttura della finestra, il vetro e il sistema di apertura.

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