Connect with us

Eventi

Design Pride 2017 – un progetto di Seletti, Wunderkammer e YOOX

Published

on

La festa più popolare della Milano Design Week, realizzata in collaborazione con Gufram, Havaianas, Radio Deejay, Treatwell e Wallpaper*, ha invaso la città coinvolgendo per la seconda edizione più di 3.000 persone.
Il colorato corteo ha inaugurato la pagina web designpride.org, una reale opportunità per i giovani designer di trasformare le proprie idee in oggetti in vendita su YOOX

Mercoledì 5 aprile, oltre 3.000 persone hanno invaso le strade della città unendosi al corteo del DESIGN PRIDE, la street parade dedicata al design promossa dal brand Seletti, dall’associazione non-profit Wunderkammer e da YOOX, lo store online di lifestyle leader nel mondo per moda, design e arte.
La parade è stata realizzata in collaborazione con Gufram, il marchio che ha portato il radical design nel mondo, Havaianas, il più iconico brand brasiliano, Radio Deejay, Treatwell, sito dedicato alla bellezza, e Wallpaper*, la realtà editoriale di riferimento per il mondo del design e del lifestyle.
La colorata sfilata di carri, striscioni, musica, performance, è partita da Piazza Castello (angolo via Minghetti), ha attraversato il distretto delle 5VIE fino ad arrivare in Piazza Affari per un grande party finale.
La street parade, oltre ad essere stata un momento di festa aperto a tutti, ha inaugurato la novità di questa edizione: il DESIGN PRIDE infatti si trasforma in un progetto più ampio per sostenere la creatività, guardando al dialogo tra designer, studenti, università e imprese.
Tramite la pagina web designpride.org, infatti, i giovani designer di tutto il mondo sono invitati a presentare un progetto, che valorizzi la tradizione artigianale del proprio paese di origine; grazie all’impegno di YOOX, che sostiene sin dagli esordi i giovani talenti, fra i progetti che rispecchieranno tutte le caratteristiche del bando, i migliori avranno l’opportunità di entrare direttamente nel mercato – con una distribuzione in tutto il mondo – attraverso uno dei più importanti canali di vendita online.
Il DESIGN PRIDE diventa così una piattaforma capace di sviluppare un circolo virtuoso che mostra il lato buono della globalizzazione, offrendo una reale occasione ai giovani designer e un sostegno concreto al talento e agli artigiani locali.

La street parade
La Mini d’epoca con il L.O.V.E. di Maurizio Cattelan, divenuta icona del DESIGN PRIDE, ha aperto il corteo seguita da YOOX, che ha invitato tutti i suoi dipendenti di Milano a sfilare e a far festa, e dagli studenti provenienti da varie Università e Scuole di design di tutto il mondo che hanno portato i loro progetti “in spalla”: i giovani designer infatti hanno indossato delle “capsule”, metaforici scrigni delle loro idee.
L’esercito di studenti è stato seguito da Gufram, che ha invaso le vie della città con il suo spirito pop e dissacrante; Havaianas, che ha sfilato con un carro ludico e colorato; Radio Deejay che con il deejay set di Shorty ha fatto ballare il pubblico durante tutto il percorso e in Piazza Affari, invitando i passanti ad unirsi a questa grande festa pubblica. E ancora Treatwell che ha portato un messaggio di bellezza, e Wallpaper*, la cui flotta di biciclette ha portato nel corteo l’iconografia del magazine e lo slogan ‘Fewer Walls, More Wallpaper*’.

Anche quest’anno sono stati numerosi i designer a sfilare con progetti rappresentativi della loro creatività. Il gruppo, guidato da Studio Job, presente con la sua Banana Car, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di: Antonio Aricò, BBMDS, Cristina Celestino, CTRLZAK, H!FIVE, Ilaria Innocenti, Marcantonio Raimondi Malerba, Giò Tirotto, Alessandro Zambelli, Zaven.
Tanta la musica: Gaia Gozzi ha dato il via alla partenza con una performance, Stefano Fontana ha fatto ballare il corteo durante tutto il percorso insieme alla Banda d’Affori che ha scandito il ritmo del corteo. Moriss e i PIC – Pronto Intervento Clown hanno coinvolto il pubblico con la loro gioia d’assalto.
Con questo nuovo format, il DESIGN PRIDE punta a coinvolgere un pubblico sempre più ampio, diventando un progetto di portata internazionale, che possa essere protagonista di alcuni degli eventi di design più interessanti al mondo (Festival, Design Week).
Il DESIGN PRIDE si inserisce all’interno di “5 VIE art + design”, patrocinato dal Comune di Milano, grazie al quale la zona più antica e ricca di storia di Milano si trasforma in un nuovo distretto proiettato verso il design e l’innovazione.
Il DESIGN PRIDE è patrocinato da La Triennale di Milano, ADI – Associazione per il disegno industriale, Fondazione Achille Castiglioni.
Il Set-Design della parade è stato curato dello studio Archivio Personale che si è occupato del progetto di allestimento e produzione dei carri che hanno preso parte alla sfilata.

PARADE

Questo slideshow richiede JavaScript.

PEOPLE

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading
Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

1 × 1 =

Eventi

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校

Published

on

Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School – ユミの新しい学校, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere –quadri, disegni e performance – troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa, attraverso due distinte performance ma anche trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi. La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprenderà una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs

Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校
a cura di Roberto Pinto
10 maggio – 1 giugno 2024
Opening: venerdì 10 maggio, ore 19-22
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna

Questo slideshow richiede JavaScript.

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading

Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

Published

on

Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading

Eventi

La mostra “QUEEN UNSEEN / Peter Hince” incontra il genio artistico di Marco Nereo Rotelli in occasione della Milano Design Week 2024 con l’evento “Freddie’s Mirrors”

Published

on

Dal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week 2024, presso Fondazione Luciana Matalon e nell’ambito della mostra “Queen Unseen | Peter Hince” il mondo della musica e del design si contaminano in “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli in cui le parole delle canzoni dei Queen diventano cifra espressiva impressa su specchi vintage.

Il 16 aprile alle 11.00 in programma la live performance inaugurale dell’artista.

Si moltiplicano le proposte per il pubblico per vivere in maniera sempre nuova l’esperienza della mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, ospitata e prorogata dato il grande successo sino al 5 maggio presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano.

Anche in occasione della Milano Design Week 2024, uno degli eventi artistici e mediatici più importanti al mondo, il viaggio nel mondo della celebre band raccontato attraverso le bellissime immagini inedite di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury, e da rari oggetti e cimeli, non poteva che essere arricchito da una proposta originale per offrire al pubblico un’esperienza aggiuntiva.

Dalla contaminazione della musica anni ’70 e del design di quell’epoca attualizzato in chiave moderna nasce l’idea di “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che sarà protagonista presso la Fondazione Luciana Matalon dal 16 al 21 aprile, all’interno della Mostra già in essere e che è pensato come omaggio ai testi delle canzoni di una band così simbolica.

Il concept consiste in una serie di iconici specchi ad unghia vintage (il famoso modello progettato dall’architetto Rodolfo Bonetto), tutti diversi e disposti in un cerchio magico, che verranno personalizzati con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, la scrittura di/segnata.

La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione della inaugurazione il 16 aprile alle ore 11.00: gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.

Questo slideshow richiede JavaScript.

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Continue Reading

Trending