Eventi
Artigianato e Palazzo annuncia i vincitori di Blogs&Crafts

Grande soddisfazione per le richieste di partecipazione alla X edizione di Blogs&Craf Europe – oltre 180 candidature giunte da tutta Europa – la cui Giuria ha selezionato i tredici artigiani under 35 ai quali sarà data l’opportunità di esporre gratuitamente ad Artigianato e Palazzo XXIX edizione (Firenze – Giardino Corsini 15/17 settembre 2023).
“Siamo orgogliosi di avere creduto nelle nuove generazioni già dieci anni fa, linfa vitale per l’innovazione in tutti i mestieri artigiani”, sottolineano gli organizzatori Sabina Corsini e Neri Torrigiani.
“Il successo riscosso dalla nostra iniziativa è la conferma del crescente interesse da parte dei giovani per i lavori che richiedono talento manuale, consapevoli di trovare in questo settore una risposta ai principii di autenticità, rispetto per l’ambiente, legame con il territorio e sperimentazione.”.
Storie di passioni e di vite personali diverse tra loro quelle che i giovani “crafts” ci racconteranno quest’anno con la loro presenza nell’area dedicata delle rinascimentali Scuderie di Palazzo Corsini, al lavoro nelle loro botteghe ricreate per l’occasione.
“Blogs & Crafts Europe 2023” è rivolto a tutti i giovani artigiani dei paesi europei, grazie alla collaborazione con il World Crafts Council Europe.
Per promuovere e valorizzare l’artigianato e il Made in Italy si rinnova anche quest’anno la collaborazione con la Fondazione Ferragamo che aprirà ai vincitori l’Archivio della Salvatore Ferragamo, custode della tradizione dell’azienda e di quella artigianalità tanto cara al fondatore della maison nota in tutto il mondo.
Rientra in questa grande attenzione verso i giovani l’accordo di Artigianato e Palazzo con Métiers d’Excellence LVMH, che prevede per tutti i giovani under 25 l’accesso gratuito al Giardino Corsini nei giorni della Mostra e potranno scoprire tutti gli aspetti del creare artigiano partecipando ai workshop e ai piccoli laboratori proposti dalle tante maison che fanno capo al Gruppo LVMH negli spazi dedicati ai lati del viale centrale del Giardino Corsini.
Restano ancora aperte fino al 14 luglio le candidature per gli influencer e i talent da presentare direttamente dal sito www.artigianatoepalazzo.it.
BLOGS & CRAFTS Europe 2023
I VINCITORI
Francia, Georgia, Irlanda, Slovacchia, Svezia e naturalmente Italia sono i paesi presenti a questa edizione di Blogs & Crafts Europe che porta in Mostra una nuova selezione di “crafts” under 35.
Anche i giovani “crafts”, come tutti gli espositori, saranno sottoposti al giudizio del pubblico tramite apposite schede distribuite insieme al Catalogo che decreteranno il vincitore del “Premio Perseo” destinato al migliore artigiano di ARTIGIANATO E PALAZZO 2023.
ESTERO
MARIE LEVOYET – FRANCIA, Eliografica
www.marielevoyet.com – IG: marielevoyet
Marie Levoyet ha fondato lo studio nel 2018, ponendo al centro della sua pratica il legame tra il fotografo e la sua immagine. È uno dei pochi studi specializzati nella fotoincisione su rame a colori, un processo fotomeccanico del XIX secolo al confine tra fotografia e incisione dove le fotografie vengono incise su lastre di rame e stampate con inchiostri, sviluppando tinte di una profondità quasi palpabile e di lunga durata. Collabora con fotografi, designer e artisti contemporanei e nei suoi progetti più personali la nozione di insularità guida la sua ricerca: insularità geografica, ma anche emotiva e sensoriale.
NINO MISRIASHVILI – GEORGIA, Tornitore
IG: woodincrustation
Nino Misriashvili, nato e cresciuto a Dusheti in Georgia, è un artigiano che lavora il legno e ne sviluppa la decorazione tramite la tecnica della incrostazione. Nino si è laureato in economia, ma dopo gli studi ha iniziato a collaborare attivamente con suo padre, artigiano autodidatta.
Per le incrostazioni utilizza diversi metalli (rame e melchior), pietre semipreziose (malachite, lazuli, turchese), coralli, madreperla e diversi tipi e colori di legno.
Nella tecnica utilizzata dalla sua famiglia tutti i dettagli inseriti nel legno sono di colore naturale e si stendono 2-3 strati di lacca e successivamente il lavoro viene rifinito con materiali organici.
MARK NEWMAN – IRLANDA, Scultura
www.marknewmanjewellery.com IG: marknewmanjewellery
Mark Newman è un orafo ed educatore irlandese pluripremiato. Il suo lavoro abbraccia un fenomeno neurologico di recente scoperta, l’afantasia. Di cui lui stesso è affetto. L’afantasia rende l’occhio della mente cieco, completamente incapace di visualizzare. Mark esamina modelli guidati dalla logica, creando “algoritmi” pratici informati da nozioni di design prestabilite, come quelle di gerarchia visiva ed estetica. L’ispirazione visiva proviene da sistemi utilitaristici come l’ingegneria civile e il brutalismo. Il suo obiettivo è creare sculture indossabili di grande impatto visivo e completamente uniche. Mark lavora direttamente con i suoi clienti per definire i parametri di progettazione che determineranno il lavoro finito.
ATELIER OBJECTORA – SLOVACCHIA, Oreficeria
www.objectora.sk – IG: atelierobjectora
Come artista multidisciplinare, Mária combina spesso la lavorazione del legno e dei metalli per creare pezzi unici che riflettono la sua visione artistica. Il suo background – fatto di marionette, costumi e scenografie – la ispira a sperimentare costantemente e a spingersi oltre i confini. Come fondatrice del piccolo marchio “Atelier Objectora”, Mária produce collezioni di gioielli e oggetti per interni che mettono in mostra il suo amore per l’imperfezione, i temi femministi e le storie umane. E’ orgogliosa di esplorare il potenziale di entrambi i mestieri e di cercare un dialogo armonioso tra di essi per portare qualcosa di nuovo ed emozionante nel mondo dell’arte e dell’artigianato.
MARGHERITA POZZALI – SVEZIA, Ceramica
www.margheritapozzali.com – IG: margheritapozzali
Oggetti in bilico tra fragilità e umorismo.
Margherita Pozzali si ispira alla vita quotidiana e alle cose inanimate che la circondano cercando analogie tra l’uomo e gli oggetti per tradurne i comportamenti nelle caratteristiche degli oggetti stessi; ogni pezzo ha la sua ”personalità”. A lei piace anche cimentarsi con materiali e combinazioni inaspettate e il suo “luogo” di sperimentazione preferito è la maniglia, dove l’oggetto si incontra con il suo utilizzatore.
ITALIA
LE BOMBOLINE – ABRUZZO, Cartapesta
www.lebomboline.com – IG: lebomboline
“Le Bomboline” sono sculture in cartapesta realizzate e dipinte interamente a mano da Amalia Di Tecco.
Figure femminili dal corpo tondo e flessuoso, in continuo movimento, che adorano lo sport e praticano lo yoga o almeno ci provano… e uno dei loro ultimi successi è stato toccarsi la punta dei piedi!. Sono fanatiche e nei loro allenamenti adorano sfoggiare costumi da bagno, sempre diversi e colorati.
ELISA MONFASANI – EMILIA ROMAGNA, Restauro
www.festinalentestudio.it – IG: festinalente_studio
Festina Lente Studio è un laboratorio di restauro di opere d’arte tessili nato dalla collaborazione tra Elisa Monfasani, restauratrice di beni culturali, ed Emanuela Fistos, tecnico del restauro. Lo Studio è accreditato per la realizzazione di interventi nei settori 4 e 6 – PFP3 (manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee e materiali e manufatti tessili, organici e in pelle). Elisa e Manuela operano seguendo le normative più aggiornate nel campo del restauro e della conservazione, lavorando per Soprintendenze, Comuni, Musei e Fondazioni, Enti Pubblici e collezioni private.
Oltre al restauro e alla conservazione, le restauratrici si occupano di attività di divulgazione culturale (attraverso canali Instagram, Facebook ed eventi) e docenza (disciplina “laboratorio di restauro” e “laboratorio di tessitura a mano”).
ATELIER TERRE – TOSCANA, Intarsio di Pietre Dure
www.atelierterre.it – IG: atelierterre.marquetry
Atelier Terre è un laboratorio specializzato nella creazione di mosaici in pietre dure che realizza oggetti unici accostando tra loro sottili lastre di pietre colorate le cui sfumature naturali vengono scomposte e ricomposte per formare nuove immagini. La loro ispirazione proviene dalle suggestioni figurative intrinseche dei minerali stessi; la loro tecnica dall’antica arte del commesso in pietre dure. Reinterpretando le regole tradizionali di questa arte, i loro lavori esaltano le forme preziose e i colori della natura in una costante ricerca di perfezione tecnica.
Tutte le opere di Atelier Terre sono realizzate individualmente e interamente a mano.
DANIELE GIANNETTI – TOSCANA, Terracotta
www.daniele-giannetti.com – IG: giannetti.daniele
Daniele Giannetti è un designer e artista italiano di Firenze. Ha svolto i suoi studi a Londra, dove si è laureato in Product Design alla Central Saint Martins, prima di ottenere un Master in Information Experience Design al Royal College of Art. Attualmente vive e lavora a Firenze, dove realizza sculture in terracotta, installazioni sonore, dipinti e performance. Dal 2021, Daniele ha iniziato a partecipare al Fuorisalone di Milano, dove ha esposto prima ad Alcova, poi a Isola Design District nel 2022, e ancora ad Alcova nel 2023, dove ha mostrato la sua ultima serie di lavori chiamati “Terra Anima”. La collezione presenta una gamma di sculture in terracotta uniche, ognuna creata interamente a mano, senza l’uso di strumenti o schizzi. Guidato esclusivamente dall’argilla, Daniele ha creato oggetti che esprimono la sua connessione primaria con la materia. Ogni scultura è strutturata e formata nel suo modo unico, mettendo in mostra la versatilità e bellezza naturale della terracotta smaltata.
BIANCA HODSELLE SANNOLO – TOSCANA, Ricamo
IG: biancahodselle
Il lavoro di Bianca Hodselle si ispira da una parte a valori legati alla scelta di rivalorizzare tecniche artistiche tradizionali – come il ricamo, la pittura a olio e la tessitura – dall’altra all’individuazione di temi ispirati al mondo magico della natura che richiamino le sue idee di sostenibilità.
Il processo di creazione assume per lei un enorme significato simbolico, in quanto la collega alle idee rivoluzionarie degli anni ’80 – che affermavano il ritorno a un’arte cosiddetta “calda” e il recupero dei valori sensibili – che comportarono un allontanamento drastico dalle teorie degli anni ‘70 che sostenevano un’arte “ultra concettuale” e di estrema dematerializzazione.
SANDRA LARA SCHAFFNER – TOSCANA, Ceramica
www.schaffneratelier.it – IG: schaffner.atelierceramica
Tutti i lavori di Sandra nascono sulle colline di Firenze, nel suo atelier immerso nella campagna, dove in pace e armonia realizza oggetti di utilità e d’arte utilizzando gres e porcellana, sperimentando combinazioni con altri materiali come legno e ferro. La natura nelle sue molteplici forme è il filo conduttore delle sue decorazioni, dei suoi smalti e delle sue geometrie. Ogni sua creazione è una nuova sfida in cui mette tutta se stessa, la immagina, la modella e ne cura ogni dettaglio fino alla sua completa realizzazione. I suoi oggetti unici portano con sé un po’ della sua personalità e la rappresentano.
FILIPPO ZANINI – TOSCANA, Profumi ed Essenze
via Benvenuto Cellini, 34 – 51037 Montale (PT)
telefono 345 1277205
filippozanini.zanini@gmail.com
Emozionarsi con il naso consente di scoprire infiniti universi.
Filippo Zanini, giovane Pistoiese profumiere naturale certificato (IPF) e nominato al “New Luxury Award 2023”. La passione per l’etno botanica e la raccolta di vegetali spontanei e quella per l’olfatto e la sua neurofisiologia assecondano il suo impulso creativo nel comporre fragranze 100% naturali con distillazioni, macerazioni, enfleurage e assolute quasi interamente autoprodotte con grande cura e lavoro. Sempre alla ricerca di materiali interessanti e sostenibili, Filippo cerca di fissare attimi vissuti o sognati in piccoli flaconi che raccontano storie. Filippo ama il bello e il non convenzionale come atto di resistenza.
YAYOLAB – TOSCANA, Tappeti e Cuscini
www.yayolab.net- IG: yayolab
Tatiana Mannelli è un’artigiana italo-messicana e con il suo marchio YayoLab crea tappeti e oggetti unici di alta qualità realizzati a mano con la tecnica del tufting. Tatiana utilizza materiali pregiati provenienti da aziende locali e scarti di fabbrica recuperati per dare vita a prodotti che racchiudano la sua storia e la passione per il Messico, portando nelle case i suoi colori e il suo folclore, promuovendo un consumo più consapevole e rallentando i ritmi di produzione. Il lavoro di Tatiana è fatto al 100% a mano ed è apprezzato per l’originalità e la qualità artigianale che lei mette in ogni singolo pezzo
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Eventi
Azzedine Alaïa, couturier and collector

Published
3 giorni agoon
20 Settembre 2023By
DailyMood.it
«For many years now, I’ve been buying and receiving dresses, coats and jackets that reflect the glorious history of fashion. It has become part of my corporate attitude to preserve them, a mark of solidarity with those who, before me, knew the pleasures and demands of the scissor. It is my personal tribute to all the crafts and all the ideas that these garments embody » – Azzedine Alaïa
Ten years after the major retrospective devoted to him at the Palais Galliera, Azzedine Alaïa (1935-2017) is back in the spotlight with an exhibition showcasing the remarkable heritage collection he amassed over the years, and which has never been exhibited before.
Azzedine Alaïa was a virtuoso cutter. His technical skills stemmed from his deep admiration for the couturiers of the past and from his long experience with the clients he so expertly served.
Alaïa was also an exceptional collector. He started in 1968 with some exquisite pieces acquired when Cristóbal Balenciaga closed his fashion house. He found studying the haute couture creations of the Spanish master enthralling and it led to a passion for the history of his own discipline..
Alaïa collected over 20,000 pieces documenting the art of his predecessors, from the birth of haute couture in the late 19th century to pieces by some of his contemporaries. He was the world’s foremost collector of some of the most prestigious couturiers, including Worth, Jeanne Lanvin, Jean Patou, Cristóbal Balenciaga, Madame Grès, Paul Poiret, Gabrielle Chanel, Madeleine Vionnet, Elsa Schiaparelli and Christian Dior. Contemporary creation is represented by pieces by Jean Paul Gaultier, Comme des Garçons, Alexander McQueen, Thierry Mugler and Yohji Yamamoto….
The exhibition features some 140 exceptional pieces tracing the history of this priceless collection, which Alaïa built up in total secrecy. Nobody saw it during his lifetime, neither in France nor elsewhere.
To conclude their tour, visitors are invited to cross over to the Salle Matisse in the Musée d’Art Moderne, opposite the Palais Galliera, Three stage costumes designed by Henri Matisse for the Ballets Russes in 1919 are on display there − typical of the dialogue between fashion and art so dear to Azzedine Alaïa.
Vademecum
PALAIS GALLIERA
MUSĒE DE LA MODE
DE PARIS
EXHIBITION
27 SEPTEMBER 2023
21 JANUARY 2024
INFORMATION
www.palaisgalliera.paris.fr
#alaiacollectionneur
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Eventi
Tempesta Gallery presenta: il viaggio nel “vuoto” di CARLO COSSIGNANI Speak to Me in a Floating Way

Published
4 giorni agoon
19 Settembre 2023By
DailyMood.it
Tempesta Gallery è lieta di annunciare l’esposizione di Carlo Cossignani, artista poliedrico che si muove agilmente tra pittura e scultura in un dialogo costante e riflessivo. Il percorso installativo è stato pensato e realizzato appositamente per la galleria e presenta una selezione di lavori inediti incentrata sul tema del vuoto quale elemento fondativo della realtà visibile e invisibile.
Le opere di Cossignani sono frutto di una stratificazione cerebrale e visiva, un’attenta osservazione oltre il contenuto che valorizza gli “scarti”, lo stato di vuoto che resta aldilá dei contorni del pennello e rivela forme, visi, corpi. Lo sguardo si perde viaggiando nelle diverse dimensioni ed entrando nella profondità dell’immagine che apre mondi e riflessioni diventando molteplice, fluida e indefinita. Le interpretazioni si sovrappongono e parlano allo spettatore del lato piú intimo e personale.
“Il progetto nasce da un’evoluzione di un lavoro che porto avanti da qualche anno, avevo un’ossessione verso la parte non visibile e ho iniziato a sviluppare una serie di riflessioni sul tema del vuoto trovando riscontri anche nella scienza che conferma come non solo l’origine di tutto sia nata da uno stato di vuoto, da uno zero, ma che il vuoto stesso abbia una propria sostanza. Anni fa, durante la realizzazione di alcune scenografie per un cortometraggio, lavoravo con tutti questi ritagli di carta, mi
sono reso conto che gli scarti parlavano piú del soggetto che ne ricavavo, queste sagome che rimanevano vuote lasciavano libera interpretazione, diventando esse stesse sostanza. Il vuoto non rappresenta una controparte del pieno ma l’uno il costituente dell’altro. Mi sono trovato ad applicare questa modalitá anche alla mia vita contemplando l’impercettibile, lo sfondo miope, e andando oltre la realtá come apparenza. Il vuoto è la caratteristica dominante con cui io costruisco il lavoro, la sostanza in cui sono immerse le forme del mio sentire”. Carlo Cossignani.
Il percorso espositivo presenta un racconto continuo, una fluttuazione attraverso la materia impressa dalla leggerezza dell’acquerello, espressione apparentemente fragile che nasconde una forza endogena che rimanda a concetti pittorici classici e li travalica nelle forme organiche e oniriche che lambiscono le figure dell’intelligenza artificiale. Le sculture in acciaio specchiato, fredde e taglienti ricordano le architetture arabo-normanne, pretendono una parte di spazio ma senza fondamenti e legami alla terra, come aquiloni sospesi sono strutture aliene e impossibili la cui funzione è negata,
svuotata. Si rivela un dualismo precario dove la carta, materia delicata, si confronta con le sagome taglienti dell’acciaio, ed esprime la struttura originaria del nostro universo costituita da diversi stati di stabilitá, é in questo fragile equilibrio tra aggregazione e la disgregazione, tra uno stato e l’altro che l’artista accede a quella dimensione di realtà del percepito, dove i soggetti si spogliano di ogni resistenza, lasciandosi modellare da presenze impercettibili così da renderli compiuti, laddove l’apparenza lascia spazio alla somiglianza e il tempo della contemplazione induce domande profonde.
“Il lavoro di Carlo Cossignani sfida l’effimera contemporaneità del nostro mondo digitale. In un’epoca in cui tutto sembra essere immediato e fugace, dove le informazioni scorrono veloci e superficiali, la decisione di dedicare una mostra all’arte di Cossignani è un atto di resistenza alla fretta e all’effimero. La scelta di focalizzarsi sul lavoro di questo eclettico artista è motivata dalla profonda convinzione che l’arte non debba essere consumata in un istante, ma debba essere assaporata, contemplata e interpretata con calma. Le opere di Cossignani ci costringono ad abbandonare la corsa frenetica del nostro quotidiano per immergerci in un mondo di strati e complessità. Questa mostra rappresenta l’opportunità di sfuggire alla frenesia del mondo moderno e di immergersi in un universo artistico dove il tempo assume una dimensione diversa.” Elisa Bonzano, art director Tempesta Gallery.
TEMPESTA GALLERY
Foro Buonaparte 68
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Eventi
The “Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto” exhibition at the Victoria and Albert Museum, London

Published
1 settimana agoon
14 Settembre 2023By
DailyMood.it
The “Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto” exhibition at the Victoria and Albert museum, London
16 September 2023 – 25 February 2024
V&A opens first UK exhibition dedicated to the work of Pioneering Fashion Designer Gabrielle ‘Coco’ Chanel Tickets available at vam.ac.uk/chanel
Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto
Exhibition presented in partnership with Palais Galliera, Fashion Museum of the City of Paris, Paris Musées
With the support of CHANEL
The Sainsbury Gallery
16 September 2023 – 25 February 2024 vam.ac.uk | @V_and_A
Opening this Saturday, Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto is the first UK exhibition dedicated to the work of French couturière, Gabrielle ‘Coco’ Chanel, charting the evolution of her iconic design style and the establishment of the House of CHANEL, from the opening of her first millinery boutique in Paris in 1910 to the showing of her final collection in 1971.
Featuring almost 200 looks seen together for the first time, as well as accessories, perfumes and jewellery, the exhibition explores Chanel’s pioneering approach to fashion design, which paved the way for a new elegance and continues to influence the way women dress today.
Based upon the Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto exhibition organised by the Palais Galliera, Fashion Museum of the City of Paris, the exhibition is re-imagined by the V&A, with over 100 new objects including 60 new looks. It features rarely seen pieces from the V&A’s collection, alongside looks from Palais Galliera and the Patrimoine de CHANEL, the heritage collections of the fashion House in Paris. Highlights include one of the earliest surviving Chanel garments from 1916; original costumes designed by Chanel for the Ballets Russes production of Le Train Bleu in 1924; outfits created for Hollywood stars Lauren Bacall and Marlene Dietrich; an early example of Chanel’s ground-breaking evening trousers and ensembles from Chanel’s final collection of 1971.
Chanel designed first and foremost for herself. By creating clothes fit for an independent and active lifestyle, she anticipated the needs and wants of the modern woman. Through ten themed sections, the exhibition explores Chanel’s innovative approach to fabric, silhouette and construction, and will examine how she drafted a new framework for fashion in the twentieth century. Showcasing a stunning array of some of Chanel’s most notable designs from her sixty years in fashion, the exhibition analyses her professional career, the emergence and the development of her style, and her contribution to the history of fashion. The exhibition also highlights Chanel’s British inspirations, such as her adoption of tweed, partnerships with British textile firms and textile factory in Huddersfield.
Tristram Hunt, Director of the V&A, said: “As one of the most successful fashion houses in existence, CHANEL owes much to the templates first laid down by its founder Gabrielle Chanel, over a century ago. We are delighted to be partnering with CHANEL and the Palais Galliera on this exhibition, which provides us with the opportunity to explore the origins and elements of this enduring style and to display little-known historic Chanel garments from the V&A collection.”
Director of the Palais Galliera, Miren Arzalluz said: “Gabrielle Chanel devoted her long life to creating, perfecting and promoting a new kind of elegance based on freedom of movement, a natural and casual pose, a subtle elegance that shuns all extravagances, a timeless style for a new kind of woman. That was her fashion manifesto, a legacy that has never gone out of style.”
“Her success was based not only on the functionality, comfort and chic elegance of her designs, but also on her ability to grasp and interpret the needs and desires of the women of her time.”
Bruno Pavlovsky, President of CHANEL SAS and President of CHANEL Fashion, said: “We are happy and honored that the first exhibition dedicated to Gabrielle Chanel to be held in the UK, will be presented at the V&A, one of the most prestigious museums in the world. Gabrielle Chanel was a legend in her own lifetime. This exhibition will analyze her contribution to fashion and her radical vision of a style that created modernity and reflected the aspirations of women and the evolution of their place in society.”
“CHANEL is delighted to contribute to this project, providing access to the Patrimoine de CHANEL, and thanks the V&A for hosting this exceptional exhibition.”
Across ten sections, Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto showcases the exquisite skill and innovation from the founder of the House of CHANEL:
• Towards A New Elegance offers an introduction to the beginning of Gabrielle Chanel’s career as a milliner, opening her first boutique on the rue Cambon in Paris in 1910, and further boutiques in the fashionable coastal resorts of Deauville and Biarritz. The section outlines how the success of this business enabled her expansion into clothing. It will feature one of the earliest surviving Chanel garments, characterised by minimalism and precision – a streamlined way of dressing that contrasted with the excessively decorative fashions of the day, and would lay the foundations of her design principles.
• The Emergence of a Style focuses on how Chanel developed an immediately identifiable signature style in the 1920s and 1930s. With clean lines, fluid materials and a simplistic colour palette, her understated designs were radical in their practicality yet displayed a refined elegance. Several sub-sections will also examine the role of textiles and manufacturing, her use of embroidery in her designs and spotlight Chanel’s famous little black dress. This section also includes Chanel’s British influences and
business ventures, and her creations being worn on the theatre stage and silver screen.
• The Invisible Accessory showcases the creation and impact of Gabrielle Chanel’s debut perfume N°5 which became the world’s best-selling fragrance. Designed as an extension of her clothing and echoing her vision of modernity, Chanel made N°5 the signature of her fashion house. This section will also explore the launch of Chanel’s range of make-up in 1924 and skincare in 1927. Visitors will walk-through a gold tinted installation referencing the iconic No°5 perfume bottle.
• Luxury and Line focuses on how Chanel’s eveningwear demonstrated a refined mix of inventiveness and classicism which subtly accentuated the female form. She harmonised proportions and materials aiming to create garments which expressed elegance, freedom and simplicity. The resulting designs conveyed the tension between garment and body, described in French as the ‘allure’. This section will also look at “Bijoux de Diamants”, her first and only 1932 collection of fine jewellery commissioned by the International Diamond Corporation of London.
• Closing the House will outline the impact of the outbreak of war in 1939 on her personal and professional life. The exhibition will continue with Chanel’s official Return to Fashion on 5 February 1954, with the relaunch of her couture house at the age of seventy-one. Chanel’s return collection featured the signature hallmarks that she had so successfully introduced during the 1920s and 30s, representing her updated vision of the modern woman’s wardrobe.
• The Suit will spotlight the defining garment of Gabrielle Chanel’s post-war contribution to fashion, with over fifty ensembles in a range of colours on display across two levels. A declaration of her vision of modern femininity, the Chanel suit combined ease and comfort with simplicity and style. Described by Vogue in 1964 as “the world’s prettiest uniform,” the Chanel suit, which has since become a timeless classic, remains a staple reference for fashion today.
• Chanel Codes will focus on how accessories were fundamental to Chanel’s conception of a harmonious silhouette. They reflected her pragmatic vision of fashion and provided recognisable codes which underlined the unity of her style. Since the 1950s, the Chanel 2.55 handbag and two-tone slingback shoes have become two of the most enduring accessories in the world of fashion.
• Into the Evening showcases eveningwear as an important part of Chanel’s couture collections in the latter part of her career. From the late 1950s onwards, she adapted her suits to include a range to be worn into the evening. These cocktail suits followed the same form as her day suits, realised in a plethora of richly decorative fabrics such as gold and silver lamés, textured weaves and intricately patterned silks. This section draws inspiration from the golden colour palette and black lacquer coromandel screens of Chanel’s own apartment.
• Costume Jewellery will explore this essential part of Gabrielle Chanel’s distinct style. Rejecting the conventions of fine jewels, Chanel gave costume jewellery a new status. From the beginning of the 1920s, Chanel’s boutiques offered a dazzling range of
costume jewellery to wear with her sleek fashionable garments. The couturière’s costume jewellery drew inspiration from many places and historical epochs.
• A Timeless Allure – the exhibition finale – celebrates the evening dress as Chanel’s exercise in style with looks displayed on a recreation of the iconic mirrored staircase based on the designer’s atelier. She proposed a relaxed version of the formal dress that was both discreet and refined, revisiting the foundations that had governed her aesthetic and punctuated her career. This section will showcase that right up until her final collection of Spring-Summer 1971, Gabrielle Chanel reinterpreted, updated and perfected her rules and principles, continuously refining her quintessential style.
The “Gabrielle Chanel. Fashion Manifesto” exhibition at the Victoria and Albert museum, London
16 September 2023 – 25 February 2024
The V&A is to stage the first UK exhibition dedicated to the work of French couturière, Gabrielle ‘Coco’ Chanel, charting the evolution of her iconic design style and the establishment of the House of CHANEL, from the opening of her first millinery boutique in Paris in 1910 to the showing of her final collection in 1971.
This exhibition will be presented in partnership with Palais Galliera, Fashion Museum of the City of Paris, Paris Musées. With the support of CHANEL.
On Tuesday 12th September ambassadors and friends of the House attended a dinner at the Victoria & Albert Museum in London to celebrate the exhibition.
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Ambassadors and Friends of the House
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