For Spring-Summer 2023, MM6 Maison Margiela invites you into the sacred space of the rehearsal – into the process behind the performance. Sat on its main stage, you see the Auditorium di Milano Fondazione Cariplo from the same vantage point as our dancers, limbering up for a run-through of Igor Stravinsky’s seismic ballet – an avant-garde masterpiece to this very day – The Rite of Spring. In the stalls, the 60-strong ensemble of the Orchestra Sinfonica di Milano, conducted by Wladimir Schall, makes its final tunings before
the dress rehearsal begins.
Clothes are crafted with vigorous, balletic movement in mind. Off-shoulder jersey bodies in cream, blush and teal effortlessly shift with the wearer’s body ; ribbed knit boleros in white cotton contour frame the décolleté, while bunched-up mohair cosies warm the joints. The sleeves of scoop-necked jumpers are attached in reverse, allowing for arms to be thrown skywards into the fifth position with ease.
Vests are scaled up and layered as airy minidresses, and MM6 Salomon Adv Skin 5 running vest, a product of this season’s continued collaboration with the French outdoor sports brand, first introduced for Autumn-Winter 2022, feature throughout – handy for whenever water breaks call. Elsewhere, the brand’s signature sole tooling is used for thigh-high boots with pointes uppers, available in blush and black.
A jaunty playfulness informs how pieces are constructed and worn – shrunken spaghetti-strap tops become cummerbunds that cinch the waists of boxy satin coats, and knitted camisole dresses are tugged and folded into svelte, high-waisted skirts. The five-zip jacket with sharply-slanted cap sleeves is reimagined as a ballet dancer’s leotard in polished black calfskin.
The mottled scuffs of worn-in ballet shoes inform the abrasions that constitute this season’s keystone graphic motif. Speckled across bleached denim maxi skirts, roomy mohair knits and stretch jersey tops, they have a dual function – they simultaneously serve as tattered embellishments while offering ventilation in stifling summer heat. The ivory duchesse satin used for notch-lapel coats and wide-leg jeans is dirt-washed, dulling its sheen, and the dye treatments of sky blue and rose jersey slips are marbled and streaked, a homage to pieces from one of the Maison’s most emblematic collections.
Silhouettes are anchored by a footwear range that – expectedly – takes the ballet shoe as its point of departure. Its square-toed silhouette translates to mules in blush satin and black calfskin; the ‘6’ heel ankle boot in tan leather; open-toed, thigh-high sock boots in aquamarine, fuchsia and taupe jersey; and even a crossbody mini-bag that mimics a folded-over pump. A full range of Japanese bags – including the classic origami-inspired form, the oval-bottomed mini-tote, the long-handled accordion silhouette and a new shoulder bag – return in the season’s primary palette, and this season’s jewellery draws inspiration from hand-knotted and studded pieces discovered in the archive.
As ever with MM6 Maison Margiela, this is a collection that reiterates the brand’s core philosophy – rather than impose how they should be worn, these are clothes to be lived in as you please. Whether for running, dancing or lounging, these garments are not ready to wear – they are ready when worn.
Stilista, imprenditrice, attrice, modella e regina di TikTok, dove i suoi video registrano milioni di like, Loora Wang, ha debuttato a Milano con il suo brand Loora Pwd, il 25 Settembre a Palazzo Serbelloni con uno show che è stato una vera e propria case history. Presente anche Tik Tok International che le ha dedicato uno speciale.
Un debutto a Milano inaspettato: basti pensare che Loora era un promettente ingegnere nucleare prima di abbandonare la carriera per dedicarsi alla sua più grande passione, la moda. Dopo gli studi, muove i primi passi nel mondo del fashion prima a Parigi e poi a Milano, città di cui Loora si innamora per l’artigianalità, il savoir fare e la creatività tipica dello stile italiano.
Nel 2017 fonda il suo brand e nel 2018 debutta con la sua prima collezione alla Shenzhen Fashion Week: un successo che porta oggi la sua azienda a fatturare circa 500 milioni di euro. Con un organico produttivo tutto al femminile e 200 monomarca nei più importanti shopping mall della Cina oggi Loora Pwd è uno dei brand più ricercati anche sul web.
Nei suoi video Loora non solo mostra le sue collezioni ma si propone come il simbolo di una femminilità consapevole, interprete delle nuove esigenze femminili cinesi e della loro naturale evoluzione. Determinata, femminista, emancipata e indipendente, la stilista si presenta ai suoi 10 milioni di follower come “una donna per le donne” con collezioni che vanno oltre i look di passerella o da red carpet ma che sanno esprimere personalità e incarnano un nuovo modello al femminile che trova riscontro nella sua moda, fatta di collezioni adatte al day by day, tanto da essere il secondo brand più venduto sul web in Cina.
Dopo aver sfilato durante le principali Fashion Week cinesi come Bejing e Shenzhen e dopo aver ricevuto numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti, oggi Loora ha fatto un passo in più: presentare la sua collezione a Milano il 25 settembre a Palazzo Serbelloni durante la settimana della moda.
Precursore di una moda senza limiti e prima designer in Cina a far sfilare sulle sue passerelle modelle transgender e nogender, oltre ad essere fondatrice del suo brand è anche Presidente del Comitato Permanente dell’Associazione degli Industriali dell’Abbigliamento della Provincia di Henan, Direttore esecutivo di China Garment Association e di China Haute Couture Association, oltre che Vice Presidente di Shenzhen Garment Association.
Il debutto a Milano è stato per l’intraprendente stilista cinese, un passo fondamentale per il suo brand sempre più orientato a una produzione maggiormente sostenibile: in programma per settembre l’accordo con una delle maggiori aziende italiane specializzate in materiali ecosostenibili che permetterà a Loora Pwd di dare ai suoi capi un indirizzo ancora più green e inclusivo.
Geometrie futuristiche e volumi oversize definiscono l’identità della nuova collezione PRIMAVERA ESTATE 2024 di ADELBEL.
Una ricerca che intreccia le vaporisità e le silhouette di ispirazione neo vittoriane con inediti design minimal dando vita ad una collezione capace di esprimere un’attitude contemporanea e sperimentale.
La maglieria, il jersey e i tessuti tecnici, materie ormai parte dell’heritage del brand, dialogano tra loro proponendo contaminazioni guidate da elementi retro-futuristici e space-age: una nuova visione del design, in grado di raccontare il contemporaneo genere umano fuso in una rinnovata identità di generi.
Alle geometrie vaporose di capi voluminosi, si contrappone poi il motivo razionale del pattern a scacchi che ritorna in questa collezione come segno riconoscibile del DNA di ADELBEL.
La palette cromatica della collezione si contrappone alle tonalità scure della precedente collezione autunno/inverno del brand, scoprendosi invece nella leggerezza di colori chiari e pastello: la purezza del bianco, protagonista della collezione, si accosta a differenti tonalità neutre, dal beige al crema, non trascurando la vivacità di colori primaverili attraverso luminose sfumature di verde e rosa.
Hey siri, riproduci “Song for Guy” di Elton John.
sulle note, molte, e sulle parole, poche, di questo pezzo prende il via la collaborazione tra Forte_Forte e Lessico Familiare.
Nata a quattro, sei, otto, dieci mani, la collezione “poem for a guy” cresce in maniera spontanea e naïf, a dimostrare che esistono ancora affinità sensoriali quasi immediate e che vanno oltre sovrastrutture e scelte razionali.
Un progetto di trasformazione dove sensibilità materica e affinità emotiva si fondono trasportati dalla sensazione eterna di un sonetto di Shakespeare. pezzi unici, immaginati per un’identità unisex che non è né maschile né femminile.
“Poem for a Guy” stravolge gli archetipi del guardaroba maschile con un approccio future – nostalgico, seducente, vivo e reale. ogni capo, preso dall’archivio Forte_Forte, nasce e si trasforma interamente a mano, destrutturato e ricomposto con la cura precisa e sartoriale di ogni dettaglio che lo reinventa in modo onirico ed ironico.
Gli elementi della poetica di forte_forte incontrano quelli di lessico familiare, vibrano risuonando le liriche di questo nuovo poeta.
Svuotando e rimescolando l’armadio degli archetipi dell’abbigliamento maschile, le camicie bohémien si triplicano, i pigiami lucidissimi si allargano e i blazer rigati si ribaltano. le maniche a sbuffo dagli echi shakespeariani accompagnano nastri glitterati, neo cravatte di questa nuova uniforme maschile, mentre trench e montgomery perdono la loro natura bellicosa per concedersi tocchi frou – frou e luccicanti bling bling.
Una palette morbida accompagna la collezione: predominano le sfumature di giallo, burro e canarino, e di rosa, cipria e pesca.
In sottofondo i bianchi, avorio, ottico, sporco, tutto rigorosamente impalpabile, interrotto solo da spot neri accompagnati da fiori, righe ultra bold rosso fuoco e strass qua e là.
Lessico Familiare, trio composto daAlice Curti, Alberto Petillo e Riccardo Scaburri, è un progetto che nasce nel 2020 “per noia e per allegria” e che si pone come obiettivo quello di tradurre il proprio lessico in capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tessuti recuperati da tende dismesse e arricciando tovaglie.
Gli archetipi – dice riccardo scaburri – sono gli stessi di prima, o di sempre; nulla è stato aggiunto all’armadio di questo nuovo, eterno fanciullo. eppure rientra in scena sotto altre vesti, a volte poeta
nostalgico, altre go – go dancer strassato, altre ancora preppy boy in tonalità improbabili piuttosto che padrone di casa avvolto nel tulle o boxeur infiocchettato. In “Poem for a Guy” i capisaldi, quasi cliché, del guardaroba maschile sono contemporaneamente glorificati e vagliati. Viene tracciata una divisa ironica ed estremamente leggibile, eppure inafferrabile e indefinibile. aleggia una sorta di mistero e poetica bellezza attorno a questa figura quasi angelica: poeta – gogo boxeur – preppy – mastro, verrebbe da paragonarla a un giorno d’estate, ma neanche questo le sa rendere giustizia.
“Ho sentito da subito un’affinità emotiva importante – afferma Giada Forte – soprattutto nella condivisione di un intenso amore per la bellezza del recupero e il rispetto per la poetica del passato. un forte e comune istinto verso la leggerezza, la dimensione onirica, che vuole donare l’esperienza di immergersi in questo nostro universo”.
La capsule “Poem for a Guy” verrà presentata in anteprima durante la Fashion Week di Parigi e sarà disponibile nella boutique Forte_Forte di Rue de Grenelle per diventare poi itinerante, a Milano e Madrid.