Style & Luxury
L’elisir di lunga vita si chiama abbraccio

In occasione della Giornata Mondiale dell’amicizia che si è celebrata il 30 luglio, MioDottore – piattaforma di prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo Docplanner – ha voluto esplorare il potere benefico dell’abbracciare le persone care, andando ad indagare l’atteggiamento e il percepito degli italiani in questo specifico periodo storico-sociale.
Inoltre, per commentare le evidenze emerse, approfondire la tematica osservando anche i risvolti che possono registrarsi a livello corporeo, psicologico ed emotivo quando il contatto fisico viene a mancare, la piattaforma ha coinvolto una delle sue esperte, la Dottoressa Annamaria Eblovi, psicologa.
Gli italiani e gli abbracci: il loro comportamento pre e “post” pandemia
In base alle evidenze emerse dall’indagine di MioDottore, avere un contatto fisico con i propri amici è fondamentale per la quasi totalità degli abitanti dello Stivale (91%): basti pensare che pre-pandemia più di 8 su 10 erano soliti (81%) salutare e accogliere le persone del cuore con abbracci, quasi 7 su 10 (69%) con baci sulle guance, i più burloni anche con simpatiche “azzuffate” (10%) e altri addirittura con schiocchi a stampo sulle labbra (6%). Dopo la pandemia però il loro approccio è profondamente mutato, almeno per oltre tre quarti degli intervistati (76%) che per toccare nuovamente gli amici e abbozzare abbracci e baci indossano sempre e comunque la mascherina (35%). Un terzo (33%), invece, ha ripristinato il contatto in maniera ancora più soft, limitandosi a pacche sulla spalla o a un contatto gomito-gomito. Mentre è ben oltre 1 italiano su 10 (15%) che non tocca più in alcun modo i propri amici.
Ma come stanno gli italiani senza gli abbracci di un tempo?
Secondo la ricerca di MioDottore il distanziamento sociale imposto dalla pandemia ha destato una spiccata sofferenza negli italiani, con quasi il 58% che ha molto sofferto dell’impossibilità di abbracciare i propri amici.
I motivi di tale tristezza sono variegati e molteplici, ma prevalentemente associati al fatto che per gli italiani stringere a sé un proprio affetto significhi creare un momento in grado di sostituire le parole (secondo il 69%) facendo comprendere quanto ci si vuole bene (per il 22%).
A conferma di questo sentimento molto diffuso, l’85% degli intervistati ritiene che la propria quotidianità trarrebbe beneficio dal contatto fisico amicale in quanto consente di esprimere consolazione e supporto (60%), comunica sentimenti spesso complessi da rendere a parole (48%), fa sentire coccolati (33%), ma anche meno soli (22%) e impauriti (19%).
Infine, in maniera più o meno consapevole, la quasi totalità degli italiani (94%) è a conoscenza dell’effetto benefico di un abbraccio sulla salute, sia a livello fisico che psicologico.
Il 73% sa, infatti, che questo gesto attiva un rilascio di endorfine, l’ormone della felicità, e un altrettanto 67% che è in grado di attenuare l’ansia. Di contro, è curioso notare che meno di 1 italiano su 10 sappia che abbracciare un amico aumenta anche le potenzialità cerebrali (9%).
Alla luce di questo scenario, la psicologa di MioDottore commenta: «Il contatto fisico è un aspetto fondamentale delle relazioni interpersonali e in particolare l’abbraccio rappresenta uno dei gesti umani più significativi, attraverso il quale esprimere e comunicare le proprie emozioni e decifrare quelle altrui. Inoltre, attraverso questa azione si ricevere e trasmette “calore umano”, sperimentando una situazione emotiva di condivisione e comunione, in cui ci si sente “soddisfatti” perché sostenuti e rassicurati.»
Circa i benefici fisici che un abbraccio può innescare, la Dottoressa Annamaria Eblovi spiega: “Un abbraccio può ridurre la pressione sanguigna e il mal di testa e migliorare la risposta immunitaria o in generale il modo in cui il corpo reagisce alle malattie. Inoltre, durante gli abbracci viene rilasciata nel sangue l’ossitocina, l’ormone che contribuisce a ridurre il cortisolo, che è associato a stress e ansia. Il contatto con gli altri non produce solo ossitocina ed endorfine, ma anche serotonina e dopamina, lasciando una sensazione di benessere, un senso di tranquillità che funge da sedativo nei momenti tristi. Si aggiunga che il rilascio di dopamina si traduce in una maggiore motivazione e una migliore attenzione, facilitando l’apprendimento. Abbracciarsi potenzia la memoria, stimola il cervello, attiva emozioni e schemi che rafforzano l’identità e il senso d’appartenenza.”
Ma cosa accade quanto l’abbraccio viene a mancare, come in questi tempi così particolari? «La mancanza di contatto fisico scoraggiata in questo periodo di pandemia ha segnato molto le vite di tutti, stravolgendo quelle che erano le abituali modalità di relazione e di comunicazione anche sul piano fisico, arrivando a parlare anche di “skin hunger” (fame di pelle) ovvero astinenza da contatto fisico. Basti pensare che l’abbraccio è il primo gesto che si sperimenta una volta venuti al mondo.»
L’assenza di contatto fisico ha generato difficoltà differenti a seconda delle fasce d’età, confermando però per tutte un comune denominatore legato al senso di solitudine. Commenta la specialista: “Per gli adolescenti le relazioni rappresentano un aspetto basilare per esplorare se stessi, il proprio corpo, la propria identità e quella dell’Altro, soprattutto quest’ultimo è l’occasione per potersi rappresentare e confrontare. Circa la costruzione del valore del proprio corpo, con la mancanza di contatti, abbracci e confronto anche sul piano fisico, si corre il rischio di svalutare la propria fisicità a favore di una fin troppo idealizzata, causando vissuti di non accettazione. Anche gli adulti registrano ripercussioni personali date dal distanziamento sociale, specialmente donne e uomini single che si sono dovuti scollegare dai loro contatti amicali. Infine per i componenti più maturi della famiglia, soprattutto coloro che vivono in autonomia o in strutture di cura, la distanza corporea è un aspetto doloroso”.
di Lidia Pregnolato per DailyMood.it
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Sfilate
Collezione “Poem for a Guy” Forte Forte e Lessico Familiare.

Published
22 ore agoon
29 Settembre 2023By
DailyMood.it
Hey siri, riproduci “Song for Guy” di Elton John.
sulle note, molte, e sulle parole, poche, di questo pezzo prende il via la collaborazione tra Forte_Forte e Lessico Familiare.
Nata a quattro, sei, otto, dieci mani, la collezione “poem for a guy” cresce in maniera spontanea e naïf, a dimostrare che esistono ancora affinità sensoriali quasi immediate e che vanno oltre sovrastrutture e scelte razionali.
Un progetto di trasformazione dove sensibilità materica e affinità emotiva si fondono trasportati dalla sensazione eterna di un sonetto di Shakespeare. pezzi unici, immaginati per un’identità unisex che non è né maschile né femminile.
“Poem for a Guy” stravolge gli archetipi del guardaroba maschile con un approccio future – nostalgico, seducente, vivo e reale. ogni capo, preso dall’archivio Forte_Forte, nasce e si trasforma interamente a mano, destrutturato e ricomposto con la cura precisa e sartoriale di ogni dettaglio che lo reinventa in modo onirico ed ironico.
Gli elementi della poetica di forte_forte incontrano quelli di lessico familiare, vibrano risuonando le liriche di questo nuovo poeta.
Svuotando e rimescolando l’armadio degli archetipi dell’abbigliamento maschile, le camicie bohémien si triplicano, i pigiami lucidissimi si allargano e i blazer rigati si ribaltano. le maniche a sbuffo dagli echi shakespeariani accompagnano nastri glitterati, neo cravatte di questa nuova uniforme maschile, mentre trench e montgomery perdono la loro natura bellicosa per concedersi tocchi frou – frou e luccicanti bling bling.
Una palette morbida accompagna la collezione: predominano le sfumature di giallo, burro e canarino, e di rosa, cipria e pesca.
In sottofondo i bianchi, avorio, ottico, sporco, tutto rigorosamente impalpabile, interrotto solo da spot neri accompagnati da fiori, righe ultra bold rosso fuoco e strass qua e là.
Lessico Familiare, trio composto daAlice Curti, Alberto Petillo e Riccardo Scaburri, è un progetto che nasce nel 2020 “per noia e per allegria” e che si pone come obiettivo quello di tradurre il proprio lessico in capi smontati e riassemblati, spesso ingigantiti, aggiungendo tessuti recuperati da tende dismesse e arricciando tovaglie.
Gli archetipi – dice riccardo scaburri – sono gli stessi di prima, o di sempre; nulla è stato aggiunto all’armadio di questo nuovo, eterno fanciullo. eppure rientra in scena sotto altre vesti, a volte poeta
nostalgico, altre go – go dancer strassato, altre ancora preppy boy in tonalità improbabili piuttosto che padrone di casa avvolto nel tulle o boxeur infiocchettato. In “Poem for a Guy” i capisaldi, quasi cliché, del guardaroba maschile sono contemporaneamente glorificati e vagliati. Viene tracciata una divisa ironica ed estremamente leggibile, eppure inafferrabile e indefinibile. aleggia una sorta di mistero e poetica bellezza attorno a questa figura quasi angelica: poeta – gogo boxeur – preppy – mastro, verrebbe da paragonarla a un giorno d’estate, ma neanche questo le sa rendere giustizia.
“Ho sentito da subito un’affinità emotiva importante – afferma Giada Forte – soprattutto nella condivisione di un intenso amore per la bellezza del recupero e il rispetto per la poetica del passato. un forte e comune istinto verso la leggerezza, la dimensione onirica, che vuole donare l’esperienza di immergersi in questo nostro universo”.
La capsule “Poem for a Guy” verrà presentata in anteprima durante la Fashion Week di Parigi e sarà disponibile nella boutique Forte_Forte di Rue de Grenelle per diventare poi itinerante, a Milano e Madrid.
PICTURES CREDIT:
ti_demuro
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Accessori
KDUE: il nuovomodello D.A.T.E. che rilegge l’urban style in chiave outdoor

Published
2 giorni agoon
28 Settembre 2023By
DailyMood.it
Si chiama Gorpcore, si legge tendenza irresistibile nel voler portare il mondo outdoor nel quotidiano, anche e soprattutto se si abita in città. Molto più di un trend ma una vera e propria dichiarazione di intenti che passa necessariamente per quello che si indossa e che si porta ai piedi. Ispirata a quest’estetica che flirta con la vita all’aria aperta è la nuova sneaker firmata D.A.T.E., la KDUE, un modello ibrido in cui l’urban style è riletto in chiave outdoor, che non tralasciano il lato fashion.
Una scarpa che rivela il suo carattere a partire dalla tomaia, realizzata con un mix di tessuto tecnico, suede e pelle in cui risaltano le cuciture a vista, tipiche della scarpa da running, e un mix di sfumature di fucsia che la caratterizza. I suoi lacci in cotone bianco come l’etichetta in pelle sulla linguetta si rispecchiano, cromaticamente parlando, nella suola importante, dai 2 ai 4 cm, a garanzia di versatilità e supporto, dalla struttura in gomma cucita con battistrada, traslato dal mondo trail, texturizzato e dentellato per garantire un’aderenza ottimale a ogni passo. In rilievo sotto la suola c’è il logotipo D.A.T.E. che distingue ulteriormente l’autenticità e l’originalità della sneaker.
Design contemporaneo insieme a un alto tasso di comfort che è assicurato dall’interno della scarpa, progettato con pelle e spugna, a cui si aggiunge il soletto rialzato di 1,5 cm per una comodità senza confini.
KDUE, il cui logo ad hoc costituisce un elemento di distinzione ulteriore, è destinata a diventare parte della nuova uniforme Gorpcore quotidiana, perfetta per uno stile di vita dinamico e sempre in movimento.
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Sfilate
MFW – Luciano Padovan Primavera/Estate 2024

Published
3 giorni agoon
27 Settembre 2023By
DailyMood.it
Luciano Padovan presenta la nuova collezione di scarpe per la Primavera/Estate 2024, ispirandosi all’esuberante glamour del cult movie di Sofia Coppola “The Bling Ring,” con protagonista Emma Watson.
Un omaggio a colori vibranti, dettagli audaci e un’attitudine sexy e sfrontata che hanno caratterizzato l’estetica degli anni 2000.
Fucsia, viola, nero e arancione: esplosivi giochi di colore psichedelici catturano perfettamente lo spirito audace Y2K dove forme seducenti incontrano un gusto edgy iper-femminile.
Denim, PVC, pelle e vernice combinati con strass, creano una fusione di texture e materiali inedita e contemporanea.
Uno dei pezzi più iconici della collezione è il sandalo “SASHA”, che trasforma una semplice décolleté in un irresistibile sandalo. Il tocco di seduzione è dato dall’ornamento di strass a forma di serpente che avvolge la caviglia, creando un’immagine sexy, audace e provocante. forte espressione di personalità e stile.
Il modello DALLAS, best-seller del marchio, riceve un update nei materiali. L’iconico volant che avvolge il piede è realizzato per la Primavera/Estate 2024 in denim sfilacciato e PVC, offrendone una rappresentazione inedita e divertente della donna Luciano Padovan.
“Questa collezione rende omaggio all’era degli anni 2000 e alla sua estetica unica ed inconfondibile” ha dichiarato Riccardo Polidoro, creative director di Luciano Padovan. “Abbiamo lavorato a lungo per catturarne l’energia e la creatività aggiornandola ai gusti dei nostri clienti di oggi.”
“Luciano Padovan è entusiasta, inoltre, di annunciare l’espansione delle nostre offerte di brand attraverso un accordo di licenza pluriennale con Malone Srl. Questa partnership comprende la produzione e la distribuzione mondiale della nostra prima linea di borse,” ha dichiarato Giorgio Innocenti, CEO di Luciano Padovan.
“Collaborando con Malone Srl, puntiamo a rafforzare la nostra presenza in Europa e in Asia, oltre a ristabilire la nostra presenza nel mercato nordamericano. Abbiamo operato con orgoglio il nostro showroom a New York per 15 anni, e questa collaborazione segna un passo avanti nel percorso globale del nostro marchio,” ha aggiunto Innocenti.
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Collezione “Poem for a Guy” Forte Forte e Lessico Familiare.

KDUE: il nuovomodello D.A.T.E. che rilegge l’urban style in chiave outdoor

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