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Sfilate

Tutto il meglio della Parigi Fashion Week

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Cala il sipario sulla stagione delle “Big 4”. L’ultima a sfilare, come di consueto, è stata la settimana della moda parigina.

Nonostante l’edizione “particolare”, anche questa Parigi Fashion Week non ha certo deluso le aspettative, anticipandoci alcuni dei migliori trend della prossima stagione calda.

E allora partiamo subito da Dior e la sua donna intraprendente e determinata, dai tratti fortemente femministi. Maria Grazia Chiurri, infatti, prosegue sulla scia lanciata già a partire dal 2016 – anno in cui ha presentato la sua prima collezione come direttrice creativa della maison, con la memorabile linea “We Should All Be Feminists” – e che ha segnato indelebilmente la storia della griffe.

I suoi look sono sempre coraggiosi, pensati per una donna forte e combattiva, capace di incontrarsi e scontrarsi con la modernità, in un continuo equilibrio in cui la femminilità e l’eleganza non vengono mai meno.

Trasparenze che si fondono in un tutt’uno con abiti a tratti etnici, a tratti retrò, alternandosi a top aderentissimi e spolverini xl. Gli outfit di Dior riescono sempre a rinnovarsi, e ciascuno di loro è ogni volta diverso, ricercato e in grado di lanciare anche forti messaggi dall’enorme valenza socio-culturale. Perché la Chiurri non perde mai di vista l’impegno e la riflessione, due elementi fondamentali che troppo spesso vengono sottovalutati nella moda. Oggi più che mai l’industria del fashion deve essere in grado di aprire dibattiti e lanciare provocazioni. Una sfida che, senza dubbio, la Chiurri vince sempre a mani basse.

E ovviamente, parlando di impegno, non possiamo non citare la mitica e iconica Vivienne Westwood che, assieme al marito Andreas Kronthaler, ha sfilato in prima persona per l’ultima collezione di AK for VW (Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood). I due hanno deciso di presentare la nuova linea di abiti attraverso uno short movie in cui, all’interno di un’ambientazione asettica, i protagonisti recitano delle poesie. La collezione, pensata in realtà già prima dell’arrivo del Covid, è un inno alla salvaguardia del nostro pianeta. Non solo per l’impiego di materiali rigorosamente riciclabili, ma anche per

Vivienne Westwood

il motto di cui si fa portavoce, invitando ad una moda più consapevole e con meno sprechi, in cui a contare è la sola qualità a discapito della quantità.

Come sempre, le suggestioni punk e rock sono l’elemento distintivo della cifra stilistica del brand, in cui corsetti e calze a rete si alternano a maglie da rugby oversize e a spalline imbottite. Naturalmente, gli accessori sono solo XXL.

Una collezione della quale sarà impossibile non innamorarsi (come tutte quelle della regina del punk e dell’irriverenza). Applausi, applausi, applausi.

Il terzo posto del nostro podio, invece, se lo aggiudica Balmain che tra l’omaggio al celebre fondatore del brand e il lancio della nuova collaborazione con Apple ha lasciato tutti a bocca aperta.

Atmosfera futurista, con maxi schermi che riprendevano gli “invitati digitali”, musica a effetto e discorsi provenienti direttamente da Pierre Balmain. Una scelta simbolica che vuole segnare un nuovo inizio. Il fondatore della maison, infatti, rispecchia perfettamente i canoni di una ripartenza tanto culturale quanto economica, avendo lanciato il suo brand durante il tragico dopoguerra e avendo condotto in pochissimo tempo Parigi a nuova capitale della moda europea.

E la collezione che ha presentato Olivier Rousteig è un mix fra classico e moderno, fra tonalità fluo all’avanguardia e spalline dal sapore retrò degli anni Ottanta. Quasi come a voler suggerire di saper guardare al futuro con coraggio, senza mai dimenticarsi dei maestri del passato.

Il futuro a cui ammicca il direttore creativo diviene emblematico anche nella collaborazione con il colosso del tech, con cui ha lanciato Signature, l’innovativa piattaforma streaming di contenuti musicali.

Curata dallo stesso Rousteig, assieme agli editori di Apple Music, la piattaforma si basa proprio sui temi dell’identità e dell’appartenenza – nella playlist troviamo nomi come Depeche Mode e The Weeknd –, che oggi tornano ad occupare un ruolo cruciale nel dibattito contemporaneo.

Insomma una Fashion Week che ci ha dimostrato ancora una volta come la moda può farsi portavoce del momento storico che viviamo e, allo stesso tempo, gettare le basi per una nuova ripartenza.

di Francesca Polici per DailyMood.it

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Sfilate

VIVIERS FW24-24 collection “IN OUR ELEMENT(AL)

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Lezanne Viviers, stilista sudafricana attenta alla terra, torna nel calendario ufficiale della South Africa Fashion Week condividendo la passerella con Andrea Adamo per presentare l’uscita trans-stagionale a Johannesburg della sua collezione FW24-24 “IN OUR ELEMENT(AL)” nell’ambito di Fashion Bridges, un’iniziativa congiunta di Polimoda, CNMI e SAFW.

VIVIERS ha celebrato il suo 5° anniversario con la collezione trans-stagionale “IN OUR ELEMENT(AL)” alla SAFW, come alumni 2023 del Fashion Bridges Program, accanto ad Andrea Adamo.

Emersa sulla scena della SAFW attraverso il Fashion Bridges Program nell’aprile 2023, VIVIERS è tornata per la terza stagione consecutiva alla SAFW, rafforzando la sua dedizione per la moda locale e la sua aspirazione a creare una fiorente comunità della moda africana.

La sfilata ha commemorato il quinto anniversario di VIVIERS con una parte della sfilata Fashion Bridges alla South African Fashion Week, con VIVIERS che ha presentato la sua collezione come laureato del programma 2023, accanto ad Andrea Adamo, in associazione con @italyinsouthafrica.

Sulla passerella di Johannesburg è stato presentato il montaggio SAFW della collezione “IN OUR ELEMENT(AL) AW24”, presentata per la prima volta a febbraio nell’ambito del calendario ufficiale della Settimana della Moda di Milano.

“Nello spirito di UBUNTU, VIVIERS è orgogliosa e onorata di continuare a esporre alla SAFW nella nostra città natale, Johannesburg. Il continuo sostegno della nostra comunità di artigiani, sarti, creatori, sponsor e clienti, che hanno tutti contribuito in qualche modo alla creazione di VIVIERS, è profondamente apprezzato e riconosciuto.
Questo aprile, VIVIERS celebrerà il ‘coming of age’, il nostro anniversario di 5 anni, con una sfilata alla SAFW”, ha dichiarato Lezanne Viviers, direttore creativo e fondatore di VIVIERS.

La mostra segna un ulteriore passo avanti nel sostenere lo spazio ibrido collettivo e creativo di VIVIERS chiamato “Hub-of-The-Hand”, in cui i marchi collaborano con numerosi artigiani sudafricani, utilizzando materie prime sudafricane come Cape Wools, mohair sudafricano, prodotti di struzzo, oro e diamanti e pelle sudafricana, con l’idea di promuovere ulteriormente l’industria sudafricana dell’abbigliamento, del tessile e del lusso, oltre a preservare il patrimonio artigianale del Sudafrica.

L’obiettivo di Lezanne Viviers è ancora una volta quello di contribuire e affermare il Sudafrica come Eco-Hub o destinazione per l’artigianato di eccellenza nella produzione di lusso; un Paese che guida con il suo approccio lento e consapevole.

Completare la vetrina di una piattaforma globale come Milano con una mostra all’interno della SAFW di Johannesburg è un elemento cardine dell’impegno di VIVIERS nei confronti della comunità sudafricana e della sua eccellenza tessile e artigianale, offrendo l’opportunità di rivisitare la stagione con una prospettiva più turistica e trans-stagionale per entrare in contatto con il pubblico sudafricano.

 


“IN OUR ELEMENT(AL)” SAFW release – VIVIERS FW24 trans-seasonal collection

La collezione, che ha debuttato a Milano nel febbraio ’24 come parte del calendario AW24, è stata rielaborata per mostrarne la versatilità e la trans-stagionalità. VIVIERS ha voluto dimostrare come la stessa collezione potesse essere adattata sia al mercato sudafricano che a quello europeo.

Infatti, per la SAFW il brand ha collaborato con lo stilista locale Sahil Harilal del gioielliere di lusso Charles Greig per combinare i gioielli firmati VIVIERS con l’alta gioielleria classica, per mostrare come i preziosi cimeli di famiglia possano essere mescolati con i gioielli contemporanei nel vestire di tutti i giorni.

L’uscita comprendeva anche cappelli di stile diverso realizzati da Crystal Birch, collaboratrice di lunga data, più estivi e meno nostalgici di quelli di Milano. Il look complessivo di VIVIERS era di per sé una giustapposizione estremizzata: tradizionale e contemporaneo, invernale ed estivo, maschile e femminile, tutti combinati per mostrare lo stile e le preferenze individuali.

La presentazione ha incorporato più pezzi ready-to-wear per evidenziare la vestibilità quotidiana della collezione e per mostrare il suo potenziale commerciale come esplorato nel wholesale di questa stagione.

Sono stati aggiunti altri capi di maglieria in lana e mohair in una composizione di 80/20 lana e mohair, un omaggio alla collaborazione in corso con le Cape Wools e il Mohair del Sudafrica. Il nuovo abito e il top in maglia, così come l’abito sartoriale in maglia, hanno esplorato alcuni stili firmati VIVIERS, in forma di maglia trans-stagionale, in previsione della prossima collezione.

La sfilata è stata accompagnata da un breve video concettuale creato internamente con musiche originali scritte e prodotte da Alessandro Gigli, realizzate appositamente per valorizzare il concetto della collezione. Il video rappresenta un cambiamento nella coscienza dell’umanità e termina con lo sbocciare di un fiore di loto bianco, simbolo del cuore di VIVIERS.

Lo show si è aperto con questo breve video concettuale, che esplora anche la dualità interiore: luce e ombra, maschile e femminile. Utilizzando luci UV, il video ha messo in evidenza dettagli di gioielli e abiti appositamente studiati per essere esaltati da questo effetto. Tutte le modelle si sono riunite sul palcoscenico in completa oscurità, dove le luci UV hanno continuato a illuminare gli elementi stilistici, come scena di apertura della sfilata.

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Chanel – Fall-Winter 2024/25 Ready-To-Wear Collection

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Deauville is where everything started for the House. 1912, the creation of her hat shop and then very quickly the first clothes with their visionary, radical style. It’s where it all began for Gabrielle Chanel. This story is very close to my heart,” confides Virginie Viard. On the racecourse, on the seaside, at the gaming table, in restaurants and palaces, on the “Planches” boardwalk: everything is about elegance and self-staging.

For this collection, we recreated the Deauville boardwalk, she adds. Giant screens on which long, romantic silhouettes stroll in the light from dawn to dusk.” Shrouded in mystery, the models walk along the beach. The 1920s and 70s cross paths and intertwine.

Androgynous and cinematic, the CHANEL Fall-Winter 2024/25 Ready-to-Wear collection imagined by Virginie Viard draws its femininity from Gabrielle Chanel’s own wardrobe and its masculinity from the subtle elegance of winter sojourns by the sea. Broad-shouldered peacoats and long dressing-gown-style belted coats are worn over tweed suits – box-pleated skirts, culottes or cropped trousers –, drop-front trousers or trousers with tabs at the back.


Chunky sailor sweaters and knits featuring the landscapes of Deauville alternate with silk blouses with middy collars, herringbone prints, low-cut tops with flounces, jumpsuits and negligees whose delicacy evokes gentle waves breaking and a soft wind blowing.

The palette takes its vibrant or pastel shades of pink, mauve, orange and pale blue from the ever-changing colours of the Deauville sky, along with brown and gold lamé. 35mm film and cinema tickets: prints refer to the town’s connection with the 7th art, its American Film Festival and Claude Lelouch’s A Man and a Woman, to which Inez and Vinoodh’s film opening the show pays tribute.

The silhouette of David Bowie, the magnetism of film stars walking on the sand, like Anouk Aimée, a great friend of Gabrielle Chanel… this collection pays homage to these familiar figures.”

The iconic bags are omnipresent, as are the pastel-hued wide-brimmed hats, colourful silk scarves, heeled knee-high boots and thigh-high boots in sheepskin, a direct nod to Anouk Aimée’s coat in A Man and a Woman.

It’s a very warm collection, with layers of materials, colours and volumes. It pays tribute to Deauville, the legendary place where Gabrielle Chanel’s destiny changed forever.”

Copyright CHANEL

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Paloma Wool presents their Autumn-Winter 2024 Collection

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The collection follows spontaneous effortlessness with further emphasis on a defined silhouette. From the iconic graphic knitwear to the brand’s elevated streetwear with technical materials; paloma wool’s collection exudes a sense of sophistication and versatility. Velvet pieces imbue femininity and elevate the overall aesthetic with a touch of luxury, while multiposition pieces offer various styling options. The inclusion of silk garments facilitates effortless layering, and argyle-printed knitwear sets a distinctive tone throughout the collection.

The show was led by a performance directed by Carlota Guerrero, in which a group of women carried out an experimental pétanque game, and styled by Emilie Kareh.

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