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Collezioni Donna

Chanel Métiers d’art 2018/2019 Parigi-New York

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Karl Lagerfeld ha scelto il Tempio di Dendur al Metropolitan Museum of Art di New York, per presentare la collezione CHANEL Métiers d’art 2018/19 Parigi – New York.
Fonte d’ispirazione per questa collezione: l’ Egitto.

La civiltà egiziana mi ha sempre affascinato: mi ispiro a un’idea, che realizzo“, spiega Karl Lagerfeld.

Le linee sono chiare e semplici, le forme sono pure, geometriche e distinte: una forza grafica tanto cara alla grammatica stilistica della Maison. Le sagome vibrano sotto il sole, con linee ottiche quasi cinetiche. Il look è slanciato, vivace e ultra-femminile, i fianchi sottolineati da un’ampia cintura, le spalle evidenziate da un colletto di plastron. Abiti da giorno, completi e cappotti sono indossati al ginocchio, con un orlo leggermente più corto nella parte anteriore, che occasionalmente adotta il fascino di una gonna avvolgente.

L’oro, così caro a Gabrielle Chanel, è ovunque, con così tante varianti che diventa un colore a sé stante. Oro invecchiato e brunito dal tempo, oro abbagliante con la luce del sole, oro scintillante, oro scintillante, oro screziato, oro quasi disco da discoteca, oro tinto di bronzo … Rispondendo allo splendore di questo oro le trame dei tweed in beige, bianco e nero rivelano colori tenui e profondi, turchese o blu lapislazzuli, arancio corallo o giallo ocra, viola scuro o rosso corallino. Le trecce sono incredibilmente delicate, intrecciate in mohair, filo d’oro e filo di cotone con perline, ricamate con piccoli quadrati di pietra in corallo o oro, o con mini piramidi di tubi color turchese, verde giada e rame, in rilievo. I cappelli, firmati dalla Maison Michel, accentuano la purezza della silhouette.
La complicità tra Karl Lagerfeld e la CHANEL Métiers d’art prende forma come un dialogo creativo perenne, che illustra la sontuosa eleganza delle sagome e degli accessori della collezione. Un plastron in resina, calchi in vetro asimmetrico e foglie dorate creano un gioco ottico di colori, proprio come il plexiglass, e un riferimento trascendente alla pelle di un coccodrillo. Una pioggia di paillettes sembra essere stata soffiata dal vento sopra un abito bianco, un ricamo con fiori di loto sfiora l’orlo di una gonna come un bassorilievo.

La maglieria è sofisticata: abiti e lunghi cardigan in oro sbiadito, bronzo, turchese e jacquard blu scuro … I bottoni della House of Desrues, in metallo dorato scintillante e patinato o smaltati, sono impreziositi da cabochon colorati o dallo stile anni ’80 strisce di strass.

Anche la pelle fa parte di questa ovvia modernità: punteggia le tasche e i colletti delle giacche, accentua l’arrotondamento di un orlo o gioca con le strisce sulla manica di un abito. Il soggetto di nuove innovazioni creative, gioca con le apparenze: lavorato in rilievo.

Abiti attillati a maniche lunghe in pregiata maglia bianca accompagnano mini abiti e giacche diritte o cinturate come una brezza trasparente. I ricami attirano l’attenzione sul décolleté, sulla curva di un fianco e sull’orlo di un abito, come gioielli sontuosi, che scolpiscono la silhouette.

L’artista di graffiti Cyril Kongo, che ha creato gli inviti per lo spettacolo e la copertina della cartella stampa, ha anche disegnato stampe per una giacca, abiti e borse, i graffiti che trasformano il tessuto di cotone in un materiale prezioso. “New York, è un’energia e un crogiolo di culture, è molto stimolante”, dice Karl Lagerfeld.

 

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Collezioni Donna

La Cuir Couture di Anton Giulio Grande

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La couture di ANTON GIULIO GRANDE elabora nuovi codici per infondere la  propria visione personale della collezione, reinventando capi iconici in chiave

odierna, realizzati in pelle.  Un’osservazione che ribadisce la regola fondamentale

della moda fatta di esclusività e ricercatezza, filtrata da una rilettura contemporanea.

Per leggere la sua couture, è importante capire che ANTON GIULIO GRANDE non si è mai fermato in superficie, non si è mai accontentato, cercando di raggiungere il massimo dell’opulenza in ogni suo dettaglio.

Capi unici amati dalle star di tutto il mondo, che amano indossarli riuscendo a farli vivere. Infatti il suo lavoro è stato etichettato come spettacolare.

Per questa collezione ANTON GIULIO GRANDE rivisita gli archivi, un patrimonio infinito che gli ha permesso di plasmare una nuova identità, riuscendo anche questa volta a proporre capi esclusivi in pelle, scardinando le convinzioni della couture “convenzionale”. Ciò che ne esce è una nuova moderna eleganza con giacche di pelle e bomber elaborati con frange, borchie e swarovski da sovrapporre a gonne lunghe e vaporose.

Lo stilista calabrese si e’ affermato nel mondo dell’alta moda internazionale dopo aver studiato presso l’Università della moda “Polimoda di Firenze” e successivamente al Fashion institute of technology di New York.

Anton Giulio, si esprime oggi con la sua inventiva più alta, la creatività e il talento capace di esaltare e valorizzare la vera essenza femminile.

Recentemente è stato insignito della carica di Commissario  per la Italian  Film Commission, della   Regione Calabria che  ha scelto di affidarsi allo stilista di origine lametina.  Un  istituzione che ha lo scopo di valorizzazione identità artistiche nella sua dimensione contemporanea, attraverso narrazioni, luoghi e scenari capaci di veicolare l’attuale immagine della regione.

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The promise of a future. Los Angeles 1993

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“Il tempo è un’illusione” diceva Albert Einstein. Il passato e il futuro si mescolano in un instante che chiamiamo presente. Ed il presente di Laura Urbinati è una estate infinita, solare e spontanea che vive nella nuova collezione SS 2024.

Uno slancio creativo, un’emozione di gioia pura, di risate e di colore che si respirano anche nel film inedito “The promise of a future” del 1993, diretto dal regista e sceneggiatore statunitense Daniel Minahan* e che oggi rivive in un’installazione evento in cui passato e futuro dialogano, in uno scambio gioioso e senza tempo.

“The promise of a future” non è semplicemente un video-souvenir di un’estate passata tra amici nelle spiagge di Malibù o allo Chateau Mormont, ma un seme di creatività piantato trent’anni fa da Laura Urbinati e Daniel Minahan, entrambi creativi sui-generis, sognatori autonomi e controcorrente.

Un’estate infinita che scorre nelle immagini del cortometraggio, si manifesta nelle nuove creazioni della primavera estate di Laura Urbinati e che ha, come musica del tempo, una magnifica melodia del
compositore jazz sudafricano Hugh Masekela, “Grazing In The Grass”** che recita:

Everything here is so clear, you can see it
And everything here is so real, you can feel it
And it’s real, so real, so real, so real, so real, so real

Cinema, moda e musica in un abbraccio artistico che parla di amicizia, di passione e creatività. Ieri, oggi, sempre.

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Il “New Normal” libero e sofisticato di Federica Tosi per la Spring/Summer 2024.

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Per la Spring Summer 2024 Federica Tosi ripensa il concetto di “new normal” all’insegna di libertà, carattere e determinazione, mixando accenni di seduzione sofisticata ed elegante con tratti bon-ton, elementi cocooning e una essenzialità al contempo ricercata e facilmente indossabile.

I capi della collezione sono dei veri e propri essentials del guardaroba, reinterpetati con dettagli inaspettati e meticolosamente studiati e realizzati, shilouette nuove, tagli inediti, approccio sartoriale, materiali pregiati ed esclusivi, che danno loro nuova vita e nuova possibità di espressione.

La donna Federica Tosi esprime la sua personalità senza dovere seguire tendenze prefissate e preordinate e senza dovere ostentare. Proprio per questo la sua diventa una più potente affermazione di carattere e di stile.

Che sia al lavoro in città, in vacanza in barca o in montagna, presa dagli impegni della vita quotidiana o a una serata a teatro o a un vernissage nel tempo libero, i pezzi che sceglie danno vita a outfit senza tempo e con un dna couture.

La libertà di espressione non ha limiti.

La fiducia nel proprio corpo, la connessione con se stesse, l’autenticità e la responsibilità con acquisti durevoli, sostenibili e calibrati sono le prime e più forti  ispirazioni.

Ecco allora la pelle morbida e avvolgente che dà forma a bomber con shape cocoon, gilet, shorts e gonne,  impreziositi da dettagli di impunture a rilievo dal rimando sartoriale. Le impunture tornano come dettaglio anche sul trench composto da più parti assemblate tra loro come un vero e proprio gioiello di manifattura.

Le pailettes trasparenti creano suggestivi giochi di luce su pantaloni palazzo nero vibrante a vita alta, su completi giacca/bra/pantalone con una preziosa base di lino e dalle scintillanti tonalità argento, e la pailette acqua su camicie abbinate a short in delicato rosa blush.

Il bon-ton si esprime in una reintepretazione libera e indipendente nel tweed robusto e materico dei completi maxi gilet con gonna o in quelli giacca e short, per un mood elegante e raffinato ma al contempo forte e deciso.

Il denim vive di forme extra over, sia nel jeans maxi bell con lavaggio marble che nella maxi gonna con spacco estremo, chiusura incrociata con bottone e orli sfrangiati.

Il mood sartoriale ritorna nel tessuto pinstripe, grande classico della manifattura di eccellenza maschile, che crea un completo camicia/pantalone reinventato con lacci importanti che creano forme e volumi inediti.

Altra grande novità di stagione la maglieria traforata in mohair e lurex knitwear che, in un gioco di pieni e vuoti, crea motivi a rilievo sul corpo, sottolineando linee e punti in un sottile gioco di seduzione discreta e  al contempo di agio e comodità.

I top, le gonne e gli abiti fluttuano sul corpo, trattenuti con leggerezza da nodi che diventano dettagli di distinzione raffinata.

I pantaloni cargo abbinati al top in cotone e lino con pattern abrasion bull rimandando a un mood industriale e urbano che vive attraverso tutta la collezione.

L’offerta dei costumi vede l’aggiunta di nuovi modelli con lacci frontali per un tocco sofisticato su forme avvolgenti e moderne nella loro classicità.

I colori di stagione si esprimono in tonalità delicate come il caramello, il deserto, il bamboo, l’avorio, l’oro, l’argento, il ceruleo e il blush, accanto ad altre più marcate come l’oliva e il glicine, oltre ai classici immancabili bianco e nero.

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