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Collezioni Donna

MFW – Antonio Marras SS2019 Colpa del maestrale

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Due colori esistono al mondo e il verde è il secondo

Sergio Atzeni

E di verde si veste la collezione per atmosfera dettata da sfumature e per sentimenti, soprattutto. Sono verde militare i parka scomposti e ricostruiti che diventano ora giubbotti ora gonne e ora top. Sono verdi i cotoni per le felpe, le t.shirt e le maglie. Sono verdi gli intarsi che interrompono i damaschi di fiori ramificati. Sono verdi i camouflages di tulle innondati di ruches e volant dal- le forme avvinghiate. Sono verdi gli interventi sui capi spalla intessuti con stralci di tessuti a forma di sassi, di rombi e di patch immaginari. Sono verdi gli sfondi dei pitonati che si insinuano sui capi per ridisegnar- ne le forme. Sono verde acido gli abitoni in cotone e i pizzi con gli jais e i tulli e verde, sempre, si fa strada su stampe di rigogliose fiorescenze e sui gambi di rose enormi. Irrompe ad un tratto il pois bianco, nero.Un pic- colo divertissement tra la calma estrema del deserto. E poi il sabbia, che del verde è amico fraterno, nei cotoni abbinati ai quadretti vichy marroni e neri compongono mises coloniali per le esploratrici che ci piacciono. E il sabbia fa da fondo alla stampa graffito-africana per una seta ondulata. Il maculato, vero trionfatore della colle- zione, è sviluppato in tutte le sue espressioni. Total per le giacche, le gonne e gli abiti, accoppiato al tulle, alla seta stampata dai fiori radi e al pizzo. Stampa leopardo dappertutto e poi il bianco e nero insieme e l’ecrù per le principesse con tanti pizzi, ricami e intagli. E i colori forti forti come l’azzurro e il giallo, il rosso bordeaux e il bianco candido. Righe, prince de galles, graffiati e animal print. E’ un Africa strana la nostra, si bussa per poter entrare.

 

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Collezioni Donna

JUANA MARTIN Fall-Winter 2024

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“Pared de Cal” is a poetic way of thinking about the good and the evil. The thought of the good deeds against the constant earthly and carnal temptation.

We speak here about divinity and sins, white and black, at the opposite of each other, yet inseparable, hand in hand, walking in parallel. The unmistakable stamp of the designer.

It was Saint Teresa who created the popular Spanish saying; “between nuns and monks, lime and stone wall”. Is there anything more Andalusian than the whitewashed walls of our white villages?

As usual, Juana is inspired by an eternal Andalusia, with its infinite endless stories and protagonists. We speak of the line, the wall, that separates in our thoughts good and evil, sin from the celestial.

The symbol of temptation by excellence, the fruit of sin, will also be present in the collection in a way of abundance. Feathers, Chantilly lace that adapts to the body and gauze, like veils that seems to sink. The feminine silhouette and the insinuating transparency, insanely close to desire and beauty, are the main aspects of this collection.

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Max Mara Venetia – Resort 2025

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Un insediamento sorto in una laguna nel nord Italia già in epoca romana è poi diventato una delle città più magiche al mondo, anche grazie ad astuti e ambiziosi mercanti medievali. Sembra che ogni scrittore mai esistito abbia provato a descriverne bellezza e fascino. “C’è qualcosa di così diverso in Venezia, da ogni altro luogo nel mondo, che si lasciano una volta per tutte le consuete abitudini e le visioni quotidiane per entrare in un giardino incantato.” scrisse Mary Shelley.

Tra i mercanti medievali, il più illustre fu Marco Polo. Nel 700esimo anniversario della sua morte, il mondo assisterà a una serie di importanti mostre ed eventi. Marco Polo era un uomo dalla mente aperta, curioso e tollerante; qualcuno ha addirittura suggerito fosse un precursore del femminismo. Il diario di viaggio che scrisse nel XIII secolo, ‘Il Milione’, descrive senza giudizio alcuno le donne e le ragazze tartare che cavalcavano alla maniera degli uomini e le meraviglie dell’Isola delle Femmine in India dove gli uomini potevano fare visita per soli tre mesi all’anno.

Max Mara segue le orme di Marco Polo con una collezione sontuosa e multiculturale che vuole anche raccontare qualcosa di magico. Polo visse per vent’anni alla corte di Kublai Khan, in Mongolia, dove ancora oggi si producono lana di cammello e cashmere, merce che si commerciava sulla Via della Seta, il tragitto che ogni bene di lusso seguiva. È naturalmente il cammello ad aprire la collezione – nero, bianco e marrone chiaro – che include però anche la seta, in tonalità sfumate, come quella che Marco Polo potrebbe aver portato dal Catai o da Constantinopoli. Dalle ‘robes de chambre’ ai parka, passando da trench e tabarri: Max Mara propone i capispalla più maestosi. Ci sono abiti per le occasioni speciali, ma ci sono anche ampi spolverini, eleganti casacche, tailleur dal taglio preciso e tute per un’eleganza quotidiana. Nappe e cordoncini maxi, pompose maniche svasate e gonne a pannier in velluto fanno da protagonisti. A completare la collezione, spettacolari spolverini in seta e abiti in velluto drappeggiato asimmetricamente, con stampe ispirate ai mosaici di San Marco. Il tutto completato da una serie di copricapi che si ispirano ai turbanti, realizzati in collaborazione con il leggendario cappellaio Stephen Jones.

La posizione geografica della Serenissima, un crocevia commerciale tra est e ovest, ha fatto sì che arte e architettura provenienti da entrambe le direzioni si mescolassero. Archi appuntiti, eleganti ogive e poetiche traforature hanno dato vita a uno stile che ha un qualcosa di magico. John Ruskin assegna a Palazzo Ducale e alle raffinate decorazioni delle sue logge il titolo di “l’edificio centrale del mondo”. Le sontuose, intricate foglie ornamentali del Gotico Veneziano si ritrovano anche nei tessuti. Max Mara propone pattern riccamente intessuti con bouquet floreali stilizzati e motivi che richiamano lo zoroastrismo, l’induismo e il concetto filosofico cinese dello Yin e Yang.

Personaggi come Marco Polo lasciavano le donne al comando quando erano impegnati in missioni commerciali che duravano anni: il motivo per cui le donne a Venezia erano più privilegiate e potenti che in qualsiasi altro luogo. La Serenissima è spesso rappresentata come una donna che incarna giustizia, armonia, potere, progresso, lealtà e grazia. Non c’è città migliore per presentare la collezione Resort 2025 se non il luogo in cui il commercio del lusso ebbe inizio: Venetia.
Photos credits : Courtesy of Max Mara

All’evento hanno preso parte celebrities quali Kate Hudson, Brie Larson, Yara Shahidi, Miriam Leone, Nicky Hilton, Tina Craig, Doona Bae e influencers internazionali Leonie Hanne, Caro Daur, Jihoon Kim, Leia Sfez,  Alexandra Pereira, Veronica Ferraro, Candela Pelizza, Tamu McPherson, Yoyo Cao, Molly Chiang, Viola e Vera Arrivabene.

HAIR: Pier Paolo Lai
MAKE UP: Fulvia Farolfi
MUSIC: Johnny Dynell

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Franco Ferrari – Autunno-Inverno 2024/2025

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Per l’Autunno-Inverno 2024/2025, Franco Ferrari presenta una collezione ispirata alle ricche culture orientali.

Realizzata con pregiati tessuti come velluto, seta, tulle e lana questa stagione intreccia sapientemente colori e motivi dell’arte tipica indiana dando vita ad un armonioso dialogo estetico.

Abiti, vestaglie e pigiama palazzo diventano una tela bianca per l’illustratrice Silvia Tassone, che, con i suoi disegni tutti realizzati a mano, arricchisce i capi con motivi floreali di giacinti, narcisi e fresie, fiori che sbocciano d’inverno e che anche nelle peggiori condizioni riescono a regalarci sfumature meravigliose.

Giacche, camicie e gonne adornate con simboli tradizionali presentano mosaici raffiguranti tigri o stampe animalier.

Un tocco di astrologia si fa notare con un omaggio al sole, alla luna e alle stelle che sembrano festeggiare insieme un carnevale celestiale.

Un mondo magnifico e fiabesco quello di Franco Ferrari che si estende anche nella collezione degli accessori, dove altre culture lontane si fondono alla perfezione. Foulard di seta, cappe di lana o cashmere si vestono con stampe di grandi margherite psichedeliche, grifoni e pignatte messicane, persino il gioco del domino come elemento ludico, sempre presente nel dna del brand.

Franco Ferrari è un universo dove tradizione e innovazione si uniscono in armonia, le sue collezioni non sono solo capi d’abbigliamento ma autentici portali magici che conducono chi li indossa in un incantevole viaggio attraverso cultura, bellezza e creatività.

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GLI ACCESSORI

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