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Sfilate

Tutto il meglio della Parigi Fashion Week 2018

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E con Parigi si chiudono le “Big 4” delle Fashion Weeks più ambite nella moda (New York, Londra, Milano, Parigi). Tante le tendenze e i look che abbiamo visto sfilare in passerella e che ci hanno fatto sognare. E così, prima che si chiuda questa stagione fredda (fin troppo fredda oseremo dire…), vediamo come ci vestiremo per l’autunno inverno 2018-2019 e quali sono i designer che ameremo di più.

Iniziamo subito con Hermés, tra i primi ad aprire la settimana della moda parigina e che ha letteralmente spiazzato per la scelta della suggestiva location. Il giardino del lycée Victor Duruye, infatti, si è trasformato in un vero e proprio bosco incantato. Il rosso è stata la tonalità primeggiante in questo splendido contesto fiabesco, caratterizzato dal contrasto della pelle indossata dalle modelle. La donna di Hermés, come sempre, è una donna di gran classe che non ha bisogno di eccessi barocchi, perché in grado di sprigionare (e spesso ostentare) la sua eleganza con uno stile semplice e classico. Un lusso fatto da piccoli dettagli in grado di fare la differenza e di contrastare un look, solo all’apparenza, estremamente minimal. Abbiamo visto quindi lunghi stivali arancioni in suede abbinati ad un completo di pelle color cuoio, oppure gialli con un intramontabile copricapo lungo total black, anch’esso rigorosamente in pelle. Tagli destrutturati e vita alta, si sono riconfermati come due trend ancora molto in voga. Sicuramente, molto amati dalla maison francese.

Balenciaga-(Credits-Getty-Images)

Dalle fiabe di Hermés all’underground di Balenciaga – divenuto ormai un vero e proprio tratto distintivo del brand. Una montagna fatta di graffiti, che ricordava molto una sorta di skateboard park, ha fatto da cornice a una delle sfilate più irriverenti di questa Fashion Week, con un vero e proprio inno allo streetwear. La donna di Balenciaga, infatti, è una donna che ama apparire con forme oversize all’interno di un contesto street. Riconfermati anche qui i punti cardine su cui si basa la cifra stilistica del marchio: colori fluo che giocano con stampe animalier e tessuti a metà fra il tecnico e il couture. E nella prossima stagione, continueremo a vedere abbinamenti cromatici apparentemente causali e contrastanti insieme a forme maxi, per una donna che ama il comfort ma vuole essere sempre trendy. E, come sempre, per tutte coloro che si sentono un po’ Mary Poppins, nulla è più azzeccato delle super borse a puff firmate Balenciaga.

Nessuna location particolare, invece, per Valentino. Lo stilista che ha contribuito a rendere grande il nome dell’Italia nel mondo, infatti, ha preferito uno sfondo neutro perché a far sognare, come sempre, sono i suoi abiti, capaci di rendere delle vere e proprie principesse chiunque li indossi. Simbolo di eleganza e raffinatezza, Valentino ha continuato sulla strada delle tinte pastellate – specie il rosa che ha esplorato in moltissime varianti cromatiche. Lunghi completi ton sur ton, monospalla, foulard e balze hanno fatto innamorare tutti gli ospiti della sfilata, specie la super top model e blogger americana Karlie Kloss che non poteva certo perdersi questo evento.

Esattamente come Balenciaga, anche se con uno stile certamente più smorzato e

Hermés-(Credits-Getty-Images)

più minimal, anche Stella McCartney ha riconfermato il suo assioma assoluto fatto di comfort e big size. In questo caso, a farci emozionare non è stata tanto la location quanto il finale del fashion show che, omaggiando e ricordando la stella del pop George Michael, ha visto le modelle tornare in passerella per cantare e ballare tutte assieme sulle note dell’iconica Faith.

Per finire, una delle sfilate più attese di questa Fashion Week è stata senza dubbio quella di Chanel, il cui tocco sofisticato è riconoscibile in tutto il mondo. Perle e twill hanno accompagnato tutti i look, in cui abbiamo visto piumini corti abbinati a lunghi abiti da sera, forme morbide e immancabili tailleur che hanno sfilato all’interno di una foresta, ricostruita appositamente per l’occasione, dai connotati magici. Non c’è niente da fare, in ogni collezione della storica maison riusciamo a riconoscere il tratto artistico e inconfondibile del marchio senza che questo risulti mai datato, grazie a quella capacità unica di mantenere uno sguardo verso la tradizione ma essere sempre e comunque al passo con i tempi.

Che dire? Questa Fashion Week parigina ci ha fatto tornare la voglia di freddo per poter sfoggiare già tutti i trend che diventeranno ben presto un must. E voi quale look sceglierete?

di Francesca Polici per DailyMood.it

 

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Sfilate

Chiara Boni Le Petite Robe -SS 2025

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Se mi chiedessero sotto quale cielo la mente umana ha sviluppato al meglio alcuni dei suoi doni più preziosi, ha riflettuto più profondamente sui più grandi problemi della vita e ha trovato soluzioni, indicherei l’India”. –
Max Müller

Un meraviglioso viaggio attraverso il continente indiano.

Per la stagione Primavera/Estate 2025, CHIARA BONI La Petite Robe intraprende un viaggio avventuroso, ma chic, attraverso l’India trovando ispirazione nel ricco e splendido patrimonio culturale del Paese e nella sua natura rigogliosa.

Tonalità speziate e terrose, come il giallo zafferano, il pesca, l’arancio e il tabacco, trovano posto accanto a vivaci sfumature di acquamarina, turchese, smeraldo e rosa, che evocano le gemme preziose e opulente di Jaipur.

La tradizione della stampa woodblock, tipica dell’India, ispira i vivaci motivi grafici, mentre antichi motivi di scialli ritornano nelle stampe paisley. Fiori lussureggianti sono resi con un appeal artistico, aggiungendo un tocco femminile e giocoso.

Mentre il tessuto in jersey, elastico e compatto, caratteristico del brand, rimane al centro della collezione, – anche stampato in modo da imitare il lino e il suede, – questa stagione il marchio introduce una serie di nuovi tessuti.

Un leggero cotone elasticizzato con finitura tecnica viene utilizzato per camicie e completi dal look safari, mentre un altro cotone stretch, ispirato all’abbigliamento da lavoro, è impiegato per impeccabili tailleur arricchiti da impunture grafiche.

Il cotone elasticizzato è anche il protagonista della capsule The Great White Shirt, che include una selezione di camicie impreziosite da fiori 3D.

Trasmettendo estrema fluidità e leggerezza, lo chiffon viene impiegato per abiti eterei, mentre abiti drappeggiati con un vibe anni Settanta sono realizzati in una lycra simile alla seta o in jersey leggero.

Aggiungendo scintillio alla collezione, i modelli arricchiti da paillettes o in lurex sono pensati per ballare sotto al cielo stellato nelle notti indiane.

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ARTHUR ARBESSER_SS 25

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Perché continuare a ideare nuovi vestiti? È una domanda che ci poniamo continuamente in studio.
Il “problema” è che, attraverso i colori, le stampe e i tessuti, percepiamo una grande gioia, apparentemente infinita. Sarebbe quindi davvero molto di!cile rinunciare alle idee, smettere di creare nuove collezioni e storie.
Ci sembra invece più giusto lavorare su collezioni il più piccole e compatte possibile, immaginandole come un messaggio gentile, intimo e completamente svincolato da pensieri legati al marketing.
Essere una realtà piccola, ma indipendente, regala un impagabile senso di libertà e conferma la possibilità di mantenere il “fare vestiti” una passione-progetto, genuina e giocosa, che non danneggi o invada eccessivamente l’ambiente circostante.

Come sempre, ci sediamo insieme in studio e pensiamo a una storia.
Come spesso accade, l’ispirazione viene dalle persone che ci circondano. Questa volta le mani a”usolate ed espressive del nostro stagista Francesco sono diventate il punto di partenza. Le abbiamo fotografate e, successivamente, trasformate in una stampa.

Sono le mani l’elemento chiave della collezione Spring25. Le mani possono raccontare molto: attraverso la creazione e l’espressione, il contatto fisico, i piccoli gesti o gli atti di gentilezza, come regalare un fiore.

Le mani della Spring25 non si limitano a un semplice tessuto: vogliono rappresentare la capacità di plasmare attivamente il mondo.

Una classica grafica vichy, astratta e a spina di pesce, rimanda al più tradizionale degli immaginari domestici – ricorda forse un canovaccio da cucina o il parquet con intarsi in legno delle case dei nonni, ma attraverso giochi di trasparenze con il tulle, mussole di cotone increspate e minuscoli plissé sovrapposti, queste grafiche apparentemente conservatrici rinascono.
Il tffetà, dall’aspetto elegante e regale, viene utilizzato per piccoli top estivi, abiti a colonna in plissé o grandi gonne da ballo, rifinite però con una comoda fascia elastica in vita.

Il cotone giapponese gessato, in bianco e nero, rappresenta invece, all’interno dei colori e dei movimenti vivaci della collezione, una pausa piacevole e lineare.
Vecchie fiches da poker colorate sono diventate gioielli, mentre cappelli e scarpe sono stati realizzati con vecchi tessuti per tende.
Questi esperimenti, quelli del nostro laboratorio creativo e ingenuo, sono qualcosa che ci sta particolarmente a cuore.
La moda è ormai un’industria dove numeri e dimensioni sembrano essere ciò che più conta, ma per noi il piccolo è giusto, il piccolo è saggio.

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MFW – Sportmax Primavera-Estate 2025

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La collezione SS25 è dedicata alla maestria artigianale di Sportmax. Un esercizio di intuizione e precisione, innovazione e rigore, questa collezione celebra il processo creativo e la versatilità innata che definisce Sportmax.
Volumi spontanei che avvolgono il corpo, le silhouette esplorano una fluidità scultorea che unisce expertise e funzionalità.

Nel cuore della Pinacoteca di Brera, questa collezione trova una risonanza unica che la lega ai ricchi e stratificati patrimoni dell’arte italiana. Un rifugio per aspiranti artisti e maestri allo stesso tempo, la sua arena di sculture centenarie si affaccia sulla passerella bianca in un attrito tra massimalismo e minimalismo che rivela il tono mutevole della narrativa Sportmax.
Mentre il flusso di silhouette monocromatiche riempie lo spazio, una paletta erosa di tonalità minerali – acquamarina, sabbia, quarzo citrino, rubino – illuminano la processione di ensembles bianco e nero, riecheggiando i dettagli decorativi del cortile neoclassico.

In un unico colpo di mano scultoreo, maglie architettoniche dal taglio morbido emergono dalle curve del corpo e abbracciano il suo movimento. In tutto ciò, trasparenze asimmetriche e giochi di layering creano un’energia ottica che vivifica il suo linguaggio. Accostati ai polsini e orli allungati, una serie di accessori prismatici e ricami di cristallo evocano la libertà di un corpo in movimento.
La Soffy bag, una morbida borsa a forma di cuscino, con la caratteristica chiusura a “S”, fa il suo debutto in passerella in nuovi colori.
Da capispalla strutturati, a classici in denim o abiti in pelle, la dedizione ai tessuti leggeri e malleabili esprime le evoluzioni tecniche al centro del nuovo guardaroba Sportmax.

In un inno alla primavera, scollature e spacchi profondi rivelano una femminilità audace. Basata su un rinnovato vocabolario di forme, texture e colori, la collezione invita all’infinita sensualità dell’essenziale.

Make up: Yadim Carranza
Hair: created by Olivier Schawalder with WELLA
Music: Teho Teardo

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