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La Puglia a Firenze

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I sapori, colori e talenti di Ippazio Turco e Domenico Cilenti al Gourmettino

Mani che si incontrano, mani di uomini che lavorano ed esprimono la loro arte attraverso il cibo, mani che si stringono in un emblematico abbraccio, uomini che amano la loro splendida Puglia, e allora, può un territorio dare l’imprinting alla sua cucina? Quando il creativo è tale e lascia che sia il territorio a esprimersi, tutto il fascino, la storia, le vicende remote e i segreti culturali di quella terra possono manifestarsi e dare un tono e una connotazione peculiare anche alla cucina. Attraverso il cibo e la creatività nel comporlo, formulano insieme il miglior passaporto comunicazionale, infatti saranno proprio le loro 4 mani insieme a raccontare la loro meravigliosa Regione, dove protagonista sarà il cibo e i prodotti del territorio.

La sera del 22 dicembre a Firenze, all’Osteria Contemporanea Il Gourmettino, la Puglia avrà il profumo della macchia mediterranea, fatta di piante aromatiche ed erbe utilizzate in cucina, piatti che hanno il gusto della terra, del mare, del bosco.
Il Gourmettino fa da teatro ad un incontro magico, la cucina di Domenico Cilenti e quella di Ippazio Turco, insieme per creare un capolavoro fatto di sapori, colori di macchia, di mare, la passione di entrambi per la materia prima territoriale e la capacità creativa, la tecnica, il talento nell’abbinare terra e mare, la loro crescita che li pone tra i grandi maestri della cucina italiana. La loro è una cucina fatta di tanta creatività nel rispetto delle antiche ricette del passato, apprese sicuramente in casa, l’abbinamento del “creare arte con le mani” con gli ingredienti segreti che per loro che hanno la fortuna di vivere in un paese incantato sono il sole, il mare, la Puglia che hanno nel cuore, l’amore per le cose genuine e le tradizioni della loro terra.
Fare cucina è una sorta di “Macaria”, una magia, come dice Ippazio che nella sua attività è da sempre affiancato la moglie Margherita, noi siamo rimasti dove siamo nati, a Tricase, nel basso Salento, aprendo qui il nostro ristorante Lemì, cercando di utilizzare quello che i nostri pescatori, contadini, allevatori e la natura ogni giorno ci donano.
La cucina di Turco infatti è puro intuito, ma anche gusto e consapevolezza, sia delle tecniche che per le materie prime adoperate cercando l’ispirazione nei sapori di una volta, rivisitati in moderne e inattese combinazioni.
Ed è questo suo concepire la cucina che lo avvicina alla filosofia del cibo, della cucina e dei valori di Domenico Cilenti, infatti è proprio con la natura che lo circonda e con i luoghi in cui è nato e vive, che Domenico coltiva un rapporto intenso, sempre in bilico fra attese e incontri, segni di appartenenza, ricordi che arrivano da lontano e ritornano in superficie, naturali e spontanei. Allergico ai palcoscenici mediatici, il suo è un lavoro di alto artigianato, di ricerca di prodotti, di innovazione, di voglia di stupire, ma la sua terra, rimane sullo sfondo. E così che in pochi anni ha portato la sua cucina ai massimi livelli qualitativi, stupisce sicuramente, perché, con la qualità, ha coniugato un percorso che unisce la tecnica con il territorio.
Anche lui affiancato nell’attività dalla bella moglie Annalisa, che ha creato il suo sogno “Porta di Basso” a Peschici, nel Gargano, riduttivo chiamarlo ristorante, “cento metri a perpendicolo sul mare”, come ama dire, una boutique dei sapori a strapiombo sull’azzurro che tocca il cielo, una delle viste più belle in assoluto.
Appuntamento dunque il 22 dicembre per una cena allietata dalla musica anni ’80 del percussionista Marco Rogai, che accompagna la splendida voce di Barbara Vignali, alla chitarra elettrica e classica Mauro Ardia per una serata fiorentina insolita e bellissima con i colori e i sapori della magica Puglia sullo sfondo.
Per Informazioni: www.ilgourmettino.it
Firenze, Via M. Palmieri 31/R
Crediti Ph: Fabrizio Gaeta

Menu 22 dicembre

Piatti Il Gourmettino
Pralina di baccalà pistacchi e prunil
Polpo in tempura di grano arso mousse di pomodoro secco polvere di olive e cime di rape
Pasta fagioli e cozze
Piatti chef Ippazio Turco ristorante Lemì di Tricase Lecce
Spaghetti cavalieri in sfumature di rosso e stracciatella
Turbante di branzino al profumo di pigna patate e maionese di sardine al nero di seppia
Dessert

di Cristina Vannuzzi per DailyMood.it

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MARIO DICE disegna i costumi della TOSCA di Giacomo Puccini

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Mario Dice disegna i costumi della Tosca di Giacomo Puccini, il talento del designer verrà declinato in una delle opere italiane più famose al mondo, che andranno in scena nel Teatro Verdi di Salerno, con la regia di Alfonso Signorini, diretto dal Maestro Daniel Oren il
Martedì 30 maggio ore 21.00 TURNO A
Venerdì 2 giugno ore 18.00 TURNO B

La Tosca è tra le opere del maestro Puccini più cinematografica: i fratelli Lumière avevano da qualche anno stupito il mondo con la loro invenzione e il Maestro amava passare ore e ore nelle prime sale cinematografiche, in cerca di ispirazione.
La Tosca di Giacomo Puccini è un dramma storico in cinque atti del celebre drammaturgo Victorien Sardou (1831-1908) che, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al teatro adiacente alla Porte Saint-Martin di Parigi, fu interpretato dalla trentottenne stella del teatro francese Sarah Bernhardt.
L’opera appartiene alla fase avanzata della carriera artistica dell’autore e poggia su tre temi chiave: la storia, l’avventura e l’amore. Per quanto riguarda l’ambientazione storica, il dramma si svolge nella Roma ottocentesca al momento della battaglia di Marengo. Sardou offre una minuziosa descrizione degli ambienti storici, senza tralasciare nessun particolare tramite i dialoghi dei personaggi. L’estro sartoriale e la libertà creativa di Mario Dice sono in perfetta sintonia con il senso dell’opera di Puccini , e anche questa volta la moda ha stretto un patto con il teatro: interpretare la bellezza dell’opera, ed esaltare i corpi attraverso la tecnica accademica, a cui fa riferimento il designer. La precisione nell’interpretare i personaggi con i suoi abiti di scena sono frutto solo di un talento unico.

TOSCA
Musica di Giacomo Puccini
Direttore d’Orchestra, Daniel Oren
Regia, Alfonso Signorini
Maestro del Coro, Francesco Aliberti
Costumi, Mario Dice
Scene, Alfredo Troisi
Maestro del Coro di Voci bianche, Silvana Noschese
Assistente al Direttore d’Orchestra, Francesco Rosa
Assistente alla regia, Lorenzo Roberti
ORCHESTRA FILARMONICA “GIUSEPPE VERDI” DI SALERNO
CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI SALERNO
CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO “GIUSEPPE VERDI” DI SALERNO
Nuovo allestimento del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno

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Metodo IGBI, Il libro best-seller di Isabella Goldmann diventa un corso online sull’architettura bioclimatica.

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Un percorso online di 28 videolezioni per progettare in autonomia la propria casa come luogo di benessere e serenità. Dove l’anima è al sicuro

Come abitare nel modo giusto? Come sentirsi a proprio agio nella propria casa, lì dove è al sicuro l’anima? Isabella Goldmann – bio architetto, precorritrice delle nuove frontiere della bio architettura, nonché presidente della Goldmann & Partners srl SB e direttrice scientifica del centro di Ricerca Internazionale IRCAS, volto alla ricerca sulla sostenibilità applicata – ha curato un corso online per imparare ad ascoltare e a viaggiare verso la casa perfetta per sé e per la propria famiglia.

Il percorso didattico si basa sul metodo IGBI – Isabella Goldmann Bio Interiors da lei messo a punto per fare della propria casa uno spazio eco-sostenibile e bellissimo, costruito per il benessere dell’abitare e nato dalla sua pluriennale esperienza nel campo della bioarchitettura. Questo metodo è oggetto del suo primo libro best-seller, “Un bio architetto per amica. Rendi la tua casa bella e sana e fanne il luogo più intelligente e felice per te e la tua famiglia con il metodo IGBI” (Bruno Editore), destinato al grande pubblico.

“Quando entri casa – spiega rivolgendosi direttamente a chi la segue – ti lasci fuori tutto l’esterno. Lì ti aspetti il meglio che c’è. La tua casa deve portarti ad avere un’esperienza assolutamente positiva”.

Per raggiungere questi obiettivi è innanzitutto necessario analizzare la natura delle proprie aspettative nei confronti della casa: “Il mondo delle persone rispetto al pensiero della casa – spiega Goldmann – si divide in due: chi fugge da un dolore o chi corre verso una gioia. I primi pensano la casa come la soluzione dei propri mali e cambiandola pensano di risolvere tutto. I secondi partono da un atteggiamento più positivo e vivono la nuova casa come un viaggio”. IGBI accompagna lungo i tanti passi che corrono verso una gioia. Ma, ammonisce l’autrice, un’aspettativa non si può soddisfare se gli atteggiamenti, le modalità e gli approcci non cambiano.

Le 28 lezioni sono precedute da 5 video gratuiti introduttivi al corso ottenibili previa registrazione sulla piattaforma online. “Abitare nel modo giusto cosa vuole dire”, “Adotta un approccio medico per la tua casa”, “Elettromagnetismo in casa” sono solo alcuni dei titoli chiave del manifesto culturale e programmatico di Isabella Goldmann, che gode del supporto di alcuni strumenti molto semplici da usare per accompagnare il lettore nel suo percorso verso la sua casa perfetta.

“La nostra casa deve essere bellissima – afferma Goldmann – e la bellezza è armonia di tutte le variabili in gioco”. Questione di luce, colori, ergonomia (ovvero spazialità corretta rispetto al nostro corpo), chimica (i materiali rilasciano sostanze per molti anni), presenze fisiche come onde elettromagnetiche e onde luminose. Tenere conto di tutti questi fattori e saperli agevolmente gestire in casa conduce all’armonia, ottenuta dal dialogo fra le scelte. Senza armonia il nostro cervello prova quella sensazione di discomfort che si traduce in stanchezza e persino in malattie che impattano sulla salute fisica, mentale e sui comportamenti. Perché tutti abbiamo bisogno di un luogo armonico dove soggiornare.

La casa è di per sé un luogo articolato, che obbliga a numerose scelte con numerosi passaggi che producono indecisioni o dolori. Per non farsi sopraffare dall’indecisione è importante seguire un metodo. Perché – sottolinea l’autrice -seguire un metodo non ti fa sbagliare.

A tale scopo, Goldmann svela 5 “segreti” da memorizzare:

1 la tua casa è la tana perfetta per te e la tua famiglia; è solo tua e deve essere perfetta per te

2 la casa non deve essere scelta in funzione di poche necessità: vanno considerate tutte le variabili in gioco

3 ispirati ma non copiare le case degli altri e non affidarti a chi ti impone il proprio pensiero : usa un occhio critico e ragiona in termini di ciò che è giusto per te.

4 considera la tua casa come una potente medicina: un luogo che produce benessere fisico e mentale

5 hai la responsabilità di dare alla tua famiglia una casa migliore

Un corso indispensabile che conduce alla definizione di un nuovo mindset, secondo il quale “la casa deve calzarti come un abito. Quando l’abito è perfetto non ti sovrasta perché ne sei protagonista, sei a tuo agio e dà la massima visibilità soltanto a te”. Il costo del corso è di 697 € + IVA: un viaggio di 28 videolezioni della durata di max 15 minuti ciascuna.

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CELESTE LAI e la sua storia di self empowerment: personal interior decorator & luxury host.

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Creare una nuova professione combinando proprie competenze, propri interessi e self empowerment. E’ la storia di self-made woman di Celeste Lai, che ha creato da sola un’inedita attività di PERSONAL INTERIOR DECORATOR & LUXURY HOST.

Romana, laureata alla Facoltà di Architettura, Celeste decide di mettere le sue competenze a servizio dell’interior design da una parte e dell’hospitality di lusso dall’altra e crea nel 2018 la sua attività, Celeste’s Place (https://www.celestesplace.it/) . Con questa attività Celeste offre un servizio di consulenza su misura ai proprietari di appartamenti di lusso in centro a Roma rinnovandone completamente l’arredo in modo da esprimere la personalità dello spazio e del proprietario.

A quel punto il proprietario dell’appartamento può decidere di dare in gestione a Celeste anche l’affitto dell’appartamento e Celeste si occuperà dell’hospitality creando esperienze uniche e su misura per i turisti affittuari, sempre con in mente un preciso intento di sostegno a un turismo consapevole. Tutte le strutture gestite da Celeste sono 100% plastic free e gli itinerari  personalizzati che crea per ciascun turista cliente sono all’insegna del risparmio di carburante, del rispetto ambientale e della valorizzazione di realtà cittadine (ristoranti, negozi ecc.) che credono in questi valori.

Il proprietario dell’appartamento che si rivolge a Celeste può optare anche solo per l’attività di consulenza di arredo e decidere di gestire da sé l’affitto.

Celeste’s Place, che celebra quest’anno i suoi 5 anni, è stata creata da Celeste contando solo sulle sue forze e sulla sua iniziativa; è quindi una bellissima storia di self empowerment e di un successo che sta crescendo e si sta consolidando nel numero di clienti, sia dal lato proprietari d’appartamenti di lusso che dal lato turisti che cercano vacanze come esperienze di eccellenza, prevalentemente una clientela di livello alto proveniente dal Nord America.

https://www.celestesplace.it/
https://www.instagram.com/celeste_s_place/

 

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