Fashion News
Le Fashion Weeks: tutti i momenti chiave
E’ tempo di Fashion Week!
New York, Londra, tra poco Milano e poi via alla volta di Parigi.
La redazione di DailyMood.it in collaborazione con ShopAlike.it vi regala quattro collage che raccolgono i momenti più iconici avvenuti nel corso degli anni delle quattro più grandi fashion week .
Riuscite, attraverso queste meravigliose immagini, ad individuare i momenti chiave che hanno caratterizzato ciascun evento?
Difficile vero?
Vi aiutiamo noi!
NEW YORK
Pronto Soccorso Fashion
1943 – Mentre a Parigi imperversano gli eventi della seconda guerra mondiale, New York prende le redini della scena fashion e dà vita a ”Press Week”, il primo evento stagionale legato alla moda della storia.
Chi ha sguinzagliato i cani?
2011 – Isaac Mizrahi introduce l’accessorio definitivo per una sfilata: barboncini color zucchero filato
Diversità in passerella
2014 – La dottoressa Danielle Sheypuk diventa la prima donna in sedia a rotelle a sfilare sulle passerelle della fashion week di New York, seguita da Jamie Brewer, la prima modella affetta da sindrome di Down.
Capricci a Nord Ovest
2015 – In braccio a Kim Kardashian, North West piange a dirotto durante tutta la sfilata del padre Kanye West a New York. Nonostante il disappunto della piccola North, lo show riceve elogi pressoché unanimi.
Fashion Gaga
2016 – Lady Gaga sfila per Marc Jacobs e dimostra che le donne sotto il metro e sessanta hanno lo stesso charme delle modelle slanciate
LONDRA
Dove tutto ha inizio
1984 – Si tiene a Londra la prima fashion week ufficiale
Sfilata tra amiche
1995 – Come ogni normale studentessa di moda, Stella McCartney organizza una sfilata di fine corso ed invita in passerella le sue migliori amiche. La cosa fuori dall’ordinario? Il fatto che tra queste figuri Kate Moss!
Io, Robot
1999 – Il leggendario stilista Alexander McQueen trasforma la sfilata in uno spettacolo di arte contemporanea, utilizzando due braccia robotiche per colorare i vestiti delle modelle sulla passerella.
Animalisti in passerella
2005 – Il movimento anti-pelliccia PETA interrompe una sfilata di Julien MacDonald
Sì, sua maestà
2006 – L’icona fashion Vivienne Westwood riceve il titolo di “Dama dell’Impero Britannico” dalla Regina Elisabetta II
MILANO
Capezzoli al vento
1967 – Quando la famiglia Missoni decide di mostrare i capezzoli delle modelle durante una sfilata a Firenze, la stampa stronca lo show definendolo oltraggioso. A fronte della controversia, la famiglia decide di spostare lo show a Milano, dove ottiene il successo meritato.
Freedom
1991 – Durante una sfilata di Versace, le popolarissime Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington sfilano mano nella mano intonando le note di “Freedom“, l’ultimissima hit di George Michael
Il vestito verde
2000 – Lo stesso vestito verde passato inosservato alla sfilata di Donatella Versace viene indossato da Jennifer Lopez e il mondo intero impazzisce
Mamma Mia
2015 – Dolce & Gabbana omaggiano la maternità utilizzando per il loro show solamente mamme-modelle
Selfie
2016 – Dolce & Gabbana incoraggiano le modelle a farsi selfie in passerella durante le sfilate, generando non poco scalpore sui social media
PARIGI
Anche i migliori inciampano
1993 – Complici i tacchi vertiginosi, Naomi Campbell capitombola sulla passerella durante una sfilata di Vivienne Westwood. Come una vera professionista, però, la Venere nera si rialza immediatamente e continua lo show.
Excusez-moi?
2011 – Poco prima della fashion week, Dior licenzia il suo acclamato direttore creativo – John Galliano – per dei commenti antisemiti fatti ai danni di una coppia in un bar di Parigi
Hula Hoot
2012 – Il direttore creativo di Chanel – Karl Lagerfeld – sorprende il pubblico con la sua nuova borsa da spiaggia-hula hoop. Nonostante i media impazziscano per la curiosa invenzione, la sua praticità viene subito messa in discussione.
Contanti o carta?
2014 – Chanel mette in piedi un supermercato finto che vede sfilare tra gli scaffali modelle come Rihanna, Cara Delevigne e Kendall Jenner. Successivamente allo show, il cibo usato per la messa in scena viene donato a un’associazione di beneficenza
Not safe for work
2015 – I modelli di Rick Owen sfilano senza pantaloni, generando un’ondata di fotografie non esattamente consone al luogo di lavoro
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Summer 2024, con Benson and Clegg Blazer Buttons!
Published
1 giorno agoon
27 Marzo 2024By
DailyMood.itBenson and Clegg e’ un marchio storico dello stile inglese, da sempre associato al Blazer. E’ il produttore di alcune delle cravatte militari e dei bottoni, di vari ordini. Spesso vediamo i prodotti del brand indossati da Re Carlo III, che sotto l’emblema di Principe di Galles, ha insignito Benson and Clegg del Royal Warrant. Il prodotto che vi presento oggi e’ particolare, ma essenziale al tempo stesso, ossia i bottoni, in particolare quelli riferiti al Blazer, che devono essere sempre perfetti. Il blazer infatti è quella giacca/jolly che rifinisce sempre, da un tocco di eleganza vintage, ed è sempre ben apprezzata in qualsiasi contesto casual e non. Quindi, per un giacca multifunzionale come questa, servono assolutamente bottoni di primo ordine, anche perché, le origini del blazer sono di tipo marinaresco, quindi non è mai sbagliato omaggiarle. Ecco, i bottoni Admiral, di Benson and Clegg, servono proprio a questo, esaltare il vostro blazer, con la tradizione del fatto a mano in Inghilterra. Al loro interno, si trova appunto l’emblema di Ammiraglio della Royal Navy, che viene ricreato da mastri artigiani, nel cuore di Birmingham sede storia del brand.I bottoni ovviamente possono essere sostituiti in qualsiasi sartoria, e conferiranno al vostro blazer un tocco storico e classico al tempo stesso. Io consiglio di abbinarli ad una cravatta Royal Navy, di Benson and Clegg, così da completare in maniera perfetta il proprio outfit.
Ringraziamo marchi come questo, che rimanendo esclusivi, permettono di far diventare grande un piccolo particolare.
www.bensonandclegg.com
https://bensonandclegg.com/products/admirals-crest-blazer-button-set
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Fashion News
In viaggio attraverso gli anni 2000 con la capsule di Please Denim in a Screen
Published
1 settimana agoon
20 Marzo 2024By
DailyMood.itPlease, il brand bolognese parte del rinomato Gruppo Imperial, riafferma la propria essenza creativa con il ritorno del denim, focus indiscusso del brand, nella nuovissima capsule collection Denim in a Screen, che si presenta come un’evoluzione della precedente capsule Denim in a Door.
La capsule , realizzata per la stagione SS24, è un chiaro omaggio agli anni 2000, la gold era del denim in tutte le sue forme.
Riprende i capi iconici di quegli anni reinterpretandoli in chiave moderna, ma rimanendo fedele all’estetica vintage.
Fit emblematico della stagione è senza dubbio il WIDE, caratterizzato da una gamba talvolta estremamente ampia, assumendo una silhouette ultra wide che incrementa il comfort. La collezione include anche modelli a gamba dritta, slim, flare e baggy/carrot leg.
Altro protagonista è il PATCHWORK, realizzato in tessuto jacquard per un denim con effetto upcycle, oppure con un mix & match di stoffe, abbinando denim e tessuti tinti in filo, o ancora su cotone tinto pezza, unendo diversi toni di colore.
Il CARGO viene arricchito da nuovi dettagli sulle tasche sia nei modelli con gamba ampia che in quelli a palazzo e paperbag.
Anche il RISVOLTO si conferma uno dei trend della capsule: doppio, pulito per un look più sartoriale, con cuciture a contrasto per un tocco distintivo.
La collezione si contraddistingue per l’introduzione di un concetto nuovo: il denim sartoriale, proposto con pinces, pieghe stirate e tasche a filetto, proposto in lavaggi dai toni medi.
Restano immutati invece alcuni tratti distintivi del brand, come il cinturino elastico all’interno della cintura, che conferisce maggiore comfort e vestibilità ai pantaloni.
I trattamenti spaziano dai lavaggi puliti come lo Stone Wash leggero e il tinto diretto, fino ai lavaggi bleached e super chiari con micro rotture e marmorizzi.
Contrasti di tono sono realizzati anche con lavaggi in riserva, toppe e spennellate manuali localizzate sulle cuciture.
La collezione accoglie le richieste di ogni donna offrendo un’ampia selezione di fit e vestibilità: ogni capo è stato pensato affinché ogni donna potesse trovare il jeans perfetto per valorizzare la propria figura e sentirsi al massimo della sicurezza.
La capsule esplora le infinite possibilità del tessuto, proponendo capi versatili ed essenziali destinati a diventare autentici must-have all’interno di ogni guardaroba ed enfatizza con forza l’assenza di regole fisse nell’indossare il denim.
Denim in a Screen rappresenta un viaggio attraverso gli anni 2000, valorizzando tutte le skills di uno dei tessuti più iconici della storia.
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L’ARABESQUE TRA MODA E ARTE, ROMANTICA E FOLK LA PRIMAVERA ESTATE 2024
Published
1 settimana agoon
18 Marzo 2024By
DailyMood.itL’arte, da sempre ispirazione e filo conduttore delle collezioni l’arabesque, per la primavera estate 24 Chichi Meroni, founder e designer del brand meneghino, si ispira allo slancio mistico delle statuette cicladiche, idoli pre-ellenici dalle forme essenziali, sintetiche, quasi astratte, e delle sculture stilizzate del grande artista rumeno Constantin Brancusi; opere in cui la forma è resa da pochi elementi astraenti geometrizzati, sufficienti a evocare una metafisica presenza.
Rende omaggio alla scultura cicladica e alle opere di Brancusi, ai pezzi esposti ad Atene al Museo di Arte Cicladica e nell’atelier parigino dello scultore.
Primitiva essenzialità delle forme, volumi ovali, sinuosi, fluidi e folklore popolare sono i temi della SS24 di l’arabesque milano.
Le grandi balze bianche e nere plissé della gonna in seta evocano la tensione e il movimento della Colonna Infinita che si inerpica nello spazio e che si materializza, insieme a L’Oiseau dans l’Espace, La Negresse Blonde, Mademoiselle Pogany, Danaide, dipinta a mano, sulla bar jacket in gabardina nera.
Recuperare e trasferire in chiave stilizzata motivi del folklore popolare, oltrepassare l’esteriore naturalismo eliminando ogni approccio mimetico basato sull’osservazione diretta, ricercando invece una forma che sia insieme sintesi ed essenza: questo l’approccio dell’arte cicladica, delle sculture di Brancusi e il punto di vista di Chichi Meroni.
Il satin stampato a rose folk dà forma ad una gipsy bell skirt e ad una bar jacket, la Maiastra dal canto melodioso evocata da L’Oiseau dans L’Espace e Le Coq, altro mitico volatile del folklore rumeno, entrambi riprodotti dipinti a mano sul capospalla e sulla balloon skirt, ci trasportano nel mondo delle fiabe popolari in cui la moderna principessa di l’arabesque può scegliere se indossare un midi dress in sangallo traforato nero o un abito in organza ricamata con fiori in jais.
Rose di velluto e fiori pop dorati ritornano applicati su mini cardigan e su giacche con collo Peter Pan.
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