E’ stato il giorno di Mel Gibson e del suo Hacksaw Ridge, ma la domenica della 73° Mostra di Venezia ha offerto anche tanto altro. Innanzitutto – è bene sottolinearlo – è arrivata la prima bella sorpresa dal Concorso ufficiale. El Ciudadano Ilustre di Mariano Cohn e Gastòn Duprat ha ricevuto applausi a scena aperta, forse i più convinti sentiti sinora in quest’edizione. Il film è una commedia drammatica originalissima, ben scritta e interpretata magistralmente da Oscar Martìnez, che indaga con occhio critico le contraddizioni della società argentina, dosando perfettamente gag e spunti di riflessione. La sua candidatura al palmarès finale è forte, e noi speriamo che la giuria sia dello stesso avviso.

El Ciudadano Ilustre @ La Biennale di Venezia

Altro evento della giornata, l’arrivo in Laguna del maestro della commedia John Landis. “Mister Blues Brothers” è venuto alla Mostra per presentare la versione restaurata di Un lupo mannaro americano a Londra, nella sezione Venezia Classici. Il regista ha portato al Lido la verve che lo contraddistingue da sempre, ha raccontato aneddoti sul suo capolavoro – “andammo a girare a Londra perché c’era un regime fiscale assolutamente favorevole… e poi è la città di jack Lo Squartatore, dei castelli di Stevenson…” -, ha riflettuto sulla moda dei remake – “se un film è bello non importa che sia un remake: tutti i ritratti della Vergine Maria sono remake?” e ha infine parlato dei suoi nuovi progetti: “sto lavorando ad un esperimento collettivo a Chicago, ma non posso svelare di più. Poi ho anche dei lavori in campo pubblicitario, e per questo sono fortunato – scherza Landis – perché negli spot il tuo nome non appare sullo schermo”.

Nella sezione Cinema del Giardino, è stato invece il momento per i più piccoli. E’ passato infatti il film d’animazione 3D Pets – Vita da animali, e le porte del cinema sono state aperte anche ai bambini. Targata Illumination Entertainment, la pellicola del regista di Cattivissimo Me ha rappresentato una ventata d’aria fresca alla Mostra e racconta la storia di un cane che si ritrova nella particolare sfida tra animali abbandonati e animali domestici. Risate e i classici spunti di riflessione del cinema per ragazzi sono gli ingredienti principali: Cattivissimo Me sta su un altro livello, ma il risultato è comunque godibile.

Spira Mirabilis @ La Biennale di Venezia

Tra tanto cinema internazionale, nel weekend a farsi notare sono stati anche i film italiani. Su tutti bisogna citare la prima opera tricolore in competizione, Spira Mirabilis, e l’emozionante Indivisibili di Edoardo De Angelis. Il primo, diretto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, è un documentario che si fa indagine visiva sull’immortalità. Un film complesso e stratificato, di difficile fruizione per un pubblico medio ma sicuramente ricco di fascino e di idee. “Ci interessava raccontare l’immortalità – ha spiegato la regista – per raccontare il meglio dell’uomo, quello che gli uomini possono lasciare agli altri in senso positivo. La ‘spirale meravigliosa’ del titolo, in fondo, è proprio il tentativo umano di accettare e allo stesso tempo superare i propri limiti”.

Il secondo, Indivisibili, presentato nella sezione Giornate degli Autori, è un drammatico e doloroso racconto di formazione ambientato in Campania, con protagoniste due sorelle siamesi. Una storia toccante che sa riflettere, grazie al felice tocco del suo regista, tanto sull’animo umano quanto sulla difficile realtà sociale della periferia campana. Da vedere, sicuramente.

Di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

Photo Credit: La Biennale di Venezia