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Il fashion show del padiglione del Bahrain a Expo 2015

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Il dolce ed il salato di un locus amoenus in Expo

Si pensa spesso ad Oriente ed Occidente dimenticandosi spesso che ci sono ponti culturali anche tra un Medio Oriente ed Asia. Un buon esempio è appunto il Bahrain. L’unica immagine del Bahrain, ovvero del Regno dei due mari composto da ben 33 isole, è da sempre legata al Gran Premio della Formula 1, forse per i più attenti alla geopolitica, anche a quello che qualche anno fa, compatti in un lungo corteo ma nettamente separato tra uomini e donne in due parti distinte, manifestavano durante appunto una gara del gran premio della formula 1.

Passeggiando invece lungo il decumano di Expo Milano e conoscendo questo Stato dal suo padiglione, il Bahrain incuriosice per qualcosa di diverso, per il suo apparire sin da subito un “locus amoenus” non nel suo senso decadente, ma classico. Un locus amoenus è per sua definizione letteraria un luogo particolarmente piacevole in cui l’uomo, non la donna, può rifugiarsi. Ed a ben vedere, questo padiglione basso che dall’esterno appare davvero uno scrigno bianco in cui è conservato qualcosa di prezioso come un’ostrica la sua perla, si avvicina molto a questa immagine. E se per noi occidentali il locus amoenus dei classici latini e greci è appunto un luogo bellissimo, immerso da piante ed alberi, ricco di ombra, quasi un paradiso terreste, ecco che i 10 orti botanici del padiglione del Bahrain si avvicina molto a questa immagine con una fotografia post litteram, di corridoi artificiali dove la piante che “danno frutto” nei vari mesi dell’anno, vengono come offerti quale segno di vita vegetale pronta ad accogliere il visitatore o la visitatrice, in un quadro naturale ed artificiale allo stesso tempo; completamente slegato dall’immagine che ne dà Ovidio nelle sue Metamorfosi, questo Padiglione appare incantato e mai legato al suo opposto (dove l’uomo puo’ trovare anche la sua parte selvaggia terribile come nelle metamorfosi di Ovidio o alcuni decadenti) ma dove l’Uomo (non la donna) come singolo e non in gruppo, ritrova invece la dimensione “privata” della natura.

Bahrain

Un’occasione di conoscere questo Stato è stato visitare Expo per il National Day dedicato al Bahrain, che si è tenuto Venerdì 4 Settembre e che ha permesso di apprezzarlo anche attraverso la loro musica, in particolare quella di Mohammed bin Faris che unisce il rythm&blues alla tradizione della musica araba. Di questo gruppo si parla spesso come un viaggio “lirico” che regala al pubblico emozioni legate a feste, ballate, miraggi musicali che si perdono nei racconti della vita tipica di quei luoghi. Un modo per testimoniare la propria identità attraverso un’arte tradizionale non comune che affiancherà all’ottima conoscenza della musica, la possibilità di apprezzare anche un’intera tradizone. Ad aprire in mattinata il National Day del Bahrain è stata la parata musicale del generale Maestro Dr Mubarak, con ben 50 elementi. E per sperimentare anche le armonie del palato ecco che il saporoso “halva” un dolce composto per ore anche con acqua di rose e zafferano ed accompagnato con un insolito (per noi) caffè o il fresco succo d’anguria o il latte di mandorla e tamarindo senza dimenticare la famosa Acqua di Palma –che si dice curativa – i datteri – ben oltre 10 varietà differenti.

Ma è l’evento mood-fashion, stavolta tutto femminile, del pomeriggio ad essere il vero cuore di questo racconto. La moda ed il costume di questo popolo che diventa un mood durante l’esposizione mondiale universale a Milano. Si è svolta infatti un vero e proprio fashion show dal titolo “ weaving colours” . La cultura del Bahrain attraverso la tessitura dei colori proveniente dal Heritage Festival che si volge in Bahrain Aprile, è stato come aprire una scatola magica (come conoscere il kurar ovvero la tessitura dei fili d’oro a mano). Un evento, quello che si è svolto ad Expo, che parlerà di abiti principeschi ed artigianato tipico che ancora influenza il Golfo, ma con una sfilata davvero unica con modelli provenienti dagli archivi del locale museo nazionale che ne evidenzierà la storia del costume, non solo della tecnica del ricamo in cui sono maestri, ma anche quella del design. La moda come un vero e proprio stile di identità nazionale dunque. Un evento “expo mood”, da non perdere.

Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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La mostra “QUEEN UNSEEN / Peter Hince” incontra il genio artistico di Marco Nereo Rotelli in occasione della Milano Design Week 2024 con l’evento “Freddie’s Mirrors”

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Dal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week 2024, presso Fondazione Luciana Matalon e nell’ambito della mostra “Queen Unseen | Peter Hince” il mondo della musica e del design si contaminano in “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli in cui le parole delle canzoni dei Queen diventano cifra espressiva impressa su specchi vintage.

Il 16 aprile alle 11.00 in programma la live performance inaugurale dell’artista.

Si moltiplicano le proposte per il pubblico per vivere in maniera sempre nuova l’esperienza della mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, ospitata e prorogata dato il grande successo sino al 5 maggio presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano.

Anche in occasione della Milano Design Week 2024, uno degli eventi artistici e mediatici più importanti al mondo, il viaggio nel mondo della celebre band raccontato attraverso le bellissime immagini inedite di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury, e da rari oggetti e cimeli, non poteva che essere arricchito da una proposta originale per offrire al pubblico un’esperienza aggiuntiva.

Dalla contaminazione della musica anni ’70 e del design di quell’epoca attualizzato in chiave moderna nasce l’idea di “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che sarà protagonista presso la Fondazione Luciana Matalon dal 16 al 21 aprile, all’interno della Mostra già in essere e che è pensato come omaggio ai testi delle canzoni di una band così simbolica.

Il concept consiste in una serie di iconici specchi ad unghia vintage (il famoso modello progettato dall’architetto Rodolfo Bonetto), tutti diversi e disposti in un cerchio magico, che verranno personalizzati con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, la scrittura di/segnata.

La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione della inaugurazione il 16 aprile alle ore 11.00: gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.

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BAROCK Bold Iconic Tribute to Gianni Versace

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S’inaugura a Catania il prossimo 5, 6 e 7 aprile nelle sale di Palazzo Biscari l’evento site specific BAROCK, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace, a cura di Sabina Albano, curatrice WorldWild della collezione privata di abiti e oggetti raccolti negli anni da Antonio Caravano.

Tre notti dedicate al sarto più visionario ed originale della storia del Made in Italy, fondatore nel 1978 dell’omonima casa di moda, nota in tutto il mondo per aver reso possibile l’impossibile, attraverso una grande verve creativa, un’approfondita conoscenza della storia, dell’arte classica e contemporanea con una fondamentale esperie

Ad accogliere il pubblico, sulla scalinata del Palazzo Biscari di Catania, il ritratto/installazione in Op Art di Gianni Versace, realizzato da Marcos Marin.

Nel salone da ballo centrale, invece, sarà possibile ammirare dieci outfit della collezione Bondage provenienti dalla A.C. Private Collection di Antonio Caravano e dalla collezione di Franco Jacassi, uno dei maggiori esperti di vintage al mondo. Grazie a questa selezione sarà possibile ripercorrere le scelte stilistiche compiute negli anni ’90 da Gianni Versace caratterizzate da: massimalismo, assenza di colore, total black con rimandi alla cultura punk, la cui sintesi sono i capi in pelle, borchie e spille da balia XL che chiudono scollature e spacchi profondi.

Nella galleria laterale, invece, sarà allestita una mostra dedicata alle Icone del ’900 disegnate da Bruno Gianesi, già capo ufficio stile uomo e balletto di Gianni Versace. Si potranno ammirare i volti di Marlene Dietrich, David Bowie, Pierpaolo Pasolini, George Michael, solo per citarne alcuni.

A seguire, negli ambienti più intimi del palazzo, nel Boudoir della Principessa, troveremo degli acquerelli di Bruno Gianesi dedicati agli abiti disegnati per la Maison Gianni Versace e una selezione di complementi d’arredo della Home Collection Gianni Versace che come tutto il progetto sono pensati in dialogo con lo spazio che ospita l’evento. Da una parte, infatti, troviamo Palazzo Biscari, uno dei maggiori esempi del Barocco siciliano presenti a Catania e dall’altra la cultura rock, bondage e punk filtrata attraverso l’alta moda di Gianni Versace.

L’evento site specific di Catania rientra in un progetto internazionale, il cui percorso conta già sette prestigiose tappe: quella appena conclusa in POLONIA a Poznań (31 gennaio 2024), le esposizioni di Groningen nei PAESI BASSI (2023), One Night with Gianni / Gianni Versace Baroque Tribute di Catania nel gennaio 2023. I successi delle mostre di Singen (2021) e Berlino (2018) in GERMANIA, Borås in SVEZIA (2020) e la prima sensazionale retrospettiva nel 2017, a venti anni dalla scomparsa di Gianni Versace, al MANN MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE di Napoli.

La manifestazione è organizzata e promossa dall’associazione culturale Saint Caprais; patrocinata dall’Accademia di Belle Arti Catania, sponsorizzata da Servizi MEDIOCASA Franchising immobiliare; in collaborazione con Vintage delirium di Franco Jacassi, the Gallery, One Fashion Catania, Quaderni di Moda, Palazzo Biscari, La Perla del Mediterraneo, F.lli Maria, Crispelleria Santoro, Nisi pasticcerie, Disca Gin, Maravigghia, Valentina Trovato eventi e catering, Solaris distribuzione, Boudoir 36, Bottino vivaio piante, Soul of Efesto, Berkam, Nicotra Estetica, New Hair, Global Sound animation, AWG dj, Alpha 66 Productions, Giudancer, GFM group.

La mostra non è ufficiale né autorizzata o associata a Gianni Versace Srl e/o alla famiglia Versace.

BAROCK
Bold Iconic
Tribute to Gianni Versace
a cura di Sabina Albano

5 – 6 – 7 aprile 2024
Palazzo Biscari, Catania
Via Museo Biscari, 10

Scheda dell’evento

Titolo                                     BAROCK, Bold Iconic Tribute to Gianni Versace

a cura di                                Sabina Albano

Sede                                       Palazzo Biscari, Catania
Via Museo Biscari, 10

Date                                       5 – 6 – 7 aprile 2024

Programma* e biglietti        5 aprile: Opening party dalle 19.30 alle 24.00
Biglietto 20,00 euro + commissioni

6 aprile: Cine-club dalle 18.00 alle 22.00
Biglietto 20,00 euro + commissioni

7 aprile: Closing party dalle 19.30 alle 22.30
Biglietti 20,00 euro + commissioni

Abbonamento 5-6-7 aprile: 45 euro + commissioni

Gli studenti dell’Accademia usufruiranno di uno sconto del 20% su tutti i biglietti in        prevendita, con verifica numero matricola da mostrare all’ingresso.

https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=490457

Dress Code                           “Fashion is fashion”

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