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Divertimento e guida con stile all’aria aperta

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MINI - Cooper Cabrio

La MINI Cabrio: da dieci anni simbolo di divertimento di guida con stile all’aria aperta

Proporzioni tipiche del marchio, agilità caratteristica, funzionalità ingegnosa e capote in tela con apertura elettrica, continuano a dare al modello a quattro posti un carisma unico.

Monaco. L’annuncio più seducente dell’estate apparve poche settimane prima dell’inizio della primavera. La MINI Cabrio si mise in evidenza per la prima volta al Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra all’inizio di marzo 2004. Ormai sono dieci anni che la versione quattro posti con tetto apribile del marchio premium britannico ha accolto il sole al suo interno lungo i viali e le strade di campagna di tutto il mondo.

Mini CabrioFin dall’inizio, la MINI Cabrio è stata sinonimo di freschezza e di personalità, oltre che evidenziare una chiara identità del marchio. Il suo parabrezza verticale assicurava che il guidatore, il passeggero anteriore e quelli posteriori si trovassero seduti all’aria aperta appena aperta la capote in tela. Sbalzi brevi davanti e dietro, grandi arcate delle ruote, altezza della linea di cintura e numerosi elementi di design tipici del marchio non facevano dubitare dell’appartenenza di questo modello cabrio a quattro posti alla famiglia MINI. E grazie alla linea del tetto precisamente definita, le proporzioni caratteristiche MINI erano immediatamente riconoscibili anche con il tetto chiuso.

Tipicamente MINI: proporzioni caratteristiche e dettagli ingegnosi. Da sempre il carisma distintivo della MINI Cabrio non è dovuto soltanto al suo design. La sua qualità premium – unica nel segmento delle auto piccole cabrio – e la sua ingegnosa funzionalità valorizzano da subito il suo stile personale. Nella primissima generazione della MINI Cabrio, per esempio, il tetto apribile con il suo meccanismo elettroidraulico poteva essere aperto completamente con la pressione di un pulsante oppure con la sezione frontale fatta arretrare di appena 40 centimetri. Da allora, questa funzione di scorrimento del tetto ha permesso l’ingresso di una quantità di aria fresca a velocità che arrivano a 120 km/h.

La MINI Cabrio ha mantenuto la sua flessibilità fin dall’inizio anche quando soddisfa necessità di trasporto. Il portellone posteriore che si apriva verso il basso, il sistema Easy Load con il telaio del tetto ribaltabile verso l’alto e lo schienale posteriore ripiegabile offrivano, in questo senso, un particolare livello di versatilità.

Con una tale varietà di punti di forza, la MINI Cabrio è diventata fin da subito un successo globale. La qualità e la popolarità della cabrio quattro posti anticipava che ben presto si sarebbe raggiunto un elevato livello di mantenimento del valore.

Fu nel 2007 che la MINI Cabrio, infatti, raggiunse per la prima volta la posizione di vertice nella classifica “Value Master” pubblicata dalla rivista specializzata “Auto Bild”. Da allora, il modello ha consolidato una tradizione di piazzamenti al vertice in questa classifica e ciò continua ancora oggi con l’attuale generazione della MINI Cabrio.

La nuova generazione perpetua una storia di successi. L’ultima edizione dell’agile amante del sole è stata lanciata sul mercato nel 2009, giusto in tempo per festeggiare il 50° anniversario del marchio. Con evoluzioni nel design che riflettono uno stile ancora più sportivo, motori più potenti ed efficienti, interni premium ancora più rifiniti, un aspetto generale ottimizzato e numerosi equipaggiamenti innovativi, la nuova MINI Cabrio ora perpetua la storia di successo della precedente generazione.

Mini Cabrio

Un roll-bar, quasi completamente invisibile in un unico pezzo, che esce soltanto quanto necessario, unito ad una rigidità aumentata della scocca, conferisce un ulteriore avanzamento in termini di sicurezza. La sua capote in tela di alta qualità presenta migliori proprietà acustiche, nonché un lunotto posteriore in vetro riscaldabile elettricamente. La capote può essere aperta o chiusa in 15 secondi a velocità che arrivano anche a 30 km/h.

L’Always Open Timer è stato introdotto come nuova ed esclusiva funzione. Esso misura il tempo di guida con tetto aperto fino al minuto. La funzione di scorrimento del tetto morbido è stata mantenuta, come anche il concetto flessibile del carico.

Il portellone ha ora cerniere interne ed il volume è stato aumentato: tra i 125 e i 170 litri quando si viaggia all’aria aperta e 660 litri quando il tetto è chiuso.

Anche la gamma motori è stata significativamente ampliata con la nuova generazione. Per la MINI Cabrio sono attualmente disponibili tre motori a benzina e due diesel: la gamma va dalla MINI One Cabrio con 72 kW/98 CV e la MINI Cooper D Cabrio con 82 kW/112 CV alla MINI Cooper Cabrio con 90 kW/122 CV, la MINI Cooper SD Cabrio con 105 kW/143 CV e la MINI Cooper S Cabrio con 135 kW/184 CV. Inoltre, la cabrio quattro posti è disponibile anche come versione estremamente sportiva. La MINI John Cooper Works Cabrio genera un grande entusiasmo con il suo motore turbo da 155 kW/211 CV. Tutti i motori sono abbinati di serie ad una trasmissione manuale a 6 velocità, mentre una trasmissione automatica, sempre a 6 velocità, è disponibile come optional.

Divertimento di guida all’aria aperta: una specialità anche della Mini classica. Anche gli appassionati della Mini classica non hanno saputo resistere a lungo al fascino della guida all’aria aperta. Tuttavia, per il padre fondatore di tutte le piccole auto moderne ci vollero tre decenni prima che il suo concetto creativo dello spazio arrivasse a comprendere un accesso illimitato al sole e al vento. Una cabrio basata sulla Mini classica spuntò per la prima volta nel 1991 ad opera di un concessionario tedesco del marchio: Lamm di Kappelrodeck. Con le sue soglie rinforzate ed un rinforzo integrato trasversale, la qualità della conversione della carrozzeria della vettura impressionò in modo favorevole i responsabili della Rover nel Regno Unito. Di conseguenza, fu presa la decisione di produrre una serie di 75 Mini classiche Cabrio per il mercato interno britannico.

Mini Cabrio

La Mini classica Cabrio fu sviluppata da Rover Special Products e da Karmann (Germania) e presentata al pubblico per la prima volta in occasione del Salone britannico dell’automobile di Birmingham nell’ottobre del 1992, prima di entrare in produzione nello stabilimento Mini di Longbridge. In quello stabilimento furono costruiti 1.081 esemplari della classica cabrio fino all’agosto del 1996, esemplari che ora sono molto richiesti come rarità. Paraurti anteriori e posteriori specifici del modello, arcate delle ruote allargate ed elementi di finitura delle soglie le donavano un aspetto esclusivo che veniva anche sottolineato negli interni grazie a strisce decorative ed un pomello della leva del cambio realizzato in noce, un volante rivestito in pelle ed un tappetino di velluto. La versione aperta della Mini classica si poteva avere in due diverse finiture di colore: Nightfire Red, con tetto anch’esso rosso, oppure Caribbean Blue con tetto grigio. Nel 1995, la finitura blu della carrozzeria fu sostituita dal colore British Racing Green.

Il modello montava un unico tipo di motore sotto il cofano: il quattro cilindri da 63 CV della Mini Cooper assicurava un adeguato e rinfrescante flusso dell’aria. La versione cabrio della Mini classica era dotata di una capote apribile manualmente, mentre un meccanismo elettrico era disponibile come optional.

Divertimento di guida all’aria aperta: ormai da dieci anni parte integrante della gamma di modelli MINI, rafforzata ulteriormente dalla MINI Roadster. Dopo il rilancio del marchio, agli automobilisti amanti della guida all’aria aperta venne richiesta molto meno pazienza rispetto all’epoca della Mini classica. La MINI Cabrio festeggiò il suo debutto soltanto tre anni dopo l’entrata sul mercato della hatchback. Essa ormai da dieci anni ha definito la cultura della guida all’aria aperta nel segmento delle auto piccole ed è diventata un elemento chiave nella gamma del marchio. La grande importanza della guida all’aria aperta per MINI viene oggi riflessa nel fatto che l’elegante quattro posti è stata successivamente affiancata da una due posti sportiva, e sempre aperta, in versione più purista: la MINI Roadster rappresenta il perfetto complemento alla famiglia del marchio. Con due sedili ed una capote manuale o semi-automatica, essa simboleggia un’esperienza spontanea all’aria aperta e, quindi, segue con successo la strada precedentemente spianata dalla MINI Cabrio come “Originale” auto aperta nel segmento delle piccole vetture premium.

Info: http://www.mini.it/mini_cabrio/cooper/

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Con la ZP Collection Jaguar Classic rende omaggio alle prime vittorie sportive della E-type

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Jaguar Classic celebra la tradizione sportiva dell’iconica E-type dando vita alla ZP Collection, una gamma limited edition composta da sette coppie esclusive di veicoli E-type. Questi nuovi e lussuosi modelli da collezione, rendono omaggio alle prime E-type da corsa, che vennero prodotte con codice di progetto “ZP”. Solo pochi mesi dopo l’introduzione della E-type nel 1961, queste versioni da competizione leggermente modificate e progettate direttamente da Jaguar, festeggiarono la conquista delle loro prime vittorie sportive.

Ogni coppia di veicoli E-type ZP Collection comprende una coupé roadster e una coupé Fixed Head, rifinite con livree ispirate alle vittoriose auto originali, che sono state completamente restaurate dagli esperti di Jaguar Classic Works a Coventry.

Le due vetture traggono ispirazione dai due modelli che, all’epoca, vennero identificati con i numeri d’immatricolazione “ECD 400” e “BUY 1”, guidate negli anni Sessanta rispettivamente da Graham Hill e Roy Salvadori. Le E-type ZP Collection sono caratterizzate da dettagli che commemorano l’eredità sportiva di questo iconico modello, abbinati ad alcune migliorie ingegneristiche che le rendono più fruibili per i clienti.

Paul Barritt, Direttore di Jaguar Classic, ha dichiarato: “Le ZP Collection sono un glorioso tributo al trionfale debutto della E-type nel mondo delle competizioni sportive, che l’hanno immediatamente resa parte integrante della ricca tradizione motoristica di Jaguar. Ogni coppia racconta un’affascinante e molto spesso sconosciuta storia dell’iconica E-type. La ZP Collection rende omaggio non solo alle vetture, ma anche ai piloti che le hanno condotte fino alla vittoria in pista. Con 2.000 ore di appassionato e dedicato lavoro da parte degli artigiani di Jaguar Classic su ciascuna vettura, i nostri clienti più esigenti potranno godere di un tributo unico nel suo genere a due dei più grandi modelli della storia della E-type.”

Nel corso del 2023, il team della divisione SV Bespoke di Jaguar presenterà una serie limitata di F-TYPE ZP Edition ispirate alla E-type ZP Collection. Quattordici di queste sportive, che saranno equipaggiate con un propulsore Jaguar V8 sovralimentato da 5.0 litri, saranno riservate ai clienti della E-type ZP Collection, creando in questo modo un irripetibile quartetto celebrativo. A partire dal 2025, Jaguar diventerà un brand Modern Luxury orgogliosamente  solo elettrico, dando inizio a un nuovo entusiasmante capitolo per il marchio fondato da Sir William Lyons nel 1935.

Fondamenta storiche
Le esclusive vetture di Jaguar Classic celebrano una parte importante della storia della E-type e traggono il loro nome da sette esemplari originali, che furono trasformati in auto da competizione.

Queste vetture fecero il loro debutto nel mondo delle corse nell’aprile del 1961, appena un mese dopo la trionfale presentazione della prima E-type al Salone dell’Auto di Ginevra.

Claude Baily, all’epoca Chief Designer di Jaguar, illustrò le specifiche di queste sette auto del Project ZP il giorno successivo al trionfante lancio della E-type a Ginevra. Ogni auto ricevette modifiche al motore e miglioramenti ad alcuni componenti come il blocco e la testa dei cilindri e, per migliorare le prestazioni, fu inserito un cambio a rapporti ravvicinati.

Appena un mese dopo, ovvero il 15 aprile del 1961, la “ECD400” e la “BUY1” conquistarono la prima e la terza posizione nell’Oulton Park Trophy riservato alle vetture GT. Questo fu l’inizio della carriera agonistica della E-type e il prolungamento della tradizione sportiva di Jaguar, iniziata anni prima con modelli iconici come la C-type e la D-type.

La E-type “ECD 400” vittoriosa a Oulton Park, di colore blu indaco, fu guidata da Graham Hill, mentre la “BUY 1”, un esemplare Pearl Grey, fu guidata da Roy Salvadori che si piazzò al terzo posto. Successivamente, il 21 maggio del 1961 Salvadori andò a vincere a Crystal Palace. In totale, tra il 1961 e il 1964, le E-type fecero registrare dei grandi successi e ottennero 24 podi.

I veicoli

La prima auto della coppia rende omaggio alla E-type roadster coupé Indigo Blue di Graham Hill. Rifinita in Oulton Blue, una variante cromatica ispirata al colore originale della “ECD 400”, questo modello è caratterizzato da una capote nera e da una serie di dettagli esterni che celebrano la vittoriosa vettura da gara guidata da Hill.

Gli inseri rotondi sul cofano e sulle portiere sono rifiniti in colore bianco, così come il contorno presente all’interno della calandra anteriore. La barra con il logo che attraversa la griglia e gli overrider anteriori è stata rimossa, in linea con l’originale versione da corsa. Tuttavia, a differenza dell’originale, che era stato sviluppato solo per le competizioni sportive senza badare alle finiture, gli ingegneri di Jaguar Classic volevano ottenere un muso perfetto e impeccabile per la vettura, e di conseguenza la parte frontale è stata meticolosamente rielaborata e rifinita a mano con oltre 40 ore di lavoro aggiuntive.

I paraurti anteriori e posteriori sono cromati, mentre i cerchi a raggi e i mozzi presentano il logo Jaguar Heritage. Per garantire un look assolutamente in linea con le auto del 1961, al volante in legno di faggio è stata affiancata tutta una serie di altre caratteristiche afferenti alle prime E-type, tra cui le feritoie del cofano saldate e le chiusure esterne del cofano con blocco a chiave; quest’ultime presentano degli appositi loghi ZP e sono unite da una cinghia di ritenzione del cofano in pelle.

Una selezione di ulteriori dettagli rievocativi del progetto è riscontrabile in altre parti della vettura, come sul tappo del serbatoio, sulla copertura esterna dell’auto e sulla copertura della capote dove è presente il logo ZP, mentre i loghi ZP e Jaguar sul retro identificano la natura unica di ogni veicolo. Sui laterali della vettura è presente anche una grafica artistica caratterizzata da una Union Jack incastonata in uno scudo argentato, dalla silhouette della E-type e dalla scritta Project ZP.

Gli interni sono caratterizzati da esclusive e autentiche finiture come i rivestimenti in pelle rossa Bridge of Weir e Hardura, così come il clacson dorato azionabile a pressione. Anche per questo progetto Jaguar Classic ha collaborato ancora una volta con il maestro d’incisione Jonny “King Nerd” Dowell. Sulla console centrale sono presenti degli esclusivi pannelli artistici, rifiniti in alluminio anodizzato, con alcuni particolari incisi a mano.

In particolare, sulla console della E-type Oulton Blue roadster sono presenti delle incisioni con la silhouette della vettura e il tracciato di Oulton Park con una bandiera di partenza e di arrivo, in onore della prima vittoria di Graham Hill. Come ulteriore elemento celebrativo di quel successo è stata incisa una metà di una corona d’alloro e la famosa citazione proprio di Hill che diceva: “In una gara la mia auto diventa parte di me, e io divento parte di lei”. I pannelli artistici sono stati anodizzati secondo i medesimi standard di alta qualità applicati ai modelli di produzione moderni, al fine di garantire un aspetto durevole e costante.

La seconda vettura di ogni coppia rende omaggio alla E-type guidata da Roy Salvadori a Crystal Palace nel 1961, che seguì la scia del successo ottenuto al debutto della E-type a Oulton Park.

Mentre tutte le auto originali del Project ZP erano basate sulla roadster coupé, la vettura ispirata a “BUY 1” è stata reimmaginata come una coupé Fixed Head, in modo da offrire ai clienti e ai collezionisti la possibilità di avere entrambi le versioni di carrozzeria. Traendo ispirazione dall’originale colorazione Pearl grey, questo modello è stato rifinito in Crystal Grey, un nome che deriva dalla pista su cui Salvadori ottenne la sua prima vittoria con una E-type.

Come la versione Oulton Blue ispirata alla “ECD 400”, la coupé Fixed Head Crystal Grey è dotata di decalcomanie rotonde bianche e di dettagli esterni simili alla roadster. Anche su questa versione è stata rimossa la barra con badge Jaguar che attraversa la griglia centrale e gli overrider, così come sono presenti gli stessi paraurti cromati, le medesime feritoie saldate sul cofano e gli esclusivi dettagli grafici laterali della roadster. Creato in collaborazione con gli specialisti Vaughtons, con sede nel Regno Unito nel “Jewellery Quarter” di Birmingham, il badge esterno imita l’aspetto e il design degli adesivi da corsa dell’epoca.

All’interno, la vettura ispirata alla “BUY 1” è dotata di pelle Bridge of Weir Dark Navy con finiture Hardura abbinate e volante in legno di faggio, mentre i dettagli in alluminio della console centrale sono anodizzati in colore grigio. Qui troviamo l’altra metà della corona d’alloro incisa sulla console della vettura Oulton Blue, mentre in questo caso il profilo della pista presente è quello di Crystal Palace e il testo riporta il soprannome di Roy Salvadori “King of the Airfields” (il re dei campi di volo) posizionato accanto alla silhouette della vettura.

Autentico tributo

Ogni veicolo è dotato di un casco d’epoca che riprende le forme di quelli indossati da Hill e Salvadori nelle gare. Sono stati splendidamente realizzati dall’esperto britannico Bill Vero di Everoak, che produce caschi dagli anni Cinquanta. Queste autentiche e fedeli riproduzioni sono un bellissimo oggetto da esposizione che può essere anche indossato e regolato manualmente per ogni tipologia cliente.

I caschi sono provvisti di una borsa in pelle su misura, realizzata con il medesimo pellame degli interni e prodotta in house dagli esperti artigiani di Jaguar Classic. Oltre alla borsa portacasco, questi artigiani hanno realizzato con lo stesso materiale anche la custodia per il manuale d’uso e manutenzione della vettura.

L’Expertise Classic Works

Sotto il profilo tecnico, la ZP Collection si basa sulle specifiche delle E-type Series 1 3.8 prodotte tra il 1961 e il 1964. Il propulsore da 3.8 litri, che eroga una potenza di 265 CV, è equipaggiato con un autentico radiatore in lega del 1961, dotato di ventola di raffreddamento elettrica e accensione elettronica per un utilizzo quotidiano, nonché di un sistema di scarico in acciaio inossidabile lucidato. Questo motore abbina in modo semplice l’originale autenticità di un tempo con la moderna fruibilità e affidabilità odierna.

Sebbene ogni veicolo abbia una propria personalità e un’esclusiva eredità, entrambi i modelli sono dotati di una serie di miglioramenti aggiuntivi apportati dal team di Jaguar Classic Works. Tra questi, il sistema di infotainment Jaguar Classic con radio DAB, la connettività Bluetooth e il navigatore, per un massimo intrattenimento a bordo in linea con gli standard del 21° secolo.

Il miglioramento meccanico più significativo è rappresentato dal cambio manuale a cinque velocità, che è stato appositamente sviluppato per offrire una guida più silenziosa e confortevole. Il sistema è dotato di sincronizzazione su tutti i rapporti, ingranaggi elicoidali e un alloggiamento rinforzato in alluminio fuso per una maggiore affidabilità e durata, con rapporti più ravvicinati per cambiate più fluide.

Pur fornendo un rapporto in più, il suo design intelligente non richiede alcuna modifica alla carrozzeria o ad altri componenti. Il mantenimento dell’integrità della vettura da cui proviene è di estrema importanza per il team di Jaguar Classic; per questa ragione il cambio sviluppato consente di mantenere l’originalità del corpo vettura, oltre a offrire ai clienti una maggiore fruibilità.

Ogni auto è sottoposta a circa 2.000 ore di lavoro da parte degli esperti di Jaguar Classic, che grazie alla loro meticolosa e minuziosa maestria artigianale rendono ogni esemplare un capolavoro.

Ai clienti viene fornito un telo copriauto su misura con logo ZP e uno specifico cric, che possono essere alloggiati in un’esclusiva borsa da riporre sotto il pianale del bagagliaio.

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New Defender onora il suo lignaggio con la 75th limited edition

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Nel 1948 la Serie I fu presentata al salone dell’automobile di Amsterdam. Land Rover celebra l’anniversario con la Defender 75th Limited Edition.

Disponibile nelle versioni 90 e 110, la Defender 75th Limited Edition vanta un esclusivo tema di design esterno con dettagli unici, rifinito nell’iconica tinta Grasmere Green con cerchi e finiture interne abbinati.

Esteriormente, viene introdotta per la prima volta nella gamma di Nuova Defender, la tinta Grasmere Green – una tonalità riservata esclusivamente alla 75th Limited Edition – con cerchi in lega da 20 pollici sempre in Grasmere Green e borchie centrali abbinate. Completano i miglioramenti esterni, un’esclusiva grafica 75 Years, paraurti Ceres Silver e Privacy Glass.

Gli interni, resistenti e versatili, prevedono la traversa rifinita in Grasmere Green Powder Coat spazzolato e dettagli incisi al laser. I sedili sono rivestiti in Resist Ebony, e console centrale in materiale Robustec – il tessuto più robusto disponibile sulla Defender.

Stuart Frith, Lifecycle Chief Engineer della Defender, ha dichiarato: “Fin dal lancio della nuova Defender, i clienti di tutto il mondo se ne sono innamorati e la domanda rimane estremamente sostenuta. Questa nuova edizione limitata cattura lo spirito degli ultimi 75 anni, con i suoi colori e dettagli e lo fonde con nuove tecnologie innovative, come la propulsione elettrica ibrida, il Terrain Response configurabile, gli aggiornamenti software over the air e capacità all-terrain senza rivali.”

L’edizione limitata si basa sull’allestimento HSE ad alte specifiche, con equipaggiamento standard completo. La tecnologia include 3D Surround Camera, Meridian Sound System, fari LED Matrix, sistema di infotainment Pivi Pro da 11,4 pollici, presa di ricarica domestica, Wi-Fi Enabled with Data Plan, Head-Up Display e Wireless Device Charger, Terrain Response configurabile, Towing Pack.

Tutti i modelli 75th Limited Edition dispongono anche di un tetto ripiegabile in tessuto, mentre il comfort superiore è fornito da sedili a memoria elettrica riscaldati per guidatore e passeggero a 14 vie, volante riscaldato e climatizzatore a tre zone.

Le scelte di propulsori includono l’efficiente PHEV P400e e il MHEV P400 Ingenium, per le sole versioni 110, oltre al Diesel D300, disponibile anche per il 90, che utilizza la tecnologia ibrida MHEV per ottimizzare potenza e consumi, sfruttando l’energia persa normalmente in decelerazione e frenata.

L’unicità della Limited Edition rende questa Defender un veicolo altamente collezionabile, presentato insieme a una nuova gamma di prodotti lifestyle Land Rover che celebrano questo momento storico.

La collezione Lifestyle condivide il tema di colore Grasmere Green e presenta una gamma completa di prodotti, tra cui un orologio unico minimalista con due cinturini, uno zaino funzionale e abbigliamento con grafica e dettagli esclusivi del 75° anniversario.

La Defender ha vinto più di 50 premi nel mondo, tra cui l’auto dell’anno 2020 di Top Gear, il SUV dell’anno 2021 di MotorTrend e il miglior SUV 2020 di Autocar, nonché un Euro NCAP Safety Rating a 5 stelle.

Land Rover è nata con il lancio di un solo veicolo. Oggi la nostra famiglia di SUV testimonia lo spirito pionieristico di innovazione che caratterizza Land Rover da più di sette decenni. Le nostre famiglie Defender, Discovery e Range Rover offrono capacità, versatilità e lusso senza pari: la base perfetta per altri 75 anni di successo.

La Defender 75th Limited Edition rappresenta un’edizione speciale rivolta ad un pubblico selezionato nei vari mercati. Nella scelta delle vetture destinate ai clienti italiani, sono state privilegiate le versioni PHEV per sottolineare la vocazione alla sostenibilità del brand, in linea con la strategia Reimagine del gruppo.

La nuova Defender 75th Limited Edition ha prezzi a partire da Euro 114.303. Per gli ordini, rivolgersi alla rete di Concessionarie ufficiali Land Rover.

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Il Piacere di guidare. Anche la classifica

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BMW Italia è al fianco di A.C. Milan nel celebrare la vittoria del Campionato di Serie A 2021/22.

Domenica 22 maggio 2022 il Milan è diventato campione d’Italia per la diciannovesima volta nella sua storia, dopo la vittoria 3-0 con il Sassuolo. BMW Italia festeggia al fianco del Club Rossonero in qualità di Automotive Partner e Premium Partner.

BMW e A.C. Milan hanno stipulato nel marzo 2011 una partnership a lungo termine che vede la filiale italiana della casa automobilistica premium tedesca come Automotive Partner e Premium Partner dei Rossoneri.

Siamo felici del traguardo raggiunto da A.C. Milan nel corso del Campionato 2021-2022- ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A. – e abbiamo pensato di omaggiare questo risultato con una campagna di comunicazione dedicata che esprime in modo elegante e raffinato i valori che ci accomunano e che ci hanno portato lo scorso anno a siglare la partnership. Passione, determinazione, gusto della sfida, rispetto degli avversari e stile sono infatti nel nostro DNA e in quello di A.C. Milan”.

I due marchi globali, eccellenze nei rispettivi ambiti, sono scesi in campo per l’innovazione, la sostenibilità e lo stile con un approccio pionieristico orientato al futuro, con lo scopo di connettere ed entusiasmare gli appassionati di sport, motori, innovazione e glamour, in tutto il mondo.

In qualità di Premium Partner, BMW è parte integrante del business del Club, attraverso lo sviluppo di branded content – come la versione speciale della Nuova BMW i4, realizzata in occasione della presentazione della quarta maglia della squadra – e la visibilità garantita dalle piattaforme digitali e fisiche dei Rossoneri.

Grazie alla partnership, il Milan ha accesso alla visione tecnologica di BMW e alle sue soluzioni di mobilità, messe a disposizione del senior management, dei giocatori e dello staff della Prima Squadra Maschile.

BMW e A.C. Milan: il piacere di guidare. Anche la classifica.

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