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Glamour

Glamour fra le nuvole

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Glamour fra le nuvole: Delta svela le nuove uniformi create dallo stilista Zac Posen
La collezione unisce modernità, alta moda, eleganza e funzionalità

Delta Air Lines e il famoso stilista newyorkese Zac Posen hanno presentato ieri – nel corso di un grande evento tenutosi ad Atlanta, sede della compagnia – la nuova collezione di uniformi che verranno indossate da oltre 60.000 dipendenti della compagnia, fra cui assistenti di volo, addetti al servizio clienti in aeroporto, responsabili di rampa e tecnici. Di linea contemporanea, la collezione fonde una tavolozza di colori decisi con uno stile classico e, nel contempo, rende omaggio all’iconico patrimonio di design del passato, per rinnovare il look dei dipendenti Delta.

Le divise del personale Delta che non è a diretto contatto con il pubblico sono state invece realizzate dal rivenditore di abbigliamento Land’s End – collaborazione annunciata la scorsa settimana – con la consulenza creativa di Zac Posen per design e colori.

“I migliori dipendenti del mondo meritano le migliori divise, e questa nuova collezione è di influenza classica, ma al contempo decisamente moderna“, ha detto Ed Bastian, CEO di Delta. “Zac e il team Delta dedicato hanno lavorato a stretto contatto con il nostro personale per creare pezzi eleganti e senza tempo, in grado di riflettere lo spirito attento e innovativo di Delta“.

Zac Posen ha collaborato direttamente con i dipendenti Delta di quasi tutti i gruppi di lavoro per progettare la collezione, sviluppando una linea di capi funzionale e in grado di adattarsi alle esigenze dei diversi impiegati della compagnia e all’ambiente in cui lavorano. Lo staff ha contribuito alla progettazione e alla selezione finale di ogni singolo pezzo delle uniformi.

Desideravamo che i dipendenti Delta avessero un look glamour sul posto di lavoro, senza rinunciare alla funzionalità e allo stile“, ha detto Zac Posen. “Ho lavorato a fianco del personale per capire come interagisce con gli abiti che indossa e sviluppato un look che motiva e affascina, perché vogliamo che la forza lavoro globale del vettore rifletta i valori di affidabilità e attenzione espressi dal marchio della compagnia”.

E’ stato chiaro fin da subito che Zac avrebbe saputo fondere un innovativo senso del design, passione e manualità per creare, per i nostri dipendenti e il nostro marchio, una divisa in grado di posizionare Delta ad un altro livello“, ha aggiunto Ed Bastian.

Con i capi creati da Zac Posen il personale Delta indosserà una palette di colori completamente re-immaginata dai nomi evocativi come Prugna Passaporto, Cardinale Crociera, Grafite Asfalto con tocchi di Ardesia Skyline e Viola Cardo, per indossare un look coerente trasversalmente alle varie funzioni lavorative a contatto con il cliente o tecnico-operative.

Esistono poi una moltitudine di piccoli ma significativi dettagli come un particolare colletto alato sulla blusa color cardo delle donne, il logo Delta – noto anche come widget – che compare in tutta la collezione e, per i dipendenti che non lavorano a contatto con il pubblico, il widget Delta riflettente ad alta visibilità sui capispalla.

Alcuni dei capi pensati per le assistenti di volo e gli agenti aeroportuali donne includono un abito molto femminile con scollo a V di color prugna, un maglione peplum, un abito a portafoglio, un tailleur e una ampia giacca. Per gli uomini invece, un abito da tre pezzi in colore grafite, maglione girocollo color prugna e cravatta decorata con piccolo widget. Per il personale tecnico che lavora sulle rampe in aeroporto o nella divisione TechOps di Delta sono previsti un maglione di peso medio, un giaccone di sicurezza ANSI “tre-in-uno” e una polo a rapida asciugatura.

Posen, noto per i suoi modelli couture e d’alta moda, ha utilizzato materiali innovativi e tecnologia tessile per creare dei pezzi di abbigliamento che si distinguono nei frenetici ambienti aeroportuali e a bordo.

Una collezione che verrà indossata dal personale Delta negli anni a venire deve essere quella giusta. Deve essere senza tempo e incarnare l’unicità e la resilienza del nostro brand; Zac ha saputo fare tutto questo“, ha detto Elaine Casanova, 42enne assistente di volo basata a Minneapolis.

Parlando della natura collaborativa del progetto, Chad Holmes, agente di rampa basato a Salt Lake City e membro del team inter-divisionale sulle uniformi, ha detto: “Il comitato consultivo dei dipendenti è stato coinvolto in ogni fase del processo: dall’ascolto delle necessità dei colleghi alla partecipazione ai focus group. E’ stato sorprendente ed entusiasmante vedere come i vari feedback siano stati implementati e abbiano ispirato questa nuova collezione di uniformi – anche nel più piccolo dei dettagli”.

A partire dal mese di dicembre e nei primi mesi del 2017, un team di 1.000 dipendenti indosserà le divise per una periodo test. Verranno quindi apportate le eventuali modifiche necessarie in base ai riscontri del personale, prima che le uniformi entrino in dotazione a pieno titolo, a livello globale, a partire dal primo trimestre 2018.

Delta aveva lanciato la sua ultima collezione di uniformi per assistenti di volo e addetti al servizio clienti in aeroporto, disegnata da Richard Tyler, nel 2006. Le divise dello staff di terra, invece, fra cui agenti di rampa e tecnici, risalgono al 2000.

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Eventi

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校

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Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School – ユミの新しい学校, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere –quadri, disegni e performance – troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa, attraverso due distinte performance ma anche trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi. La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprenderà una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs

Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校
a cura di Roberto Pinto
10 maggio – 1 giugno 2024
Opening: venerdì 10 maggio, ore 19-22
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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