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Glamour

Dagli States, i migliori brand di Activewear

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Ben tornati nel nostro spazio settimanale Fabulous, e buon anno! Che questo 2018 sia l’anno del successo. E iniziamo subito questo nuovo anno parlando di uno dei miei argomenti preferiti – sono così eccitata… – il fitness activewear!

Sì perché sono convinta che per molte di voi, tra i buoni propositi del nuovo anno ci sarà sicuramente l’obiettivo di avere finalmente uno stile di vita sano ed equilibrato. Non importa se volete perdere peso, raggiungere la forma ideale, iniziare a mangiare pulito, rassodare i glutei o allargare le spalle, una delle cose che ci aiutano a raggiungere i nostri obiettivi nel fitness è il giusto activewear. Questo, infatti, ha un ruolo fondamentale nelle nostre prestazioni e influisce direttamente sui risultati che otteniamo dai nostri allenamenti.

Pensate di indossare un outfit nuovo di zecca che vi calza a pennello e che, oltre tutto, vi permette di muovervi liberamente, controllare l’umidità e aiuta addirittura la circolazione e il recupero muscolare. Non solo non vedrete l’ora di sfoggiarlo, ma vi metterà così a vostro agio che, anche dopo un’ora di allenamento intenso, sarà ancora piacevole averlo sulla vostra pelle. Che sogno!

Ma al giorno d’oggi, con la marea di opzioni di abbigliamento sportivo che ci sono, può essere difficile capire quale outfit merita davvero la vostra attenzione. Tendiamo ad acquistare gli stessi vecchi marchi che usiamo da anni. Ma nel 2018 vi sfido a provare qualcosa di diverso. Questa settimana vi parlerò di tre dei miei brand di abbigliamento sportivo americani preferiti, di cui non potrete non innamorarvi subito. Sono davvero ossessionata dai loro disegni, dai materiali tecnici e, naturalmente, dal fatto che puoi facilmente indossarli sia per allenarti che per svolgere le commissioni di ogni giorno.

Uno di questi marchi è Alo. Sono stata una sua fedele fan per diversi anni e indosso qualsiasi cosa di questo fantastico brand, dagli stretti e comodissimi leggings alle confortevoli giacche post allenamento. Ho la sensazione che ad Alo capiscano così bene il corpo femminile che sappiano esattamente come creare vestiti in grado di completare il nostro corpo, mettendo in risalto le nostre forme. Non solo, tutto il loro abbigliamento sportivo è di così alta qualità che non dovrete preoccuparvi di mettere in luce qualche chilo di troppo quando vi piegate, fate squat o stretching (capite cosa intendo, donne). Non appena indossate uno dei loro outfit, sembra quasi che diventi un tutt’uno con la vostra pelle. Non c’è da stupirsi che tutte, da Gigi Hadid e Taylor Swift a Kendall Jenner e Hailey Baldwin, indossino Alo.

La missione principale del marchio californiano è quella di ispirare un movimento consapevole, perché migliora la qualità della vita. Quando, pochi giorni fa, ho realizzato uno dei miei allenamenti al Circo Massimo per il mio canale Youtube (http://bit.ly/2rFVNrr), mi sentivo così a mio agio che poi ho deciso di andare a pranzo con mia madre, passeggiando per le vie del centro della Città Eterna. È questo ciò che più amo di Alo, non importa se lavori o fai la spesa, i loro outfit sono perfetti per ogni occasione. Insomma, voglio solo più Alo nel mio guardaroba. E voi?

Un altro brand che è presente sul radar di tutti negli States è Alala. Ispirato all’omonima dea greca, la vision della casa di moda è che una donna possa fare tutto e possa avere tutto. Non potrei essere più d’accordo. Ovviamente, questo significa vivere uno stile di vita frenetico dove ci sforziamo di bilanciare lavoro, gioco, amore e vita. Per testarlo la prima volta sono andata nella sua città di origine, New York City. Questa città è così frenetica che non hai assolutamente il tempo di metterti di fronte al tuo guardaroba pensando a quale vestito scegliere per ogni parte della giornata. Per la “donna on-the-go”, come me, questo brand di lusso è la scelta perfetta per i giorni intensi in città. Con un gran freddo, sono riuscita a passare dagli shooting fotografici alle riunioni, al brunch, alla passeggiata per la città, ed era bello da guardare, funzionale e caldo allo stesso tempo. Posso dire con tutta certezza che Alala è l’outfit perfetto per la donna 2.0.

Last but not least, Carbon38. Se lo vedi una volta, non lo confonderai con nessun’altra marca. Il suo stile activewear è assolutamente unico e il suo motto a dir poco esplicativo: “le donne dovrebbero vivere la loro vita alle loro condizioni“.

Una delle cose che preferisco di Carbon 38 è la collaborazione con designer come Curtis Kulig e Jonathan Simkhai. Ha segnato un’evoluzione di stile per tutti i fashionisti di abbigliamento sportivo come me. Dettagli a vita bassa, maniche a balze e leggings a vita alta. Semplicemente, non ne ho mai abbastanza delle sue collezioni. È certamente fatto per una donna che è pronta a conquistare il mondo!

Non sono forse straordinarie queste case di moda? Ognuna di loro è davvero unica, e tutte con la stessa missione: supportare le donne, consentendo loro di rimanere eleganti e confortevoli al di fuori degli allenamenti. Bene, è ora di affrontare un’altra settimana impegnativa ma entusiasmante! Quale activewear indosserete? Qualunque sia la vostra scelta, ricordate sempre: STAY FABULOUS!

FACEBOOK: https://www.facebook.com/AnastasiyaCrazeItaly/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/anastasiya_craze/

di Anastasiya Craze per DailyMood.it

 

 

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Eventi

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校

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Venerdì 10 maggio 2024 alle ore 19, a Palazzo Vizzani, sede dell’associazione bolognese Alchemilla, apre al pubblico Yumi’s New School – ユミの新しい学校, mostra personale di Yumi Karasumaru, a cura di Roberto Pinto.

Il progetto Yumi’s New School, è stato cucito su misura sulla figura dell’artista, per svelare alcuni degli aspetti più significativi del suo lavoro. Nel percorso artistico di Yumi Karasumaru si intrecciano la relazione con le sue radici, il Giappone, e il suo approdo in Italia. Proprio questa distanza con la sua cultura di provenienza le ha permesso di ripercorrere ricordi, memorie, drammi personali e collettivi, riti e abitudini del Paese del Sol Levante, senza cadere nella trappola della retorica o del celebrativo, ma con uno sguardo interrogativo e conoscitivo. Nelle sue opere –quadri, disegni e performance – troviamo la necessità di creare un dialogo con gli spettatori attraverso una contaminazione tra “Storia” e storie personali, tra collettivo, pubblico, e l’intimo, il privato.

Con Yumi’s New School, l’artista vuole ulteriormente assottigliare la distanza con il pubblico costruendo un’esperienza condivisa, attraverso due distinte performance ma anche trasformando una parte dello spazio espositivo in un suo studio temporaneo in cui i visitatori saranno invitati a lavorare accanto a lei per tutta la durata della mostra, condividendo i processi ideativi e realizzativi. La performance inedita che si potrà vedere in occasione dell’inaugurazione del 10 maggio, Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai, si incentra sull’incredibile esperienza di Hiroo Onoda, soldato giapponese, rimasto per quasi trenta anni nella giungla di una sperduta isola nell’arcipelago delle Filippine, credendo che la seconda guerra mondiale non fosse finita. La performance che sarà presentata il 22 maggio, The Double Pop Songs, è frutto di una selezione di canzoni pop giapponesi, denudate dalla musica, le cui parole saranno proiettate sul corpo dell’artista in kimono bianco, come fosse uno schermo.

Due sale verranno allestite con una serie di dipinti: la prima comprenderà una decina di lavori selezionati dalla vastissima serie “Facing Histories” realizzata nel 2015, in occasione dell’anniversario dell’esplosione atomica di Hiroshimae e Nagasaki; nella seconda sala troveranno spazio alcuni lavori di medie dimensioni su tela e su carta della nuova serie “Learning from the past”, ispirata all’arte giapponese del periodo Edo. Una terza sala sarà dedicata alla proiezione dei video delle performance realizzate dall’artista durante la sua carriera.
Una quarta sala, infine, ospiterà il suo atelier temporaneo, un laboratorio aperto a tutti il cui l’obiettivo è di lavorare insieme, discutere, offrire il proprio sguardo e accogliere lo sguardo altrui. Si potrà, dunque, assistere al processo di realizzazione di un’opera dell’artista, per capire dall’interno la sua poetica, e anche provare a disegnare accanto a lei.

Performance:
10 maggio, ore 21
Pro-Memoria di Onoda – l’ultimo samurai
22 maggio, ore 20 e 21 (necessaria la prenotazione)
The Storyteller – il narratore, The Double Pop Songs

Incontri:
16 maggio, ore 18, con Roberto pinto
23 maggio, ore 18, con Uliana Zanetti
30 maggio, ore 18, con Igort

Yumi Karasumaru Yumi’s New School – ユミの新しい学校
a cura di Roberto Pinto
10 maggio – 1 giugno 2024
Opening: venerdì 10 maggio, ore 19-22
Alchemilla, Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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