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Mostra PENSIERO LENTO PENSIERO VELOCE

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Venerdì 28 ottobre alle ore 18.00, presso la Pinacoteca Civica “Graziano Campanini” di Pieve di Cento apre al pubblico PENSIERO LENTO PENSIERO VELOCE, mostra collettiva a cura di Guido Molinari, che sancisce l’inizio di una collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Bologna e la Pinacoteca, inserita all’interno del polo culturale “Le Scuole” di Pieve di Cento. Le due Istituzioni, infatti, hanno siglato una convenzione triennale che prevede una proficua condivisione di attività e progetti.

L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Pieve di Cento e dall’Unione Reno Galliera, coinvolge studentesse e studenti iscritti all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che propongono opere realizzate con tecniche differenti: fotografia, ready made, installazione, scultura, dipinti ed elaborati grafici.

I giovani talenti provengono, in particolare, dal Biennio di Pittura (Petkov Aleksandar, Samuele Bartolini, Riccardo Bellelli, Luca Campestri, Gabriele Ermini, Federico Falanga, Francesco Levoni, Chiara Mecenero, Chiara Vitofrancesco), dal Biennio di Grafica d’arte (Francesco De Conno, Elisa Negroni, Matteo Ruggieri, Alfonsina Sica) e dal Triennio di Grafica d’arte (Sofia Bini, Chiara Cappellini, Alessia Cincotto, Aurora Deambrosi, Iris Fontana, Nives Frangi, Serena Gamberini, Sarah Martinoli, Giulia Quagliana, Andrea Riccobono, Maria Ludovica Russo).

Il titolo PENSIERO LENTO PENSIERO VELOCE focalizza l’attenzione sulle potenzialità creative di artiste e artisti che concepiscono le opere secondo queste due modalità. L’accento è dunque posto sulla fase ideativa dell’opera che a volte è caratterizzata da una sorta di intuizione immediata e improvvisa, altre volte è frutto di un lento progredire consequenziale. Queste due dimensioni della creatività in certi casi si possono cogliere anche in una successione che conduce al risultato finale. Ma molto spesso è anche il pubblico che fruisce l’opera d’arte facendosi guidare dall’intuito oppure prediligendo un’analisi più razionale: spesso la prima impressione conduce a un giudizio e a un’emozione estetica che può essere confermata o contraddetta da una valutazione successiva più approfondita, meditata e analitica.

Luca Borsari, sindaco di Pieve di Cento, ha dichiarato: “Dedicare all’interno del polo culturale ‘Le Scuole’ di Pieve di Cento una mostra delle opere di studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Bologna è una delle rappresentazioni più belle ed efficaci della vitalità e del senso stesso che abbiamo da sempre desiderato per questo luogo. Sicuramente rappresenta il raggiungimento di uno degli obiettivi più alti che l’Amministrazione voleva perseguire quando proponemmo all’Accademia di Belle Arti di Bologna di stipulare una convenzione. Le Scuole di Pieve di Cento desiderano essere non solo una biblioteca, non solo una pinacoteca, non solo un luogo di incontro e di scambio aperto e accessibile a tutti ma anche un luogo in cui disseminare arte e cultura proprio grazie a chi dell’arte ha fatto l’essenza e l’orizzonte del proprio percorso formativo. Dare spazio all’esposizione di opere realizzate da giovani e promettenti studenti e studentesse dell’Accademia è un motivo di soddisfazione ma soprattutto è coronamento di uno dei sogni che facevamo quando immaginavamo il futuri de ‘Le Scuole’”.

Francesca Tassinari, assessore al Turismo e alla Valorizzazione del Sistema museale di Pieve di Cento, ha aggiunto: “La collaborazione tra l’Accademia di Belle arti di Bologna porta l’arte contemporanea, la ricerca e l’innovazione culturale più vicine a Pieve di Cento, a tutti i comuni dell’Unione Reno Galliera e della Città Metropolitana. La presenza delle opere degli allievi e delle allieve dell’Accademia a ‘Le Scuole’, rappresenta infatti un’opportunità di crescita e conoscenza per tutto il territorio. Se Pieve di Cento è la cittadina piena di arte e bellezza che conosciamo lo dobbiamo a chi in passato ha saputo riconoscere il grande valore che essa può costituire per una comunità e ha quindi deciso di investirci. Noi che raccogliamo oggi questa grande eredità abbiamo il dovere, e il grande piacere, di proseguire questo immenso lavoro e per farlo abbiamo bisogno più che mai dello sguardo e della creatività delle nuove generazioni. Grazie al proficuo lavoro fatto con la direttrice Cristina Francucci, il professor Molinari e i giovani talenti dell’Accademia, che voglio ringraziare per il grande impegno profuso, porteremo all’interno della Pinacoteca ‘Graziano Campanini’ una mostra di alto profilo artistico, la prima di tante esposizioni di studenti dell’Accademia di Bologna che, ci auspichiamo, potremo continuare ad ammirare negli anni a Pieve”.

Cristina Francucci, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha concluso: “La collaborazione con La Pinacoteca Civica di Pieve di Cento è una grande opportunità formativa per le studentesse e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna che hanno la possibilità, con questa esposizione, di cimentarsi con gli spazi di una splendida realtà museale. Ringrazio quindi il sindaco Luca Borsari e l’assessore Francesca Tassinari per aver permesso che questo luogo diventi una palestra di allenamento per promuovere la creatività giovanile e accolga un’esperienza volta ad accompagnare la nascita di nuovi talenti. Un pensiero va a Graziano Campanini, a cui la Pinacoteca è intitolata, che nella sua importante carriera ha sempre sostenuto e promosso la partecipazione attiva dei giovani artisti condividendo diversi progetti con la nostra Istituzione“.

Ingresso libero
Orari: sabato e domenica, ore 10-18.
Biennio di Pittura
Docente: Prof. Luca Caccioni.

Opere di: Petkov Aleksandar, Samuele Bartolini, Riccardo Bellelli, Luca Campestri, Gabriele Ermini, Federico Falanga, Francesco Levoni, Chiara Mecenero, Chiara Vitofrancesco.

Biennio di Grafica d’arte:
Docenti: Prof. Sako Agim e Prof.ssa Jessica Ferro.
Opere di: Francesco De Conno, Elisa Negroni, Matteo Ruggieri, Alfonsina Sica.

Triennio di Grafica d’arte:
Docenti: Prof. Sako Agim e Prof.ssa Nikolaevaevgeniya Hristova.
Opere di: Sofia Bini, Chiara Cappellini, Alessia Cincotto, Aurora Deambrosi, Iris Fontana, Nives Frangi, Serena Gamberini, Sarah Martinoli, Giulia Quagliana, Andrea Riccobono, Maria Ludovica Russo.

Pinacoteca Civica “Graziano Campanini”
Polo culturale “Le Scuole”
Via Rizzoli 2, Pieve di Cento (BO)
Tel. 051 6862636
E-mail info.lescuolepievedicento@renogalliera.it
www.lescuoledipieve.it
www.comune.pievedicento.bo.it

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AIR ACTION VIGORSOL porta a Milano i “SELF-LIBERATION DAYS”: un inno alla libertà di essere se stessi

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Il 5 e il 6 luglio in Piazza Gae Aulenti in Portanuova il brand ha dedicato due giorni alla celebrazione dell’iconico claim “Keep It Fresh” con un’installazione XXL e la partecipazione del famoso street artist Greg Goya.

Air Action Vigorsol, brand leader nel mercato dei chewing gum e sinonimo da sempre di freschezza, ha portato la sua freshness il 5 e 6 luglio Piazza Gae Aulenti in Portanuova con un evento dedicato alla “Self-Liberation”, l’evoluzione del significato del suo iconico claim “Keep it Fresh”, con un manichino di 3 metri di altezza che svettava al centro della Piazza – rappresentante il main character del nuovo spot “ Vigorsol Mannequins”. Nel TVC realizzato da BBH London, lanciato lo scorso giugno, le persone sono raffigurate come manichini, intrappolati negli stereotipi di un mondo omologato in cui, solo assaporando e masticando un chewing gum Air Action Vigorsol per la prima volta, grazie alla sua esplosione di freschezza, il protagonista acquisisce la fiducia necessaria per rivelare chi è davvero e liberarsi dall’ingombrante aspetto da manichino in cui era costretto.

I Self Liberation Days rappresentano il prosieguo della campagna di comunicazione del nuovo posizionamento del brand, che collega l’iconico claim Keep It Fresh al concetto di “Self-Liberation”: un invito, in particolare per i più giovani, a rivelare il vero «io» senza paura di pregiudizi e a liberarsi dagli standard che la società impone.

“Come Air Action Vigorsol vogliamo essere al fianco delle generazioni più giovani accompagnandole nella sfida che le vede più che mai protagoniste: la ricerca di un benessere individuale libero da stereotipi” – commenta Gloria Barbera, Senior Brand Manager di Perfetti Van Melle “Con i Self Liberation Days abbiamo fortemente voluto poter incontrare il nostro core target sul territorio per creare vicinanza e dar loro la giusta freshness per abbracciare il proprio vero io. Air Action Vigorsol non è soltanto un chewing gum, ma una vera e propria affermazione di individualità”

A rendere l’evento ancora più entusiasmante è stato l’esclusivo appuntamento di sabato 6 luglio con l’artista Greg Goya, celebre soprattutto sui social per esplorare il mondo dell’arte urbana creando opere di Fast Art. L’artista ha veicolato e valorizzato attraverso la sua installazione il messaggio chiave del nuovo posizionamento del brand, che si impegna a sostenere in particolare giovani della GenZ esortandoli a rivelarsi per come sono, senza omologazione e senza paura dei pregiudizi altrui. Per l’occasione, Greg Goya ha realizzato un’opera davvero di impatto: oltre 60 maschere – installate su un pannello dell’iconico blu di Air Action Vigorsol – pronte ad accogliere le risposte di tutti i passanti a una domanda davvero d’impatto: “Quale scelta ti ha reso libero?”.

Spinto dal desiderio di comunicare libertà e autenticità, ho scelto di unirmi ad Air Action Vigorsol per dar vita a qualcosa di straordinario.” – ha commentato Greg Goya – “Così è nato il Self Liberation Wall: una parete coperta da decine di maschere sulle quali ho invitato le persone a scrivere quale scelta li ha liberati dagli stereotipi e i limiti che impediva di essere veramente loro stessi, durante il proprio  percorso di vita. L’ispirazione mi è venuta dalle parole di Luigi Pirandello, che scriveva: «Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.» Mi sono chiesto quante di queste maschere avessi incontrato nella mia vita e ho trasformato queste riflessioni in un’opera che invita tutti a gettare via la propria maschera, per sentirsi finalmente liberi“.

Credits Self Liberation Days by Vigorsol

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Titanic: An Immersive Voyage – Un Viaggio Straordinario nell’Epoca del Titanic

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Dagli stessi produttori della famosa mostra innovativa Van Gogh: The Immersive Experience che ha entusiasmato oltre 400.000 visitatori, arriva a Milano in anteprima europea Titanic: An Immersive Voyage. Dal primo agosto, questa straordinaria esposizione immersiva permetterà ai visitatori di compiere un indimenticabile viaggio a bordo del leggendario Titanic.

Un’esperienza imperdibile che ripercorrerà in modo accattivante una storia che ha segnato in modo profondo l’immaginario collettivo di intere generazioni, grazie anche agli innumerevoli documentari e rivisitazioni proposte dal cinema fino al colossal di Hollywood del 1997 diretto da J. Cameron.

Visitando la mostra si avrà la sensazione di poter salire realmente a bordo del famoso Titanic, la macchina più potente e meravigliosa che l’uomo potesse costruire agli inizi del 900, muovendo i propri passi nel transatlantico come se il tempo si fosse fermato pochi istanti prima del destino che lo attendeva, assieme all’equipaggio e alle migliaia di entusiasti quanto ignari viaggiatori.

Titanic: An Immersive Voyage è un viaggio a bordo del leggendario RMS Titanic reso oggi possibile da tecnologie multimediali innovative e ricostruzioni scenografiche perfette. I visitatori potranno infatti percorrere gli ambienti e le sontuose sale realizzate a grandezza naturale che furono del gioiello della White Star Line; ammirare le vedute grazie al 3D di altissima qualità, fruire delle animazioni video immersive completate da un’esperienza in realtà virtuale davvero coinvolgente.

Dalla costruzione della nave ai suoi magnifici interni, fino alla fatalità dello scontro con l’iceberg, ogni minimo dettaglio è stato curato per offrire un racconto tanto potente quanto affascinante e ricco di emozioni.

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Quando la passione creativa diventa realtà: Dolce e Gabbana a Palazzo Reale a Milano

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Il mondo del design e della moda, si accosta a riferimenti culturali con un lavoro condiviso a Palazzo Reale di Milano. “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana” è una mostra di abiti  al piano nobile del Palazzo, che testimonia la passione creativa che diventa realtà.  Una macchina “inedita e complessa”, inedita perchè parte dalle origini di questi grandi stilisti, partendo da Milano. Sia che si tratti di alta moda, alta gioielleria, alta sartoria essa si presenta le “radici del loro lavoro di fare costume e moda”, riferimenti autentici da mettere in mostra in ambienti cosi unici, come quelli di Palazzo Reale. Come? con passione creativa ad un pubblico curioso ed eterogeneo, spesso straniero. Il mito greco,la terra siciliana, il film del Gattopardo con riferimenti via via sempre più presenti sia nella composizione degli abiti, che negli accessori. Una “prima volta” questa mostra, che culmina nell’ultima stanza con una sorta di “lettera d’amore” alla parete prima dell’uscita, dei due stilisti per la città di Milano dove le parole di Domenico Dolce e Stefano Gabbana: restituiscono l’idea stessa della mostra: “dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma”. Una sorta di “grand tour” conteporaneo, un vero e proprio viaggio. Dove, la prima tappa di un tour internazionale, celebra lo stile italiano in tutte le sue forme attraverso le mani che realizzano, creano e rendono reale, la parte creativa che sviluppa da sempre il brand;  le varie sale ed ambientazioni, audaci e spesso provocatorie dove gli abiti paiono “abitare” lo spazio, accompagnando i visitatori in un percorso emozionale unico. proprio partendo da questo. Un esempio significativo è lo spazio sulla devozione e dei mosaici bizantini, solo per citarne alcuni, dove “l’italianità ” come è immaginata e sognata da abitanti di tutto il mondo, diventa reale. Insieme ai due stiliti, curatrice della mostra che ha resto possibile tutto questo, è la famosa Florence Müller , art -fashion historian di fama internazionale, che nulla lascia al caso, in un allestimento fantasioso ma rigoroso, sia che si tratti di ripercorrere i rimandi all’arte latina e greca, architettura classica, il lavoro artigiano di tanti lavoratori , città e film famosi a cui si sono ispirati, come la sala dedicata al Gattopardo, o quella del salone sull’opera lirica, dedicata alle prime della Scala, fino  alla pittura rinascimentale italiana o i coloratissimi carretti siciliani che hanno costruito una stanza unica e vitale senza trascurare i pannelli con opere , in totale di 6 di artisti visivi. Ma è lo spazio scenico ricostruito della sartoria il vero cuore della mostra. Visione autentica insomma, di quel dietro le quinte del vero made in italy riconosciuto nel mondo come processo creativo in progress. Quando la passione creativa diventa realta’. Andare al di là di ciò che appare. Sia che si tratti degli abiti in mostra che dell’immaginario che li ha ispirati.

di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it

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