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The Place for Affordable Italian Luxury

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Con American Dream e IDG – Italian Development Group nasce il progetto WANT ITA –  THE PLACE FOR AFFORDABLE ITALIAN LUXURY che vuole portare 30 aziende italiane del segmento lusso accessibile all’interno del centro commerciale American Dream. Non solo una shopping area dedicata alla moda Made in Italy, ma un vero polo attrattivo capace di catalizzare l’attenzione di tutte le persone alla ricerca di qualità e stile italiano. American Dream – vicino a New York in New Jersey – è uno dei più grandi shopping mall che ospita parchi di divertimento e attrazioni, oltre a centinaia di negozi tra cui i più importanti marchi del lusso come Hermes, Gucci, Dolce&Gabbana, fino a Saks Fifth Avenue. WANT ITA vuole essere un marketplace esperienziale che permette alle aziende italiane di avere una straordinaria vetrina sul mercato americano, un luogo che vuole fungere da community builder per le persone appassionate del lifestyle italiano.

Come spiega lo stesso Don Ghermezian CEO di The Triple Five Group, owner of the American Dream: WANT ITA è concepita come una piattaforma accessibile per tutti quei brand italiani di qualità che vogliono ottenere visibilità negli Stati Uniti. WANT-ITA offre a queste label uno spazio fisico, completo di personale e tutta l’infrastruttura necessaria per raggiungere in modo diretto il pubblico americano. Allo stesso tempo, i clienti di American Dream avranno l’opportunità di provare nuovi brand e prodotti di qualità Italiani in un solo luogo, proposte a un prezzo ragionevole, che non sono disponibili sul mercato americano. WANT-ITA sarà inoltre integrato nel programma di eventi e iniziative culturali di American Dream, che include anche altri tipi di esperienze, come le degustazioni di vini fino alle mostre d’arte. L’obiettivo è offrire un’esperienza e un format che non si possono trovare da nessun’altra parte in America. Per questo motivo abbiamo collaborato con Italian Development Group (IDG), per sviluppare una formula “chiavi-in-mano” e sostenibile in termini di costi per le aziende selezionate che possono mostrare la loro qualità artigianale e capacità manifatturiera. Una vera esperienza che coinvolge tutti i cinque sensi, uno spazio dove immaginiamo di essere stati trasportati all’interno di un vero marketplace italiano, dove i clienti possono esplorare e scoprire marchi provenienti da tutta Italia”.

Ogni azienda selezionata potrà affittare uno spazio temporary di 200/400/600 metri quadri (per minimo 6 mesi) per creare non solo un proprio spazio di vendita personalizzato, ma anche un ambiente dinamico fatto di eventi ed happening, vendite speciali, inviti VIP. Il brand mix dell’area WANT ITA prevede non solo aziende di moda (abbigliamento e accessori) tra realtà emergenti e più consolidate, ma anche design, wellness, beauty e food/wine, tanti aspetti differenti dello stile di vita italiano. Sarà inoltre implementato, anche grazie al coinvolgimento di ITA, un calendario di eventi e attivazioni in store per coinvolgere sempre più il pubblico americano in questo stile di vita italiano. Situato nel New Jersey, American Dream, destinazione riconosciuta per lo shopping e l’entertainment, è a pochi minuti da Manhattan: uno dei più importanti centri commerciali che ospita centinaia di negozi e brand luxury con un’affluenza di oltre 40 milioni di visitatori annuali, facilmente raggiungibile da tre importanti autostrade, che trasportano oltre 100 milioni di veicoli all’anno.

IDG Italian Development Group si occuperà del concept insieme all’azienda, fino a fornire un “pacchetto chiavi in mano” per l’organizzazione e la gestione del temporary shop. Il progetto rappresenta un’importante opportunità di sviluppo commerciale per le aziende italiane, che possono inoltre beneficiare dei fondi agevolati SIMEST per l’internazionalizzazione e digitalizzazione delle imprese italiane all’estero.

Logistic partner del progetto è il Gruppo Italmondo, realtà leader in Italia e in Europa nel settore dei trasporti e della logistica integrata da oltre 65 anni. Il Gruppo ITLM conta più di 1500 tra dipendenti diretti e collaboratori, 25 sedi dirette nel Mondo, 18 mln di colli trasportati, 500.000 mq di aree logistiche e 250.000 mq fra magazzini e uffici di proprietà. Grazie a questa partnership le aziende coinvolte potranno essere agevolate nelle spedizioni e sdoganamento delle collezioni e dei prodotti.

Conclude Romont Thomas, founder di IDGItalian Development Group: IDG e nata con la mission di creare un ponte tra Italia e Stati Uniti, da un lato per le aziende italiane che vogliono entrare nel mercato statunitense in modo sicuro e conveniente, dall’altro per le aziende statunitensi che desiderano espandersi o crescere nel mercato europeo. Con WANT ITA intendiamo portare aziende italiane del segmento medio/alto che oggi non sono presenti in USA. L’unica differenza tra i marchi italiani di lusso e quelli di livello alto è il marketing che è stato sviluppato negli anni e ha permesso la crescita della brand awareness. Con questo format in cui è garantita una grande exposure per il marchio miriamo colmare il divario tra i due”.

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Summer 2024, con Benson and Clegg Blazer Buttons!

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Benson and Clegg e’ un marchio storico dello stile inglese, da sempre associato al Blazer. E’ il produttore di alcune delle cravatte militari e dei bottoni, di vari ordini. Spesso vediamo i prodotti del brand indossati da Re Carlo III, che sotto l’emblema di Principe di Galles, ha insignito Benson and Clegg del Royal Warrant. Il prodotto che vi presento oggi e’ particolare, ma essenziale al tempo stesso, ossia i bottoni, in particolare quelli riferiti al Blazer, che devono essere sempre perfetti. Il blazer infatti è quella giacca/jolly che rifinisce sempre, da un tocco di eleganza vintage, ed è sempre ben apprezzata in qualsiasi contesto casual e non. Quindi, per un giacca multifunzionale come questa, servono assolutamente bottoni di primo ordine, anche perché, le origini del blazer sono di tipo marinaresco, quindi non è mai sbagliato omaggiarle. Ecco, i bottoni Admiral, di Benson and Clegg, servono proprio a questo, esaltare il vostro blazer, con la tradizione del fatto a mano in Inghilterra. Al loro interno, si trova appunto l’emblema di Ammiraglio della Royal Navy, che viene ricreato da mastri artigiani, nel cuore di Birmingham sede storia del brand.I bottoni ovviamente possono essere sostituiti in qualsiasi sartoria, e conferiranno al vostro blazer un tocco storico e classico al tempo stesso. Io consiglio di abbinarli ad una cravatta Royal Navy, di Benson and Clegg, così da completare in maniera perfetta il proprio outfit.

Ringraziamo marchi come questo, che rimanendo esclusivi, permettono di far diventare grande un piccolo particolare.

www.bensonandclegg.com
https://bensonandclegg.com/products/admirals-crest-blazer-button-set

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In viaggio attraverso gli anni 2000 con la capsule di Please Denim in a Screen

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Please, il brand bolognese parte del rinomato Gruppo Imperial, riafferma la propria essenza creativa con il ritorno del denim, focus indiscusso del brand, nella nuovissima capsule collection Denim in a Screen, che si presenta come un’evoluzione della precedente capsule Denim in a Door.

La capsule , realizzata per la stagione SS24, è un chiaro omaggio agli anni 2000, la gold era del denim in tutte le sue forme.
Riprende i capi iconici di quegli anni reinterpretandoli in chiave moderna, ma rimanendo fedele all’estetica vintage.

Fit emblematico della stagione è senza dubbio il WIDE, caratterizzato da una gamba talvolta estremamente ampia, assumendo una silhouette ultra wide che incrementa il comfort. La collezione include anche modelli a gamba dritta, slim, flare e baggy/carrot leg.

Altro protagonista è il PATCHWORK, realizzato in tessuto jacquard per un denim con effetto upcycle, oppure con un mix & match di stoffe, abbinando denim e tessuti tinti in filo, o ancora su cotone tinto pezza, unendo diversi toni di colore.

Il CARGO viene arricchito da nuovi dettagli sulle tasche sia nei modelli con gamba ampia che in quelli a palazzo e paperbag.

Anche il RISVOLTO si conferma uno dei trend della capsule: doppio, pulito per un look più sartoriale, con cuciture a contrasto per un tocco distintivo.

La collezione si contraddistingue per l’introduzione di un concetto nuovo: il denim sartoriale, proposto con pinces, pieghe stirate e tasche a filetto, proposto in lavaggi dai toni medi.

Restano immutati invece alcuni tratti distintivi del brand, come il cinturino elastico all’interno della cintura, che conferisce maggiore comfort e vestibilità ai pantaloni.

I trattamenti spaziano dai lavaggi puliti come lo Stone Wash leggero e il tinto diretto, fino ai lavaggi bleached e super chiari con micro rotture e marmorizzi.
Contrasti di tono sono realizzati anche con lavaggi in riserva, toppe e spennellate manuali localizzate sulle cuciture.

La collezione accoglie le richieste di ogni donna offrendo un’ampia selezione di fit e vestibilità: ogni capo è stato pensato affinché ogni donna potesse trovare il jeans perfetto per valorizzare la propria figura e sentirsi al massimo della sicurezza.

La capsule esplora le infinite possibilità del tessuto, proponendo capi versatili ed essenziali destinati a diventare autentici must-have all’interno di ogni guardaroba ed enfatizza con forza l’assenza di regole fisse nell’indossare il denim.

Denim in a Screen rappresenta un viaggio attraverso gli anni 2000, valorizzando tutte le skills di uno dei tessuti più iconici della storia.

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L’ARABESQUE TRA MODA E ARTE, ROMANTICA E FOLK LA PRIMAVERA ESTATE 2024

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L’arte, da sempre ispirazione e filo conduttore delle collezioni l’arabesque, per la primavera estate 24 Chichi Meroni, founder e designer del brand meneghino, si ispira allo slancio mistico delle statuette cicladiche, idoli pre-ellenici dalle forme essenziali, sintetiche, quasi astratte, e delle sculture stilizzate del grande artista rumeno Constantin Brancusi; opere in cui la forma è resa da pochi elementi astraenti geometrizzati, sufficienti a evocare una metafisica presenza.
Rende omaggio alla scultura cicladica e alle opere di Brancusi, ai pezzi esposti ad Atene al Museo di Arte Cicladica e nell’atelier parigino dello scultore.

Primitiva essenzialità delle forme, volumi ovali, sinuosi, fluidi e folklore popolare sono i temi della SS24 di l’arabesque milano.

Le grandi balze bianche e nere plissé della gonna in seta evocano la tensione e il movimento della Colonna Infinita che si inerpica nello spazio e che si materializza, insieme a L’Oiseau dans l’Espace, La Negresse Blonde, Mademoiselle Pogany, Danaide, dipinta a mano, sulla bar jacket in gabardina nera.

Recuperare e trasferire in chiave stilizzata motivi del folklore popolare, oltrepassare l’esteriore naturalismo eliminando ogni approccio mimetico basato sull’osservazione diretta, ricercando invece una forma che sia insieme sintesi ed essenza: questo l’approccio dell’arte cicladica, delle sculture di Brancusi e il punto di vista di Chichi Meroni.

Il satin stampato a rose folk dà forma ad una gipsy bell skirt e ad una bar jacket, la Maiastra dal canto melodioso evocata da L’Oiseau dans L’Espace e Le Coq, altro mitico volatile del folklore rumeno, entrambi riprodotti dipinti a mano sul capospalla e sulla balloon skirt, ci trasportano nel mondo delle fiabe popolari in cui la moderna principessa di l’arabesque può scegliere se indossare un midi dress in sangallo traforato nero o un abito in organza ricamata con fiori in jais.
Rose di velluto e fiori pop dorati ritornano applicati su mini cardigan e su giacche con collo Peter Pan.

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