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Glamour

Charleston, il fascino del profondo sud d’oltreoceano

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Ah, gli Stati Uniti! La terra dei sogni e delle opportunità. L’iconica e incredibile New York, la sognante Los Angeles, l’eccitante Miami… Sono queste le città che di solito vediamo nei film, e quelle che ci vengono subito in mente pensando agli States. Ma con una popolazione di oltre 300 milioni di abitanti in 50 Stati, l’America è un paese così ricco e pieno di diversità, di cose da vedere, posti da esplorare e da scoprire.

Oggi vi porto nella parte più meridionale del continente, il profondo Sud. Un posto dove il tempo sembra essersi fermato e, appena arrivate qui, iniziate a rallentare anche voi. Con i suoi viali fiancheggiati da palme, le carrozze trainate da cavalli, le case prefabbricate dai colori pastello e ristoranti di classe, Charleston, nel South Carolina, dovrebbe essere sicuramente nella vostra lista di luoghi da visitare negli Stati Uniti.

Vi assicuro Fabulous che visitare questa città vale davvero la pena. Ma, senza dilungarmi troppo, lasciate che vi mostri subito ciò che di meglio questo affascinantissimo posto ha da offrirvi.

Iniziamo con la mia parte preferita e no, non è il cibo, ma gli hotel. A Charleston ci sono una marea di bellissimi hotel storici in cui potrete alloggiare durante il vostro soggiorno. Ma se volete addentrarvi nel fascino del vero sud, vi consiglio senza dubbio il Belmond Charleston Place, nel cuore della città, in pieno centro storico e a pochi passi da tutte le attrazioni principali.

Dalla piscina sul tetto alla collezione esclusiva di negozi all’ultima moda, dall’incredibile spa e al pluripremiato Charleston Grill, questo hotel ha qualcosa da offrire davvero per tutti. La mia parte preferita? Ce ne sono due a dire il vero. La prima è la magnifica scalinata con lo splendido lampadario all’ingresso che è così mastodontico! Non appena inizierete a salire le scale vi sentirete come se foste state catapultate in Via col vento, tra glamour e romanticismo. Dovete assolutamente provarlo!

E poi, ciò che veramente adoro del Belmond Charleston Place è la sua colazione, la migliore in città. Non solo offre una varietà di gustosissimi piatti, ma ha anche un ambiente straordinario con un servizio impeccabile – che per me è importante tanto quanto la qualità del cibo.

Insomma, Belmond Charleston Place è il luogo in cui il fascino del sud incontra l’eleganza senza tempo e voi non potete non provarlo!

Purtroppo, però, le prenotazioni in questo hotel sono tantissime e le stanze vanno via piuttosto velocemente. Quindi, è facile che non riuscirete a riservare il vostro soggiorno qui. In questo caso, niente paura. Ci sono altri due hotel che sapranno comunque stupirvi e rendere il vostro soggiorno a Charleston indimenticabile: l’HarbourView Inn e il Market Pavilion Hotel.

Personalmente, amo molto l’HarbourView Inn per la sua magnifica posizione sul lungomare, non potrebbe esserci luogo migliore. Mentre il Market Pavilion ha probabilmente uno dei migliori tetti in assoluto, con piscina a cascata, “cocktail d’autore” e cucina eclettica. È il posto migliore per ammirare i tramonti spettacolari di sera e per rilassarsi a bordo piscina durante il giorno.

A questo punto, so che vi starete chiedendo come è il cibo a Charleston! Fabulous, vi dico solo questo: con la miriade di ristoranti di lusso di fama mondiale che ci sono in città nessuno resterà mai affamato! Per questo, quando sceglierete il vostro ristorante, tenete sempre a mente che non c’è un posto perfetto per cenare perché è pieno di eccezionali opzioni. Diciamo così, qualunque sia la vostra scelta, non potrete sbagliare!

Da McCrady’s a Zero Restaurant, da The Macintosh a Edmund’s Oast-Charleston, ognuno di loro saprà come coccolarvi e prendersi cura di voi. Naturalmente, non potrete lasciare Charleston (o in generale il Sud) senza aver provato le sue specialità locali, come il maiale affumicato, il gustosissimo petto di pollo e una focaccia di granoturco appena sfornata. Per provare ciò che il meglio del South Carolina ha da offrirvi, fate un salto da BBQ o al Lewis Barbecue di Rodney Scott, non ve ne pentirete.

E, ovviamente, FIG è in cima alla lista dei ristoranti da provare. La loro variante di cucina meridionale con soli ingredienti locali li ha portati ad avere un incredibile riconoscimento nazionale, ed è qualcosa da provare a tutti i costi.

Ma non solo cibo, anche l’intrattenimento a Charleston offre numerosissime opzioni, come per esempio la Magnolia Plantation and Gardens e Charleston City Market, senza dubbio i miei posti preferiti. Infatti, se anche voi amate la natura, non potete perdervi la Magnolia Plantation. Potrei passare ore intere ad ammirare il rifugio degli uccelli acquatici e a perdermi nel labirinto dell’orticultura. È un posto assolutamente magico. Ma non dimenticate di fare attenzione agli alligatori e alle lontre – sì, ne ho visti diversi l’ultima volta che ci sono stata.

Il mercato di Charleston City, invece, è un vero e proprio spaccato di vita del vecchio sud. Viene spesso definito il “mercato degli schiavi” perché era qui che gli schiavi acquistavano il cibo per le piantagioni. Oggi il mercato pullula di souvenir regionali, vestiti e articoli in pelle. È un ottimo posto per immergersi nel fascino del Sud e comprare i regali da riportare a casa.

Poi, se volete prendervi una pausa lontani dal trambusto della città, allora andate a Folly Beach per rilassarvi e godervi un po’ di sole.

Insomma, Charleston ha davvero tanto da offrire anche per i viaggiatori più esigenti. Ma in qualsiasi parte del mondo stiate, come sempre, ricordate… STAY FABULOUS!

FACEBOOK: https://www.facebook.com/AnastasiyaCrazeItaly/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/anastasiya_craze/
YOUTUBE: http://bit.ly/2rFVNrr

di Anastasiya Craze per DailyMood.it

 

 

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Eventi

10·Corso·Como e Yohji Yamamoto annunciano la mostra Yohji Yamamoto. Letter to the future

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Per la prima volta in Italia uno speciale progetto espositivo dell’emblematico designer.
10·Corso·Como Galleria, 16.5 – 31.7.24

Nel nuovo capitolo di 10·Corso·Como, secondo la visione di Tiziana Fausti, lo spazio espositivo della Galleria continua la sua programmazione dedicata alla cultura della moda con un progetto speciale del designer che ne ha provocato e ispirato estetiche e immaginari: Yohji Yamamoto. Conosciuto come il poeta del nero, fin dall’inizio della sua carriera, il lavoro di Yamamoto è stato riconosciuto per aver sfidato le convenzioni dello stile. Le sue collezioni hanno ridefinito l’idea di bellezza, sovvertendo gli stereotipi, alla ricerca di una nuova geografia del corpo e di una silhouette universale.

Presentato da 10·Corso·Como e Yohji Yamamoto, il progetto curato da Alessio de’Navasques – curatore e docente di Fashion Archives presso Sapienza Università di Roma – raccoglie un dialogo tra capi iconici di sfilata, collezioni recenti e future, in un climax ascendente e immersivo. Dal 16 Maggio al 31 Luglio 2024 negli spazi della Galleria saranno protagonisti gli abiti in un flusso dove ogni forma, taglio e geometria, trasmette un’idea di futuro e oltre il tempo.

La luminosità della rinnovata Galleria di 10·Corso·Como – ritornata alla sua essenza di spazio industriale – evoca un allestimento puro e lineare, per restituire un’infinita e universale, misteriosa bellezza. In un percorso concepito come un’unica installazione, è chiaro il messaggio di Yohji Yamamoto a Milano e all’Italia, come luogo della creatività per antonomasia. “Io voglio disegnare il tempo” aveva affermato nell’idea di continuità tra passato e presente, che ha condiviso in tutta la sua carriera. Il percorso espositivo indaga l’opera dello stilista che ha fatto della poesia degli abiti strutturati, ma eterei, tagliati e riassemblati – dove penetra lo spazio dei nostri pensieri, delle nostre emozioni – la sua firma di riconoscimento.

Una dichiarazione sul senso universale della forma attraverso i colori assoluti del bianco, del nero e del rosso: gli abiti diventano parole di una letteratura sul rapporto tra corpo e spazio. Per il designer non è un corpo oggettivato da segni e codici di riconoscimento del genere, ma è un corpo che agisce sull’abito e lo trasforma: una moda radicale, che valorizza l’interiorità di chi li indossa.

Yohji Yamamoto.
Letter to the Future
A cura di Alessio de′ Navasques
10·Corso·Como Galleria
16.5 – 31.7.2024
Tutti i giorni: 10.30 – 19.30
Ingresso libero

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Celebrity

ANNAKIKI in tour con Annalisa

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Annalisa ha iniziato  il suo tour “Tutti nel Vortice Palasport” venerdì 8 aprile a Firenze incantando il pubblico con la sua straordinaria presenza sul palco e indossando anche due look della collezione Fall/Winter 24.25 di Annakiki.
La cantautrice  ha scelto con cura i suoi abiti e per i due look di apertura del live  ha optato per due creazioni uniche che incarnano perfettamente lo spirito audace e visionario della sua musica. I design futuristici e innovativi di Annakiki hanno trasformato Annalisa in una visione cyborg di grande impatto, aggiungendo un elemento di sorpresa e modernità allo spettacolo.
La collaborazione tra Annalisa e Annakiki è un perfetto connubio di talento e innovazione, che promette di stupire e incantare il pubblico in ogni tappa del tour.

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Eventi

La mostra “QUEEN UNSEEN / Peter Hince” incontra il genio artistico di Marco Nereo Rotelli in occasione della Milano Design Week 2024 con l’evento “Freddie’s Mirrors”

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Dal 16 al 21 aprile 2024, in occasione della Milano Design Week 2024, presso Fondazione Luciana Matalon e nell’ambito della mostra “Queen Unseen | Peter Hince” il mondo della musica e del design si contaminano in “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli in cui le parole delle canzoni dei Queen diventano cifra espressiva impressa su specchi vintage.

Il 16 aprile alle 11.00 in programma la live performance inaugurale dell’artista.

Si moltiplicano le proposte per il pubblico per vivere in maniera sempre nuova l’esperienza della mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince”, ospitata e prorogata dato il grande successo sino al 5 maggio presso la Fondazione Luciana Matalon di Milano.

Anche in occasione della Milano Design Week 2024, uno degli eventi artistici e mediatici più importanti al mondo, il viaggio nel mondo della celebre band raccontato attraverso le bellissime immagini inedite di Peter Hince, road manager e assistente personale di Freddie Mercury, e da rari oggetti e cimeli, non poteva che essere arricchito da una proposta originale per offrire al pubblico un’esperienza aggiuntiva.

Dalla contaminazione della musica anni ’70 e del design di quell’epoca attualizzato in chiave moderna nasce l’idea di “Freddie’s Mirrors”, un progetto artistico di Marco Nereo Rotelli che sarà protagonista presso la Fondazione Luciana Matalon dal 16 al 21 aprile, all’interno della Mostra già in essere e che è pensato come omaggio ai testi delle canzoni di una band così simbolica.

Il concept consiste in una serie di iconici specchi ad unghia vintage (il famoso modello progettato dall’architetto Rodolfo Bonetto), tutti diversi e disposti in un cerchio magico, che verranno personalizzati con alcune parole tratte dalle canzoni dei Queen, secondo la cifra stilistica che contraddistingue Rotelli, la scrittura di/segnata.

La creazione delle opere avverrà durante una live-performance di Rotelli in occasione della inaugurazione il 16 aprile alle ore 11.00: gli specchi rimarranno allestiti per tutta la durata della Design Week e potranno anche essere successivamente acquistati.

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