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12 luoghi terrificanti (veramente!) dove trascorrere Halloween in Europa

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La redazione internazionale di voli.idealo.it ha messo insieme qui una lista di luoghi davvero intrisi di morte e disperazione disseminati in Europa. Una topografia dell’orrore vero ad uso e consumo di chi cerca quello che gli Inglesi chiamano “the real thing”! Ne è nata un’infografica con 12 tra i luoghi più tetri e luttuosi d’Europa per una vera esplorazione urbana in stile horror. Ogni luogo ha una storia raccapricciante e, se prendete sul serio in considerazione l’idea di visitarne qualcuno per Ognissanti, preparatevi a ricevere un pugno nello stomaco.

#1 Finlandia: Lago Bodom, Espoo, ca. 22 km da Helsinki
Il 5 giugno del 1960, nei pressi del lago di Bodom, quattro giovani adolescenti si erano accampati con la loro tenda per trascorrervi la notte. Quella notte furono selvaggiamente aggrediti da un uomo con un coltello. Tre ragazzi morirono e uno degli amici rimase gravemente ferito. Esistono diverse teorie su chi possa essere l’assassino, dalla follia omicida dell’unico sopravvissuto (dramma della gelosia) al delirio psico-politico di un agente della Stasi, il servizio segreto della ex Germania Est. Il caso non è mai stato risolto. Gli appassionati del genere “death metal” conoscono questo terrificante episodio di cronaca per via del gruppo Children of Bodom il cui nome si riferisce proprio all’agghiacciante massacro avvenuto sulle sponde del lago finlandese.

#2 Estonia: Prigione sovietica di Patarei, Tallin
Dal 1820 prigione-fortezza sul mare, Patarei è diventato il luogo simbolo della repressione durante gli anni dell’occupazione sovietica in Estonia. Utilizzata come campo di concentramento e campo di lavoro forzato durante il periodo sovietico, l’ex prigione militare è rimasta in funzione fino al 2004, e porta con sè la memoria di un passato tragico e crudele. Solo dopo l’adesione del paese all’Ue, gli estoni hanno deciso di staccare la spina al complesso penitenziario bi-secolare. Avere un gulag alla periferia della capitale non è esattamente compatibile con i valori democratici europei. Almeno secondo gli standard di allora. Chi dice che i fantasmi dei detenuti continuino ancora a frequentare questi luoghi ha probabilmente ragione. Le prigioni abbandonate in Estonia sono dei cupi frammenti d’inferno.
halloween-infografica
#3 Germania: Beelitz, nei pressi di Berlino
L’antico sanatorio di Beelitz è un ex ospedale militare abbandonato nei pressi della cittadina omonima del Brandeburgo, a pochi chilometri dalla capitale tedesca. La clinica ha ospitato Adolf Hitler e Erich Honecker, incorniciando simbolicamente la parabola (e la patogenesi) del totalitarismo novecentesco. A partire dal 2000, l’edificio versa in uno stato di assoluto abbandono che in poco tempo ha trasformato l’antico nosocomio in un luogo lugubre e misterioso. La storia recente ha spalmato sulla Beelitz Heilstätten un uteriore strato di atrocità. Nel 1991 vi ebbe luogo infatti uno dei delitti più efferati del serial killer tedesco noto come “La Bestia di Beelitz”, mentre al 2008 risale un secondo omicidio a sfondo necrofilo per opera di un imitatore del mostro. Sono numerosi i racconti di visitatori della Beelitzer Heilstätten testimoni di attività paranormali all’interno del complesso, particolarmente concentrate intorno all’antica sala di Chirurgia. Urla disperate, improvvise escursioni termiche e shadow people.

#4 Gran Bretagna: Cimitero di Highgate, Londra
L’Highgate Cemetery è considerato uno dei luoghi più spiritici dell’Inghilterra e uno dei siti più raffinati di architettura funeraria britannica. Questo antico cimitero vittoriano è anche il luogo di sepoltura di Karl Marx… uno spettro si aggira ancora nel cuore della City! Ma anche dello storico Eric Hobsbawm e del romanziere Douglas Adams, autore di Guida galattica per gli autostoppisti. Il cimitero è noto per alcune apparizioni misteriose e fatti inquietanti che hanno turbato l’opinione pubblica e i media britannici per quasi dieci anni tra il 1969 e il 1977, non a caso forse proprio nel lasso di tempo che va dall’arrivo del Maggio ’68 in Gran Bretagna agli Anni di Piombo in tutta Europa. L’aura funeraria che ammanta questo luogo è alimentata da mitologie vampiriche, rituali satanici, isteria mediatica, profanazione di tombe, aggressioni e avvistamenti di fantasmi.

#5 Francia: Catacombe, Parigi
Un labirinto sotterraneo si sviluppa al di sotto della città di Parigi con i resti di circa 6 milioni di abitanti. Visitando l’ipogeo parigino, ci si sente un po’ come degli esploratori del sottosuolo dell’anima collettiva, capaci di leggere il futuro della città contemporanea nelle sue viscere. Se ci si perde nello stretto dedalo di cunicoli di quello che in Francia è ufficialmente noto con l’appellativo anodino di “ossario municipale” è probabile che non vi si trovi più l’uscita. Per avvalorare questa ipotesi qualcuno ha diffuso un video su YouTube girato – secondo la descrizione – tramite una telecamera ritrovata nelle catacombe di Parigi da altri visitatori. Il video, girato in soggettiva, restituisce il progressivo senso di panico e disorientamento di un uomo inoltratosi nell’intricato dedalo di cunicoli. Il video è ovviamente un fake, ma l’angoscia capace di restituire è simile a quella dei film horror a basso budget come il mitico Blair Witch Project.

#6 Repubblica Ceca: Ossario di Sedlec, Kutná Hora
L’Ossario di Sedlec conserva circa 40.000 scheletri umani, tra cui le ossa di circa 10.000 persone utilizzate per la lavorazione di oggetti decorativi e per la costruzione della chiesa di Tutti i Santi. Nell’anno del Signore 1400, i monaci della chiesa edificarono l’ossario nella cripta allo scopo di ospitare i resti dei cadaveri riesumati dal piccolo cimitero vicino per far posto alle nuove salme. Nel 1870, l’intagliatore František Rint ebbe l’incarico di lavorare le ossa conservate da secoli nella chiesa per dar vita ad opere d’arte fatte di ossa intarsiate e incise. Uno dei macabri capolavori che adornano gli interni della cappella è il candeliere fabbricato con teschi e ossa. L’ossario di Sedlec entra in un ambiguo rapporto di tensione, tra anticipazione e allegoria, con la vicina cittadina di Terezin e il campo di concentramento nazista.

#7 Spagna: Cava di Zugarramurdi, Navarra
È il sito del più grande processo alle streghe della storia. Oltre 7.000 donne furono accusate di stregoneria tra il 1609 e il 1614 dall’Inquisizione spagnola, 2.000 tra queste furono torturate, 11 morirono in prigione e 6 furono arse sul rogo. Le loro anime continuano ad abitare questo luogo e a ricordarci la follia del fanatismo religioso e della violenza sulle donne praticata nei secoli anche in Europa. Questa è anche la posizione del regista basco Álex De la Iglesia nella commedia horror Las brujas de Zugarramurdi (Le streghe son tornate, 2013). Ambientato nella cava di Zugarramurdi, il film imbastisce una critica spietata della società contemporanea e degli stereotipi di genere che ancora l’attraversano.

#8 Italia: Città fantasma di Consonno, Lecco
Una storia tristemente italiana quella di Consonno. Il piccolo comune in provincia di Lecco fu distrutto da una frana nel 1977 in seguito alla quale gli abitanti furono costretti ad abbandonare la città. Attualmente è una località fantasma, simbolo delle conseguenze omicide degli abusi edilizi compiuti in Italia, ma anche dell’abbandono e del degrado in cui versano ampie porzioni del Paese. Tra le tante leggende accumulatesi intorno alla città fantasma si narra, ad esempio, che in certe notti d’inverno, nella nebbia, appaia l’immagine di un uomo accompagnato da cani latranti. La cosa non sorprende visto che la città è divenuta negli anni una landa abitata da soli cani.

#9 Italia: Santa Maria Immacolata a via Veneto, Roma
La chiesa è nota in particolare per la cripta. Fino al 1870, vi sono stati conservati e lavorati artisticamente centinaia di scheletri a scopo ornamentale. Degno di nota, anche per questo ossario caratterizzato da una forma lugubre di art déco ante litteram, il lampadario che pende dal soffitto, realizzato interamente con ossa umane. Uno dei padri dell’architettura moderna, Adolf Loos, nel 1910 pubblicò un libretto dissacrante dal titolo “Ornamento e Delitto” in cui sosteneva la tesi secondo cui gli ornamenti in architettura non sono che futili orrori. Una visita presso la chiesa di Nostra Signora della Concezione dei Cappuccini può rappresentare un astuto cortocircuito per chi ama l’architettura e l’orrore.

#10 Italia: Catacombe dei Cappuccini, Palermo
Nel quartiere Cuba di Palermo è situato questo fosco convento risalente al XVI secolo. Nel leggendario sotterraneo si trovano le famose Catacombe dei Cappuccini, ospitanti circa 8.000 mummie. Lo spettacolo è macabro e attira ogni anno migliaia di turisti intenti ad osservare la galleria di mummie perfettamente conservate, suddivise per sesso e ceto sociale. Uno degli aspetti più interessanti della visita sono le informazioni sul complesso processo di imbalsamazione e sul lato “forensic” e CSI dell’esposizione.

#11 Polonia: Castello di Czocha, nei pressi di Jelenia Góra
Nessun altro castello in Polonia vanta altrettante leggende su spiriti e fantasmi quante il Castello di Czocha. I visitatori raccontano, per lo più, di incontri con spiriti femminili, dall’infedele Ulrika alla dama bianca Gertruda. Ma non è certo questa inoffensiva leggenda acchiappa-turisti il lato più inquietante di questo luogo. Il vero abisso orrorifico in cui è implicato lo storico castello della Bassa Slesia è la recentemente inaugurazione del College of Witchcraft and Wizardry (ovvero Hogwarts in salsa polacca), per iniziativa di alcuni fan polacchi di Harry Potter e della Rowlings. Voglia di passare il weekend di Halloween in un castello polacco infestato da fantasmi, vestiti da apprendisti maghetti, insieme ad altri 100 adulti a giocare ad Harry Potter? Alcuni lo chiamano LARP (che sta per live-action role play, ovvero gioco di ruolo in azione dal vivo), altri lo chiamano semplicemente un weekend da incubo!

#12 Irlanda: Cimitero di Glasnevin, Dublino
Questo punto è il nostro unico cedimento al meme dei “luoghi terrificanti dove trascorrere Halloween”. Ormai tutti sanno che la festa di Halloween, almeno in origine, non è una americanata, ma risale alle celebrazioni di Samhain, una festività pagana gaelica nota anche come capodanno celtico. Con oltre 1,5 milioni di sepolture, Glasnevin è comunque il cimitero più grande d’Irlanda. Numerosi testimoni hanno spesso riferito di inquietanti avvistamenti riguardanti un uomo che si aggira tra le tombe in compagnia di un cane – altro topos ricorrente delle leggende intorno ad Halloween nella versione buzz contemporanea. Luogo artistico e letterario eccezionale, il cimitero di Glasnevin possiede tutti gli ingredienti per chi è alla ricerca di una piccola vacanza a Dublino con bambini amanti del macabro. Presso il Glasnevin Cemetery vengono organizzate ad Halloween visite guidate per bambini dai 6 ai 12 anni. D’obbligo il travestimento pauroso e lo spavento organizzato. I bambini devono essere accompagnati da un adulto.

Fonte: voli.idealo.it

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Fughe di primavera: destinazioni fiorite a portata di volo

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Una rondine non fa primavera? Forse, ma un campo di fiori a perdita d’occhio sì. La stagione della rinascita svela la bellezza delle piccole cose, il fascino di un germoglio che si schiude. Un vero e proprio miracolo che trasforma il paesaggio in un’opera d’arte.

Ed è proprio per ammirare questo incanto naturale che Vueling, parte del gruppo IAG, propone alcune fughe primaverili alla scoperta delle migliori destinazioni fiorite in Europa a portata di volo: dalle distese di tulipani di Amsterdam ai campi di lavanda attorno a Marsiglia, dai cactus fioriti a Lanzarote al verde straripante punteggiato di germogli di Dublino fino alla magica fioritura dei lupini a Reykjavík.

Amsterdam e la magia dei tulipani

Una delle città più incantate d’Europa, che in primavera si ammanta ancor più di magia. Amsterdam è capace di stregare abitanti e turisti con i suoi canali, le sue vie percorse da decine di biciclette e, imperdibili nella stagione della rinascita, i suoi tulipani. Si possono trovare ai balconi delle case, nelle piazze, ma anche in uno degli angoli più variopinti e profumati della città, il Mercato dei fiori galleggiante (Bloemenmarkt), dove i fiori vengono venduti su centinaia di bancarelle-chiatte galleggianti. Tappa imperdibile alla scoperta dei dintorni di Amsterdam è il Parco Keukenhof, noto anche come Giardino d’Europa, uno dei più bei giardini in fiore del mondo; ogni anno vengono piantati circa 7 milioni di bulbi da fiore, su 32 ettari di terreno, per un risultato finale che è una vera sinfonia per gli occhi e per il cuore. Dall’Italia, Amsterdam a marzo è raggiungibile grazie a Vueling da Firenze, con 5 voli settimanali, o in connessione con Barcellona con 44 voli settimanali.

Marsiglia e il profumo inebriante della lavanda

Città vivace e cosmopolita con una ricca storia e cultura, Marsiglia si affaccia sul Mar Mediterraneo dal suo vivace porto. In primavera, oltre a una passeggiata sul lungomare, non si può non andare alla scoperta dei suoi giardini pubblici, come il Le Jardin du Pharo, che domina la città dall’alto di una collina, e Le Parc Longchamp, che ospita un acquedotto e diverse specie di fiori, tra cui l’immancabile lavanda. Per un itinerario primaverile, Marsiglia non può che essere il punto di partenza per andare alla scoperta della Provenza e in particolare delle vicine distese di lavanda ad Aix-en-Provence e Valensole: la maestosa bellezza dei campi purpurei dalla fragranza fresca e inebriante è la cornice ideale per una rilassante passeggiata in un’oasi di pace, immersi in un’atmosfera sospesa e senza tempo. Dall’Italia, Marsiglia a marzo è raggiungibile grazie a Vueling in connessione con Barcellona, con 7 voli settimanali.

Lanzarote e i fiori di cactus

Nelle isole dell’eterna primavera, Lanzarote è sinonimo di vulcani, campi di lava, rocce dalle forme impossibili, terre nere e rossastre che contrastano con le caratteristiche case bianche, l’azzurro del mare e il celeste del cielo. Il paesaggio della più orientale delle Isole Canarie è completato da austere montagne dai dolci rilievi, splendide spiagge di sabbia bianca e dorata, frondosi palmeti e cactus. E qui lo spettacolo si fa interessante in primavera, quando le piante grasse germogliano regalandoci colorati ed eleganti fiori, anche se effimeri: uno spettacolo ancor più prezioso da ammirare, ad esempio al Jardín de Cactus, che ne ospita oltre 1400 specie. Dall’Italia, Lanzarote a marzo è raggiungibile grazie a Vueling in connessione con Barcellona, con 12 voli settimanali.

Dublino e i tocchi di colore immersi nel verde

La bellezza di Dublino è senza tempo, come le storie custodite nei suoi antichi castelli e raccontate nei tradizionali pub. Ma c’è una stagione in cui questo fascino è ancora più godibile, grazie alle temperature più miti e al risveglio della natura: in primavera la capitale irlandese si riempie di eleganti fioriture nei numerosi parchi della città. Ideale quindi una passeggiata in questi polmoni verdi della città, come il St. Stephen’s Green, uno dei parchi pubblici più antichi d’Irlanda, e l’enorme Phoenix Park, tra i più grandi d’Europa. Uscendo da Dublino, l’Irlanda in primavera incanterà col suo verde straripante e con le pennellate di altri colori date dalle fioriture spontanee che punteggiano i campi. Dall’Italia, Dublino è raggiungibile grazie a Vueling in connessione con Barcellona, con 7 voli settimanali.

Reykjavík e lo straripante lupino

Puntando a nord e inoltrandosi verso l’estate, a regalare uno spettacolo di ineguagliabile bellezza è l’Islanda: in questa terra maestosa di cascate, geyser e natura selvaggia, a partire dalla fine della primavera il panorama si tinge di lilla grazie ai fiori dei lupini. Importato nel XIX secolo per combattere l’erosione del suolo e allo stesso tempo aumentarne la fertilità, il lupino venne inizialmente introdotto inizialmente solo a Reykjavík, dove ad esempio potete ammirarlo concedendovi una rilassante passeggiata sul lungomare. Oggi però questa pianta domina la scena di tutto il paese con le sue tonalità intense, che variano dal viola al lilla, dal blu al rosa: uno spettacolo difficile da descrivere a parole, da vivere con tutti i sensi. Dall’Italia, Reykjavík a marzo è raggiungibile grazie a Vueling in connessione con Barcellona, con 1 volo settimanale.

di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

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Lo Jutland del Nord in Danimarca: una destinazione poco conosciuta, ma decisamente invitante

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Ne cuore dello Jutland, si trova una magnifica regione preservata dal turismo di massa, con un sapore autentico di natura e dallo spirito decisamente danese: lo Jutland del nord (Nordjylland in danese). Ideale da scoprire in famiglia, in coppia o con amici, questa regione ha qualcosa per tutti con i suoi paesini tipici e vivaci, un litorale mozzafiato con distese di sabbia finissima e una splendida natura, che permette di praticare numerose attività sportive all’aperto in un ambiente stimolante. Alborg, Skagen, Kattégat e Laesø rappresentano le principali attrazioni dello Jutland del nord, e sono i punti di partenza ideali per visitare la regione, immergersi nella natura danese e rilassarsi in un ambiente ossigenante.

La capitale dello Jutland del nord, Aalborg, unisce la ricchezza culturale alla natura incontaminata. Piccola città di dimensione internazionale, Aalborg ha molto da offrire: architettura di livello mondiale, uno zoo sostenibile, arte e gastronomia. Ma anche dei negozi, vie storiche acciottolate e pittoresche, ampi spazi verdi con il Fjordpark e un porto accogliente e vivace. Qui, si trova un’architettura tradizionale rivisitata come gli antichi edifici industriali, divenuti siti della street art, oppure l’antica centrale elettrica di Nordkraft trasformata in un centro culturale moderno. L’arte è molto presente in questa città e può essere ammirata nei numerosi musei ed edifici di architettura contemporanea, ma anche negli antichi siti risalenti all’epoca vichinga. Crocevia di una gastronomia ricca e variegata, Aalborg riesce a soddisfare diversi palati con un’allettante offerta di ristorazione, dallo street food a ristoranti raffinati, dai caffè tipici ai piatti più esotici… Senza dimenticare il tipico smørrebrød, composto da una fetta di pane di segale a pasta acida imburrato e condito in vari modi.

Skagen, la città più settentrionale del paese, ha il più alto indice di luminosità della Danimarca. Con il suo fascino bohémien e artistico, le spiagge infinite e i siti naturali unici, è una perla della natura e una testimonianza vibrante dell’arte danese. Da sempre meta preferita dei danesi, Skagen ha attirato anche l’interesse di artisti internazionali e degli impressionisti danesi che hanno vissuto e lavorato qui nel XIX secolo, venendo a catturare la luce speciale della regione creata dal sole, dal mare e dalle dune di sabbia. Il museo di Skagen espone oltre 1.800 opere di artisti danesi e internazionali, dal 1870 al 1930. I dipinti fanno parte della produzione della Scuola di Skagen, con opere di PS Krøyer e Anna Ancher, ma sono anche un’importante testimonianza della vita e della cultura della popolazione locale dell’epoca; anche Karen Blixen, di ritorno dall’Africa, trovò l’ispirazione che cercava per scrivere il suo celebre romanzo «La fattoria africana».

E sempre qui si trova uno dei luoghi più emblematici della Danimarca: la penisola sabbiosa di Grenen, dove il Mare del Nord incontra il Baltico, all’estremità dell’Europa. Ci si può arrivare da Skagen in bicicletta o, se si è appassionati di camminate, a piedi. La primavera e l’estate sono le due stagioni ideali per esplorare questa affascinante città, quando i colori della natura esplodono e la vita culturale si anima. È il periodo migliore per esplorare la campagna a piedi o in mountain bike. L’estate è una destinazione molto popolare per i danesi che desiderano sfuggire al caldo. La luce, le magnifiche spiagge, lo storico villaggio di pescatori e il porticciolo con le caratteristiche case gialle e gli incantevoli hotel sul mare, nonché i musei internazionali che ospitano le opere dei famosi pittori di Skagen, Krøyer e Ancher, sono i punti di forza di questa affascinante cittadina.

Tra le esperienze da non perdere se avete in programma un viaggio nella zona, sicuramente la caccia all’ambra a Sæby. Di solito viene fatta dopo una tempesta che porta a riva il prezioso minerale dorato. L’ambra si stacca dal fondo marino con i gorghi e si deposita sulla sabbia tra le alghe e altri residui vegetali. Per un buon raccolto bisogna aspettare che la marea si ritiri. Ma anche una visita al Castello Voergaard, Dronninglund è da mettere in agenda. Si tratta di un magnifico monumento rinascimentale, completamente arredato che ospita opere di grandi maestri. Un raffinato gioiello nel cuore della remota campagna danese. E, infine, considerate che quest’anno Il museo Maskinrummet sarà completamente rinnovato, con due nuovi edifici di 6.400 metri quadrati distribuiti su quattro piani espositivi, un tetto con sale conferenze e una ciminiera dalla quale si può godere di una vista a 360 gradi sul porto di Skagen e sulla città.

Per maggiori info: www.visitdenmark.it

di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

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10 destinazioni con nome di donna

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Città con nome di donna o nomi di donna ispirati a città? Questa volta Civitatis, in occasione della Festa della Donna, vi porta alla scoperta di destinazioni con i nomi di donna più diffusi in Italia. Ne conoscete alcune? Cominciamo!

Olimpia, una città con un nome femminile
Nome di origine greca derivante dall’antica Olimpia, il suo significato risale in realtà al celebre monte Olimpo, considerato la casa degli Dei. Di questa città, situata nella valle del Peloponneso, oggi è possibile visitarne le rovine, una delle attrazioni più conosciute di tutta la Grecia. Ad esempio, sapevate che lo stadio dove si tennero le prime Olimpiadi della storia si trova proprio qui? E che ogni anno la torcia olimpica viene accesa ancora in questo luogo? Approfittate dell’occasione con un circuito di 3 giorni e immergetevi nella storia dell’Antica Grecia visitando Olimpia, Epidauro, Micene, e Delfi!

Lourdes, Francia
Al secondo posto delle nostre mete al femminile troviamo Lourdes, in Francia, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti d’Europa. Il suo santuario dedicato alla Vergine Maria costituisce una delle tappe dell’Itinerario Mariano e ogni anno migliaia di fedeli da ogni angolo del pianeta accorrono per visitarlo. Si dice che, nella sua grotta, la Vergine apparve alla pastorella Bernadette Soubirous nel 1858. Inoltre, l’acqua della sorgente è considerata miracolosa dai fedeli.

Vittoria, una piccola perla siciliana
Vittoria è un’elegante cittadina del ragusano di “recente” fondazione. Fu infatti nel 1607 che la nobildonna Vittoria Colonna ordinò la bonifica delle terre della località, che cominciò a svilupparsi come piccolo centro agricolo intorno al castello e alla chiesa di San Giovanni Battista.

Conosciuta come la “Città del Liberty“, a Vittoria è possibile ammirare magnifici palazzi in stile Art Nouveau ricchi di dettagliatissime decorazioni floreali e geometriche, la chiesa barocca di Santa Maria delle Grazie o il Teatro Comunale, pregiato esempio di stile neoclassico in Sicilia. Se cercate un nome di città per una neonata… perché non pensarci su?

Sofia, Bulgaria
Sofia, capitale della Bulgaria, nel corso dei secoli è stata ribattezzata più volte prima di adottare questo nome di donna per via della chiesa di Santa Sofia, una delle più antiche della città. Oggi costituisce un importante centro culturale per il paese grazie ai suoi innumerevoli istituti, musei e sale teatrali. Tra i suoi spettacolari monumenti di spicco si trova la cattedrale di Aleksandr Nevski, la seconda più grande dei Balcani e un autentico simbolo della Bulgaria.

Adelaide, Australia
Nella nostra lista di città che hanno nomi di donna di certo non poteva mancare Adelaide, una città del sud dell’Australia circondata da montagne, spiagge e vigneti. Questa ridente località è così chiamata in onore della regina Adelaide, sposa del re Guglielmo IV del Regno Unito, ed è nota in tutto il paese come Città della Cultura per via dei suoi teatri, festival, spettacoli d’arte e gare sportive.

Ginevra, Svizzera
La seconda città più grande della Svizzera porta il nome della moglie di Re Artù. Stiamo parlando di Ginevra, un’incantevole perla affacciata sul fiume Rodano che vanta il maggior numero di organizzazioni internazionali del mondo. Le Nazioni Unite o la Croce Rossa sono solo alcuni degli organismi che hanno sede in questa località, che oltretutto costituisce un importante centro finanziario.

Petra, Giordania
Tra le destinazioni con nome di donna più conosciute c’è sicuramente Petra, in Giordania, dal greco πέτρα, “pietra”. Il suo edificio più famoso, Il Tesoro, è una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno, nonché una delle attrazioni turistiche più gettonate del paese. Si tratta di uno stupefacente tempio di origine nabatea, scavato nella roccia e accessibile attraverso una gola di 1.5 chilometri.


Alba, città delle Langhe che è anche un nome di donna
Visitare Alba significa fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, infatti, il suo centro storico è ricco di storia, arte e splendidi monumenti, tra cui le celebri torri medievali, la cattedrale di San Lorenzo e il gioiello barocco della chiesa della Maddalena.

Ma non finisce qui! Alba, infatti, è anche un importante centro gastronomico, famoso soprattutto per la qualità delle sue nocciole, del suo ottimo vino e dei suoi tartufi… Una destinazione da non perdere!

Fatima, Portogallo
Altra fondamentale meta del turismo religioso con nome di donna è Fátima, in Portogallo. Ogni anno, tra 6 e 9 milioni di pellegrini visitano il suo santuario, uno dei più importanti al mondo. L’origine della sua fama risale al 1917, quando tre bambini furono testimoni dell’apparizione della a Cova da Iria della Vergine Maria, che chiese loro di costruire una cappella in suo onore. La chiesa non solo venne eretta, ma si estese fino a diventare la basilica che oggi riceve folle di fedeli adoranti della Vergine di Fátima.

Fiorenza, nome femminile ispirato a Firenze
Firenze non ha bisogno di molte parole, vero? Considerata una delle città più belle d’Italia, si crede che il suo antico gentilizio possa essere l’origine di questo elegante nome femminile di città, oggi ancora molto diffuso soprattutto in Toscana.

Tra le mille cose da vedere e fare a Firenze, vi proponiamo un’offerta che unisce un tour della città e una visita ai suoi maggiori musei. Che dire, servito su un piatto d’argento!

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