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On the Road

Un’indagine su mobilità elettrica e qualità dell’aria evidenzia un miglioramento della qualità della vita a Roma

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10 maggio 202

Renault presenta i risultati di un’indagine condotta sui rapporti tra mobilità e qualità dell’aria nella città di Roma.

L’indagine, effettuata con il supporto tecnico di ARIA Technologies e Arianet e con la collaborazione di Roma Capitale, rivela i benefici ambientali e sulla salute della cittadinanza derivanti da un’introduzione diffusa di veicoli elettrici nella Capitale:

rispetto ad uno scenario senza veicoli elettrici fino a -30% delle emissioni di monossido di carbonio e benzene,

-14% delle emissioni di monossido e biossido d’azoto e PM10, riduzione dell’impatto dei trasporti sulle emissioni globali del 5%,

riduzione del 70% degli abitanti esposti a concentrazioni di benzene potenzialmente dannose per la salute umana.

Presentati i risultati di un’indagine condotta da Renault per accertare gli effetti della circolazione dei veicoli elettrici a Roma sulla qualità dell’aria e sui livelli d’inquinamento.

Questo studio si inserisce nella strategia di Renault volta alla diffusione su larga scala della mobilità elettrica, che la vedono oggi essere l’unico costruttore automobilistico ad offrire già sul mercato una gamma completa di veicoli elettrici.

L’indagine, presentata in occasione della quinta edizione di MoTechEco, il salone della mobilità sostenibile, in corso di svolgimento a Roma dall’8 al 10 maggio, è stata realizzata con il supporto tecnico di ARIA Technologies e di Arianet, società specializzate nello studio dell’ambiente atmosferico e nell’analisi della dispersione delle sostanze inquinanti nell’aria, e con la collaborazione di Roma Capitale, Agenzia per la mobilità e ARPA Lazio nella fornitura dei dati utili all’elaborazione (inquinamento, traffico per fasce orarie e tipologia di veicolo, abitanti, parco veicolare,…).

Fra gli agenti inquinanti presi sotto esame: monossido d’azoto (NO), biossido d’azoto (NO2), benzene, particolato fine e ultra fine (PM10 e PM2,5), monossido di carbonio (CO) e ozono (O3).

L’indagine dimostra che con politiche di mobilità volte a favorire il rinnovo del parco e l’adozione di veicoli a zero emissioni e con la conseguente diffusione dei veicoli elettrici a Roma si produrrebbe un impatto positivo significativo sulle emissioni.

Ad es., nello scenario più virtuoso preso in esame in cui i veicoli elettrici nel 2020 rappresentassero il 25% circa dei veicoli circolanti nella ZTL e il 9% circa dei veicoli circolanti nelle altre zone della città, sarebbero constatabili i seguenti effetti sulla qualità dell’aria di Roma, rispetto ad uno scenario senza veicoli elettrici:

fino a -30% delle emissioni di CO e Benzene,

fino a -14% delle emissioni di NO, NO2 e PM10,

riduzione del contributo del traffico veicolare alle emissioni globali del 5%,

riduzione importante (~ 70%) degli abitanti esposti a concentrazioni di benzene sopra 4μg/m3, e cioè prossimi a valori di esposizione potenzialmente dannosi per la salute.

Anche in scenari intermedi che non giungano a valori così diffusi d’introduzione dei veicoli elettrici, si constatano miglioramenti della qualità dell’aria da traffico veicolare, sebbene proporzionalmente inferiori.

In conclusione, la diffusione dei veicoli elettrici produrrebbe un miglioramento della qualità dell’aria, una riduzione dell’esposizione dei cittadini romani al particolato, ed una drastica riduzione del livello di esposizione al benzene che si tradurrebbero in minori rischi di salute, riflettendosi positivamente sui costi sanitari, e compensando gli investimenti pubblici volti ad affermare una nuova forma di mobilità a zero emissioni.

Tali benefici ambientali e sanitari si coniugano poi con i vantaggi economici derivanti dall’adozione dei veicoli elettrici, che nel loro utilizzo (con inferiori spese di manutenzione ed un costo dell’energia per la ricarica pari a quasi 1/5 del costo della benzina o del diesel) affermano la loro competitività rispetto ai veicoli termici tradizionali.

I progressi più significativi si constaterebbero in presenza d’interventi pubblici strutturali nell’ambito dei piani di mobilità per favorire un utilizzo diffuso dei veicoli elettrici e, contestualmente, disincentivare l’adozione dei veicoli più inquinanti.

A titolo d’esempio, parcheggi gratuiti per i veicoli elettrici, libero accesso alle ZTL, sviluppo di un’infrastruttura di ricarica sul territorio, adozione di veicoli elettrici nelle flotte pubbliche, sviluppo di servizi di car sharing, van sharing e micro-mobilità.

Interventi che nel caso di Roma Capitale sono in parte già stati messi in atto o in programma nel prossimo futuro. “La ricerca – ha commentato Francesco Fontana Giusti, Direttore Comunicazione di Renault Italia – è un elemento importante sulla quale Renault ha basato la propria strategia di sviluppo di una mobilità 100% elettrica realmente sostenibile e alla portata di tutti.

Tutti gli studi di cui disponiamo evidenziano i significativi vantaggi ambientali, sanitari, industriali ed economici dei veicoli elettrici, e rappresentano la base sulla quale costruttori automobilistici, società energetiche, governo ed amministrazioni locali devono collaborare per costruire insieme una nuova mobilità più rispettosa dell’ambiente e delle persone.

In questo lavoro di squadra giocano un ruolo determinante le amministrazioni con politiche di mobilità volte ad incentivare l’adozione dei veicoli elettrici ed il loro utilizzo”.

L’utilizzo dell’espressione “zero emissioni” nel presente documento, ogni volta che ricorre, è da intendersi solo in fase di utilizzo del veicolo.

LA RICERCA: METODOLOGIA E RISULTATI LA METODOLOGIA

Per valutare i benefici legati all’introduzione di veicoli elettrici sulla qualità dell’aria alla quale la popolazione urbana è esposta, lo studio ha preso in considerazione lo scenario attuale di Roma e ha elaborato una proiezione al 2020.

L’impatto sulla qualità dell’aria è stato valutato mediante simulazioni modellistiche effettuate su due scale:

Una macro scala di grandi dimensioni di circa 50 x 50 km con una valutazione della qualità dell’aria mediante il FARM (Flexible Air quality Regional Model), modello tridimensionale euleriano che prende in considerazione il trasporto, la conversione chimica e la deposizione di inquinanti atmosferici a scala regionale, con celle di dimensione di 1 km.

Macro scala 50×50 km

Una micro scala di circa 1 km x 1 km concentrata sul centro storico della città con una valutazione della qualità dell’aria mediante il modello MSS (Micro Swift Spray), che prende in considerazione sia i calcoli meteorologici che la dispersione di sostanze inquinanti e consente di operare ad alta risoluzione, con celle di pochi metri (3 m), idonee per rappresentare l’impatto delle emissioni dentro ad ogni via.

Le emissioni del traffico veicolare sono state stimate per ciascun collegamento stradale della rete utilizzando il modello di emissioni TREFIC, a partire da grafici dell’Agenzia per la Mobilità e utilizzando le informazioni sulla composizione del parco auto, carburanti, etc. in relazione alle diverse zone di traffico di Roma.

Le emissioni delle centrali elettriche sono state aggiornate tenendo in considerazione l’aggiuntiva produzione di energia per alimentare i veicoli elettrici.

La situazione meteorologica è stata descritta per un periodo estivo, caratterizzato da elevate concentrazioni di ozono, e un periodo invernale, caratterizzato da NOx e concentrazioni di PM che raggiungono valori superiori alle soglie di regolamentazione.

GLI SCENARI

Lo studio è stato eseguito con due diversi scenari limite, al fine di valutare i maggiori benefici derivanti da una diffusione dell’utilizzo dei veicoli elettrici:

Uno scenario base consistente nella naturale proiezione delle emissioni del traffico veicolare al 2020, senza alcuna introduzione di veicoli elettrici.

Uno scenario virtuoso con una politica specifica da parte dell’amministrazione pubblica dedicata a favorire l’utilizzo diffuso dei veicoli elettrici in città, e soprattutto nella zona a traffico limitato (ZTL).

La simulazione è stata effettuata mediante l’ipotesi dell’introduzione di veicoli elettrici, pari a: o Nella ZTL: il 23% del parco circolante di automobili, il 24% del parco circolante di veicoli commerciali, il 27% del parco circolante di 2 ruote e quadricicli.

Nelle altre zone della città: il 7,5% del parco circolante di automobili, il 10% del parco circolante di veicoli commerciali.

PRINCIPALI RISULTATI

Scenario base Grazie al naturale rinnovo della flotta, e alle regolamentazioni sempre più severe sulle emissioni, miglioramenti della qualità dell’aria sono visibili anche sullo scenario di base.

In particolar modo: – All’orizzonte 2020 una riduzione delle emissioni generate dal traffico veicolare fra il 5 e il 50% a seconda della sostanza, – Concentrazioni di O3 e NO2 inferiori ai valori limite di qualità dell’aria, – Ancora situazioni di non conformità per il benzene.

Riduzione delle sostanze inquinanti da traffico veicolare 2020 vs 2005 0102030405060SO2NH3NOXPM10CORiduzione (%)

Scenario virtuoso L’introduzione volontaria di veicoli elettrici nelle flotte pubbliche e politiche di mobilità favorevoli ai veicoli a emissioni zero o a basse emissioni produce un impatto significativo sulle emissioni con sostanziali riduzioni per tutte le più importanti sostanze inquinanti derivanti dal traffico veicolare:

– riduzione di ~ 30% delle emissioni di CO e Benzene, supplementari rispetto ai miglioramenti già constatabili nello scenario base,

– riduzione del 14% delle emissioni di NO, NO2 e PM10, supplementari rispetto ai miglioramenti già constatabili nello scenario base,

– impatto visibile sulla rete stradale principale per tutte le sostanze,

– riduzione del contributo del traffico veicolare alle emissioni globali del 5% rispetto allo scenario base

– piccolo impatto sulle emissioni globali della domanda di energia supplementare per alimentare i veicoli elettrici (~ 0,2% per NOx e CO).

Impatto sulle emissioni da traffico veicolare nella macro scala Fig. 7 – Contributo delle emissioni da traffico veicolare alle emissioni globali di CO2.

Impatto sulle emissioni di NO2 nella macro scala Importanti, quindi, le riduzioni delle concentrazioni ambientali, constatabili sia sulla macro scala che sulla micro scala.

Macro scala

• Riduzione dell’NO2 nel centro di Roma nella stagione invernale fino a 2,5 μg/m3 e nella stagione estiva fino a 2,5 μg/m3.

• Riduzione della titolazione di ozono, dovuta alla riduzione delle concentrazioni di NOx nel centro città.

Risultati sulla concentrazione di NO2 nella stagione invernale Base case without EV Voluntary Scenario 8 am amam 8 am am Scenario base Scenario virtuoso Absolute concentration Variations between S0 and S1 ( µ g/m 3 ) Concentrazione assoluta Variazioni tra Scenario Base e Scenario Virtuoso ( µ g/m 3 ) Scenario Base Scenario Virtuoso

Risultati sulla concentrazione di NO2 nella stagione estiva.

Risultati sulle concentrazioni di ozono nella stagione estiva

Micro scala

• La concentrazione di benzene al di sotto o vicino al valore limite,

• Le concentrazioni massime e giornaliere ridotte dal 22% (PM2,5) al 38% (benzene) per tutti gli inquinanti,

• Le concentrazioni di PM10 ridotte a un valore medio tra 2 e 4 µg/m3, fino a 10 µg/m3 in alcuni punti,

• Le concentrazioni di NOx ridotte tra 25 e 40 µg/m3 Variations between S0 and S1 ( µ g/m 3 ) Absolute concentration Concentrazione assoluta Variazioni tra Scenario Base e Scenario Virtuoso ( µ g/m 3 ) Scenario Base Scenario Virtuoso Absolute concentration Variations between S0 and S1 ( µ g/m 3 )

Concentrazione assoluta Variazioni tra Scenario Base e Scenario Virtuoso ( µ g/m 3 ) Scenario Base Scenario Virtuoso

Risultati sulle concentrazioni di particolato (PM10)

Risultati sulle concentrazioni di ossido d’azoto (NOx) Scala locale In una scala ancora più circoscritta, si evidenziano delle riduzioni per tutti gli inquinanti ancora più significative.

Così, ad es. in via del Corso, alle 20 si può registrare: – 38% per il Benzene, -34% per l’NOx, -33% per il CO, -29% per il PM10, -22% per il PM2,5.

Viale del Muro Torto: -34% per CO e – 33% per PM10

Lo scenario virtuoso risulta molto efficace nella riduzione dell’esposizione della popolazione alle sostante inquinanti.

L’impatto positivo sulla salute dei cittadini è, quindi, un ulteriore elemento da tenere in considerazione nella compensazione di eventuali investimenti atti a favorire l’adozione di veicoli elettrici da parte della cittadinanza.

Si evidenzia, così:

• riduzione importante (~ 70%) del numero di abitanti esposti a concentrazioni di benzene sopra 4μg/m3,

• il 47% della popolazione esposta (abitanti) e un ulteriore 43% dei turisti sono preservati da concentrazioni superiori 2μg/m3.
CONCLUSIONI

Sebbene dei miglioramenti nella qualità dell’aria possano essere riscontrabili con la naturale evoluzione del parco circolante, forti e strutturate politiche di mobilità volte a favorire veicoli a emissioni zero o comunque a basso impatto ambientale hanno un ruolo determinante di accelerazione, raggiungendo i valori regolamentari in un arco di tempo più breve, e consentendo significati benefici sulle emissioni da traffico veicolare e drastiche riduzioni sulle concentrazioni degli agenti inquinanti nell’aria.

Tali politiche potranno essere egualmente molto efficaci per ridurre i costi sociali con un miglioramento significativo dell’esposizione della popolazione alle sostante inquinanti.

E quindi gli investimenti pubblici finalizzati a promuovere l’adozione e l’utilizzo di veicoli elettrici potranno essere compensati da risparmi in costi sanitari (l’OMS stima che la riduzione delle polveri sottili fino al 2020 condurrebbe a un risparmio fino a 28 miliardi di euro l’anno in Italia, in termini di costi della mortalità, delle malattie e degli anni di vita persi, a cui si aggiungerebbe il risparmio nelle sanzioni UE per gli sforamenti nei limiti delle emissioni).

I risultati emersi dall’indagine valgono a conferma del fatto che lo sviluppo di un sistema di mobilità largamente basato sui veicoli elettrici presuppone quindi – oltre all’offerta di veicoli idonei e adatti a rispondere alle più diverse esigenze di utilizzo – opportuni interventi che favoriscano l’adozione pubblica e privata dei veicoli elettrici, comportando un beneficio della collettività in termini di riduzione dell’inquinamento.

Se l’incentivazione economica è in genere un campo di applicazione della politica nazionale – esiste una proposta di legge in corso di valutazione in Parlamento inerente la possibile introduzione di incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici – (che a livello regionale e locale può comunque trovare utili integrazioni o alternative in una logica di sistema), le amministrazioni locali possono giocare un ruolo importante nella definizione di contesti di utilizzo in grado di incentivare la diffusione di questo tipo di veicoli.

Molteplici gli interventi adottabili in generale dalle Amministrazioni locali nell’ambito dei propri piani di mobilità per favorire l’utilizzo dei veicoli elettrici e, contestualmente, disincentivare l’adozione dei veicoli più inquinanti, alcuni dei quali già messi in atto dall’Amministrazione di Roma Capitale o in programma nel prossimo futuro.

Fra di essi: – l’esenzione dei veicoli elettrici dal pagamento della sosta nelle aree a tariffazione (cioè i parcheggi con strisce blu); – l’accesso alle aree a traffico limitato (ZTL) senza alcuna restrizione; – estensione delle fasce orarie d’accesso al centro per i soli veicoli adibiti al trasporto merci alimentati a motore elettrico; – il permesso per i veicoli elettrici di poter circolare ed avere accesso alle corsie preferenziali adibite al trasporto pubblico locale; – il cosiddetto “Diritto alla presa”, traducibile in regolamenti che prevedano l’obbligo per i nuovi edifici di prevedere già in fase di progettazione adeguate aree ed infrastrutture per la ricarica, nonché in agevolazioni delle procedure di autorizzazione per installare nei garage condominiali già esistenti punti di ricarica su richiesta; – lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica sul territorio; – l’adozione di veicoli elettrici nelle flotte pubbliche; – l’introduzione e l’incentivazione all’utilizzo di servizi di car sharing effettuato con veicoli completamente elettrici e più in particolare lo sviluppo di sistemi di micro-mobilità urbana; – lo sviluppo di servizi di van sharing, per favorire la percorrenza e il trasporto merci nell’ultimo miglio mediante veicoli commerciali elettrici.

Con un indice di motorizzazione pari a 70 automobili ogni 100 abitanti, Roma sconta oggi un parco auto ancora inquinante, con il 55% dei veicoli appartenenti alle categorie comprese tra Euro 0 ed Euro 3, (Fonte: Euromobility “50 città”, elaborazione Renault).

Tale fattore è una fra le cause dell’inquinamento atmosferico che nel 2011 ha fatto registrare 69 superamenti dei limiti previsti per le emissioni di PM10 (a fronte di un massimo consentito di 35), il 50% delle quali sono dovute al traffico veicolare, secondo i dati del dossier “Mal’aria di città 2012” pubblicato da Legambiente.

Per la mobilità del presente e del futuro, Renault promuove lo sviluppo dei veicoli elettrici, la soluzione più efficace, in virtù delle loro zero emissioni, per il rispetto dell’ambiente.

Cuore dell’impegno di Renault per la mobilità sostenibile, una gamma completa di veicoli elettrici, dotati di una tecnologia di batterie agli ioni di litio all’avanguardia e destinati ad una diffusione di massa, opportuna per consentire progressi ambientali decisivi.

Una gamma costituita da quattro modelli per rispondere a tutte le esigenze di utilizzo privato e professionale in ambito urbano: l’urban crosser Twizy, la berlina grande Fluence Z.E., la furgonetta Kangoo Z.E. detentrice del titolo di Van of the Year 2012 e, da fine 2012 anche la berlina compatta ZOE.

Quello su cui Renault si sta impegnando è un nuovo paradigma di mobilità urbana sostenibile: rendere l’auto elettrica una soluzione disponibile, conveniente ed allettante per il più ampio numero possibile di automobilisti.

Un concetto di auto elettrica, destinata a una larga diffusione sul mercato. In questa prospettiva, Renault propone i suoi veicoli elettrici a prezzi accessibili, ha introdotto innovative formule di noleggio della batteria, e ha organizzato l’intera propria Rete di Concessionarie per la vendita e l’assistenza dei veicoli elettrici e di tutti i servizi utili per il cliente, fra cui anche l’accesso alle soluzioni per la ricarica domestica.

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Con la ZP Collection Jaguar Classic rende omaggio alle prime vittorie sportive della E-type

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Jaguar Classic celebra la tradizione sportiva dell’iconica E-type dando vita alla ZP Collection, una gamma limited edition composta da sette coppie esclusive di veicoli E-type. Questi nuovi e lussuosi modelli da collezione, rendono omaggio alle prime E-type da corsa, che vennero prodotte con codice di progetto “ZP”. Solo pochi mesi dopo l’introduzione della E-type nel 1961, queste versioni da competizione leggermente modificate e progettate direttamente da Jaguar, festeggiarono la conquista delle loro prime vittorie sportive.

Ogni coppia di veicoli E-type ZP Collection comprende una coupé roadster e una coupé Fixed Head, rifinite con livree ispirate alle vittoriose auto originali, che sono state completamente restaurate dagli esperti di Jaguar Classic Works a Coventry.

Le due vetture traggono ispirazione dai due modelli che, all’epoca, vennero identificati con i numeri d’immatricolazione “ECD 400” e “BUY 1”, guidate negli anni Sessanta rispettivamente da Graham Hill e Roy Salvadori. Le E-type ZP Collection sono caratterizzate da dettagli che commemorano l’eredità sportiva di questo iconico modello, abbinati ad alcune migliorie ingegneristiche che le rendono più fruibili per i clienti.

Paul Barritt, Direttore di Jaguar Classic, ha dichiarato: “Le ZP Collection sono un glorioso tributo al trionfale debutto della E-type nel mondo delle competizioni sportive, che l’hanno immediatamente resa parte integrante della ricca tradizione motoristica di Jaguar. Ogni coppia racconta un’affascinante e molto spesso sconosciuta storia dell’iconica E-type. La ZP Collection rende omaggio non solo alle vetture, ma anche ai piloti che le hanno condotte fino alla vittoria in pista. Con 2.000 ore di appassionato e dedicato lavoro da parte degli artigiani di Jaguar Classic su ciascuna vettura, i nostri clienti più esigenti potranno godere di un tributo unico nel suo genere a due dei più grandi modelli della storia della E-type.”

Nel corso del 2023, il team della divisione SV Bespoke di Jaguar presenterà una serie limitata di F-TYPE ZP Edition ispirate alla E-type ZP Collection. Quattordici di queste sportive, che saranno equipaggiate con un propulsore Jaguar V8 sovralimentato da 5.0 litri, saranno riservate ai clienti della E-type ZP Collection, creando in questo modo un irripetibile quartetto celebrativo. A partire dal 2025, Jaguar diventerà un brand Modern Luxury orgogliosamente  solo elettrico, dando inizio a un nuovo entusiasmante capitolo per il marchio fondato da Sir William Lyons nel 1935.

Fondamenta storiche
Le esclusive vetture di Jaguar Classic celebrano una parte importante della storia della E-type e traggono il loro nome da sette esemplari originali, che furono trasformati in auto da competizione.

Queste vetture fecero il loro debutto nel mondo delle corse nell’aprile del 1961, appena un mese dopo la trionfale presentazione della prima E-type al Salone dell’Auto di Ginevra.

Claude Baily, all’epoca Chief Designer di Jaguar, illustrò le specifiche di queste sette auto del Project ZP il giorno successivo al trionfante lancio della E-type a Ginevra. Ogni auto ricevette modifiche al motore e miglioramenti ad alcuni componenti come il blocco e la testa dei cilindri e, per migliorare le prestazioni, fu inserito un cambio a rapporti ravvicinati.

Appena un mese dopo, ovvero il 15 aprile del 1961, la “ECD400” e la “BUY1” conquistarono la prima e la terza posizione nell’Oulton Park Trophy riservato alle vetture GT. Questo fu l’inizio della carriera agonistica della E-type e il prolungamento della tradizione sportiva di Jaguar, iniziata anni prima con modelli iconici come la C-type e la D-type.

La E-type “ECD 400” vittoriosa a Oulton Park, di colore blu indaco, fu guidata da Graham Hill, mentre la “BUY 1”, un esemplare Pearl Grey, fu guidata da Roy Salvadori che si piazzò al terzo posto. Successivamente, il 21 maggio del 1961 Salvadori andò a vincere a Crystal Palace. In totale, tra il 1961 e il 1964, le E-type fecero registrare dei grandi successi e ottennero 24 podi.

I veicoli

La prima auto della coppia rende omaggio alla E-type roadster coupé Indigo Blue di Graham Hill. Rifinita in Oulton Blue, una variante cromatica ispirata al colore originale della “ECD 400”, questo modello è caratterizzato da una capote nera e da una serie di dettagli esterni che celebrano la vittoriosa vettura da gara guidata da Hill.

Gli inseri rotondi sul cofano e sulle portiere sono rifiniti in colore bianco, così come il contorno presente all’interno della calandra anteriore. La barra con il logo che attraversa la griglia e gli overrider anteriori è stata rimossa, in linea con l’originale versione da corsa. Tuttavia, a differenza dell’originale, che era stato sviluppato solo per le competizioni sportive senza badare alle finiture, gli ingegneri di Jaguar Classic volevano ottenere un muso perfetto e impeccabile per la vettura, e di conseguenza la parte frontale è stata meticolosamente rielaborata e rifinita a mano con oltre 40 ore di lavoro aggiuntive.

I paraurti anteriori e posteriori sono cromati, mentre i cerchi a raggi e i mozzi presentano il logo Jaguar Heritage. Per garantire un look assolutamente in linea con le auto del 1961, al volante in legno di faggio è stata affiancata tutta una serie di altre caratteristiche afferenti alle prime E-type, tra cui le feritoie del cofano saldate e le chiusure esterne del cofano con blocco a chiave; quest’ultime presentano degli appositi loghi ZP e sono unite da una cinghia di ritenzione del cofano in pelle.

Una selezione di ulteriori dettagli rievocativi del progetto è riscontrabile in altre parti della vettura, come sul tappo del serbatoio, sulla copertura esterna dell’auto e sulla copertura della capote dove è presente il logo ZP, mentre i loghi ZP e Jaguar sul retro identificano la natura unica di ogni veicolo. Sui laterali della vettura è presente anche una grafica artistica caratterizzata da una Union Jack incastonata in uno scudo argentato, dalla silhouette della E-type e dalla scritta Project ZP.

Gli interni sono caratterizzati da esclusive e autentiche finiture come i rivestimenti in pelle rossa Bridge of Weir e Hardura, così come il clacson dorato azionabile a pressione. Anche per questo progetto Jaguar Classic ha collaborato ancora una volta con il maestro d’incisione Jonny “King Nerd” Dowell. Sulla console centrale sono presenti degli esclusivi pannelli artistici, rifiniti in alluminio anodizzato, con alcuni particolari incisi a mano.

In particolare, sulla console della E-type Oulton Blue roadster sono presenti delle incisioni con la silhouette della vettura e il tracciato di Oulton Park con una bandiera di partenza e di arrivo, in onore della prima vittoria di Graham Hill. Come ulteriore elemento celebrativo di quel successo è stata incisa una metà di una corona d’alloro e la famosa citazione proprio di Hill che diceva: “In una gara la mia auto diventa parte di me, e io divento parte di lei”. I pannelli artistici sono stati anodizzati secondo i medesimi standard di alta qualità applicati ai modelli di produzione moderni, al fine di garantire un aspetto durevole e costante.

La seconda vettura di ogni coppia rende omaggio alla E-type guidata da Roy Salvadori a Crystal Palace nel 1961, che seguì la scia del successo ottenuto al debutto della E-type a Oulton Park.

Mentre tutte le auto originali del Project ZP erano basate sulla roadster coupé, la vettura ispirata a “BUY 1” è stata reimmaginata come una coupé Fixed Head, in modo da offrire ai clienti e ai collezionisti la possibilità di avere entrambi le versioni di carrozzeria. Traendo ispirazione dall’originale colorazione Pearl grey, questo modello è stato rifinito in Crystal Grey, un nome che deriva dalla pista su cui Salvadori ottenne la sua prima vittoria con una E-type.

Come la versione Oulton Blue ispirata alla “ECD 400”, la coupé Fixed Head Crystal Grey è dotata di decalcomanie rotonde bianche e di dettagli esterni simili alla roadster. Anche su questa versione è stata rimossa la barra con badge Jaguar che attraversa la griglia centrale e gli overrider, così come sono presenti gli stessi paraurti cromati, le medesime feritoie saldate sul cofano e gli esclusivi dettagli grafici laterali della roadster. Creato in collaborazione con gli specialisti Vaughtons, con sede nel Regno Unito nel “Jewellery Quarter” di Birmingham, il badge esterno imita l’aspetto e il design degli adesivi da corsa dell’epoca.

All’interno, la vettura ispirata alla “BUY 1” è dotata di pelle Bridge of Weir Dark Navy con finiture Hardura abbinate e volante in legno di faggio, mentre i dettagli in alluminio della console centrale sono anodizzati in colore grigio. Qui troviamo l’altra metà della corona d’alloro incisa sulla console della vettura Oulton Blue, mentre in questo caso il profilo della pista presente è quello di Crystal Palace e il testo riporta il soprannome di Roy Salvadori “King of the Airfields” (il re dei campi di volo) posizionato accanto alla silhouette della vettura.

Autentico tributo

Ogni veicolo è dotato di un casco d’epoca che riprende le forme di quelli indossati da Hill e Salvadori nelle gare. Sono stati splendidamente realizzati dall’esperto britannico Bill Vero di Everoak, che produce caschi dagli anni Cinquanta. Queste autentiche e fedeli riproduzioni sono un bellissimo oggetto da esposizione che può essere anche indossato e regolato manualmente per ogni tipologia cliente.

I caschi sono provvisti di una borsa in pelle su misura, realizzata con il medesimo pellame degli interni e prodotta in house dagli esperti artigiani di Jaguar Classic. Oltre alla borsa portacasco, questi artigiani hanno realizzato con lo stesso materiale anche la custodia per il manuale d’uso e manutenzione della vettura.

L’Expertise Classic Works

Sotto il profilo tecnico, la ZP Collection si basa sulle specifiche delle E-type Series 1 3.8 prodotte tra il 1961 e il 1964. Il propulsore da 3.8 litri, che eroga una potenza di 265 CV, è equipaggiato con un autentico radiatore in lega del 1961, dotato di ventola di raffreddamento elettrica e accensione elettronica per un utilizzo quotidiano, nonché di un sistema di scarico in acciaio inossidabile lucidato. Questo motore abbina in modo semplice l’originale autenticità di un tempo con la moderna fruibilità e affidabilità odierna.

Sebbene ogni veicolo abbia una propria personalità e un’esclusiva eredità, entrambi i modelli sono dotati di una serie di miglioramenti aggiuntivi apportati dal team di Jaguar Classic Works. Tra questi, il sistema di infotainment Jaguar Classic con radio DAB, la connettività Bluetooth e il navigatore, per un massimo intrattenimento a bordo in linea con gli standard del 21° secolo.

Il miglioramento meccanico più significativo è rappresentato dal cambio manuale a cinque velocità, che è stato appositamente sviluppato per offrire una guida più silenziosa e confortevole. Il sistema è dotato di sincronizzazione su tutti i rapporti, ingranaggi elicoidali e un alloggiamento rinforzato in alluminio fuso per una maggiore affidabilità e durata, con rapporti più ravvicinati per cambiate più fluide.

Pur fornendo un rapporto in più, il suo design intelligente non richiede alcuna modifica alla carrozzeria o ad altri componenti. Il mantenimento dell’integrità della vettura da cui proviene è di estrema importanza per il team di Jaguar Classic; per questa ragione il cambio sviluppato consente di mantenere l’originalità del corpo vettura, oltre a offrire ai clienti una maggiore fruibilità.

Ogni auto è sottoposta a circa 2.000 ore di lavoro da parte degli esperti di Jaguar Classic, che grazie alla loro meticolosa e minuziosa maestria artigianale rendono ogni esemplare un capolavoro.

Ai clienti viene fornito un telo copriauto su misura con logo ZP e uno specifico cric, che possono essere alloggiati in un’esclusiva borsa da riporre sotto il pianale del bagagliaio.

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New Defender onora il suo lignaggio con la 75th limited edition

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Nel 1948 la Serie I fu presentata al salone dell’automobile di Amsterdam. Land Rover celebra l’anniversario con la Defender 75th Limited Edition.

Disponibile nelle versioni 90 e 110, la Defender 75th Limited Edition vanta un esclusivo tema di design esterno con dettagli unici, rifinito nell’iconica tinta Grasmere Green con cerchi e finiture interne abbinati.

Esteriormente, viene introdotta per la prima volta nella gamma di Nuova Defender, la tinta Grasmere Green – una tonalità riservata esclusivamente alla 75th Limited Edition – con cerchi in lega da 20 pollici sempre in Grasmere Green e borchie centrali abbinate. Completano i miglioramenti esterni, un’esclusiva grafica 75 Years, paraurti Ceres Silver e Privacy Glass.

Gli interni, resistenti e versatili, prevedono la traversa rifinita in Grasmere Green Powder Coat spazzolato e dettagli incisi al laser. I sedili sono rivestiti in Resist Ebony, e console centrale in materiale Robustec – il tessuto più robusto disponibile sulla Defender.

Stuart Frith, Lifecycle Chief Engineer della Defender, ha dichiarato: “Fin dal lancio della nuova Defender, i clienti di tutto il mondo se ne sono innamorati e la domanda rimane estremamente sostenuta. Questa nuova edizione limitata cattura lo spirito degli ultimi 75 anni, con i suoi colori e dettagli e lo fonde con nuove tecnologie innovative, come la propulsione elettrica ibrida, il Terrain Response configurabile, gli aggiornamenti software over the air e capacità all-terrain senza rivali.”

L’edizione limitata si basa sull’allestimento HSE ad alte specifiche, con equipaggiamento standard completo. La tecnologia include 3D Surround Camera, Meridian Sound System, fari LED Matrix, sistema di infotainment Pivi Pro da 11,4 pollici, presa di ricarica domestica, Wi-Fi Enabled with Data Plan, Head-Up Display e Wireless Device Charger, Terrain Response configurabile, Towing Pack.

Tutti i modelli 75th Limited Edition dispongono anche di un tetto ripiegabile in tessuto, mentre il comfort superiore è fornito da sedili a memoria elettrica riscaldati per guidatore e passeggero a 14 vie, volante riscaldato e climatizzatore a tre zone.

Le scelte di propulsori includono l’efficiente PHEV P400e e il MHEV P400 Ingenium, per le sole versioni 110, oltre al Diesel D300, disponibile anche per il 90, che utilizza la tecnologia ibrida MHEV per ottimizzare potenza e consumi, sfruttando l’energia persa normalmente in decelerazione e frenata.

L’unicità della Limited Edition rende questa Defender un veicolo altamente collezionabile, presentato insieme a una nuova gamma di prodotti lifestyle Land Rover che celebrano questo momento storico.

La collezione Lifestyle condivide il tema di colore Grasmere Green e presenta una gamma completa di prodotti, tra cui un orologio unico minimalista con due cinturini, uno zaino funzionale e abbigliamento con grafica e dettagli esclusivi del 75° anniversario.

La Defender ha vinto più di 50 premi nel mondo, tra cui l’auto dell’anno 2020 di Top Gear, il SUV dell’anno 2021 di MotorTrend e il miglior SUV 2020 di Autocar, nonché un Euro NCAP Safety Rating a 5 stelle.

Land Rover è nata con il lancio di un solo veicolo. Oggi la nostra famiglia di SUV testimonia lo spirito pionieristico di innovazione che caratterizza Land Rover da più di sette decenni. Le nostre famiglie Defender, Discovery e Range Rover offrono capacità, versatilità e lusso senza pari: la base perfetta per altri 75 anni di successo.

La Defender 75th Limited Edition rappresenta un’edizione speciale rivolta ad un pubblico selezionato nei vari mercati. Nella scelta delle vetture destinate ai clienti italiani, sono state privilegiate le versioni PHEV per sottolineare la vocazione alla sostenibilità del brand, in linea con la strategia Reimagine del gruppo.

La nuova Defender 75th Limited Edition ha prezzi a partire da Euro 114.303. Per gli ordini, rivolgersi alla rete di Concessionarie ufficiali Land Rover.

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Il Piacere di guidare. Anche la classifica

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BMW Italia è al fianco di A.C. Milan nel celebrare la vittoria del Campionato di Serie A 2021/22.

Domenica 22 maggio 2022 il Milan è diventato campione d’Italia per la diciannovesima volta nella sua storia, dopo la vittoria 3-0 con il Sassuolo. BMW Italia festeggia al fianco del Club Rossonero in qualità di Automotive Partner e Premium Partner.

BMW e A.C. Milan hanno stipulato nel marzo 2011 una partnership a lungo termine che vede la filiale italiana della casa automobilistica premium tedesca come Automotive Partner e Premium Partner dei Rossoneri.

Siamo felici del traguardo raggiunto da A.C. Milan nel corso del Campionato 2021-2022- ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A. – e abbiamo pensato di omaggiare questo risultato con una campagna di comunicazione dedicata che esprime in modo elegante e raffinato i valori che ci accomunano e che ci hanno portato lo scorso anno a siglare la partnership. Passione, determinazione, gusto della sfida, rispetto degli avversari e stile sono infatti nel nostro DNA e in quello di A.C. Milan”.

I due marchi globali, eccellenze nei rispettivi ambiti, sono scesi in campo per l’innovazione, la sostenibilità e lo stile con un approccio pionieristico orientato al futuro, con lo scopo di connettere ed entusiasmare gli appassionati di sport, motori, innovazione e glamour, in tutto il mondo.

In qualità di Premium Partner, BMW è parte integrante del business del Club, attraverso lo sviluppo di branded content – come la versione speciale della Nuova BMW i4, realizzata in occasione della presentazione della quarta maglia della squadra – e la visibilità garantita dalle piattaforme digitali e fisiche dei Rossoneri.

Grazie alla partnership, il Milan ha accesso alla visione tecnologica di BMW e alle sue soluzioni di mobilità, messe a disposizione del senior management, dei giocatori e dello staff della Prima Squadra Maschile.

BMW e A.C. Milan: il piacere di guidare. Anche la classifica.

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