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Bottega Veneta ha presentato “The Hand of The Artisan” alla Chiswick House di Londra

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Bottega Veneta ha avuto il piacere di presentare The Hand of the Artisan, esclusivo evento che si è svolto ieri sera presso la Chiswick House di Londra, dove gli ospiti sono stati condotti in un viaggio interattivo nella tradizione artigianale e nelle origini della maison. Otto stanze al primo piano della Chiswick House sono state dedicate a tableaux di prodotti Bottega Veneta – sia iconici sia appartenenti alla nuova collezione – con dimostrazioni dal vivo di artigiani dell’Atelier di Montebello Vicentino. La Chiswick House, ultimata nel 1729, è stata costruita secondo lo stile dell’architetto veneziano Andrea Palladio, i cui edifici più grandiosi si trovano a Vicenza, città d’origine di Bottega Veneta — e costituiscono una costante fonte di ispirazione per il Direttore Creativo Tomas Maier.

– Nella Knot Room, si ripercorre la storia di un motivo emblematico della maison, iniziato come vero e proprio nodo di pelle e trasformato nel tempo in prezioso elemento in metallo che ha dato vita a un’intera collezione di borse, tra cui la Knot.
– Nella Cabat Room, si vedono artigiani al lavoro per realizzare l’esclusiva Cabat — leggendaria tote bag senza cuciture, splendida sia all’interno che all’esterno, che richiede il lavoro di due artigiani per due giorni. È il primo esempio del fondamentale dialogo tra Maier e gli artigiani di Bottega Veneta.
– Nella Jewelry Room, si osserva l’arte dell’incastonatura delle pietre sui nostri zirconi, sfaccettati e smaltati attraverso un metodo esclusivo che dona una brillantezza impareggiabile. È il motivo per cui i nostri gioielli sembrano cimeli di famiglia tramandati di generazione in generazione.
La Parco Palladiano Room invita ad immergersi in un viaggio poetico attraverso i sentori regalati nei diversi momenti della giornata da un giardino palladiano, ispirazione della nostra linea di profumi.
– Nella When Your Own Initials Are Enough Room, ci si può cimentare in prima persona nella realizzazione dell’intrecciato, e vedere il nostro motto prendere vita attraverso le mani degli artigiani che personalizzano portachiavi con le iniziali.
L’evento costituisce anche un’eccezionale occasione per scoprire parte dell’archivio privato del marchio, che si trova nell’Atelier di Montebello Vicentino, raramente accessibile al pubblico.

L’evento costituisce anche un’eccezionale occasione per scoprire parte dell’archivio privato del marchio, che si trova nell’Atelier di Montebello Vicentino, raramente accessibile al pubblico.
L’artigianalità è la linfa vitale di Bottega Veneta. Dopo decenni di perfezionamento del savoir-faire, gli artigiani, guidati da Maier, cercano costantemente nuovi metodi e tecnologie per rendere i prodotti più funzionali, più sostenibili, più belli. In questo spirito, The Hand of the Artisan presenterà alcuni prodotti della nuova collezione Cruise 2018. La linea maschile Galaxy è realizzata con una stampa serigrafata sulla pelle intrecciata che ricorda una galassia. Per la donna, si potranno ammirare abiti, scarpe e borse con una delicata stampa botanica — ispirati al pittore tedesco del Quattrocento Albrecht Durer — creati utilizzando una complessa palette di oltre 30 colori.
L’arte di vivere italiana è essenziale anche per la cultura e la provenienza di Bottega Veneta. Per completare l’esperienza di trasposizione di Montebello Vicentino a Londra non può mancare un calice di prosecco di Conegliano Valdobbiadene, e un assaggio dello speciale menu veneto preparato dallo chef stellato londinese Giorgio Locatelli.

Durante la serata si è anche tenuto il DJ set dal vivo di Josephine de la Baume e dei The Postmen. Gli ospiti hanno degustato prosecco veneto e un menu regionale preparato da Giorgio Locatelli. I VIPS vestiti Bottega Veneta erano Poppy Delevingne, Arizona Muse, Jacquetta Wheeler, Pernille Teisbaek, Sabine Getty, Alice Naylor-Leyland, Lady Amelia Windsor, Lady Kitty Spencer, Lady Violet and Lady Alice Manners, J.J. Martin, Madina Visconti di Modrone, Viola Arrivabene Valenti Gonzaga, Jack Fox, Eric Underwood, Otis Ferry, Sylvia e Julia Haghjoo e Amber Le Bon.

Photo Credits: @Photo-David-Churchill

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L’ARABESQUE TRA MODA E ARTE, ROMANTICA E FOLK LA PRIMAVERA ESTATE 2024

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L’arte, da sempre ispirazione e filo conduttore delle collezioni l’arabesque, per la primavera estate 24 Chichi Meroni, founder e designer del brand meneghino, si ispira allo slancio mistico delle statuette cicladiche, idoli pre-ellenici dalle forme essenziali, sintetiche, quasi astratte, e delle sculture stilizzate del grande artista rumeno Constantin Brancusi; opere in cui la forma è resa da pochi elementi astraenti geometrizzati, sufficienti a evocare una metafisica presenza.
Rende omaggio alla scultura cicladica e alle opere di Brancusi, ai pezzi esposti ad Atene al Museo di Arte Cicladica e nell’atelier parigino dello scultore.

Primitiva essenzialità delle forme, volumi ovali, sinuosi, fluidi e folklore popolare sono i temi della SS24 di l’arabesque milano.

Le grandi balze bianche e nere plissé della gonna in seta evocano la tensione e il movimento della Colonna Infinita che si inerpica nello spazio e che si materializza, insieme a L’Oiseau dans l’Espace, La Negresse Blonde, Mademoiselle Pogany, Danaide, dipinta a mano, sulla bar jacket in gabardina nera.

Recuperare e trasferire in chiave stilizzata motivi del folklore popolare, oltrepassare l’esteriore naturalismo eliminando ogni approccio mimetico basato sull’osservazione diretta, ricercando invece una forma che sia insieme sintesi ed essenza: questo l’approccio dell’arte cicladica, delle sculture di Brancusi e il punto di vista di Chichi Meroni.

Il satin stampato a rose folk dà forma ad una gipsy bell skirt e ad una bar jacket, la Maiastra dal canto melodioso evocata da L’Oiseau dans L’Espace e Le Coq, altro mitico volatile del folklore rumeno, entrambi riprodotti dipinti a mano sul capospalla e sulla balloon skirt, ci trasportano nel mondo delle fiabe popolari in cui la moderna principessa di l’arabesque può scegliere se indossare un midi dress in sangallo traforato nero o un abito in organza ricamata con fiori in jais.
Rose di velluto e fiori pop dorati ritornano applicati su mini cardigan e su giacche con collo Peter Pan.

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Tom Ford PE24

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Seduzione e glamour combinati ad un’elegante spontaneità, è quello che in Tom Ford risalta da adesso.

Non hanno paura di attrarre e di essere sotto i riflettori, l’uomo e la donna Tom Ford preferiscono anche l’espressione di sé al mostrarsi e si dilettano con l’abbigliamento seguendo un’idealedi eleganza.

PH: Robin Galiegue
Models: Angelina Kendall, Ahmed Richards, Ilias Loopmans, Agel Akol, Hejia Li, Ida Heiner, Eva Komuves

 

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MISS BIKINI Tendenza Tribal

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Mood afro-chic per la ss24! Lo stile etnico ispira il design del beachwear firmato Miss Bikini e diventa la tendenza più cool dell’estate 2024, in un viaggio che ha inizio direttamente…dai bikini!

È la tradizione delle maschere tribali africane e degli scudi Masai a essere protagonista di pattern dal forte impatto grafico definiti da grintosi elementi geometrici e contrasti decisi. L’effetto?

Un gioco di commistioni e di elementi che provengono dal Continente Nero capaci di alleviare il Mal d’Africa con uno stile sensuale, ricchissimo e super glam.

Le lavorazioni sono in primo piano: spirali di strass multicolor si alternano a stud colorate sulle coppe dei triangoli o sulle fasce, insieme a preziosi tubolari ricamati in nero lucido e a perline color block.

E ancora, il richiamo della terra africana è affidato a miraggi di iridescenze color argento che fanno capolino dal tessuto materico dei due pezzi con mini-pieghe a rilievo, per un effetto più easy ma sempre ricco di fascino.

Un approccio fusion irresistibile che fa suoi i colori più vivaci, mixati tra di loro per accendere la stagione più calda con la focosa passionalità del beachwear del brand.

La serie tribale di Miss Bikini è un inno ad una donna intraprendente che desidera esprimere la sua personalità in modo distintivo. Ognuna intraprende così un viaggio di autovalorizzazione e esplorazione stilistica, celebrando la sua bellezza autentica che trova radici in culture e mondi lontani.

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